David Pierini - PAROLE DI FUOCO

sabato 2 maggio 2009

PAROLE DI FUOCO

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David Pierini

INDICE: Sulle tracce della verità - Segni personali - Meditazioni - Il diavolo a Medjugorje - La via crucis dell'aborto


"Per amore di Sion non tacerò" (Is 62,1)


A mia moglie
esemplare nella nostra vita
vittoriosa sulla nostra morte



SULLE TRACCE DELLA VERITA'

1
"mi odiano senza ragione" (Sal 69)
Rifiutare Dio...non volerlo neppure conoscere, vivere fingendo che non esista chiudendo gli occhi per non vedere che è la più pura espressione dell'amore, chiudere il cuore per non amarlo e non lasciarsi amare è la più feroce e gratuita delle cattiverie. La dichiarazione d'indipendenza che un'anima fa nei confronti del proprio creatore è un ammutinamento contro il proprio bene che la conduce, senza più timone e con le vele rigonfie del vento del proprio orgoglio...alla deriva.

2
"Un discepolo andò un giorno dal suo maestro e gli disse: Maestro, voglio trovare Dio. Il maestro sorrise. E siccome faceva molto caldo invitò il giovane ad accompagnarlo a fare un bagno nel fiume. Il giovane si tuffò e il maestro fece altrettanto. Poi lo raggiunse e lo agguantò tenendogli a viva forza e con grande energia la testa sott’acqua. Il giovane si dibattè alcuni istanti finché il maestro lo lasciò tornare a galla. Quindi gli chiese che cosa avesse desiderato di più mentre si trovava sott’acqua. L’aria...rispose il discepolo. Desideri Dio allo stesso modo? gli domandò il maestro. Se lo desideri così non mancherai di trovarlo. Ma se non hai in te questa sete ardente a nulla ti gioveranno i tuoi sforzi e i tuoi libri. Non potrai trovare Dio se non lo desideri come l’aria per respirare"
Questo episodio della vita dei padri del deserto ci indica la condizione necessaria per trovare Dio...avere di Lui un’esigenza vitale! Allora ci rendiamo conto che sono avvantaggiati e nella condizione ideale per trovarlo proprio coloro che vivono nel peccato. Questo fa esclamare a sant’Agostino…"beata colpa!" Dico questo perché chi vive il disagio di essere apparentemente lontano da Dio in verità è più vicino di quanti sono convinti di averlo attraverso una regolare vita religiosa. Io credo che fra i cristiani di oggi forse solo uno su mille desidera Dio come l’aria per respirare, solo uno su mille realmente lo trova. Non servono a nulla preghiere, letture, digiuni se nel cuore non si sente l'esigenza vitale di Dio...quell’esigenza che il nostro mondo cerca di colmare con mille idoli ma che ognuno in cuor suo può ravvivare con quattro elementari considerazioni.

3
C'è un grande paradosso nella fede...che è difficile salvarsi, ma allo stesso tempo è pure difficile dannarsi. E' difficile salvarsi perché la porta è stretta e la via angusta, perché il demonio è forte e fa di tutto per spingerci verso la rovina, perché il mondo è diventato una voragine che inghiotte, perché siamo fiacchi e poco inclini al sacrificio. Ma è pure difficile dannarsi perché Dio ci ha amati fino alla morte...tanto da non richiedere altro per spalancarci la porta della vita eterna che una cosciente e sincera adesione alla verità.

4
“non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli” (Mt 7,21)
Quanto poco oggi i cristiani desiderano l’incontro con Dio lo vediamo quando si parla della fine del mondo. Vediamo quanti fanno gli scongiuri per esorcizzare il ritorno di Gesù nella gloria, per quanto stiano tutto il giorno con le mani giunte e lo sguardo proteso verso l'alto. Da questo si vede che amano più il mondo che Dio, che la loro vita è buona così come è, e non hanno alcuna intenzione di avventurarsi in una ricerca interiore che minaccia di scardinare le loro sicurezze.

5
"Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?" (1Cor 15,55)
La liberazione conquistata da Gesù è interiore, spirituale, ma anche carnale perché per quanto Satana ci possa tentare il peccato ormai non uccide più dal momento che tutti i peccati sono perdonati grazie al suo sacrificio sulla croce. Il nostro grande nemico, l'idolo del nostro tempo, il vitello d'oro dei nostri giorni, colui che ci toglie lo sguardo dal cielo per piantarlo fisso a terra, lo sterminatore di cristiani, colui che sazia il corpo e avvia l'anima verso l'inferno e fa di questa valle di lacrime un paradiso a misura d'uomo...è il benessere.

6
"Guai a voi che ora siete sazi" (Lc 6,25)
Il benessere è un cancro che attacca la carne coi suoi piaceri, poi penetra nel cuore che pian piano cede alla sue lusinghe ed infine arpiona l'anima nell'attimo in cui conquista la piena adesione della nostra volontà. Oggi le chiese cristiane a cominciare da quella cattolica sono cimiteri di anime morte alla grazia di Dio perché tutti indistintamente, dal Papa fino all'ultimo dei fedeli, amano il benessere e ne abusano in maniera vergognosa. Questa depravazione porta a vivere un cristianesimo senza mortificazione in cui la sofferenza che è stata la chiave della nostra salvezza viene riposta in soffitta e fa in modo che ci si adagi nell'illusione che Dio ci voglia felici e sazi fin da ora.

7
"Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità" (Gv 4,24)
L'eucaristia io credo debba essere considerata la forma più bassa di spiritualità cristiana, la prima tappa di un cammino che ha il compito di condurre la nostra debolezza ad amare Dio in maniera consona alla sua grandezza. Gesù si è calato nella precarietà della condizione umana per consolarla ed elevarla, dunque si deve passare dall'esercizio di una devozione prettamente carnale nella quale si ha bisogno di sentire viva e concreta la Sua presenza nell'ostia...ad un cieco abbandono alla volontà del Padre senza più avvalerci del supporto dei sensi del corpo. Pena, il rischio di trasformare il culto in una morbosa pratica idolatrica.

8
"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò" (Mt 11,28)
Coloro che sono stati esclusi dalla comunione perché vivono nel peccato si consolino e sappiano che Dio li chiama ad una maggiore intimità con Sé. Per i giorni della fine ha dilatato il nostro sguardo e spalancato l'orizzonte al fine di farsi trovare da chiunque, anche per punire la depravazione di coloro che dopo duemila anni di cammino vogliono ancora possederlo solo carnalmente attraverso l'eucaristia...rifiutando la connessione in spirito. Per avere Dio nel cuore e godere della pienezza del suo amore non serve ingoiare qualche frammento di materia, basta alzare gli occhi al cielo con la piena coscienza del proprio peccato...e lasciarsi invadere.

9
"Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie" (Sal 103)
La parola di Dio ha il potere di guarire ogni male, è l'unica medicina che sana tutte le malattie sia fisiche che psicologiche. Lo fa trascinandoci nella spirale della sua beatitudine, mettendo sotto i nostri occhi la bellezza della verità viva ed operante per la nostra salvezza...e facendo così passare in secondo piano tutto ciò che di infausto ci possa capitare, fino a relegare il male in un angolo del nostro cuore, a ritenerlo innocuo o addirittura un bene per la nostra salute eterna.

10
Nella chiesa ci sono ancora vocazioni autentiche, ma come quel giovane ricco che all'invito di Gesù ad essere perfetto lasciando tutto ciò che possedeva per seguirlo si rattristò condannandosi a rinunciare al più glorioso dei destini...così oggi le nuove vocazioni sono schiave delle sicurezze che godono navigando nella corazzata della chiesa. Non hanno il coraggio di Pietro che pur di avere piena comunione con lui scese dalla barca e sfidò le onde del mare in tempesta per andargli incontro.

11
Tutta la vita di Gesù è stata un invito ad orientarsi verso un tenore di vita improntato allo stretto necessario, questa è la sequela fedele, questa è la penitenza. Rapiti dallo slancio gioioso verso l'eroico futuro non si ha più cura delle cose di questo mondo e ci si sente a disagio vicino alle ricchezze...san Francesco ne è stato il più fulgido esempio. La penitenza dunque non è solo un atto restrittivo per compiacere Dio, ma l'inevitabile conseguenza della gioia interiore procurata dall'incontro con Gesù...gioia che non vuole essere inquinata dalle felicità di strada.

12
"lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini"(Mc 8,33)
I cattolici hanno rivestito il Papa di un dogma d'infallibilità, di sacralità, di divinità del tutto fuori luogo, di una fiducia incondizionata, di un rispetto illimitato...e intendo al di fuori della funzione ex Catredra. Proprio come se non potesse mai sbagliare quasi non fosse più un uomo come noi, ma nell'atto di discernere su qualsiasi questione...puro riflesso del pensiero di Dio. Se solo pensiamo a quante volte Gesù durante la sua vita terrena avrà ripreso Pietro con simili parole di fuoco, colui che viene considerato il primo Papa, colui che viveva giorno e notte accanto al Dio incarnato. Allora ci rendiamo conto che i nostri Papi, lontani anni luce da quell'intimità con Gesù che aveva Pietro, da quel rigore di vita evangelica che conduceva Pietro...chissà quante volte avranno pensato, parlato ed agito per conto del nemico.

13
"Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati" (Mt 14,14)
La chiesa non di rado è più preoccupata di aderire fedelmente alla legge che di usare la carità verso il prossimo, proprio come i farisei che il giorno di sabato non avrebbero salvato un bue caduto nel fosso. Quanto più vale la vita di un uomo e se per preservarla dall'AIDS occorre l'uso di anticoncezionali, lasciamo che sia quello che la pietà verso tanti poveri disgraziati che vivono sotto il calcagno della tentazione sensuale…impone.

14
"Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati" (Mt 9,12)
Chi vive nel peccato e si sente fuori dal recinto della chiesa cattolica, sappia che questo fatto non ha rilevanza agli occhi di Dio. Davanti a Lui ciascuno di noi è un'anima che sente il peso della propria insufficienza e la necessità di accostarsi al solo che può sanarla. Anzi sono proprio i colpiti dalle peggiori infermità morali ad avere il diritto di farsi ricoverare passando dal Pronto Soccorso.

15
"Chi mi ha toccato il mantello?" (Mc 5,30)
Fare la comunione essendo in peccato può anche essere considerato un peccato d'amore. Dio potrebbe stupirsi fino al punto di scoprirsi contento nel vedere un'anima tanto desiderosa di accostarsi a Lui da vincere ogni remora abbattendo ogni recinzione. L'identica temeraria condotta tenne la donna che da dodici anni soffriva di gravi emorragie e rubò a Gesù il miracolo della guarigione...lasciandolo ammirato per la sua fede.

16
Il cammino del cristiano è un cammino di spogliamento da tutti gli affetti e da tutti gli averi fino a comparire nudo al cospetto di Dio. Questo spogliamento può essere istantaneo come nel caso di Giobbe che in un solo giorno venne privato di tutto ciò che possedeva e nonostante tutto benedisse il Signore...o dei tanti discepoli che si sono spogliati gradualmente e volontariamente. Se nella vita ci capita di perdere qualcuno che ci sta particolarmente a cuore, o qualcosa di particolarmente caro...sappiate che è necessario e non un destino crudele, ma il Signore ci conduce per quella via. Sappiate che se anche ci trovassimo soli al mondo senza avere neppure uno straccio per coprirci e fossimo ridotti a cibarci di spazzatura...rassegnandoci alla volontà del Padre possiamo raffinare la gioia più pura.

17
Ogni volta che un sacerdote spoglia la Parola di Dio del suo più autentico significato per renderla meno ostile alla coscienza dell'uomo...commette un peccato imperdonabile! Quando rassicura invece di dare l'allarme, quando inneggia alla vita come se la morte non ci braccasse, quando allontana lo spettro dell'Apocalisse. Oggi i sacerdoti avvolti nelle tenebre del loro vivere mondano con i cuori sazi, le menti offuscate, le mani unte, le anime impregnate dal miele del sentimentalismo religioso...tendono ad essere indulgenti ogni volta che si impone di puntare l'indice. Tutti oggi sono colpevoli di questa terribile deformazione, tanto impalpabile quanto scellerata e meritevoli di biasimo. Adulterando la verità con affettata benevolenza consegnano il loro gregge alla dannazione eterna.

18
”A chi molto è stato dato molto sarà richiesto ma a chi molto è stato affidato molto di più sarà richiesto” (Lc 12,48)
Io credo che sia venuto il momento di ammainare gli striscioni del “santo subito” ed animati dalla più viva carità cristiana sperare che Giovanni Paolo II sia riuscito ad evitare l’inferno. Questo non in base a ciò che io penso ma alle parole cariche di responsabilità pronunciate da Gesù. Di tutto il marcio che si poteva vedere nella chiesa non ha visto o non ha voluto vedere quasi nulla. Un Papa come ogni altro sacerdote sarà giudicato in base al fatto se sia stato “sale della terra” oppure no. Karol Wojtyla è stato il Papa più simpatico e mediatico, è stato il Papa che maggiormente è entrato nei nostri cuori, ma nei nostri cuori ha portato tanto miele e poco sale.

19
”guai a voi quando tutti diranno bene di voi” (Lc 6,26)
Giovanni Paolo II è stato un Papa che è piaciuto a tutti, il mondo lo amava, anche i lontani e gli avversari...e questo è un pessimo segno che si scontra con le parole di Gesù. E' passato nella nostra epoca senza lasciare tracce evangeliche significative. Non ha infastidito, non ha graffiato, non si è esposto più di tanto, ha avuto rispetto dei predoni, raramente ha puntato il dito...e dulcis in fundo anche lui come le stars amava essere osannato. Quando vedremo un Papa infastidito dagli applausi, dalle lodi, dagli onori...un Papa che badi alla qualità e non alla quantità. E dica alle folle osannanti…il Vangelo è questo, chi non lo accoglie può andarsene!

20
Se oggi molti non credono non è tanto perché non vogliano aderire alla verità, quanto perché i testimoni di questa verità sono copie sbiadite...che riflettono stucchevoli copioni La responsabilità degli increduli del nostro tempo è molto limitata. I cattolici dovrebbero piangere lacrime amare per il fatto di essere diventati talmente trasparenti da non essere più visibili...lampade fioche, sale senza sapore. Se coloro che si ritengono i depositari della verità cercassero di assomigliare a san Francesco che assomigliava a Gesù Cristo, se cercassero la povertà che stupisce e fa innamorare anziché scrivere libri e predicare...ora non saremmo al collasso della fede.

21
"Se dunque voi, che siete cattivi" (Lc 11,13)
Stando a quanto dice Gesù nessuno è buono, tranne Dio. Allora beato chi vede la propria cattiveria e ne prende le distanze, perché chi s'interiorizza fino a mettere a fuoco la propria malvagità dimora nella verità. E guai a coloro che si sentono buoni perché la loro benevolenza è figlia dell'inganno che genera la loro cecità spirituale.

22
"Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini" (Mt 12,31)
I bestemmiatori non temano di avvicinarsi a Dio poiché Gesù ci assicura che tutte le imprecazioni saranno perdonate! Sappiano che nel loro grido esasperato dal vivere un inferno quotidiano, nelle loro raffiche di ingiurie che salgono verso il cielo cariche di furore, nella loro cieca ostinazione a rifiutare di amarsi e di lasciarsi amare...c'è l'anima della preghiera più brutale.

23
Anni fa mi sono trovato a camminare in una valle oscura e stavo per abbandonare il gregge santo non ritenendomi degno, quando il Signore mi fece incontrare Lutero che mi sconvolse con la sua testimonianza e mi diede una nuova e più solida integrità interiore. Qualche anno prima era stata l’estrema sincerità di Francesco d'Assisi in riferimento alla propria fragilità sensuale a restituirmi la speranza. Martin Lutero e Francesco d'Assisi...le due stelle più luminose del firmamento cristiano.

24
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada" (Mt 10,34)
Lutero venne folgorato da un'interiore rivelazione maturata dopo vent'anni di dura penitenza in monastero, da cattolico fervente quale era si trasformò nel più feroce persecutore delle menzogne con cui la chiesa teneva schiave da secoli le anime. Nessuna figura nel corso della storia è stata più fraintesa, adulterata e mutilata, per fare in modo che non nuocesse alla causa del demonio. Quanto alla divisione io credo che Lutero non abbia diviso, ma abbia avuto il merito di gettare luce affinché fosse lampante ciò che già era diviso. Invito i cattolici ad innamorarsi di questo eroe che in nome della verità ha combattuto senza risparmio per la nostra salvezza.

25
Quella a cui stiamo assistendo in questi anni in Europa non è immigrazione, ma un’invasione selvaggia che sfugge ad ogni logica, non si può non pensare che ad un castigo di Dio sia per gl’invasi che per gl’invasori. Coloro che c’invadono credendo di conquistare il paese dei balocchi, vengono conquistati dal nostro modo di vivere depravato e mentre sperano di contagiarci con la loro cultura affinché Allah trionfi, non si accorgono che il veleno dell’occidente penetra nei loro figli e li deturpa fino a farli diventare orrendi cittadini di questo mondo come noi.

26
Dio non è per l'accoglienza indiscriminata, per la confusione, per il caos...Dio vuole che ciascun popolo viva nella sua terra, che conservi la propria identità e la propria dignità, vuole che viva dello stretto necessario e che tutto ciò che è d'avanzo venga dato a chi è nel bisogno. La comunione di tutti i popoli è una benedizione soltanto se avviene sotto la legge di Gesù Cristo, ogni altra aggregazione è maledetta...l'episodio della torre di Babele è la risposta della Bibbia. Oggi l'accoglienza è più che altro figlia di quell'odioso buonismo tanto caro agli amanti del benessere e mira più che altro a far tacere le coscienze.

27
"Sorgeranno falsi cristi" (Mc 13,22)
Gesù ci aveva avvertito che sarebbero sorti falsi cristi. Quello di suor Faustina così seducente che lasciava mazzi di rose per la suora prediletta è uno di questi...come lo fu quello di santa Brigida di Svezia che affermava di aver ricevuto nella sua passione 5480 colpi di flagello che se fosse stato vero l'avrebbe ridotto a una poltiglia...come lo era quello di Caterina da Siena che raccomandava di non riprendere i sacerdoti quando sbagliavano perché ci avrebbe pensato lui stesso, contravvenendo in tal modo alle disposizioni del Vangelo sulla correzione fraterna. Quando operano i falsi cristi, Dio fa in modo che lascino sempre qualche indizio rivelatore della loro provenienza, ma purtroppo spesso ci si lascia abbagliare dalla soprannaturalità dell'evento e non se ne tiene conto. Queste menzogne lampanti non si possono ignorare perché i falsi cristi hanno invaso i conventi e sedotto un esercito di suore compiacenti.

28
"Infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo" (Mt 24,27)
Se Gesù duemila anni fa ci ha detto che la manifestazione della sua venuta alla fine del mondo sarà fulminea, questo Gesù di suor Faustina che è venuto a preparare il terreno per il suo ritorno nella gloria, ad avvertire che l'ora è imminente è in piena contraddizione con le disposizioni del Vangelo. La chiesa ha accolto questo falso cristo, l'ha posto con tutti gli onori sopra gli altari e gli ha dedicato la festa della misericordia chiudendo gli occhi e le orecchie per rinnegare Gesù di Nazaret. Suor Faustina come molte altre è stata attirata alla spiritualità da apparizioni a tinte fortissime in cui le si mostrava sanguinante. Non era Gesù ad apparire loro, ma il demonio che con quelle scene pietose piegava i loro cuori a compassione per soggiogarli alla sua volontà. Dio è ricco di nobiltà e mai si servirebbe di tali espedienti per conquistare le anime.

29
"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,3)
La chiesa ha dimenticato che il vero e più profondo legame con Dio è la povertà, finendo per arricchire oltremisura e quel che è peggio...abituandosi ad usufruire di tali beni in maniera scellerata. San Francesco, affinché nei secoli questo concetto fosse visibile anche ai ciechi, l'ha incarnata nella sua versione integrale facendo della sua vita un capolavoro da incorniciare. E grazie al suo magnifico esempio si trovano ancora discepoli benestanti capaci di incarnarne lo spirito fino al punto di risultare più poveri dei nullatenenti.

30
"Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra" (Ap 6,8)
Non dobbiamo tanto piangere per i poveri, neppure per quelli che si cibano di spazzatura perché la loro eredità sarà grande e Gesù li chiama beati fin da ora...quanto per noi e per i nostri figli che nella spazzatura ci viviamo immersi. Gesù non si è dato troppo da fare per sfamare i corpi, ma si è dannato per sfamare le anime indicandoci la via della nostra liberazione interiore…la sola che conta. Teresa d'Avila nei giorni di grande carestia consolava le sue consorelle dicendo "se Dio vuole che moriamo di fame a noi che ce ne importa". Chi segue fedelmente Gesù sa che il flagello della fame è venuto in eredità ad un quarto dell’umanità come castigo per il peccato e per quanto ci si ingegni non la si può sconfiggere, chi segue fedelmente Gesù deve saper comunicare a tutti la capacità di accogliere qualsiasi destino ci sia stato riservato.

31
"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7,13-14)
Quando Dio vuole mandare una famiglia in rovina in genere la fa arricchire. Nel giro di pochi anni la ricchezza opera nelle anime dei malcapitati mutamenti profondi e decisivi. Se coloro che hanno vissuto il cambiamento possono reggere l'urto per aver respirato in precedenza quell'aria sana della povertà che fa desiderare le cose essenziali, se costoro possono avere le armi per tenere a bada il superfluo e qualora si fossero lasciati sedurre la forza per rinnegarlo...la loro discendenza è condannata ad annaspare nelle tenebre, a camminare nella melma fino a sprofondare nel fango. E il giorno del giudizio trovarsi a maledire chi li ha messi al mondo.

32
"E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!" (Mt 18,7)
C'è qualcosa di più sconvolgente della pedofilia...l'atteggiamento tenuto dai alcuni sacerdoti negli episodi di pedofilia. Chi la pratica è una bestia schiava di Satana ma chi la copre di Satana si fa incarnazione e getta nella chiesa, deputata ad essere sede della luce...le tenebre più fitte. Questo non è un peccato ma uno scandalo e sappiamo Gesù cosa consiglia a chi dà scandalo...di legarsi una pietra da macina al collo e gettarsi nel mare. Dunque per chi si rende colpevole di questi obbrobri pare che il suicidio sia il minore dei mali.

33
”sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,49)
Sono posseduto dalla stessa legione di demoni che assediava Gesù quando sospirava queste vibranti parole. Io, quale dispersa scintilla del rogo che gli ardeva dentro, sono venuto ad innescare l’ultima fiammata di quel fuoco sulla terra...ma per quanto mi dia da fare nessuno si lascia incendiare. Quanta tiepidezza, quanta indifferenza, quanta ingiustificabile avversione...sarete vomitati dalla bocca del Signore!

34
"Sì, la Chiesa è viva, questa è la meravigliosa esperienza di questi giorni. Proprio nei tristi giorni della malattia e della morte del Papa questo si è manifestato in modo meraviglioso ai nostri occhi: che la Chiesa è viva. E la Chiesa è giovane. Essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. La Chiesa è viva e noi lo vediamo: noi sperimentiamo la gioia che il Risorto ha promesso ai suoi. La Chiesa è viva, essa è viva, perché Cristo è vivo, perché egli è veramente risorto”
Benedetto XVI ha tradito il cardinal Ratzinger, ha rinnegato la verità e dato alla chiesa il colpo di grazia. La notte della sua elezione Satana gli ha offerto il trono di Pietro in cambio d’una menzogna. E quella chiesa che poche ore prima nelle meditazioni della via crucis aveva definito "una barca piena di sporcizia sul punto di affondare" come d'incanto è diventata..."giovane e viva". Per ben cinque volte il neo eletto Papa nell'omelia della sua prima messa ribadisce che la chiesa è viva, come per esorcizzare la consapevolezza di sentirla in cuor suo ormai morta. Con questa operazione di rinnegamento della verità il Papa ha imbiancato goffamente le pareti del sepolcro della chiesa, ma dentro questa chiesa resta piena di ossa di morti e di ogni putridume.

35
Un esempio d'infedeltà a Dio e di attaccamento alle cose terrene lo hanno dato i frati di San Giovanni Rotondo. Dio ha voluto metterli alla prova cercando di spogliarli del possesso di Padre Pio ed essi si sono sollevati come belve feroci contro il padrone della messe...proprio come fecero i vignaioli omicidi della parabola del vangelo. Abramo non ha rifiutato a Dio il suo unico figlio, ma voi figli di san Francesco gli avete rifiutato quello che il giorno della vostra consacrazione gli avevate solennemente promesso...la povertà evangelica.

36
"Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,10)
Il diavolo mi attacca perché denuncio la sua opera dentro le mura della chiesa e dentro i cuori dei devoti. Quando mi attacca prendendo il possesso di un'anima non sono le ingiurie a ferirmi, ma il vedere che chi mi colpisce è alla deriva dalla verità...povero, nudo, sordo, cieco e solo. Quando mi dice "tu dici assurdità, tu scrivi eresie"...io riconosco la voce del diavolo che urla dall'inferno di quell'anima. La riconosco perché non ha argomenti e passa subito agli insulti. Allora chino la testa, mi rallegro di essere sulla buona strada, perdono l'offesa e dimentico in fretta.

37
In Benedetto XVI ho avvertito un cambio interiore prima e dopo la sua elezione. In colui che commentava la via crucis c'era una partecipazione profondamente spirituale, il cardinale soffriva le parole che diceva per amore della sposa di Cristo, sentivo il profeta parlare in nome della verità senza riguardi per alcuno. In colui che annunciava la rinascita della chiesa invece una gioia quasi infantile, presumibilmente figlia della soddisfazione per la propria investitura, una gioia che tradiva un'ambizione tutt'altro che cristiana. Da quel giorno non ha più dato segni di vitalità interiore, il sale del suo dettato è diventato sempre più insipido fino a farlo diventare innocuo.

38
Gesù dopo aver fatto il miracolo dei pani e dei pesci saziando migliaia di affamati fece raccogliere ciò che restava perché la grazia di Dio non va sprecata. Oggi nella civiltà del benessere mangiare gli avanzi sembra essere un peccato di cui ci si debba vergognare. Chi spiegherà ai nostri giovani che il tempo passa, il vento cambia, ma l'ammaestramento del Vangelo resta.

39
"Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi" (Mt 7,6)
Quando mi prendo a cuore qualcuno faccio di tutto per arricchirlo della più autentica ricchezza, per dargli il meglio di me e di quello che c'è...la fede. In queste ultime settimane mi sono speso come da tempo non mi spendevo per illuminare il cammino di una persona immersa nelle tenebre, dopo aver percepito un gemito della sua anima. Ho seminato tanto senza raccogliere nulla, anzi mi è parso addirittura di percepire da parte sua una smorfia d'insofferenza. Forse in questo campo non è un bene essere generosi, forse è addirittura un peccato d'incoscienza distribuire a piene mani e gratuitamente un tesoro che non ci appartiene.

40
"Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi" (Mt 25,7)
Da sempre cammino con lo spettro del suicidio al fianco ed ogni volta che un uomo si toglie la vita il mio pensiero va a Giuda che ha avuto la ragione più grande per farlo avendo tradito l'Innocente. Eppure se avesse resistito per qualche ora, se non avesse disperato del suo perdono avrebbe visto la sua risurrezione e sarebbe stato liberato da quel peso insopportabile. Quando siamo tentati di farla finita per aver tradito e deluso oltremisura, noi che ci siamo ritagliati giorno dopo giorno il ruolo più tremendo e come nostro fratello Giuda non vediamo via d'uscita, dobbiamo resistere in attesa che risorga la speranza...perché sempre risorge, anche per la nostra salvezza.

41
"Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì" (Mt 27,3-4)
Molti danno per certo che Giuda sia finito all'inferno commettendo con tale presunzione il peccato di giudicare e lo scandalo di condannare. Io ci andrei molto cauto ed anzi mi professo ottimista sulla sua sorte eterna, infatti quale gesto di pentimento più evidente di quello d'aver sbattuto in faccia ai sacerdoti il denaro del tradimento e cosa più del suicidio può mostrare l'orrore che si prova per il male compiuto? Il suicidio è un peccato come tutti gli altri e come tutti gli altri può essere perdonato...quello di Giuda non fa eccezione!

42
Io sono un povero in spirito e vedo le cose con gli occhi dei poveri. Nelle immagini della spazzatura di Napoli dove tutti vedono vergogna e infamia, in quei cumuli vedo la mano della divina provvidenza tesa verso gli affamati delle periferie. Invito Benedetto XVI ad andare a pranzo in quel ristorante qualche volta per nutrirsi alla mensa del Vangelo e far sentire ai poveri che quel pallidissimo riflesso di Dio che è diventato il vicario di Cristo...è ancora in mezzo a loro.

43
"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna" (1Cor 13,1)
Ho sentito una frustata al cuore, nel mio cuore gelido, questo cuore si è infiammato di compassione quando ha visto un uomo che non riusciva ad estrarre un documento dal suo portafoglio a causa di un forte tremore alle mani. In quell'attimo ho compreso cosa sia la carità e quanto dolore costi amare.

44
"Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore" (Os 2,16)
La vocazione di ogni eremita, oltre ad essere motivata da una profonda esigenza di riservatezza, credo sia dovuta all'esigenza di limitare i danni a causa di una straordinaria capacità di creare malintesi con i propri simili...di sporcare ed inquinare ogni cosa con cui viene a contatto nonostante le migliori intenzioni. Poi dalla necessità di difendersi per via di un'eccessiva vulnerabilità che spesso ferisce a morte per un nonnulla. Ed infine affinché non si spenga la scintilla di luce che miracolosamente ha illuminato le tenebre del suo cuore.

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"A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra" (Lc 6,29)
Nel momento stesso in cui il cristiano riceve l'offesa, in quel preciso istante è vendicato. E' vendicato dallo spirito del Vangelo che gli sussurra nel cuore questo incontestabile pensiero...cosa si può augurare di peggio a chi corre verso l'inferno?

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"il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo" (Mt24,29)
Questa profezia di Gesù riferita ai giorni della fine si sta compiendo sotto i nostri occhi! Dio, il cui simbolo è il sole, ha ritirato il suo spirito e di conseguenza la luna, cioè la chiesa, ha perduto la capacità di fare da guida. E gli astri, vale a dire sacerdoti e pastori, sono caduti nel limbo di una religione terrena.

47
"le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Mt 24,29)
Che le potenze dei cieli siano sconvolte significa che oggi Satana opera nel soprannaturale con maggiore intensità e frequenza di Dio...alla stessa maniera di Dio. Essendo questa la sua ora gli è stato concesso il potere d'ingannare coloro che si sono votati alla cecità per non sottomettersi alla verità. Lui è il padrone del mondo, della chiesa e delle anime devote...nelle sue mani giace la spiritualità del nostro secolo. E' lui che concede la gioia, è lui che dispensa la pace, è lui che esaudisce le nostre preghiere. E' lui che dona energia per sentirsi scintille di luce, è lui che elargisce bontà per sembrare porzioni di bene.

48
Il fetore d'inferno che sale dalla fogna del vivere superbo e smodato di questo mondo mi genera una nausea insopportabile sia di notte che di giorno, sia d'estate che d'inverno, che io sia disperato oppure contento. E vorrei vomitare cervello e cuore attraverso i quali lo sento.

49
Per essere folli di Cristo occorre recuperare una coscienza critica che ci permetta di amare la verità sopra ogni cosa. Invece i cattolici sopra ogni cosa amano il Papa e la chiesa che non sono la verità, ma una delle sue presunte sedi. E così quando la verità si scontra con i dettami del potere ecclesiastico chinano il capo docili e tacciono per omertosa obbedienza. Se qualcuno vuole seguire fedelmente Gesù oltre ad odiare i propri averi, la propria vita ed i propri cari, deve odiare tutto ciò che si oppone alla manifestazione del regno di Dio dentro e fuori di lui…Papa e chiesa compresi.

50
"Siate dunque prudenti come i serpenti" (Mt 10,16)
Il Signore ci raccomanda di esercitare con grande zelo la virtù della prudenza allertando in ogni occasione la sentinella della diffidenza, sia nei riguardi degli sconosciuti che di tutti coloro di cui saremmo portati a fidarci...familiari compresi. Sembra assurdo ma anche nel fare il bene dobbiamo essere prudenti perché non sempre è una cosa buona, fare il bene può diventare addirittura una tentazione! Il demonio ci soffia nel cuore mielosi sentimenti e li gonfia oltremisura per attirarci nella sua trappola. Basta guardare al flagello dell'immigrazione per toccare con mano le nefaste conseguenze d'aver disatteso a questo precetto evangelico.

51
"Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia" (Sal 51)
Ho la sensazione che qualcuno mi abbia usato per un suo preciso scopo, come se questa vita non fosse mia ed io fossi stato costretto mio malgrado a viverla in maniera tanto scellerata...sarà stato Dio, il demonio o forse io? Una vita in ripida salita che mi ha reso brutto e insopportabile, in primis a me stesso e temo a tutti gli altri.

52
"tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno" (Mc 3, 28-29)
Io credo che all’inferno non vadano i peccatori, ma coloro che rifiutano d'essere amati. Non sono i peccati a mandarci all’inferno, ma la durezza dei nostri cuori che non vogliono aprirsi alla grazia del perdono che ci viene offerta. Questo è il solo peccato che condanna alla dannazione eterna...il peccato contro lo Spirito Santo. La salvezza è un dono gratuito della bontà di Dio, dono che va accolto con umiltà e piena coscienza d'essere indegni di meritarlo.

53
"sorgeranno falsi cristi" (Mt 24,24)
Presto verrà beatificato Giovanni Paolo II, colui che ha voluto una delle manifestazioni dell'abominio della desolazione nel luogo santo. Infatti sotto il suo pontificato è stato fatto entrare con tutti gli onori nella chiesa il Gesù di suor Faustina, uno dei più appariscenti falsi cristi annunciati nel Vangelo per i giorni della fine...un capolavoro del diavolo. Questo ci dà l'esatta misura della deriva in cui è finita la barca della chiesa...ormai in balia di tutti i venti, senza più bussola, né vele, né timone e nel cielo neppure una stella che le indichi la rotta.

54
"cercate il mio volto" (Sal 27)
Cercare la verità significa cercare il volto del Signore. Se siamo sulla strada giusta vedremo il suo volto benevolo, se siamo lontani lo vedremo preoccupato, se siamo figli di questo secolo corrotto lo vedremo arrabbiato, se siamo cristiani lo vedremo nauseato e se siamo cattolici lo vedremo vomitare. Allora ritiriamoci in un eremo per cercare il volto benevolo del Signore e dopo averlo trovato rendiamogli testimonianza gridando ai quattro venti che lo abbiamo di nuovo crocifisso.

55
In ogni cattolico fervente si nasconde un falso cristiano che ama e segue un falso cristo personale, un feticcio creato a misura delle sue necessità. Sulle labbra di costoro fioriscono copiosi...Signore Signore, madonnina mia proteggici, Padre Pio fammi la grazia. Larve di anime che si prostrano ad ogni immagine e statuetta, esseri immondi che macinano orazioni, si coprono di medagliette e scapolari, recitano interminabili rosari divorando ostie e benedizioni. A costoro io dico: disgraziati, mettetevi davanti allo specchio, guardatevi fissi negli occhi e facendovi il segno della croce pronunciate queste parole..."in nome di Gesù Cristo, Satana, esci dalla mia anima!"

56
"le mie pecore riconoscono la mia voce" (Gv 10,27)
Se non distingui fra la voce del Gesù del Vangelo e quella del Gesù misericordioso di suor Faustina, se confondi i silenzi di Maria di Nazaret con il ciarlare della madonna di Medjugorie, se presti ascolto alle voci che promettono un'era di pace sulla terra e disprezzi la voce del profeta che annuncia il giudizio universale, se non senti la differenza fra chi ti vuole salvare e chi ti vuole ammazzare...non sei una pecora del suo gregge!

57
Nessuno è più disgraziato di me, né mai lo è stato...sono chiamato a stare in piedi, ma cado continuamente. Sono un faro spento che illumina le tenebre di questo mondo con la sua fede nel credere che un giorno verrà acceso. Se uno è disperato può sempre decidere "di andarsene" ma a me neppure questo è consentito perché screditerei la mia testimonianza.

58
"Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite" (Mc 10,14)
I catechisti istruiscono anime candide raccontando ai bambini la più bella storia d'amore che sia mai stata narrata...la storia d'amore fra Dio e l'uomo. Ma questa storia ai giorni nostri non è più a lieto fine perché la chiesa è sprofondata nelle tenebre più fitte. Siccome i catechisti vedono il mondo attraverso la purezza dello sguardo limpido dei bimbi, non possono non vedere tutto il marcio che fermenta nella penombra delle sacrestie, non possono non sentire l'odore acre delle anime in putrefazione. Ed io mi chiedo come possono, se amano i bambini, far loro credere che la chiesa sia ancor oggi strumento di salvezza?

59
"E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!" (Mt 11,23)
Dio ha abbandonato la sua chiesa! Come poteva restare dentro quelle mura a guardare impotente bambini stuprati dai suoi servi e una volta scoperti i colpevoli vederli difesi e protetti da un muro di omertà?

60
Dio è infuriato...ed io sono un suo ruggito! Nel mio cuore ha preso dimora la verità come fece un tempo nei cuori di Isaia, Geremia, Amos e di tutti i profeti da Lui suscitati. Buttata fuori dalla chiesa e perseguitata la verità ha trovato il mio orecchio disposto a darle ascolto. Le sue parole fanno miracoli, hanno il potere di cambiare i pagani in cristiani.

61
Io sento nella Bibbia per i nostri giorni un invito assordante a lasciare la chiesa. Lo sento nell'Apocalisse quando si dice..."uscite popolo mio da Babilonia per non essere associato ai suoi peccati e non avere parte ai suoi castighi"...lo sento nella sciagura annunciata nella parabola del banchetto..."allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città"...lo sento nella profezia sull'abominio della desolazione posto nel luogo santo..."allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti"...lo sento nel grido che sveglia le vergini addormentate..."è mezzanotte, ecco lo sposo, andategli incontro". Un invito pressante a muoversi dalle proprie radicate consuetudini, un invito a strapparsi con violenza dal presente, un invito ad amarsi fino al punto di odiare tutto il sacro che si oppone alla nostra liberazione.

62
"Lo spirito è pronto, ma la carne è debole" (Mt 26,41)
Io sono portato a guardare con occhio misericordioso chi è sottomesso al potere della sensualità: masturbazione, fornicazione ed in modo particolare l'omosessualità. Sono tutti schiavi dello stesso padrone..."la carne" palude in cui sfocia la degenerazione di ogni cuore collassato a causa di qualche trauma. Per giudicare questi peccati e questi peccatori dovremmo immaginare come ci si senta fra l'incudine della legge di Dio ed il martello della propria fragilità. Caterina da Siena per bocca del falso dio con il quale conversava durante le sue estasi, diceva che gli spiriti quando vedono certi peccati si voltano perché nauseati, invece Lutero che ne hanno compassione. Io per valutare mi avvalgo della stessa sensibilità del tedesco e guardo con indulgenza chi vive la propria condizione, condizione nella quale è stato trascinato dall'ala più oltranzista dello spirito del mondo...senza ostentarla.

63
"il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco" (Gn 19,24)
L'omosessualità è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, dunque è un peccato grave. Ad una prima lettura sembra che solo a causa di questo peccato Sodoma e Gomorra siano state distrutte. In verità io credo sia stato altrettanto deplorevole che nelle due città non furono trovati neppure dieci giusti capaci di scongiurare il castigo. Che il Maligno faccia bene il suo lavoro rendendoci animali lo trovo anche scontato, ma che sia scomparso ogni riflesso del bene, che il sale della terra sia diventato tutto insipido, che neppure dieci giusti siano stati trovati...questa è la vera tragedia e la causa prima di ogni distruzione.

64
Guai a voi che inveite contro gli omosessuali e li condannate all'inferno senza appello! Neanche Gesù nella sua onnipotenza si è mai permesso di toccare questo delicatissimo argomento, forse perché non li considerava più peccatori degli altri, o meno meritevoli di comprensione. Ha taciuto avallando di fatto quanto nel Vecchio Testamento era stato detto e si è posto come ponte di misericordia fra la legge e la vita eterna, vita che a nessuno viene preclusa. Neppure agli omosessuali che nonostante tutto davanti alla sua autorità piegano il ginocchio.

65
“Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l’azione pastorale, si terrà conto dell’immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d’angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale"
Il catechismo della chiesa cattolica al numero 2352 a proposito della masturbazione dice queste parole che io credo si possano estendere anche per l’omosessualità e tutti i peccati inerenti la sfera della carne...parole di grande carità su cui tutti possiamo confidare.

66
"il salario del peccato è la morte" (Rm 6,23)
Io credo che Dio nel Vecchio Testamento sia stato tanto intransigente con il peccato perché sconvolto dalla capacità di perversione del cuore umano. Dopo l’incarnazione di Gesù avendo constatato di persona di che pasta siamo fatti, credo si sia pentito d'aver usato certi toni. Anche Dio ha avuto un suo cammino da fare verso la conoscenza dell'uomo, come l'uomo verso la conoscenza di Dio, un comune percorso di maturazione fino all'incontro riconciliatore in Gesù Cristo.

67
"tutti i peccati saranno perdonati" (Mc 3,28)
Se un tempo potevano servire opere buone per meritare la salvezza io credo che oggi con questa depravazione dilagante, circondati da ogni parte dalle tentazioni e dai nemici...come per il buon ladrone sulla croce basti il proposito della buona intenzione. Certe inclinazioni sono talmente radicate nell’anima da non poterle vincere, se non in punto di morte. Invito chi combatte contro questi peccati a non arrendersi e non pensare che la spunteranno prima dell’ultimo respiro…e come il buon ladrone mi auguro che abbiano la luce per vedere che erano, sono e resteranno sempre un male. Un male che uccide solo le anime di coloro che non si sottomettono alla suprema autorità di chi ha incarnato la verità.

68
Non mi turbo quando qualcuno si accorge che non sono un santo nell'accezione cattolica del termine, perché posso fare mie le parole di san Francesco che diceva...”se Cristo non mi sostenesse farei figli con le prostitute"...e di san Paolo che si considerava “un aborto”. La verità è questa, io sono quello che sono, non lo nego e non lo nascondo. Posso dire che ho conosciuto intimamente il male e paradossalmente lo devo ringraziare per avermi costretto a cercare il sommo bene.

69
L'abate Pierre prima di morire ha confessato le sue debolezze, le sue miserie, i suoi peccati affermando di aver avuto storie d'amore con donne. Mi inchino davanti a questo fratello in Cristo che ha saputo amare, seguire e testimoniare la verità fino in fondo, se prima avevo stima di lui ora ne ho un'ammirazione sconfinata. La santità non è la conquista della perfezione intesa quale accaparramento di tutte le virtù, ma il faticoso cammino verso la presa di coscienza della propria corruzione. Io credo che molti santi abbiano nascosto le proprie infamie per apparire perfetti davanti agli uomini facendosi così figli della menzogna, per questa ragione temo che il giorno del giudizio ne vedremo parecchi scendere dal calendario per andare al supplizio eterno.

70
"A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!" (Mt 25,6)
Dal giorno in cui lo Spirito Santo ha lasciato questo mondo non esistono più cattolici, protestanti od ortodossi. Noi cristiani siamo un gregge senza pastore e possiamo ritrovare l'unità solo in virtù della capacità di intercettare "IL GRIDO" che sveglia le vergini addormentate perché vadano incontro allo sposo.

71
"Santa Maria, madre di Dio"
Quando penso all'umiltà di Maria di Nazaret immagino il suo imbarazzo ogni volta che recitando la preghiera a lei rivolta, l'Ave Maria, si arriva a definirla..."Madre di Dio". A quelle parole io credo allibisca, la carne che si fa madre dello Spirito...un oltraggio alla divina natura, una bestemmia per il suo cuore di piccola creatura, un riflettore sparato in faccia ad un'amante del nascondimento. Chi sgrana il rosario, ogni volta che giunge a questo punto, abbia almeno la delicatezza di risparmiarle una vampata di rossore sulle gote e fughi l'odioso equivoco recitando..."madre del Figlio di Dio".

72
"Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Mt 18,10)
Un giorno vidi in televisione delle immagini agghiaccianti provenienti da un orfanotrofio della Moldovia, dove bambini disabili giacevano dispersi nelle culle in uno scenario di desolazione indicibile. Sconvolto e arrabbiatissimo corsi in chiesa per chiedere conto a Dio di tale scandalo e di come potesse permettere simili atrocità. La risposta mi arrivò immediata sul foglio delle letture della messa in cui andai a cercare avidamente la risposta: "i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli". Tutti i bambini che soffrono attraverso i loro angeli custodi sono uniti a Dio. Per mezzo del loro sguardo ricevevano forza, speranza e amore per superare tutte le prove, senza avere che una pallida coscienza della loro sofferenza.

73
Quando entriamo nelle nostre case fornite di ogni comodità e sediamo alle nostre tavole traboccanti di delizie...io vedo la sobrietà evangelica umiliata, insultata, aggredita, malmenata, buttata fuori di casa a furia di spinte, calci e sputi...e comprendo perché Dio non può abitare fra queste mura e la sua grazia nei nostri cuori.

74
Il diavolo fa del bene ai suoi adoratori, molto più di quanto ne faccia Dio ai cristiani. Perché si mette al servizio dell'uomo pur di impossessarsi della sua anima, mentre Dio ci ha creati per servirlo e si aspetta che lo serviamo. La chiesa cattolica può sfamare e curare tutti i poveri del mondo, ma se li porta a prostrarsi davanti alle immagini che affollano i santuari ne fa degli idolatri. E dunque a che giova allungare la vita a tanti diseredati se poi li si spinge verso la morte eterna?

75
Ci sono tanti modi per prostrarsi a Satana e adorarlo, per rendergli un servizio impeccabile, il più subdolo è quello adottato dalla chiesa cattolica...tacere! Il Papa, i vescovi e i sacerdoti che sono chiamati ad annunciare il bene e denunciare con altrettanto vigore il male, tacciono vergognosamente sulle cifre vertiginose che i politici in pensione ammassano nei loro granai. Giuliano Amato prende la miseria di oltre 30.000 euro al mese e gli altri cifre altrettanto esorbitanti...agli occhi di chi stenta a trovare un buon motivo per non suicidarsi. Eppure dagli altari non si leva un richiamo alla decenza, un avvertimento a chi abusando del potere precipita beatamente verso l'inferno...per non rischiare di perdere quei privilegi che la mafia concede alla sua chiesa.

76
"Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati" (Mt 23, 37)
Certi cattolici mi ricordano tanto le belve che uccisero santo Stefano! Mentre lo massacravano si turavano le orecchie per non sentire quello che diceva. Così fate voi che non volete sentire la verità delle scritture che inchioda questa chiesa...e massacrate chi mette il dito nella piaga!

77
La povertà è stata generata dalla nostra iniquità e viene quotidianamente alimentata dalla nostra durezza di cuore...che impedisce alla giustizia di fruttificare a sufficienza. Non sarà mai possibile sconfiggerla cercando di colmare i vuoti e di tappare i buchi attraverso generose donazioni, Dio ci metterà i bastoni fra le ruote. Se vogliamo debellare la maggiore calamità che flagella l'infanzia del terzo mondo dobbiamo mettere in pratica la sua legge accettando il bene solo dalla sua mano e rifiutare ogni allettante alternativa che ci viene offerta dal demonio.

78
Siamo mondi nella carne, puri di cuore e candidi nell'anima, non solo quando conserviamo la capacità di non peccare...ma anche quando dopo ogni caduta del peccato avvertiamo tutto lo squallore.

79
Preghiamo senza sapere di pregare con la più diffusa e potente preghiera universale accessibile a tutti gli uomini...buoni o cattivi, atei o credenti, puri o immondi, saggi o ignoranti. Una preghiera semplice per cui non servono parole, una preghiera che sale spontanea dalle necessità più profonde di ogni cuore sofferente. Alzare gli occhi al cielo e dal profondo d'un sospiro sperare in Colui che tutto può.

80
"allontanatevi da me, voi operatori di iniquità" (Mt 7,23)
I fanatici non hanno alcun rispetto per la verità, chiudono gli occhi sulla realtà per vedere soltanto ciò che la passione del loro cuore alimenta...arrivando in tal maniera a perseguitare Colui che l'ha incarnata. Persecutori di Gesù sono il Papa, i vescovi e i sacerdoti, che a testa bassa da secoli attaccano i profeti rei di gridare allo scandalo per come viene distorta la scrittura. Persecutori di Gesù sono i fedeli che uccidono le buone ragioni ogni volta che si scontrano con i dogmi della chiesa al fine di uniformarsi ai suoi dettami. Persecutori di Gesù sono i cristiani incapaci di rinnegare una madre che si prostituisce per godere dei paradisi terreni.

81
"Non nasca mai più frutto da te. E subito quel fico si seccò (Mt 21,19)
L'unico gesto distruttivo che Gesù ha compiuto durante il suo pellegrinaggio terreno è stato quello di scagliare una maledizione contro un fico. Un gesto apparentemente cattivo che forse sarebbe stato da evitare per non macchiare la sua immagine cristallina di paladino incorruttibile del bene. Un gesto che invece io credo lo renda perfettamente umano e fratello del nostro destino. Un gesto contro chi ha ritenuto colpevole d'averlo illuso ed ingannato! Un fico che a vedersi da lontano era tutto pieno di foglie e prometteva un gran carico di frutti, ma quando Gesù si è avvicinato con i suoi discepoli ha scoperto che era sterile. Alla sua maledizione il fico subito seccò! In quel fico io vedo la nostra chiesa ricca d'apparenza, ma senza più alcun frutto di salvezza.

82
La devozione al sacro cuore di Gesù è un inganno suggerito da un falso cristo, come lo è la devozione al cuore immacolato di Maria, come lo sono le bellissime preghiere di santa Brigida che pure io ho recitato per un anno intero, come lo è la coroncina della divina misericordia, come lo è la medaglietta miracolosa e come lo sono tantissime altre scorciatoie suggerite dai falsi cristi delle apparizioni e locuzioni interiori...che garantiscono grazie su grazie e la salvezza dell'anima per il solo fatto di averle praticate.

83
La vita trova il suo senso solo se guardata nella prospettiva della nostra dipendenza da Dio. Come l'infermità del corpo ci costringe a sperare nel medico per guarire, prendere coscienza dell'infermità del cuore ci dispone nel giusto atteggiamento per trovare la nostra più autentica vocazione.

84
"Che sarà per voi il giorno del Signore? Sarà tenebre e non luce. Come quando uno fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso; entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde" (Am 5,18-19)
Con queste parole il profeta Amos ci dice che nell'ultima epoca della storia, quella che stiamo vivendo, per i figli di Dio sarà impossibile sfuggire al suo dominio...suo è il mondo, sua ogni chiesa, sua ogni coscienza religiosa. E quanto più impossibile sarà la fuga per chi si ribella al suo potere, per chi gli muove guerra e seppure crivellato di peccati raggiunge il cuore della menzogna e la inchioda con le frecce della verità.

85
"il regno di Dio è dentro di voi" (Lc 17,21)
Oggi sembra che l'avventura più esaltante che l'uomo possa fare sia viaggiare. Quanti si gonfiano d'orgoglio raccontando le proprie imprese...io sono stato a Parigi ed ho visto la tour Eiffel, che spettacolo...io a Hollywood ed ho visto Brad Pitt, wow...io in Australia ed ho visto i canguri. Ma c'è un viaggio ben più entusiasmante che possiamo fare dentro di noi, un viaggio in cui attraverso la sacra scrittura ripercorriamo la storia della salvezza, un viaggio alla scoperta delle meraviglie di un universo inimmaginabile, un viaggio in cui se ci facciamo piccoli e poveri varchiamo i confini di questo mondo superando le dimensioni dello spazio e del tempo...e alla sequela di Gesù Cristo approdiamo in paradiso. E allora potremo dire...io sono stato nel Regno dei Cieli e ho visto Dio!

86
"Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi” (Mt 10,14)
Il cristiano di oggi sembra debba avere una sorriso per tutti, una faccia beata, un'espressione angelica, l'ecumenismo sembra essere diventato la ragione del suo credo. Gesù non era così, non era amico di tutti...spesso imponeva un taglio netto! Dunque un gesto pieno di sacrosanta indignazione contro coloro che rifiutano di accoglierci, un gesto che ha il coraggio di fare solo chi ha compreso quanto sia indispensabile innalzare muri per non offendere la propria fede.

87
"Ma Gesù, dando un forte grido, spirò" (Mc 15,37)
E' sorprendente notare come tutti e quattro i Vangeli per raccontare il trapasso di Gesù usino il verbo spirare e non morire, come se la parola morte fosse bandita quando si parla del creatore della vita. Spirare è l'ultimo atto vitale prima della morte e si ha l'impressione che gli evangelisti per timore di smarrirsi non abbiano osato andare oltre.

88
"Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano" (Lc 17,28)
Gesù per i giorni della fine aveva prospettato uno scenario simile a quello che precedette il diluvio e la distruzione di Sodoma. Scenario tipico di società che voltano le spalle a Dio e aveva segnalato alcune attività dell'uomo che nel nostro tempo, a causa del collasso generato dall'esasperazione delle concupiscenze, vediamo conclamate in maniera esorbitante. Se ci guardiamo intorno troviamo compiuta questa profezia perché ogni assembramento urbano in nome del progresso è stato convertito in un immenso mercato. Ovunque negozi, bancarelle e centri commerciali straripanti di pizzerie, pasticcerie e ristoranti, dove si esalta con orgoglio l'organo più nobile dell'uomo del nostro secolo...lo stomaco.

89
Quando qualcuno ti ferisce per il gusto di ferirti, motivato da un odio satanico che non riesce a contenere perché cammini sulla via della giustizia...non rispondere alla provocazione ma lascia a Dio la vendetta, sarà molto più dura di quanto tu ti possa augurare! Chi ti ferisce solo perché sei dalla parte giusta riceverà per compenso croci pesanti da portare e quotidiane umiliazioni da ingoiare...che devono servire per farlo rinsavire.

90
Con l'aria che tira di questi tempi...la vita è uno schifo, il mondo un porcile, degrado e depravazione trasudano persino dai muri delle chiese, ci sono cristiani che riescono a ringraziare Dio e sorridere beati guardando al domani. In verità io credo ci sia ben poco da ringraziare, mi reputo un buon cristiano se riesco a non imprecare...ma non sempre ci riesco.

91
L'uomo è tornato all'età della pietra, rozzo e primitivo come un tempo. Intorno a me vedo solo barbari e vandali che fanno sfaceli. Li riconosco da come si muovono, da come ragionano, da come mangiano, da come ridono, da quello che amano. Non hanno un cuore per palpitare, né una mente per decifrare, sono un ammasso di carne e sangue che ribolle di ogni piacere...di anime ormai andate in putrefazione.

92
C'è un'esigenza ossessiva di pulizia in molte persone che viene spacciata per virtù, ma non lo è. Quanti stanno continuamente a lavarsi, a profumarsi, a disinfettarsi e mai si sentono a loro agio perché lo sporco di cui avvertono il fetore viene da dentro ed ha rilevarlo...è il malessere interiore e non l'olfatto.

93
"Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire" (Mc 10,45)
Quanta maestà e umiltà in queste parole di Gesù, Lui il Creatore si mette al servizio delle sue creature. Oggi invece a noi piace essere serviti, alla nostra generazione superba preme soltanto il potere. Quanti siedono su troni vacillanti contenti di brandire per un'ora lo scettro del comando e poi scaduto il tempo precipitano all'inferno. Agli occhi degli stolti servire è un umiliazione, quasi una vergogna. Caterina da Siena che aveva più sale in zucca dei politici e più carità in cuore dei prelati che sgomitano, corrompono e tradiscono pur di arrivare in cima laddove si viene serviti, usava dire..."servire è regnare".

94
"Ascoltate queste parole, o vacche di Basàn, che siete sul monte di Samaria, che opprimete i deboli, schiacciate i poveri e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo!" (Am 4,1)
Per bocca del profeta Amos 2750 anni fa Dio apostrofava certe donne con il termine..."vacche" perché da dietro il velo di un'apparente religiosità conducevano una vita di piaceri ignorando le esigenze dei poveri. Oggi mi chiedo come chiamerebbe certe signore che amano i ristoranti, le discoteche, i centri estetici, le crociere...e non mettono mai piede nelle chiese? Temo che si dovrebbe forgiare un nuovo vocabolo perché il peggiorativo esistente al cospetto della sostanza da definire risulterebbe un complimento.

95
C'è una forma di martirio che subiscono coloro che sono in grado di vedere più in là del proprio naso, una forma di martirio che imperversa ai giorni nostri. La maggior parte della gente che non distingue la destra dalla sinistra, che non sa da dove viene e non sa dove va, gente che ha maturato negli anni quattro elementari convinzioni a tavola tra un bicchierino e l'altro, gente che mai ha preso in mano una Bibbia o ascoltato una predica, studiato storia o geografia, questa gente sforna ricette infallibili per ogni evenienza...dalla politica alla filosofia, dalla religione all'economia. Almeno avessero coscienza delle bestialità che escono dalle loro bocche si curerebbero di parlare a bassa voce. Signore fammi la grazia di rendere questa gente muta o in alternativa me...sordo!

96
Un'altra forma di martirio del superstite cristiano del nostro tempo è quella di vedersi assediato da tante facce ben pasciute, soddisfatte, idiote...contente che c'è il sole, contente di mangiare, di bere, chiacchierare. Potessi uccidere con lo sguardo il mondo in un lampo tornerebbe un paradiso perché chi non si pone lo straccio d'un problema al di là di quelli del basso ventre, chi si riduce ad un essere decerebrato accontentandosi di godere dei triviali piaceri di questa misera vita...merita che gli venga impedito di accedere nell'altra.

97
"Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?" (Is 7,13)
Con il lavoro che faccio tutti i giorni tocco con mano lo squallore. Una coppia di anziani che qualcosa dovrebbe aver imparato dalla vita, che ha vissuto la guerra e conosciuto la povertà si indigna se non va l'aria condizionata perché dice..."noi paghiamo". Sappiano questi signori che la loro vacanza se la pagano coi soldi di chi muore di fame perché l'ingiustizia dell'uomo sottrae a molti il necessario per vivere per dare a pochi il superfluo per godere. Quindi o anime perverse che pretendete e pretendete...se Dio vi manda qualche disagio sopportatelo con pazienza e gratitudine perché all'inferno non troverete refrigerio.

98
"Non ti farai scultura né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra" (Es 20,4)
Dalla sponda evangelica arrivano duri attacchi per il culto che nella chiesa cattolica viene tributato alla madonna e ai santi, perché vengono innalzati ad un rango che loro non appartiene e attribuito loro un potere che non hanno. Il diavolo si serve di questa trappola per esaudire le richieste di grazie invocate in loro nome e cattura tante anime facendole finire nel più grave dei peccati...l'idolatria. Se Dio nel secondo comandamento ci ha vietato di fare immagini è perché sapeva che sarebbe andata a finire così...che avremmo divinizzato le creature, che avremmo dedicato loro chiese, che avremmo portato le loro statue in processione, che li avremmo pregati e saremmo stati esauditi dal principe dell'inganno. Perciò guardatevi bene dal chiedere grazie alla madonna o ai santi perché chi riceve i beni terreni dalla mano del diavolo non potrà avere i beni eterni dalla mano di Dio. Se i cattolici non fossero tanto superbi e in malafede vedrebbero che certi attacchi degli evangelici non sono persecuzioni, non sono attentati alla loro sovranità...ma doverosi tentativi di correzione fraterna.

99
Gesù nella sua vita terrena mai una volta ha invitato i suoi discepoli a pregare i santi del suo tempo: Isaia, Elia, Davide e ne aveva uno che era superiore a tutti...Giovanni Battista.  Avendo insegnato come preghiera solo il "Padre nostro" ne consegue che non è il caso di pregare nessuno per quanto santo sia stato, ma Dio solo. I santi sono fari accesi sulla via angusta che conduce alla salvezza, sono fedeli riletture della vita di Gesù, sono riflessi dell'amore di Dio, ma sono solo nostri fratelli e tutto quello che ci possono offrire è il loro buon esempio.

100
"quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo" (Mt 24,15)
La chiesa cattolica sotto la sapiente regia del diavolo ha abolito e astutamente aggirato il secondo comandamento, quello di non farsi immagini, per rendere lecito l'illecito culto alla madonna e ai santi. Sia ben chiaro che in sé non c'è alcun male nelle immagini, anzi direi che possono essere di sostegno nel cammino spirituale, il male intraprende la sua opera di seduzione quando s'incomincia a pregarle e si materializza quando il diavolo esaudisce le nostre richieste. Il passo sopra citato del Vangelo che ci dà l'esatta misura della gravità di tale condotta, palesando il concepimento del più grave dei peccati...l'idolatria!

101
Non c'è niente di più odioso quando sento i cattolici credersi migliori degli evangelici e gli evangelici migliori dei cattolici. Se foste discepoli di Gesù vi mettereste all'ultimo posto come il Maestro ha insegnato mostrando, non i vostri meriti, ma le vostre miserie. Ma suoi discepoli non lo siete...né gli uni, né gli altri.

102
In questo tempo c'è uno spirito che imperversa sulla faccia della terra, uno spirito che va traviando la spiritualità cristiana, sia cattolica che evangelica. E' uno spirito di esaltazione che non genera gioia interiore ma euforia, che ci fa sentire meritevoli dei primi posti e manca di quella profonda presa di coscienza che ci rende indegni al cospetto di Dio e dei fratelli.

103
"Così anche voi quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato dite: Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17,10)
La gloria che noi cattolici tributiamo a Maria non è evangelica. Bastava il Magnificat in cui ella dando gloria a Dio viene glorificata, bastava quel capolavoro per renderle giustizia, tutto il resto che la chiesa ha aggiunto viene dal maligno. Maria è stata una creatura come tutti noi che ha fatto qualcosa di speciale perché da Dio era stata predisposta per farlo...anche per lei valgono le parole di Gesù. Il grande merito di Maria è stato quello di aver dato il suo si incondizionato.

104
A volte qualcuno mi si avvicina e mi chiede il conforto di una parola. Io gliela rendo con tutto il cuore poi il Signore fa sempre succedere qualcosa di spiacevole che me lo allontana perché usufruito del mio unico bene, io col mio carico di miserie non gli faccia alcun male.

105
"Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque savie" (Mt 25,1,2)
Chi vive profondamente la propria spiritualità e ama Dio sopra ogni cosa non può non sentire un’esigenza viscerale di liberazione! Nei giorni che precedono la fine del mondo le vergini savie ardono dal desiderio di incontrare lo Sposo e sapendo che il tempo è prossimo...vivono scrutando l'orizzonte. Non hanno paura di aprire gli occhi sull'immoralità dilagante per decifrare i segni dei tempi e scoprire che il suo ritorno è alle porte. Le vergini stolte invece, amando questo mondo sopra ogni cosa chiudono gli occhi...e per non vedere la tragica realtà accolgono l'impostura religiosa che promette un'era di pace. Poi siccome lo Sposo tarda si addormentano tutte, ma all'annuncio della mezzanotte le savie possono accendere le lampade grazie all'olio prodotto dal fervore della vita interiore che ne ha illuminato l'intelletto...e scorgere il sentiero per andargli incontro. Le stolte invece, preso atto della loro cecità spirituale...restano confuse.

106
"Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno" (Lc 10,41-42)
La parabola delle vergini non va intesa soltanto in vista del ritorno di Gesù nella gloria, ma estesa ad ogni cristiano di ogni tempo perché per ognuno di noi la morte è la fine del mondo. Io credo che il sigillo di vergine savia oppure stolta sia da ricercare unicamente nell'atteggiamento con cui ogni cristiano si pone al cospetto della propria conversione. Nelle vergini stolte possiamo identificare una vocazione che per quanto intensa sul piano dell'attività risulta carente su quello della contemplazione...a fronte delle savie che hanno fatto della meditazione teologica il loro cavallo di battaglia. Tutte le vergini possiedono le lampade, ma solo le savie l'olio per accenderle...e proprio in questa figura possiamo vedere il frutto della vita contemplativa e l'importanza capitale di mettere la conoscenza di Dio al primo posto.

107
"le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi" (Mt 25, 3-4)
L'olio di cui parla Gesù nella parabola delle vergini pare dunque rappresenti l'emblema della vita contemplativa, patrimonio d'inestimabile valore che riceve in dono chi ama Dio sopra ogni cosa...ed il desiderio ardente d'incontrare lo Sposo la scintilla che accende la lampada dell'intelletto e permette di vedere oltre le apparenze. Chi invece sopra ogni cosa ama il mondo, questo desiderio non lo coltiva per timore della sua fine che lo priverebbe dei beni terreni a cui è morbosamente attaccato il suo cuore. E' curioso notare che le vergini savie presero l'olio in piccoli vasi, quasi a segnalare che la vita contemplativa debba essere continuamente alimentata dalla conquista di nuove vette...al contrario di tanti devoti, che una volta fatto il pieno attraverso la professione di fede, smettono d'avere fame e sete.

108
I profeti annunciano il messaggio che Dio ha loro comandato di annunciare. Se non vengono creduti a volte si mettono a fare i pagliacci perché coloro che non hanno accolto la verità si convincano che sono pagliacci, esorcizzino la paura di quanto di terribile vanno annunciando, si mettano il cuore in pace e si godano quei pochi giorni che restano prima del supplizio eterno.

109
"Se voi dunque che siete cattivi" (Mt 7,11)
Io sono convinto di meritare l'inferno, non a causa dei miei peccati che seppure siano stati una processione ininterrotta e variopinta tutti i giorni della mia vita...saranno perdonati come assicura il Signore. Sono convinto di meritare l'inferno per i ruggiti di cattiveria che troppo spesso il mio cuore si lascia ancora sfuggire. Il carico più pesante che ho dovuto portare nella mia vita non sono stati i nemici, le preoccupazioni, il lavoro, le croci...il carico più pesante che ho dovuto trascinare è stato questo enorme ed insopportabile me stesso che da una volontà invincibile sono stato costretto ad essere.

110
Oggi molti giovani hanno per genitori dei cani, Gesù chiamava così gli infedeli, gente che vive soggetta esclusivamente agli istinti primari: mangiare, bere, godere...nulla più. Questi giovani pur essendo per figliolanza anche loro cani come lo siamo tutti, hanno il potere di rinnegare le proprie origini bestiali, di rifondarsi nella parola di Dio, rivestirsi della dignità di esseri umani, rinascere in spirito ed aspirare alla vita divina.

111
La vera forza che un uomo possiede è la forza della fede con cui opporsi agli assalti del Maligno che ci offre a piene mani le sue lusinghe. Inutile pomparsi i muscoli se poi dentro si è molli. E molli sono tanti giovani che fin dall'adolescenza scendono i gradini del degrado incamminandosi verso l'inferno. Giovani ottimi all'apparenza ma senza consistenza, tutto ciò che i sensi appetiscono loro docili acconsentono. Non sono più esseri umani...sono stomaci famelici, polmoni intossicati, sangue avvelenato, fegati ingrossati, mani sudicie, anime nere, cuori spenti...assemblati con eleganza.

112
"Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà" (Mt 16,25)
Per salvare la propria anima non occorre essere senza macchia, è necessario vedere la verità e riconoscerla come bene supremo...così fece il buon ladrone sulla croce. La verità qualunque essa sia, senza riserve, senza vergogna. Seppure si è ladri, adulteri, assassini, bestemmiatori...riconoscere la verità per vedersi cancellato il debito e diventare un altro. Ed allora a coloro che peccano di presunzione credendo di non peccare, che non sanno che Satana non li tenta perché li ha già nel sacco, per guarire da quel cancro che li fa sentire perfetti e divora le loro anime io dico...peccate, peccate, peccate! Affinché scopriate che siamo fango e torniate umili, graditi a Dio...e non meritevoli di salvezza, ma bisognosi di essere salvati.

113
"stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita" (Lc 12,20)
Le buone pensioni sono un passaporto sicuro per l'inferno. Ce lo dice chiaramente Gesù attraverso la parabola dell'uomo ricco che aveva avuto un raccolto sufficiente a farlo vivere agiatamente tutta la vita. Quanti benestanti oggi incarnano lo spirito di quell'uomo stolto...quanti politici, imprenditori, medici, avvocati, ingegneri, professori, manager, campioni dello sport, divi dello spettacolo, ma anche tanta gente comune che ha fatto della pensioncina il suo porto sicuro. Quante povere anime sono precipitate in quella notte senza saperlo e mai più sarà loro data la luce per vedere la via angusta.

114
C'è un peccato di idolatria diffusissimo ai giorni nostri...quello di fare di un cane o di un gatto il centro della propria vita, di farne il principale interlocutore affettivo fino ad amarlo sopra ogni persona. Non parlo di tenerlo in casa e considerarlo come tale ma di trattarlo come un figlio, di curarlo, vezzeggiarlo e farlo partecipe della propria intimità. L'uomo chiamato ad alzare gli occhi al cielo per rivestirsi della dignità divina si china su una bestia della terra e la innalza al proprio rango...ignaro che tale operazione gli costerà una consistente regressione.

115
"Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me" (Mt 10,37)
Quando Gesù parla di..."odiare" non intende dire che dobbiamo provare sentimenti cattivi verso qualcuno. Usa questo termine soltanto nei riguardi dei propri cari: il padre, la madre, i fratelli, i figli. Per odiare intende...prendere le necessarie distanze affinché il bene di chi ci vuole bene non diventi per noi un ostacolo che soffoca il nostro slancio.

116
E' umiliante riprendere qualcuno, ben più umiliante che essere ripresi. Tanto più se si è costretti a farlo per questioni elementari e si devono trattare gli uomini come bambini affetti da grave immaturità fin dagli esordi della fase orale. Al punto da farci pensare che certa gente si sia brutalmente decerebrata sacrificando la propria dignità...pur di fare i propri comodi.

117
"Ma io vi dico che di ogni parola vana gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio" (Mt 12,36)
Questa sentenza è una delle più terribili che Gesù abbia mai emesso. Ci consegna l'imperativo di spendere la vita in una tensione costante verso il cielo e dal tono della voce, sotto la minaccia di una scure che ci intima di evitare la benché minima distrazione. Se verremo giudicati sulla base di tale rigore, cittadini di un mondo che ormai si nutre di vani pensieri, di vane parole e di vani fatti...chi mai potrà evitare l'estrema punizione? I taciturni come me potrebbero pensare di farla franca dal momento che raramente emetto sillaba che non sia necessaria, ma temo che la diffida si estenda oltre. Non solo a coloro che le parole vane si dilettano nel pronunciarle, ma anche a chi è costretto ad ascoltarle...ricevendo il danno collaterale di sentirsi inquinare mente e cuore.

118
E' sempre una fortuna imbattersi in un uomo di fede. Se lo si amerà si finirà per condividere quanto possiede, se lo si odierà sarà senza una buona ragione ed allora si avrà piena coscienza d'essere al servizio di un terribile padrone.

119
Conosco persone buone che inspiegabilmente si tengono a distanza da Dio. Questo perché hanno sulla coscienza un peccato ben preciso, un peccato che vedono ben chiaro a cui non sanno rinunciare. E siccome sono persone oneste rinnegano Dio per non dovergli mentire.

120
Un Dio che perdona l'omertà dei sacerdoti nei casi di pedofilia io non lo voglio...è un Dio maledetto, un Dio che non esiste. E' un idolo creato e adorato dalla chiesa cattolica con la potente intercessione del diavolo.

121
"Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro" (Gv 6,60)
Oggi alla parola di Dio viene messa la museruola dalla chiesa perché non morda. Gli altari pullulano di apostoli che annunciano buone novelle, ma non trovi un profeta che gridi allo scandalo nemmeno se lo paghi oro. Le parole cariche di minacce di Gesù sono da prendere con la massima attenzione e con la massima devozione. Sono state pronunciate per la nostra generazione perversa, sono state innescate allora per esplodere dentro le nostre coscienze ora. E beato chi non soffoca questa esplosione d'amore per la verità.

122
Ogni volta che pecco fuggo sconsolato dal luogo del delitto, ma a volte si ha bisogno di peccare per rinnegare Satana e trovare pace.

123
Il circo d'oriente ha messo le tende in occidente. Ci sono saltimbanchi dell'anima, pagliacci della mente, incantatori del cuore: il Dalai Lama, Sai Baba, Osho...non sono che generali al comando di un esercito di falsi profeti che negli ultimi tempi si sono moltiplicati a dismisura in tutti i continenti. Costoro sono la quintessenza della degenerazione del buddismo, del confucianesimo, del taoismo e quant'altre filosofie di vita fiorite sul terreno dell'umanesimo. Mettono le radici laddove non c'è consistenza interiore ed il loro scopo è addormentare le coscienze paralizzando ogni attività del pensiero attraverso una specifica ginnastica mentale, fino a rendere l'uomo...un vegetale! Gesù ha detto "io sono la via, la verità e la vita"...chi non sceglie lui è uno sbaglio di natura demoniaca! E così se Gesù è la via loro sono vicoli ciechi, se Gesù è la verità loro sono immagini menzognere, se Gesù è la vita loro sono trappole mortali.

124
Il Nirvana è la negazione della vita e dona l'effimera vittoria di non aver perso per essere riusciti ad evitare di giocare la partita...questo si deduce dal sutra del cuore. Il Buddha era terrorizzato dall'idea del dolore e della morte e pur di trovare una via d'uscita è sconfinato nella reincarnazione. La notte della sua illuminazione sotto l'albero della bodhi c'era il Maligno ad aspettarlo per indicargli la via dell'inganno sapendo che la sua dottrina avrebbe portato fuori strada nei secoli a venire un'infinità di anime.

125
"Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità" (Buddha)
Non crediate che io abbia mandato Buddha all'inferno, neanche per sogno...il Sublime di cui ho un'ammirazione sconfinata sono convinto sia nel regno dei Cieli insieme a molti altri maestri che hanno fatto del cercare...non un'arte per eccellere, ma un mestiere per sopravvivere. Venne in questo mondo 500 anni prima che il figlio di Dio s'incarnasse quindi non poteva vedere, non poteva sapere, non poteva capire e non poteva neanche lontanamente immaginare. In quanto a stile di vita ha abbracciato i valori della sobrietà e della penitenza, gli stessi predicati da Giovanni Battista ed al pari di tutti i pensatori che prima dell'avvento del Salvatore hanno proceduto a tentoni sulla via della conoscenza...sono da considerarsi precursori della sua essenza. Non posso pensare che se Budda, Confucio, Lao Tsé, Socrate, Platone, Pitagora, avessero letto i vangeli non ne sarebbero rimasti sconvolti! Quali puri estimatori d'autenticità svincolati da illegittimi interessi, in primis quello di celebrare se stessi, avrebbero impedito al diavolo con ogni mezzo di orientare il proprio pensiero sulla via dell'inganno. Siete voi, i loro discepoli a meritare l'inferno, la verità si è rivelata in Gesù Cristo ma l'avete rifiutata per timore di espatriare dalla dimensione terrena. E sarà il più grande di tutti gli onesti maestri il giorno del giudizio a dirvi..."io ho indicato la luna, la luce più grande del mio emisfero notturno, non potevo vedere oltre la metà del cielo. Ma dopo di me è sorto il sole di giustizia che ha illuminato a giorno l'altra metà della volta celeste, i cuori e il mondo...ma voi siete restati fermi nella notte nera dei miei tempi".

126
"Chi si vergognerà di me, anch'io mi vergognerò di lui" (Mc 8, 38)
In occasione dell'incontro di preghiera per la pace fra i rappresentati di tutte le comunità religiose del mondo nel 1986 ad Assisi, Giovanni Paolo II per non urtare la sensibilità degli altri leader spirituali fece coprire i crocifissi. Il gesto fu di una gravità inimmaginabile...un terremoto spirituale del massimo grado che ai miei occhi fece crollare la credibilità della chiesa. Avvenne proprio ad Assisi laddove 800 anni prima il Signore aveva incaricato Francesco di riparare la sua casa che stava andando in rovina. Fu un segno profetico mandato ad annunciare che tutti gli uomini sarebbero stati in pace fra di loro solo quando fossero riusciti a rinnegare Gesù Cristo.

127
"uno solo è il vostro maestro" (Mt 23,8)
Quanti nella scuola della vita strappano dal libro di storia la pagina che narra le vicende di Gesù di Nazaret per non vedere e non sapere. Eppure proprio su quella pagina strappata nel giorno del giudizio saranno interrogati.

128
"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre" (Lc 14,26)
Il giorno in cui terrorizzati e confusi voi giovani vi troverete faccia a faccia con i vostri genitori nella sala d'aspetto dell'inferno, quei genitori che vi avranno condotto al supplizio eterno grazie alle premure del loro bene spingendovi sulla la via spaziosa che conduce alla rovina, plasmandovi giorno dopo giorno in nome del buon senso fino a farvi diventare loro brutte copie. Quando tutto sarà compiuto allora comprenderete il peso delle mie parole quando vi dicevo, non solo di odiarli come comanda il Vangelo, ma qualora si rendesse necessario di farlo...con tutta la forza del vostro disprezzo.

129
"Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti" (Mt 13,49-50)
Se ci sono due poteri di cui si può fare di ogni erba un fascio, sono il potere politico e quello religioso. Dal Capo dello Stato all'ultimo degli assessori, dal Papa all'ultimo dei sacrestani...dietro quei volti benevoli e rassicuranti, immerse nelle tenebre, brillano coscienze luride. Senza alcuna esitazione ripristinerei la pena di morte sia per gli uni che per gli altri...ladri ed assassini. I primi perché con la loro avidità ci derubano dei beni terreni...uccidendo la giustizia! I secondi perché con la loro falsa testimonianza ci derubano dei beni eterni...uccidendo la speranza!

130
Voler sapere tutto potrebbe essere una tentazione suscitata per mandarci fuori strada, a noi è dato di conoscere solo ciò che è necessario per la nostra salvezza...per il resto dobbiamo fidarci. Che importa sapere se Maria sia stata concepita senza peccato, se sia stata assunta in cielo, se sia stata sempre vergine, se abbia avuto altri figli...tutta vana curiosità. Il diavolo ha approfittato di questa sete malsana di sapere per generare divisioni, diffondere menzogne e soffiando il suo spirito sulla meditazione teologica ha avvelenando la purezza della rivelazione.

131
”l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri" (2Ts 2,8-9)
E’ risaputo quanto padre Pio fosse geloso delle sue stimmate al punto di farsi operare all’ernia senza anestesia pur di vigilare che nessuno le vedesse, anche a padre Agostino Gemelli inviato dal Papa negò questo privilegio. Se penso che Gesù pur di far credere Tommaso gli fece mettere le dita nella ferita del costato, se penso a questo sulla vita del santo di Pietrelcina cala un’ombra enorme di sospetto che più che un servo di Dio lo elegge a capolavoro del diavolo. La sua figura è contemplata da questo passo di san Paolo. Erano questi segni ad accompagnare l’opera di Padre Pio come pure l'opera di molti santi dal miracolo facile. Non pensate che debbano venire gli zingari a fare questi numeri predetti dall'apostolo, all’interno della chiesa si compie questa profezia.

132
"A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!" (Mt 25,6)
Quale enorme responsabilità grava sulla coscienza di Benedetto XVI, sotto il suo pontificato si è levato il grido annunciato da Gesù per i giorni della fine. Dalla capacità del Papa di fare sua l'istanza dipende la sorte eterna di milioni di fedeli. Se egli rilancia l'ingiunzione del profeta decretando..."andiamo incontro allo sposo" le vergini savie si mettono in cammino verso il più roseo dei destini. Se invece tace come sembra farà...per quanto tempo ancora lo potranno soffocare?

133
"Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia" (Mt 6,33)
Io decisi di cercare la verità per dare ai miei figli una via d'uscita da questa vita che conduce alla morte attraverso una ripida discesa. Diamo alla luce degli innocenti senza che ce lo chiedano, per cui dobbiamo loro tutto quello che possiamo senza risparmio...in primis il compito di guardare oltre i confini di questo mondo. Un genitore che non si sforza di cercare, che non mette ogni altra priorità sotto i tacchi per trovare ed offrire il migliore dei destini ai propri figli, la vita eterna...lo considero un mostro.

134
La cosa più bella che Dio ha creato non sono gli uomini ma gli alberi...perché gli assomigliano. Sono così belli, buoni, vivi, grandi, umili, forti...e guardano sempre il cielo. Ogni albero che incontro sul mio faticoso cammino quotidiano è una sua parola di conforto, uno spiraglio della sua luce, un riflesso del regno dei Cieli.

135
Il desiderio di penitenza nasce dalla visione chiara della nostra cattiveria, visione che hanno solo quei pochi che osano scavare fino alla radice della propria miseria e dalla presa di coscienza che potremmo essere responsabili di tutto il male del mondo se solo Dio ci lasciasse in balia di noi stessi. Questo ci fa sentire la necessità di vivere nella ristrettezza in attesa dei beni eterni, sofferenti ma con il cuore nella pace perché abbiamo ben più di quanto meritiamo.

136
Chi oggi si accosta alla chiesa cattolica pensando di trovare la strada maestra per andare a Dio commette il peccato imperdonabile di affidare la propria speranza a degli impostori che con estrema facilità potrebbero essere smascherati...se solo si leggesse la Bibbia con criterio. Ma l'intento non è quello di trovare la via del cielo, bensì un porto sicuro sulla terra e la chiesa risponde appieno a questa esigenza essendo un organismo forte al pari di tutte le potenze che vivono secondo le leggi di questo mondo al servizio del dio denaro. Così si accontentano, non cercano, non scavano, fa loro comodo non andare oltre e per quanto molti siano ammirabili esempi di carità verso il prossimo disprezzano Dio e calpestano la sua volontà.

137
"Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso" (Es 28,5)
"Con porpora viola e porpora rossa, con scarlatto e bisso fece le vesti liturgiche per officiare nel santuario" (Es 39,1)
"La donna era ammantata di porpora e di scarlatto" (Ap 17,4)
"Guai, guai, immensa città, tutta ammantata di bisso, di porpora e di scarlatto" (Ap 18,16)
Se nella chiesa cattolica vogliamo vedere quella Babilonia di cui parla l'Apocalisse allora dobbiamo ammettere che sia la diretta discendente della sinagoga ebraica e la principale referente di Dio sulla terra dopo la morte di Gesù, altrimenti non avrebbe senso ritenerla protagonista di quel capitolo inglorioso della Bibbia. Per attestare questo abbiamo una prova certa, un riscontro scientifico, un'impronta genetica. Il dna che troviamo in alcuni versi dell'Antico Testamento è lo stesso che poi ritroviamo nell'Apocalisse. Mi riferisco alle stoffe ed ai colori con cui Dio nell'Esodo ordinò di fare gli abiti per i sacerdoti. Ebbene sono le stesse stoffe e gli stessi colori indicati nell'Apocalisse, stoffe e colori con cui ci viene detto è ammantata Babilonia, stoffe e colori che ritroviamo oggi nelle vesti dei vescovi e dei cardinali nel cuore pulsante della madre di tutte le prostitute...la Chiesa Cattolica.

138
Se nel cuore di un cristiano oggi non c'è un bisogno viscerale di liberazione, se il suo spirito non agonizza sotto il peso di quell'angoscia annunciata per gli ultimi giorni nel Vangelo...tanto da fargli desiderare che il mondo finisca prima possibile e torni Gesù nella gloria ad annientare l'impero del male. Se un cristiano non ha questi pensieri e questi sentimenti significa che ha trovato un'armonia con questo mondo corrotto ed è venuto a patti col diavolo.

139
Il mondo è un enorme penitenziario di cui la chiesa cattolica è il terribile guardiano. Nei secoli per rafforzare il suo dominio ha tessuto una ragnatela impressionante di menzogne al fine di impedire alle anime recluse di vedere il cielo e respirare quella beatitudine annunciata da Gesù nel Vangelo. Le testimonianze di vita di Francesco d'Assisi e Martin Lutero hanno il potere di squarciare queste tenebre, scardinare le serrature di ogni cella ed aprire la strada per la liberazione.

140
La religione musulmana non riconosce in Gesù il Messia venuto nella carne. Pur elogiando la sua grandezza di profeta ne nega la figliolanza divina e per superare la difficoltà di doverlo bollare come bugiardo dal momento che si è proclamato figlio di Dio, ha trovato una soluzione che più banale non si può...dire che i Vangeli sono stati contraffatti. La superbia rende insopportabile l'idea che Dio abbia condiviso la natura umana ed abbia sacrificato la sua vita per la nostra salvezza, l'orgoglio non sopporta queste debolezze. Quando si rinnega la manifestazione più pura dell'amore senza alcun motivo valido c'è poco da dire...si è immersi nelle tenebre più fitte e nessun dialogo è possibile.

141
"tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16,18)
"io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20)
Molti cristiani oggi confidano in queste parole di Gesù che li fa sentire dentro una botte di ferro. I cattolici forti di queste due affermazioni si credono sopra una corazzata inaffondabile e navigano beati. Invece s'ingannano perché nella prima...per pietra non si intende Pietro ma la verità che il principe degli apostoli aveva appena proclamato, vale a dire che Gesù era il figlio di Dio. E la seconda non è rivolta alle comunità, ma ad ogni singola anima dispersa qua e là per il mondo lungo il cammino del tempo. Ad ogni discepolo che come Pietro ha avuto il coraggio di scendere dalla barca della propria chiesa sfidando le onde del mare in tempesta per avere la massima intimità con il Signore.

142
"Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire" (Es 4,5)
E' così assurdo che i sacerdoti non vedano come la soppressione del secondo comandamento sia una tragedia in primis per loro stessi e poi per i fedeli...tanto da farmi chiedere il perché di tanta auto indotta cecità, per quale motivo le loro coscienze scelgono di ignorare quel dettaglio macroscopico? Io temo che sia a causa di una sfrenata concupiscenza carnale, la loro risposta alla chiamata di Dio fin dal principio è stata viziata dalla sete di gloria. Il palcoscenico della chiesa cattolica è il palcoscenico per eccellenza della farsa religiosa...è lì che si diventa qualcuno, è lì che si crede di mediare fra Dio e gli uomini, è lì che si pilota il potere terreno. Non ci sono alternative alla chiesa cattolica per chi ama comparire, qualsiasi carica in qualunque altra comunità cristiana risuona all'orecchio del chiamato...un'anonima chiamata.

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"guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello" (Mt 23,24)
Che stima si può avere del Papa, dei cardinali, dei vescovi, dei sacerdoti, dei monaci, dei frati, delle suore, dei seminaristi...gente deputata a studiare la sacra scrittura che sorvola come niente fosse sull'abolizione e l'adulterazione del secondo comandamento con conseguenze devastanti per la salvezza delle anime. Dico del secondo comandamento e non di una cosa di poco conto, parlo di uno dei dieci pilastri su cui si fonda la legge di Dio. E gli stessi poi si scandalizzano per l'uso del preservativo e stabiliscono che sia peccato se uno cerca di salvaguardare la propria salute quando loro con tanta disinvoltura uccidono le nostre anime. Io ho più stima di un tombino che di te Benedetto XVI, più stima dei lampioni che di voi porporati, più stima dello sterco dei maiali che di voi sacerdoti. Se i fedeli avessero coscienza di come colpevolmente li ingannate spingendoli verso l'idolatria vi sputerebbero in faccia ogni volta che celebrate. 

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"Gerusalemme sarà calpestata dai pagani" (Lc 21,24)
Nel 1.200 Dio dovette suscitare Francesco d’Assisi per riparare la sua casa che stava andando in rovina. Tre secoli dopo dovette suscitare Martin Lutero per mettere in luce tutto il marcio che la divorava. Oggi Dio ha smesso di lottare e quella chiesa che definiamo…"una, santa, cattolica e apostolica" è diventata una fogna a cielo aperto nella cui palude pascolano bestie di ogni specie: sciacalli, avvoltoi, ragni, serpenti, cani, scorpioni, topi, iene, coccodrilli, vermi…tutti rigorosamente in abito talare.

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Per definirsi cristiani a mio avviso occorre possedere tre requisiti indispensabili: essere poveri, essere giusti ed essere lungimiranti. Essere poveri significa non essere attaccati alle ricchezze ed accontentarsi di vivere anche dello stretto necessario, essere giusti significa saper stare al di sopra dei propri interessi, essere lungimiranti significa vedere oltre le apparenze soprattutto in ambito religioso. Se non si è poveri in spirito Dio non si fa trovare, se non si è giusti io temo che non sia neanche il caso di provare ad alzare gli occhi al cielo, se non si è lungimiranti in pratica si è ciechi e si cade negli inganni perpetrati dal demonio per deviarci dal retto cammino.

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La carità è l'amore di Dio, l'amore con cui ci ama, quell'amore che tende al bene supremo dell'uomo...la sua salvezza eterna. Il cammino che Dio ci fa percorrere per insegnarci questo amore a volte è totalmente diverso da quello che ci potremmo aspettare, tanto da farci pensare che ci odi anziché amarci. Per comprendere la sua pedagogia basta guardare alla vita di suo Figlio, basta guardare come il Padre lo abbia trattato facendo del suo pellegrinaggio terreno un crogiolo di dolore. Se dunque saremo capaci di amarci , di amare e lasciarci amare con tale amore, orienteremo le nostre scelte verso il bene supremo percorrendo la via angusta che conduce alla salvezza.

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"le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Mt 24,29)
Questa immagine se non fosse tragica risulterebbe comica! Don Gabriele Amorth celebre esorcista della diocesi di Roma da tantissimi anni in guerra contro il diavolo, che va dispensando consigli a destra e a manca per insegnare a difendersi dal più acerrimo nemico, nella sua beata presunzione non si rende conto che la statuetta della madonna al suo fianco alla quale sorride compiaciuto come se avesse a portata di mano l'invincibile amuleto contro il male...è in potere del demonio. Il decano degli esorcisti dopo cinquant'anni di onorata carriera non ha ancora capito che la potenza con la quale scaccia i demoni in questo tempo traviato...gli viene fornita da chi viene scacciato.

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"le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Mt 24,29)
Oggi la stragrande maggioranza degli uomini non sa chi sia Dio, cosa voglia, quale atteggiamento e sentimenti abbia. Per gli uomini, soprattutto per i religiosi, Dio è un perfetto sconosciuto. Per affermare questo dobbiamo risalire al momento in cui si è cominciato a sfigurare il suo volto, a sostituire la sua volontà con una volontà opposta, all'istante in cui è avvenuta la frattura fra le aspettative del cielo e le pretese della terra, a quando l'uomo ha smesso di servire Dio ed ha fatto in modo di essere servito da uno scadente surrogato. Il miracolo da sempre è stato considerato il segno inequivocabile del cielo e proprio su questo elemento si è fondata la consapevolezza che Dio fosse in armonia con il nostro operato...se Dio continua ad elargire miracoli allora significa che è benevolo verso di noi. Invece non è così...attraverso il culto della madonna e dei santi il diavolo è salito sugli altari e penetrato nei cuori dei fedeli. Tutte le grazie ottenute attraverso la loro intercessione sono eventi soprannaturali compiuti dal diavolo. Le guarigioni di Lourdes, i miracoli per avallare le canonizzazioni dei santi, le piccole e grandi grazie che ci vengono concesse...tutte opera del diavolo. Se le cose stanno così comprenderete che oggi Dio è a dir poco infuriato. Abbiamo accettato benefici dalla mano dell'antagonista per annullare le croci che ci aveva donato per la nostra salvezza.

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"Guai quando tutti diranno bene di voi"(Lc 6,26)
Una volta prima di dare un giudizio su una persona si aveva l’accortezza di aspettare che avesse terminato il mandato e fossero passati alcuni anni per rendere più limpida la visione del suo operato. Oggi questo Papa non appena insediatosi è già stato innalzato agli altari da molti addetti ai lavori, è come se ad un bambino dopo un mese di scuola elementare consegnassimo la laurea col massimo dei volti. Per aver scelto un nome azzeccatissimo ed aver fatto qualche piccolo quanto teatrale gesto lo si è accostato…udite, udite, al santo di Assisi! Vi prego di non bestemmiare, di ricordare che viviamo nell’era dell’immagine e che invece di farsi povero come san Francesco ha girato qualche spot in cui ne ha recitato la sua parte...rivelandosi un bravo attore. La sola cosa che possiamo dire ora su questo Papa è che è simpatico e piace alla gente, ma questo stando al Vangelo è un pessimo segno!

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La chiesa è la vostra ricchezza e come tale vi trascinerà all’inferno perché il regno di Dio andrà in eredità a chi si è spogliato di ogni ambiguità. Sulla chiesa riponete la vostra fiducia perché siete carnali ed avete bisogno di toccare con mano il frutto avvelenato della vostra speranza. Se volete nascere in spirito e conoscere quella verità che ai vostri occhi è stata nascosta…sia Dio la sola nostra ricchezza.

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Il giorno del giudizio Maria di Nazaret si alzerà, punterà il dito contro i cattolici e li condannerà! Per aver costruito milioni di statue a sua immagine, per aver creduto alle sue apparizioni, per aver venerato un idolo che ha tolto un'infinità di gloria a Dio, per essersi serviti del suo nome al fine d'innalzare il diavolo e recitato il rosario per dargli potere. Nel tempo della mia vita, ella vi dirà, sono stata la serva del Signore, dal giorno della mia morte...figlia del silenzio. Tutti i titoli onorifici con i quali mi avete sfigurata altro non sono che fumo di Satana.

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"chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto" (Mt 7,7)
E' davvero un peccato togliersi la vita per essere caduti nella disperazione di aver perduto i propri beni. Se cadiamo in questa sventura con fede cieca nelle sue parole umiliamoci e sputando in faccia alla nostra superbia, mettendo sotto i tacchi il nostro orgoglio, rispolverando la nostra più luminosa dignità chiediamo ciò di cui abbiamo bisogno perché Dio ce lo comanda. Sappiate che Francesco d'Assisi è passato per la stessa strada, elemosinando con il cuore colmo di quella letizia che possiedono solo coloro che hanno scoperto il segreto della gioia.

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Nella storia del cristianesimo ci sono state delle conversioni bellissime, delle pagine di autentica poesia, delle testimonianze irresistibili che hanno attirato e convertito una moltitudine di persone. Una di queste, fra l'altro approvata dalla chiesa, è quella di Alfonso Ratisbonne che invito ad andare a leggere e che ebbe su di me un impatto decisivo togliendomi ogni dubbio...pur essendo fasulla. Questo ateo con forte avversione al sacro fu folgorato dall'apparizione della madonna dentro una chiesa dopo aver accettato di portare al collo su insistenza di un suo amico la celebre medaglietta miracolosa. La sua vita cambiò all'istante e da quel giorno trovò il paradiso. Voglio ricordare questa testimonianza perché serva da monito per evitare le trappole del nemico...per mostrare con quale arte, con quanta profusione di sentimentalismo il demonio nelle vesti di angelo di luce circuisce e conquista le anime sprovvedute. Al pari di molti che oggi vanno a Medjugorie e tornano folgorati per aver visto il sole muoversi, o intravisto la figura della madonna fra le nuvole, oppure aver sentito nel cuore una piacevole sensazione di dolcezza e di pace...quest'uomo appena avuta davanti agli occhi una manifestazione soprannaturale tanto evidente ha abboccato all'amo prendendo tutto per buono. Senza sospettare che come in questo mondo pure nel mondo soprannaturale...opera il bene come opera il male.

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"l'iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri" (2Ts 2,8-9)
Comprendere il significato di questo passo di san Paolo e saperlo collocare al posto giusto è di fondamentale importanza per capire cosa stia succedendo oggi e smascherare il piano diabolico. Ci dice che la manifestazione dell'anticristo avverrà in uno scenario già saturo di menzogna con l'impostura religiosa ormai giunta al suo culmine. Il diavolo ha cominciato quest'opera di seduzione spirituale molti secoli fa affinché l'inganno potesse insinuarsi gradualmente dentro la chiesa. Quest'opera si è poi intensificata fino ad avere un'accelerazione nei primi decenni del 1.800 con le varie manifestazioni mariane per arrivare ai giorni nostri in cui ci troviamo immersi in un coro di voci dal cielo. E il tutto condito con il peperoncino della spiritualità "segni e miracoli compiuti dal diavolo"... che hanno il potere di coprire il sapore della verità.

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"Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e compiuto molti miracoli nel tuo nome? E allora dichiarerò loro: Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità" (Mt 7,22-23)
Da queste parole che Gesù pronuncerà il giorno del giudizio emergono due verità sconcertanti. La prima è che coloro a cui sono rivolte incarnano il cuore pulsante del cristianesimo, la seconda è che dichiara di non averli mai conosciuti. Queste affermazioni fanno pensare che seppure abbiamo condotto una vita cristiana adempiendo tutti i precetti potremmo non averlo mai incontrato. Ma addirittura anche nel caso avessimo divinamente predicato nel suo nome come padre Livio Fanzaga, scacciato legioni di demoni nel suo nome come padre Amorth, o compiuto molti miracoli con la potenza del suo nome come padre Pio...anche allora potremmo non aver avuto nulla a che spartire con lui. Quindi alla luce della verità è possibile condurre una vita di intensissima spiritualità cristiana...da Papi, vescovi, sacerdoti o semplici fedeli e non aver mai avuto con lui la benché minima relazione. 

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Oggi si pensa che la preghiera sia tanto più efficace quanto più bella, dolce, toccante, infiocchettata, recitata con passione...come se acquisisse il potere di convincere Dio con il fascino dei suoi versi, quasi fosse una poesia. Ed essere esauditi dipendesse, non tanto dalla legittimità della richiesta, quanto dall'abilità della propria performance.

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"tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca" (Ap 3,15-16)
Dio disprezza la mediocrità, infatti avverte i tiepidi che saranno vomitati dalla sua bocca. Tiepidi sono quei cristiani che si avvicinano a Dio ma solo fino un certo punto, come un uomo con la donna che proclama di amare non volesse avere completa intimità con lei, ma si accontentasse solo di abbracciarla. Dio si sente rifiutato, lo osannate con la bocca ma lo respingete con la mano. Se non lo amate sopra ogni cosa è perché avete intimità col mondo e il risultato è questo. Non siete né carne né pesce...sforzatevi di diventare qualcosa di appetibile, di consacrarvi al bene oppure consegnarvi al male. Così come siete ora risultate indigesti a tutti e mentre Dio vi vomita il diavolo si volta dall'altra parte e pur che andiate a quel paese si fa carico di tutte le spese.

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"io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano" (Es 20,5)
Vorrei spendere due parole per la categoria più disgraziata del pianeta...i figli dei politici. Questi poveri cristi che hanno avuto in sorte di prendere la natura umana dalla più infima feccia della terra sono inchiodati senza possibilità di appello dalla parola di Dio a pagare un conto salatissimo per gli abomini commessi dai genitori. Agli occhi di Dio abominio è truccare i concorsi favorendo i propri protetti, è dare in appalto i lavori ai propri sostenitori, è raccattare voti offrendo benefici. Il comandamento non lascia spazio ad altre interpretazioni...la discendenza degli idolatri, in questo caso adoratori del dio denaro, pagherà il peccato dei padri fino alla quarta generazione. E meno male che è così, che Dio ci fa giustizia altrimenti creperemmo per la rabbia. E non pensate che io parli dei politici di caratura nazionale, i soliti noti...parlo anche dei nostri sindaci, dei nostri assessori, dei nostri consiglieri e dell'intera corte di sciacalli che gravita intorno al cadavere della prosperità economica. Sono tutti della stessa pasta ed a tutti è riservato il medesimo destino. Questi poveri ragazzi se da una parte hanno tutta la mia compassione, dall'altra il mio biasimo, perché non so come facciano a vivere a contatto con la più nauseante corruzione senza sentirne il fetore.

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"Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli" (Ap 18,4)
I profeti gridano denunciando l'ingiustizia, non perché sia fatta giustizia...quella ormai è una chimera a cui non credono più neppure gli ingenui. Il mondo appartiene al diavolo ed ai suoi seguaci, si godano pure la festa fino in fondo...sbornie, risate, orge, ogni pretesto è buono per dare sfogo alla depravazione. Facciano pure per tutto il tempo che rimane, poi avranno l'abbondante ricompensa versata attimo dopo attimo per l'eternità. I profeti gridano perché le poche anime scampate al massacro della moralità, scorgano nelle tenebre della mezzanotte il faro che indica il sentiero che conduce alla salvezza ed in silenzio si allontanino da questa Babilonia che sta per essere distrutta.

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Alcuni anni fa un mio caro amico ebbe la disavventura di smarrire la sua bambina per tre interminabili ore...era d'estate con il paese stracolmo di gente e ci fu una mobilitazione generale per cercarla. Immaginate quali spettri possano addensarsi all'orizzonte in quei momenti: rapimento da parte di un maniaco per abusarne, da parte dei trafficanti per ucciderla ed espiantarle gli organi, da parte degli zingari per metterla sulla strada ad elemosinare...credo che tortura più crudele di quell'attesa per un essere umano non esista. Dopo tre ore di delirio mentre cominciava ad impallidire la speranza...d'improvviso la grazia! Passati alcuni giorni parlai con questo mio amico ostinatamente non credente e gli dissi che forse Dio aveva permesso quell'amarissima esperienza perché lui sapesse cosa soffre nostro il nostro Padre Celeste quando un figlio si perde.

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E' morto don Andrea Gallo un sacerdote che ha riscosso grande successo fra gli artisti, i poveri e gli emarginati. Ha annunciato il regno di Dio portando il Vangelo nelle strade e condividendo le tribolazioni degli ultimi. Tuttavia per timore di essere respinto, come veniva respinto Gesù ogni volta che predicava diritto, non lo ha seguito fino in fondo facendo sconti inconcepibili sull'ortodossia cristiana. Evitando di puntare il dito contro la depravazione e avallando di fatto ciò che la parola di Dio condanna senza appello. Il compito del sacerdote oltre a quello di annunciare la buona novella è quello di indicare la via angusta per conquistarla ed in questo don Andrea è mancato. Non ha avuto il coraggio di farsi sale per la salvezza delle anime, è restato miele fino all'ultimo respiro per non dispiacere e non deludere. Temo sia stato sedotto dal suo stesso fascino, ha scelto di essere un protagonista acclamato della piazza, ha amato sé stesso più della verità da testimoniare...fino a farsi idolo per le pecore del suo gregge scalzando Dio nei loro cuori.

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"perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?" (Gv 12,5)
Papa Francesco, senza volerlo e senza saperlo ha bestemmiato! Lo ha fatto attraverso queste parole..."per aiutare i poveri si potrebbero persino vendere le chiese". Mi ha ricordato Giuda quando protestò per lo spreco dell'olio profumato di gran valore con cui la maddalena massaggiava i piedi di Gesù. A mio avviso fu allora, come lo sarebbe ora, un gesto di lesa maestà anteporre le necessità dell'uomo alla manifestazione della gloria di Colui che può colmare tutte le priorità. Dio ci ha creati per glorificarlo, il nostro primo compito dev'essere quello di rendergli grazie e lode perché se lo facciamo con coscienza la povertà sbiadisce sulla faccia della terra. Questo Papa sta spostando il centro dell'universo da Dio all'uomo e non si accorge che cavalca quell'umanesimo che sarà il cavallo di battaglia anticristico.

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"E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo" (Mt 23,9)
C'è una macchia nera nella chiesa cattolica, un terribile acuto di superbia, uno squillo prepotente di ribellione, un affronto spudorato attraverso il quale il diavolo fa sentire la sua onnipotenza in Vaticano. Se Gesù ha detto di non farsi chiamare padre...perché il Papa si fa chiamare, non solo padre, ma addirittura pure santo? Per salvare quanto meno le apparenze il minimo che si poteva fare era rinunciare a quell'appellativo. Invece no...il diavolo manifesta la sua presenza nella chiesa anche attraverso questa plateale disubbidienza. Non si nasconde più, ha piantato le sue tende nella cattedra di Pietro e livido d'orgoglio, alla luce del giorno ne rivendica il possesso.

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Viviamo nell'era del paradosso in cui ci si vanta di ciò che ci si dovrebbe vergognare e viceversa! E' come in quella storiella del treno in cui dei giovani buontemponi presero in giro un ragazzo di campagna. Uno dopo l'altro finsero di non riuscire a tirare il freno d'emergenza ed allora chiesero allo sprovveduto di provare. Con tutta la forza che aveva in corpo si avvinghiò alla leva ed il treno si fermò. A quel punto arrivò allarmato il controllore chiedendo per quale motivo e chi fosse stato? Il giovane tutto fiero e trionfante confessò candidamente...sono stato io! Così avverrà ai nostri governanti, a tutti coloro che hanno servito il dio denaro, che hanno costruito un mondo a misura d'uomo, che hanno creduto di fare opere buone mentre facevano quelle cattive. Come quel ragazzo ha fermato il treno in corsa loro hanno arrestato il battito di Dio nella creazione...e resteranno confusi di fronte alla maestà del Controllore.

165
Ieri sera mio figlio Matteo ha scoperto un angolo di paradiso nel nostro paese abitato da angeli. Verso le sette e mezza al tramonto del sole, con il mare che si quietava ed il vento agli ultimi sospiri è entrato in pineta vicino alla foce del fiume. E lì sulla spiaggia ha percepito l'eterna armonia celeste! C'erano dei ragazzi di colore...alcuni parlavano seduti per terra, altri guardavano il mare, altri giocavano a pallone...e tutti sorridevano beati. Credo che in quel posto ritrovino il profumo della loro terra e per scoprirsi felici basta solo respirare. Sguardi limpidi, cuori poveri, anime semplici...ai figli della luce non serve altro per gioire. Per creare un paradiso non occorre costruirlo...fuori di noi c'è già! Serve solo gente che non abbia dentro un inferno capace di oscurarlo.

166
In base alla mia conoscenza ed alla mia esperienza ho elaborato un test per vedere se si cammina verso il paradiso, oppure verso l'inferno. E' una cosa semplice ai limiti della banalità, ma io credo che sia quasi infallibile perché mette in evidenza in un'anima la virtù che salva o il vizio che condanna. Immaginiamo che un nostro vicino una mattina ci dicesse..."mi faresti la cortesia di cambiare strada quando passi davanti casa mia perché mi sei antipatico?" Se ci indigniamo e rispondiamo per rime, forti del diritto di poter passare dove ci pare e non prendiamo ordini da nessuno tanto meno da un cretino...viene smascherato il vizio che condanna: la superbia. Se invece per quanto dispiaciuti e offesi, dal momento che non è un grande disturbo allungare un po' il percorso, lo accontentiamo pensando che magari possa anche aver ragione sulla nostra antipatia...viene esaltata la virtù che salva: l'umiltà.

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Ieri il Signore mi ha ispirato un gesto di solidarietà per gli oppressi del nostro tempo, oppressi da quei pesi insostenibili che sono gli affitti e che hanno già prodotto tanti suicidi. Avevo chiesto di condividere un post per sostenere questa iniziativa e far sentire la nostra vicinanza a chi è asfissiato dall'ingiustizia di questo mondo...che a chi ha, dà ancora di più e a chi non ha, toglie anche quello che ha. Ebbene solo una persona è stata sensibile ed ha risposto, una persona che fra l'altro non è di quelle che frequentano le chiese. Come non pensare alla parabola del buon samaritano...il sacerdote ed il levita, due profili religiosi, passarono oltre senza soccorrere l'uomo bastonato dai briganti. Oggi che i bastonati sono gli affittuari, cattolici ed evangelici per non smentire la parabola hanno fatto orecchie da mercante.

168
Forse non tutti sanno che a Francesco d'Assisi è toccata l'identica sorte di Gesù Cristo, come nostro Signore fu rinnegato dai suoi discepoli così Francesco fu indesiderato nel convento dai suoi frati negli ultimi sei anni di vita. Udii incredulo questa sconvolgente verità dalla viva voce di padre Emanuele Testa dai microfoni di radio Maria. Professore emerito anche lui francescano era furibondo ed in quell'occasione ci andò davvero pesante apostrofando i frati compagni di Francesco con l'appellativo...delinquenti. Di cosa ci stupiamo allora oggi se vediamo un Papa usurpare il suo nome ed usarlo per fini per nulla evangelici, se la sua chiesa lo ha rinnegato coprendo i crocifissi, se la sua città se ne serve come fonte di lauti guadagni!

169
"le mie pecore riconoscono la mia voce" (Gv 10,27)
Queste parole fanno pensare che il timbro della voce sia l'elemento più sicuro per rivelare il buon pastore e non l'aspetto esteriore che invece può essere facilmente imitato. E' molto singolare questa cosa e spalanca uno scenario nel quale le pecore appaiono disperse e molti lupi travestiti da pastori operanti per rapirle. In questi lupi possiamo identificare i falsi cristi annunciati nel vangelo per i giorni della fine...l'esercito di Gesù e madonne delle locuzioni interiori e delle apparizioni in ambito cattolico. La voce del buon pastore si distingue da tutte le altre per una qualità che è impossibile riprodurre poiché si palesa soltanto quando si dice la verità e viene riconosciuta solo da chi ha lasciato tutto per seguirlo...l'inconfondibile timbro della sua autorità!

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"Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse" (Lc 12,47)
Mai come in questi giorni guardando i telegiornali verrebbe voglia di mettersi due dita in gola e vomitare. Mai come in questi giorni sale dai palazzi del potere un fetore insopportabile. Mai come in questi giorni politica e religione procedono a braccetto predicando pace fra tutte le fazioni in nome del bene comune. Ma io mi chiedo...i sacerdoti che sono i garanti della giustizia divina di fronte allo spettacolo osceno della politica italiana, quei sacerdoti che dovrebbero denunciare i soprusi e puntare il dito facendo nomi e cognomi, quei sacerdoti che dovrebbero farsi portavoce degli afflitti, quei sacerdoti che dovrebbero dare la vita per la salvezza delle anime, questi vicari di Dio in terra invece di gridare allo scandalo e condannare tutti all'inferno...fanno accorati appelli! Asserviti agli interessi dei padroni del mondo fanno accorati appelli al senso di responsabilità, appelli e contrappelli per salvaguardare la stabilità politica come se potesse capitarci di peggio dell'essere governati da un esercito di demoni. Il giorno del giudizio perché si compiano le parole di Gesù a chi come me avrà cavalcato la causa della giustizia, a chi come me ci avrà messo la faccia, auspico venga consegnato un bastone per riscuotere il giusto risarcimento. Ai sacerdoti assicuro tutto il mio impegno, anima e corpo fino allo sfinimento.

171
Il grande male degli evangelici è quello di avere ragione su molte cose rispetto ai cattolici e questo li espone alla tentazione di sentirsi perfetti. Ma sappiamo che la conoscenza della verità se non è accompagnata dalla piena coscienza della propria miseria è vana quanto la cultura. E questo io credo sia il tallone d'Achille dell'evangelico...l'incapacità di guardarsi dentro e rendere testimonianza della propria indecenza. Dopo aver studiato la scrittura ogni fedele è tenuto ad affondarla nel suo cuore per scoprire che tutti, buoni e cattivi, siamo fatti della stessa pasta nonostante l'abito che indossiamo. Da questo scaturisce un santo pudore che impedisce ogni tentativo di esaltarsi e credersi migliori.

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"vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Mt 7,15)
Quanto sembra bonario ed amichevole Papa Francesco...eppure io lo trovo perverso! Mi richiama alla mente queste parole di Gesù contro i falsi profeti. Nei riguardi dell'ecumenismo Francesco dice..."prima vediamo quello che ci unisce e poi vedremo ciò che ci divide". Il risultato di questo modo di agire è che si stabilisce subito un rapporto di reciproca cortesia e rispetto con l'altra fazione, rapporto che si cementa con il tempo e quando arriva il momento di affrontare ciò che ci divide soprassediamo per non guastare la nostra solida amicizia e tradiamo il Vangelo. Questo è accaduto ad Assisi nel 1986 in occasione dell'incontro di preghiera per la pace a cui hanno partecipato tutte le religioni del mondo, lodevole iniziativa in cui per non turbare la sensibilità degli altri leader religiosi si è avuta l'infausta idea di coprire i crocifissi...rinnegando Gesù Cristo! Ecco perché Francesco è un servo del diavolo: perché non è venuto come Gesù a dividere il bene dal male, ma a far convivere il bene con il male sotto lo stesso tetto facendolo apparire come supremo bene.

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"Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e compiuto molti miracoli nel tuo nome? E allora dichiarerò loro: Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, operatori d'iniquità" (Mt 7,22-23)
Torno a puntare l'indice sulle parole tremende che Gesù il giorno del giudizio rivolgerà a chi non ha fatto la volontà del Padre. La prima volontà che Dio esige dall'uomo è che lo ami sopra ogni cosa come afferma il primo e più importante comandamento. Su questo scoglio io credo naufraghi la corazzata della chiesa cattolica avendo innalzato allo stesso piano di Dio una serie di idoli. La madonna, i santi, i falsi cristi delle apparizioni...rendendo loro il culto, quel culto che spetta solo a Dio. Il Signore dunque destina queste parole ai cattolici rei d'essersi macchiati del più grave dei peccati...l'idolatria. Quello che più fa rabbrividire è quel "mai conosciuti"...se ci pensiamo bene questa affermazione significa che non abbiamo mai avuto alcun contatto con Gesù durante tutta la nostra vita. Neppure nel giorno del battesimo quando eravamo innocenti Gesù si è degnato di guardarci. Quel "mai" ci dice che neppure nel giorno della prima comunione quando abbiamo mangiato per la prima volta il suo corpo, neppure allora ci ha sfiorati. Così pure nel giorno della cresima e del nostro matrimonio quando abbiamo consacrato a Dio il nostro amore coniugale. Neppure tutte le volte che ci siamo confessati, neppure allora Gesù col suo perdono ci ha toccati. E neppure nell'ora della nostra morte attraverso il sacramento dell'estrema unzione si è accorto che siamo esistiti. Sembra assurdo ma quel "mai conosciuti"...ci consegna questa spietata sentenza!

174
Pochi giorni fa mi è capitato di incrociare per un attimo lo sguardo di un ragazzo omosessuale che sapeva che io sapevo. In quell'attimo ho percepito tutto il suo terrore di venire rifiutato, insieme alla pressione immensa delle lacrime di gioia sul punto di esondare dalla diga della diffidenza...non appena ha colto sulle mie labbra la scintilla di un sorriso d'amicizia fraterna.

175
"Non farti scultura, né immagine alcuna. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io sono il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso" (Es 20,4-5)
Dei dieci comandamenti il primo, il terzo ed il quarto trattano di Dio, gli ultimi sei riguardano l'uomo e la sua condotta morale, il secondo è il ponte che congiunge l'uomo a Dio ed è di fondamentale importanza poiché ci insegna la via da seguire per un corretto cammino spirituale. Abolire questo comandamento da parte della Chiesa Cattolica è stato un atto criminale, è stata distrutta la connessione che collega la terra al cielo sbarrando ai fedeli la via della salvezza. L'Apocalisse ci parla di una stella chiamata Assenzio che cadde nelle acque dei fiumi e nelle sorgenti...e molti uomini morirono perché quelle acque erano diventate amare. Io nella soppressione del secondo comandamento vedo compiuta questa profezia. La Chiesa offre ai propri fedeli come nutrimento acqua di fogna, il culto rivolto agli idoli della madonna, dei santi, dei falsi cristi delle apparizioni inquina, avvelena e uccide le loro anime. La prima cosa da fare quando ci si converte non è pregare, andare a messa, fare penitenze o distribuire elemosine. La prima cosa da fare è indagare accuratamente nella scrittura per scoprire cosa significhi la purezza della fede...ed a questo compito è deputato il secondo comandamento.

176
"è mezzanotte ecco lo sposo andategli incontro" (Mt 25,6)
Non si possono servire due padroni...o si va incontro allo sposo obbedendo alle parole di Gesù nella parabola delle vergini, o si resta dentro le chiese al servizio del demonio. Dio sarebbe ambiguo ed ingannevole se ci comandasse di andargli incontro con lo sguardo rivolto al cielo e poi si facesse trovare attraverso i consueti canali sulla terra. Per questo è necessario uscire da tutte le comunità cristiane buone o cattive che siano, il grido si è levato! Lo sguardo spirituale ci dice che questa è l'ora delle tenebre più fitte, l'ora dell'impostura religiosa in cui non trapela neppure un raggio di luce buona...la religione è in potere del Maligno. Non c'è più traccia di Dio sulla terra, è vano cercarlo negli uomini di fede, nei riti, nelle preghiere e in ogni altra attività spirituale.

177
La chiesa cattolica è ormai decaduta e solo l'abitudinarietà di questo popolo indecente tiene in vita la sua apparenza. Il battesimo che ci è stato imposto in tenera età ed ha orientato il nostro cammino di fede non ha alcun valore perché manca della libera adesione del battezzato, requisito indispensabile alla luce della ragione. Dio non sa che farsene di una folla di manichini incapaci di intendere e di volere...vuole un gregge di pecore che riconosca il buon pastore ed abbia piena coscienza di amarlo e volontà di seguirlo. Da ciò si deduce che la vita spirituale cattolica non ha alcun senso non avendo il battesimo alcun fondamento. E' solo una grande parata di stonature che straziano il creato per avere un direttore d'orchestra incapace di leggere correttamente lo spartito.

178
La storia di Giuseppe e i suoi fratelli narrata nella Genesi io credo che unitamente alla passione di Gesù sia la stella cometa dell'amore. Giuseppe fu condannato dall'invidia dei fratelli ad una vita durissima lontano da casa, ove invece di maturare odio nei loro confronti comprese che dietro quella sventura c'era un disegno di Dio, che attraverso quel cammino gli aveva riservato un destino luminoso. Forte della sua fede seppe perdonare i fratelli e beneficiarli con grande larghezza quando ricorsero a lui nel momento del bisogno. Lo spirito di questo racconto dobbiamo calarlo nei nostri cuori ogni volta che subiamo un torto e moltiplichiamo il rancore verso i colpevoli. Giuseppe nel momento stesso in cui fu venduto agli egiziani venne preso in consegna dalla mano di Dio, guidato e protetto nel percorrere il suo inferno. Coloro che sono stati vittime di abbandoni sappiano che Dio in prima persona si è assunto la loro paternità e che in virtù di tale ricchezza devono sentirsi privilegiati e non disgraziati. Sappiano inoltre che avranno la necessità di accogliere ed amare i loro crocifissori perché la ricchezza dei loro cuori non marcisca ma continui a prosperare.

179
"Uscite popolo mio da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli" (Ap 18,4)
Alla luce della verità possiamo ben dire che quando una persona riceve la chiamata ad entrare nella chiesa cattolica sia il diavolo a chiamarlo a conversione...quel diavolo che nei secoli ne ha pervertito la spiritualità fino a farla diventare il maggiore strumento di dannazione in suo potere. Ma Dio non ci ha abbandonati ed ha manifestato la sua misericordia chiamandoci all'autentica conversione. Siamo al paradosso dei paradossi: il diavolo ci attira in chiesa per convertirci alla falsa religione che conduce alla dannazione eterna...Dio ci comanda di uscirne per salvarci. Tutto è sconvolto...è la fine del mondo!

180
Con l'ascesa dell'ambizione che ha scatenato la corsa alla cultura, la chiesa in questi ultimi anni si è arricchita di laureati di ogni specie...l'anima di molti comunità religiose è oggi composta da medici, avvocati, ingegneri, manager, banchieri, professori. Costoro dall'alto dei loro quozienti intellettivi penseranno di aver ricevuto da Dio il massimo dei voti riservati agli eletti...dieci preziosissimi talenti. Se così fosse io credo che dovrebbero vedere almeno il doppio del marcio che io vedo nella chiesa e odiare la menzogna e chi la incarna almeno la metà di quanto io la odio. Invece tutto tace e questo mi dà la convinzione che nonostante i loro titoli accademici questi signori di talenti ne abbiano avuto in dotazione solo uno...e lo abbiamo pure speso male.

181
Quando Dio suscita un profeta lo fa perché deve annunciare qualcosa che non è in grado di annunciare la sua chiesa. Il profeta è portatore di una parola di rottura con il presente e viene ad indicare un orizzonte nuovo, inaccettabile per l'autorità regnante. Il profeta diviene nel tempo della sua predicazione la massima autorità spirituale sulla terra...non il Papa, o il Dalai Lama, o il Rabbino, o l'Imam che calcano i palcoscenici di questo mondo come star. Ma un uomo solo, sconosciuto, senza alcun potere, spesso deriso...più morto che vivo.

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"tutto ciò che chiederete al Padre mio nel mio nome Egli ve lo concederà" (Gv 15,16)
Mi pare d'aver trovato la via più breve per approdare alla perfezione evangelica senza dover fare alcuno sforzo, semplicemente aggiungendo alla preghiera del Padre Nostro una sentenza pronunciata da Gesù...e voilà, ecco servita la santità! Un'operazione del genere potrà sembrare tanto presuntuosa quanto dissacrante, ma io la trovo naturale conseguenza da mettere in pratica per obbedienza. Mi meraviglio che in duemila anni di cristianesimo nessuno si sia accorto della straordinaria possibilità che spalanca, ma probabilmente il demonio è riuscito ad oscurarla confinandola nell'ombra delle coscienze. Per colmare questa lacuna, convinto di fare cosa gradita a Dio, mi assumo la responsabilità di arricchire la madre di tutte le preghiere di un patrimonio d'inestimabile valore...il nome del nostro Salvatore. Questa preghiera ci impone di chiedere soltanto le cose strettamente necessarie ed in tal modo, qualora fossero esaudite, si viene messi nelle condizioni di condurre un'esistenza improntata alla penitenza. Dunque una richiesta tanto virtuosa non potrà esserci negata, tanto più se certificata dal suo Nome. Considero questa aggiunta, non solo doverosa per rendere a Gesù la gloria dovuta, ma anche sacrosanta per ribadire ogni volta che si recita il suo ruolo di unico mediatore fra Dio e gli uomini.

Padre nostro che sei nei cieli
sia glorificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal maligno.

Nel nome di tuo Figlio
nostro Signore Gesù Cristo.

183
Dopo il diluvio universale necessario per purificare la nostra spiritualità da ogni forma di idolatria restano solo poche preghiere da salvare ed un principio inderogabile...solo Dio, Gesù Cristo e lo Spirito Santo sono degni di essere pregati! Le preghiere principali sono: il Segno della croce, il Padre nostro, il Gloria al Padre, il Gloria a Dio, i Salmi, il Credo niceno costantinopolitano...e l'intimo colloquio filiale che si ha ogni giorno con un padre. Le preghiere rivolte agli angeli, ai santi, alla madonna o chicchessia sono in abominio a Dio ed appunto per questo nel recitarle si corre il pericolo che siano accolte dal diavolo ed esaudite per la nostra rovina.

184
Quando vogliamo pregare per qualcuno non ricorriamo alle belle preghiere studiate per ogni evenienza pensando che possano essere più efficaci, ma recitiamo il "Padre nostro" che è la preghiera più santa essendoci stata donata da Gesù. Quando giungiamo alla richiesta di liberazione aggiungiamo il nome della persona per cui invochiamo assistenza..."ma libera David dal Maligno". Non è necessario aggiungere altro, Dio sa prima che glielo chiediamo ciò di cui quella persona ha bisogno e conosce i tempi e i modi in cui agire. Recitiamolo tre volte al giorno, ogni volta per tre volte, per tre giorni...al fine di sottolineare la viva insistenza come fece la vedova importuna nei confronti del giudice iniquo. Poi rimettiamoci alla volontà di Dio con fede cieca che farà di tutto per il suo bene.

185
Sempre più spesso ascoltiamo testimonianze di persone che sono entrate in coma e uscite dal corpo. Raccontano di aver attraversato un tunnel ed essersi trovate in una sorta di paradiso dove hanno incontrato persone care defunte, un'esperienza meravigliosa che avrebbero voluto fosse durata in eterno...fino a quando non viene loro detto di rientrare nel corpo e tornare in questo mondo. Questa esperienza cambia la loro vita e vanno rendendo testimonianza attraverso conferenze e pubblicazione di libri. Se fossi al loro posto ed avessi un minimo di competenza teologica, nonché di santa prudenza, ci andrei molto cauto nel tirare le somme in maniera tanto scontata. A mio avviso queste esperienze sono opera del principe dell'inganno...è lui il produttore e il regista di questi fenomeni extrasensoriali. Vuole farci credere che non esista il giudizio e la condanna all'inferno, ma che esalato l'ultimo respiro si approdi in carrozza in una sorta di paradiso. Il diavolo approfitta delle testimonianza di questi sprovveduti per seminare la menzogna affinché si abbassi la guardia e non ci si preoccupi più dello stato della propria coscienza.

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Le antiche religioni orientali e i recenti movimenti new age occidentali hanno in comune un principio...quello di fare l'uomo Dio di sé stesso. Il rinnegamento di Dio e della sua parola unitamente al rinnegamento del proprio io stanno alla sorgente di questa forma di spiritualità. Quando non c'è più un Dio che detta le regole ed un io tenuto a conformarsi ad esse, si ottiene la deresponsabilizzazione della coscienza e ci si libera da un peso enorme...il peso della verità.  Il diavolo che non crede ai suoi occhi vedendosi offrire su un piatto d'argento l'opportunità di incatenare tante anime, appoggia con grande passione questa causa e fa trovare pace del cuore e dominio dei sensi.

187
Quanto orrore quando avviene un omicidio ed un uomo uccide un altro uomo. Quanto più di fronte ad un genocidio in cui viene tolta la vita a milioni di persone. E cosa dire di chi uccide miliardi di anime condannandole al fuoco eterno...cosa dovremmo fare ad assassini infinitamente più mostruosi dei peggiori carnefici della nostra storia quali Hitler, Pol Pot, Stalin? La chiesa in questi giorni ne ha canonizzati due: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II...facendo loro una bella festa!

188
Il peccato imperdonabile della chiesa è quello di condurre il popolo di Dio all'idolatria. Lo fa ogni volta che invita i fedeli a venerare una manifestazione soprannaturale che non sia Dio. Un peccato di Giovanni Paolo II è stato quello di aver fatto, prima canonizzare una suora polacca a cui appariva un falso cristo e poi aver posto sull'altare la devozione a tale obbrobrio istituendo in suo onore "la festa della divina misericordia" come insistentemente richiesto durante le apparizioni. Ora in ambito cattolico questo pagliaccio attraverso la coroncina della divina misericordia è più pregato del Padre nostro.

189
Da un po' di tempo non riesco più a parlare di politica e religione. Vengo qui armato di nobili argomenti per commentare, ma nell'istante in cui comincio a scrivere le parole mi si rivoltano contro. Le parole hanno una dignità, quelle partorite nel grembo della mia coscienza non vogliono più che le violenti per alimentare certe farse che oltrepassano ogni limite di decenza.

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"Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli" (Ap 18,4)
"Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" (Lc 21,28)
"A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!" (Mt 25,6)
"Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia" (Lc 14,23)
La parola di Dio ci dice che la salvezza alla fine del mondo si ottiene attraverso quattro movimenti...uscire, alzare gli occhi, andare incontro ed entrare. Uscire da Babilonia è il primo movimento...uscire da questo mondo corrotto e dalle chiese in cui è penetrato il suo spirito. Alzare gli occhi al cielo è il secondo movimento...cominciare a preoccuparsi esclusivamente delle cose riguardanti il regno dei Cieli. Andare incontro allo Sposo è il terzo movimento...comprendere che la religione non è la chiesa, il Papa, la madonna, i santi, ma in quest'ora decisiva solo Gesù Cristo e quindi andargli incontro abbandonando tutto il resto. Entrare è il quarto movimento...entrare nella sala del banchetto indossando l'abito nuziale purificati da ogni male.

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Oggi ero in spiaggia ed avevo alla mia sinistra una coppia con un cane che faceva il bagno, ridevano, lo coccolavano, gli scattavano foto come fosse il primogenito...un meraviglioso quadretto familiare che i miei occhi erano costretti a guardare. Dietro di me tre anziani che montavano la tenda nel campeggio per la stagione estiva, per un'ora hanno armeggiato tutti contenti sciorinando luoghi comuni a voce alta senza alcun riguardo per le mie povere orecchie. D'un tratto mi è salita dalle viscere una furia cieca come se fossi stato violentato dalla miseria più nera e scaraventato dentro la peggiore delle disperazioni...quella dei divoratori di ore vuote!

192
La fisica quantistica negli ultimi decenni ha rivoluzionato il modo di vedere le cose! Affermando che tutto ciò che chiamiamo reale è fatto di cose che non possiamo considerare reali cade nella tentazione di liquidare la materia e tutto quello che ad essa è connesso...finendo per precipitare nell'abisso. Che ne sappiamo noi di cosa sia reale o meno se quella che in questo mondo chiamiamo vita nell'altro la chiamano morte, come possono giudicare i nostri poveri occhi, la nostra povera mente e il nostro povero cuore cose infinitamente più grandi e infinitamente più piccole di noi? Magari fra cent'anni avremo a disposizione mezzi più potenti per indagare che rinnegheranno le certezze di oggi per catapultarci nelle novità del domani. Riscrivere la morale alla luce delle nuove conquiste è sempre liberatorio e quanto più lo è stavolta dal momento che viene superato ogni conflitto e l'universo appare in armonia. Gesù non ci ha mai parlato della fisica quantistica ma ci ha mostrato che si pone contro ogni filosofia che persegue armonia senza il fondamento dei suoi principi. Si è incarnato per separare quel bene dal male che la fisica quantistica vuol far convivere felicemente, non solo nell'universo creato, ma anche in quello interiore dell'uomo.

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Se Dio nel secondo comandamento ci ha vietato di fare immagini e sculture come si può pensare che il crocifisso, la statua della madonna o l'immagine di qualche santo possano essere usati per fare esorcismi? Io credo che sia un controsenso voler cacciare il diavolo con strumenti vietati da Dio e temo che gli esorcismi di matrice cattolica siano farse inscenate dal nemico per far passare le anime dalla padella alla brace.

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"Tutti i peccati saranno perdonati" (Mc 3,28)
Io non credo che i suicidi vengano giudicati in base all'ultimo gesto della loro vita e spediti all'inferno come sostengono molti pastori e sacerdoti. Non vedo perché questo peccato debba fare eccezione, la parola di Gesù è la più autentica garanzia su cui fondare le proprie convinzioni. Trovo invece un peccato imperdonabile uccidere la speranza nelle persone che hanno perduto i loro cari a causa del suicidio facendo credere che Dio sia uno spietato giustiziere. Se non si conoscono i pesi che opprimono le anime, se non li si sfiora neppure con un dito, se non si ha una statura morale adeguata per affrontare simili tematiche e una carità capace di commuoversi fino alle viscere...è meglio tacere anziché sputare sentenze tratte letteralmente dalla Bibbia e malamente interpretate dalla durezza del proprio cuore.

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Purtroppo capita sempre più spesso di vedere sacerdoti e pastori chiedere denaro per sostenere le loro missioni, certi appelli sono davvero nauseanti! Padre Livio di radio Maria si è giocato la dignità a furia di inventare buone ragioni per indurre gli ascoltatori a svuotare il portafoglio. Ho visto che anche in ambito evangelico si sono organizzati bene, molti pastori hanno nel loro bel sito accanto alle immancabili foto sorridenti con le mogli felici, ai sermoni, ai precetti di vita cristiana, la sezione...donazioni. Io di fronte a questi inchini al dio denaro mi vergogno di essere cristiano! Questo denaro contamina i loro cuori ed inquina le loro opere, i cristiani devono contare solo sulla divina provvidenza senza stare continuamente a sollecitarla, provvidenza che centellina lo stretto necessario e si guarda bene dal concedere il superfluo. Queste comunità crescono al crescere del conto in banca ed i loro componenti sprofondano nella mondanità dimenticando che questa vita è un ergastolo a cui ci ha condannato il peccato originale e non ci è lecito cambiare la prigionia in vacanza.

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Credo che in ambito cattolico non ci si renda conto della gravità del peccato di idolatria, che certe devozioni tassativamente vietate vengano considerate lecite o addirittura gradite a Dio. Per aprire bene gli occhi agli idolatri farò un accostamento tanto banale quanto calzante. Chi venera la madonna o i santi, chi si prostra di fronte alle loro immagini, chi li prega chiedendo grazie commette adulterio contro Dio, il medesimo peccato che un marito commette contro la propria moglie quando si fa l'amante. Pensate che lo sposo eterno sia contento che lo tradiate tanto spudoratamente e lo facciate per gli stessi motivi per cui un marito tradisce la propria moglie..."carne e sangue" nutrimenti necessari alla morbosità del vostro sentimentalismo religioso che ha confinato i vostri cuori agli antipodi della spiritualità. Ma se un marito che tradisce la moglie può essere perdonato qualora lo volesse, voi non lo potrete e neppure lo vorrete dopo un idillio lungo una vita con il più diabolico degli amanti.

197
"stretta è invece la porta e angusta la via" (Mt 7,14)
Questa bicicletta è un po' particolare...non ha i parafanghi, non ha i fanali, non ha i catarifrangenti, non ha il campanello, non ha la dinamo, non ha il cavalletto, non ha il cambio, non ha il rivestimento della sella, non ha insegne e neppure i freni...è una bicicletta evangelica. Siccome nella vita si dovrebbe procedere a passo d'uomo, andando a velocità moderata con un po' di attenzione e la disponibilità a fare le discese a piedi si può fare a meno persino dei freni. Si hanno tre opzioni per evitare gli ostacoli...svoltare, mettere i piedi a terra per rallentare, oppure in caso di pericolo immediato saltare giù da un lato per bloccarsi. Le uniche note stonate sembrano essere quel rosso con cui sono dipinti i cerchioni delle ruote e lo scheletro della sella. Quel rosso simboleggia la concupiscenza che finché siamo in questo mondo ci attanaglia e lo scheletro a monito perenne dell'ultimo stadio del nostro disfacimento. Così dev'essere un cristiano alla fine del proprio cammino di fede se vuole entrare nel regno dei Cieli, deve aver spogliato la propria vita di tutto il superfluo e persino di qualcosa del necessario.

198
"perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore" (1Ts 4,16-17)
A proposito del rapimento della chiesa alla fine del mondo si sentono versioni molto colorite e discordanti fino ad immaginare astronavi che scendono dal cielo per imbarcare gli scampati. Non lasciamoci sedurre da questi dettagli capaci di fecondare scenari sempre più fantasy, per noi il rapimento sia invece l'impresa di essere catturati dalla parola di Dio in questo tempo maledetto, la capacità di vedere il raggio di luce che ci rivela la via della salvezza. Le conversioni di questi ultimi tempi sono veri e propri rapimenti...allo squillo dell'ultima tromba gli eletti sono chiamati ad uscire da questo mondo e non solo da questo mondo. Per lavare le loro vesti sono chiamati ad uscire anche da queste chiese figlie dello spirito del mondo. La nostra meta sia l'incontro con Gesù Cristo, la nostra chiesa sia la strada che conduce le vergini savie al cospetto dello Sposo.

199
"Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti anche minimi e insegnerà agli uomini a fare altrettanto sarà considerato minimo nel regno dei cieli" (Mt 5,19)
Ho scoperto una frase di Gesù che spalanca un'opportunità che credevo impossibile e ci consegna un Dio infinitamente buono e misericordioso. Da queste parole possiamo desumere che seppure si trasgredisce e si insegna a trasgredire il secondo comandamento...a venerare insieme a Dio anche idoli come la madonna e i santi tuttavia si ha la speranza di entrare lo stesso nel regno dei cieli, seppure a dimensioni ridottissime. Mi auguro che sia così, che Dio comprenda e chiuda un occhio su questa enorme lacuna nella materia più importante...la glorificazione del Suo nome!

200
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna" (Gv 6,54)
Quest'affermazione sembra legittimare l'eucaristia, se ci nutriamo del corpo e del sangue di Gesù nell'ostia avremo la vita eterna. Da secoli si discute sul significato dell'eucarestia in ambito cattolico e della santa cena in quello evangelico, se vi sia la presenza di Gesù nel pane e nel vino, presenza carnale o spirituale. Il diavolo attraverso i miracoli eucaristici ci ha spinto verso la sponda carnale, la meditazione teologica verso quella spirituale. Io invece credo che non vi sia alcuna presenza di Gesù...né carnale, né spirituale. Dobbiamo tornare alla beata ignoranza degli apostoli che non si facevano troppe domande e obbedivano senza stare a filosofeggiare..."fate questo in memoria di me". Ecco dovremo semplicemente fare quello che Gesù ci ha comandato, al massimo cercare di capire cosa vuole comunicarci attraverso questo memoriale. A mio avviso mangiare il pane, simbolo del suo corpo, significa prendere coscienza che noi discepoli dobbiamo essere uniti nella cosa più essenziale che esiste: Dio. E bere il vino, simbolo del suo sangue, vuole dire avere piena coscienza di ciò che di più prezioso ha fatto per noi: morire per la nostra salvezza.

201
Io credo che Dio sia una persona talmente delicata da provare orrore al solo pensiero di dare disposizioni su come si devono comportare gl'innamorati nella loro intimità...questo si può fare, quello no! L'atto sessuale è l'unico paradiso carnale nel quale si possono mangiare tutti i frutti senza temere di finire avvelenati. Quando un uomo e una donna s'innamorano escono dal regime della Sua legge per entrare nel giardino della Sua grazia dove il peccato è bandito. Il nemico del genere umano che si diletta ad infangare la purezza dei cuori si incarna nelle chiese che con le loro direttive si arrogano il diritto di fare ciò che neppure Dio si è concesso e seminano menzogne definendo certi comportamenti..."fornicazione". Io sono convinto che l'immoralità non possa neppure sfiorare una coppia legata sentimentalmente qualsiasi comportamento sessuale possa avere...questa parola è destinata solo a coloro che vivono nell'adulterio. Le chiese degenerate nel legalismo farisaico sono state contagiate da questo morbo di voler mettere i puntini su tutte le i, sono state travolte da un'ondata di delirio d'onnipotenza, sono cadute nella tentazione di mettersi a legiferare al posto di Dio...e sono finite al servizio del diavolo.

202
Chi si salverà? Possiamo conoscere la sorte eterna prima che venga emessa la sentenza? No...non possiamo ed è pericoloso avventurarsi in discorsi del genere, si finisce per mettersi al posto di Dio e pretendere di giudicare alla luce della nostra cecità. Tuttavia è possibile tracciare qualche coordinata entro la quale muoversi per svelare i contorni del mistero. La salvezza non dipende dalla quantità, né dalla qualità di peccati commessi, Gesù è chiaro in proposito..."tutti i peccati saranno perdonati". La salvezza invece può dipendere dalle opere buone che abbiamo compiuto, è altrettanto esplicito Gesù..."fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste affinché quand'esse verranno meno, quelli vi ricevano nei tabernacoli eterni". Ma c'è una condizione essenziale senza la quale non è possibile entrare nel Regno dei Cieli perché Dio resiste ai superbi...riconoscersi creatura bisognosa di salvezza. Da queste tre certezze possono nascere molte variabili...propongo un esempio per mostrare quanto sia ingannevole il giudizio umano. Si pensa che le religioni orientali come pure la new age possano essere compatibili con la verità e quindi coloro che se ne fanno seguaci possano aspirare alla salvezza. Ma non è così perché io credo che vadano per quella via tutti coloro che non sopportano un Dio che detta le regole. Alla radice della loro vocazione riecheggia quel..."non ti servo" che l'angelo ribelle all'alba della creazione sputò contro Dio. Quindi dietro a quei volti benevoli che predicano la fratellanza universale, a quelle persone all'apparenza tanto buone si nascondono anime superbe che hanno scelto proprio quelle religioni perché rifiutano ogni sottomissione. Invece dietro ai volti duri e dentro i cuori aspri dei musulmani...e chi lo avrebbe mai detto, si nascondono anime docili che piegano il ginocchio senza alcuno sforzo.

203
"guai a voi che ora siete sazi" (Lc 6,25)
Se guardiamo questa vita cogli occhi delle spirito vediamo che molte cose appaiono capovolte. Pensiamo che chi sta bene, ha un buon lavoro, è bello, bravo, buono, simpatico sia una persona fortunata...invece sono proprio costoro i più disgraziati perché rientrano nella categoria dei sazi. Costoro agli occhi di Dio sono morti, non cercheranno mai le cose del cielo perché il loro paradiso se lo sono costruito su questa terra. E allora i fortunati alla luce del Vangelo sono coloro che soffrono...i malati, i poveri, gli emarginati, gli sconfitti, i disoccupati, tutti coloro a cui non resta che alzare gli occhi al cielo per intravedere un riflesso della speranza. Sono costoro i fortunati, il loro malessere è il mezzo attraverso cui Dio li chiama ad andare incontro a Gesù Cristo, a credere alle sue parole e goderne fin da ora.

204
C'è un peccato che passa inosservato nelle comunità cristiane, anzi viene considerato come un segno di elezione...la gola spirituale. E' la brama di possedere i doni dello spirito santo al fine di imitare Gesù e tutti coloro che si servivano del soprannaturale per confermare la loro autenticità. Ma fra noi e loro c'è una bella differenza e fra il nostro tempo e il loro tempo...un abisso. Oggi viviamo i giorni della fine, non un tempo ordinario, ma un tempo particolare in cui tutti gli equilibri terra-cielo sono saltati, Gesù disse di questi giorni..."le potenze dei cieli saranno sconvolte". Con questa affermazione voleva avvertirci che le forze che generano il soprannaturale sarebbero state gestite, non più esclusivamente da Dio, ma soprattutto dal diavolo per ingannare gli uomini. Allora comprenderete quanto sia rischioso chiedere questi doni perché è facile che vengano concessi dal nemico. San Paolo quando esortava i cristiani a chiedere tali doni si rivolgeva a gente ormai giunta alla maturità della fede, ma metteva comunque in guardia..."se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna". Mettere questi doni nelle mani dei cristiani di oggi è come mettere il motore di una Ferrari nella carrozzeria di una cinquecento...dopo qualche chilometro si sfascia tutto. Noi sappiamo che la potenza di Dio si manifesta nella nostra debolezza...quindi se vogliamo che Dio si esprima attraverso la nostra vita dobbiamo spogliarci fino all'estrema povertà, sia materiale che spirituale. Solo allora saremo sicuri che i frutti maturati nel nostro cuore saranno buoni...e se Dio vorrà beneficiarci di qualche dono saremo docili strumenti nelle sue mani.

205
Nel momento in cui scopriamo che chi pecca è schiavo del peccato, che siamo schiavi e non servi del demonio, tiriamo un sospiro di sollievo e veniamo sollevati da un'enorme responsabilità. E quando comprendiamo che per riacquistare la libertà altro non serve che accogliere la verità, un lampo illumina il cielo della nostra anima e ci inchiniamo per innalzare a Dio il nostro Magnificat...esultando in Gesù nostro salvatore. La buona novella che ci rende liberi può annunciarcela chiunque, un bagnino sulla spiaggia o un cameriere al ristorante...persino un sacerdote, ma subito dopo ce la toglierà soffocandola con una serie di precetti da seguire che ricondurrà la nostra anima dentro la cella in catene. Può annunciarcela un pastore protestante, un testimone di Geova, uno ieromonaco ortodosso, ma nell'ora dell'inganno se non scorge l'ultimo orizzonte ci condannerà a vagare senza meta come pecore perdute. Dunque, meraviglia delle meraviglie, per conquistare l'agognata libertà non dobbiamo compiere alcuna titanica impresa, non dobbiamo studiare per risolvere qualche complicato enigma. Dobbiamo solo porgere l'orecchio per ascoltare, usare l'intelletto per valutare ed offrire il cuore da spalancare.

206
Se dovessimo raffigurare in un corpo umano le tre caratteristiche fondamentali del cristiano giunto alla sua maturità direi che la dottrina sia la pelle, la carità la carne e il disprezzo di sé lo scheletro. E' importante la dottrina per arrivare alla purezza della fede...sapere chi sia Dio e come gli vada reso il culto per evitare di inquinarlo con l'idolatria. E' molto importante la carità...l'amore con cui amiamo il prossimo, le opere buone che facciamo, il desiderio di evangelizzare, il dolore di sapere che molti si condannano all'inferno. Ma più importante della pelle e della carne è lo scheletro...che tiene in piedi tutto il resto. Il disprezzo di sé, il mettersi all'ultimo posto ritenendo che non si meriti nulla a causa della visione chiara, non solo della propria miseria, ma anche della propria cattiveria.

207
Pochi giorni fa noi portorecanatesi abbiamo vissuto una favola...l'esordio in prima squadra con la maglia del Cesena, squadra militante in serie A, di Davide Mordini...addirittura contro la Juventus! Un evento tanto inaspettato quanto abbagliante per tutta la comunità che ha gettato un meritatissimo fascio di luce su questo ragazzo con cui ho avuto occasione di parlare e farmi un'idea di che pasta sia fatto. Non voglio qui esaltare il calciatore che sicuramente per essere stato lanciato in quel palcoscenico sarà di levatura notevolissima, ma la sua statura morale. Un giovane dal comportamento esemplare che è entrato in punta di piedi in una realtà in cui si sgomita e si fanno carte false pur di conquistare i primi posti. Davide ha scelto la via della semplicità, della correttezza, del rispetto verso tutti mettendosi sempre all'ultimo posto...e ci ha fatto vivere un'anteprima di quello che accadrà in paradiso...laddove gli ultimi saranno i primi. In un mondo che ci consegna quotidianamente cronache di violenza, squallore, scandalo e depravazione, questo apostolo dell'umiltà è passato predicando...non con le parole, ma con i fatti regalandoci una stupenda pagina di Vangelo.

208
La carità non sempre è dare...qualche volta è rifiutare! Quando si vede che una persona sta precipitando in qualche vizio e non riesce più a frenare la sua caduta verso l'abisso, se lo si aiuta porgendogli qualche illusorio appiglio gli si fa più male che bene...e si prolunga la sua agonia. E' meglio lasciare che tocchi il fondo della sua miseria e come il figliol prodigo prenda coscienza che quando si è lontani dal Padre si finisce per fraternizzare con i porci.

209
"anche voi siete ancora senza intelletto?" (Mt 15,16)
Gesù usava redarguire i suoi discepoli con queste parole, come se volesse dire..."siete davvero così stupidi da non riuscire a ragionare in maniera elementare?" La stupidità di allora era ben diversa dalla nostra...era ingenua, pudica, quasi amabile, oggi invece è in malafede e rivendica il diritto di regnare al servizio della menzogna. La maniera migliore per farsi stupidi è far brillare la propria intelligenza per il proprio tornaconto! Ed allora ecco che un esercito di laureati...professori, medici, avvocati, architetti, ingegneri, economisti, sceglie di non capire che due più due fanno quattro e sfigura il volto della verità fino ad accecarsi ed accecare gli altri. Tanti anni di studio, tanto ingegno, tanti sacrifici per guadagnare alla fine l'inferno per sé stessi e i propri familiari, che dire...più stupidi di così si muore!

210
"Nessuno può servire due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona" (Mt 6,24)
Io credo che un giorno, nei primi secoli del cristianesimo, il diavolo sia andato in Vaticano ed abbia detto al Papa..."ti darò in potere i regni della terra se ti prostri e mi adori". Dal vicario di Cristo si sarebbe aspettato una secca risposta..."vattene Satana! Sta scritto: adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto". Ma da quello che vediamo oggi si deduce che le cose siano andate diversamente...che il Papa abbia taciuto, tentennato, iniziato a pensare ad una soluzione che potesse soddisfare quella richiesta senza scontentare la parte avversa. Quel giorno si insinuò nel suo cuore il germe dell'idolatria e si cominciò a piegare il ginocchio davanti alla madonna e ai santi dietro le cui immagini il diavolo si nasconde. E siccome non si possono servire due padroni, alle istanze del cielo la chiesa, ha anteposto chi le ha dato il potere sulla terra.

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Ieri ho esultato quando ho scoperto che anche i cattolici nonostante il peccato d'idolatria possono andare in paradiso, ma oggi mi sono raggelato quando mi sono reso conto che questo non vale per quelli del nostro tempo. Dunque ieri ho tirato un sospiro di sollievo al pensiero che sant'Agostino nonostante i suoi errori dottrinali sia stato perdonato, come pure tutti i santi che sono stati miei maestri. Ma in questi ultimi anni tutto è precipitato...con il moltiplicarsi dei falsi cristi che con i loro inganni hanno sfigurato il messaggio cristiano, l'impostura religiosa è diventata talmente palese da non potersi ritenere più nessuno in buona fede.

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In materia di fede ognuno è libero di interpretare le cose a modo suo, dobbiamo solo tenere presente un principio...essere onesti con noi stessi fino al punto di evitare di confezionarci una verità di comodo che faccia quadrare il nostro mosaico. Siamo noi che dobbiamo aderire alla verità e non la verità a noi!

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"Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada" (Mt 10,34)
Gesù per dividere il grano dalla zizzania, il sale buono da quello insipido, gli adoratori di Dio da quelli del diavolo...ha tracciato con queste parole uno spartiacque. Gesù è venuto a dividere i falsi dai veri cristiani, coloro che dimorano dentro le chiese da coloro che camminano nei sentieri del Vangelo, gli uomini di buona volontà che lavorano per la pace di questo mondo dagli amanti della verità che sono sempre in guerra con l'inganno. Ogni anima che ha avuto il privilegio d'incontrarlo nella sua personale via di Damasco e ricevere le sue stimmate di gloria...è chiamata a testimoniarlo.

214
Che peccato...Robin Williams si è tolto la vita! E pensare che avrebbe potuto fare del bene più di ogni altra persona al mondo. Un personaggio tanto amato, ricco di carisma, circondato da un alone di sapienza impreziosita da un germe di follia, avrebbe potuto diventare un riferimento per molti giovani in cammino verso la sua stessa disperazione...alcool e droga. Se solo avesse alzato gli occhi al cielo prima dell'ultimo respiro si sarebbe accorto, dall'abisso nel quale era precipitato...che nulla era perduto. Che peccato, avrebbe potuto diventare un grande apostolo se solo avesse compreso che la povertà può diventare una ricchezza e la malattia un'opportunità...se guardate alla luce della verità.

215
Può accadere che nell'infanzia o nell'adolescenza si sia tanto sofferto giungendo ad aborrire ogni genere di violenza così d'avere orrore, non solo di subirle ma anche di procurarle...così d'avere terrore, non solo di raccontarle ma anche di sentirle raccontare. Chi cade in questo letargo diventa incapace di tracciare un confine fra il bene ed il male per timore di risvegliare lo spettro che l'ha atterrito per tanto tempo...e tende a minimizzare ogni sopruso che sente aleggiare. Il risultato di tale condotta rende ogni forma di abuso percepito talmente impalpabile da farlo risultare impercettibile al tribunale della propria coscienza...fino al punto di fiaccare la capacità di distinguerlo e paralizzare la volontà di resistere al Maligno.

216
"perdonate e vi sarà perdonato" (Lc 6,37)
Dal momento che Dio come è Signore del Bene è anche Padrone del Male e nulla avviene senza il suo consenso, dobbiamo deresponsabilizzare di molto coloro che ci fanno soffrire perché hanno licenza d'infierire. Sono strumenti che il Vasaio usa per plasmare le nostre anime spigolose. Quindi dovremmo riuscire a perdonare i nostri persecutori con maggiore disinvoltura di quanto non acconsente la nostra natura, per essere trovati nella condizione ideale per venir poi perdonati.

217
La conversione di san Paolo è una delle pagine più belle del Vangelo, fu folgorato sulla via di Damasco mentre stava conducendo i cristiani al martirio. Gesù gli apparve nello splendore della sua gloria facendolo cadere da cavallo ed interrompendo la sua corsa verso l'inferno. Dopo di lui molti altri sono stati scaraventati nella polvere perché si ravvedessero, evitassero l'irreparabile e cominciassero una nuova vita. Ma c'è una via di Damasco in ripida discesa che oggi molti percorrono, non da carcerieri come l'Apostolo ma da prigionieri dei loro piccoli vizi...la via di Damasco dei sazi! Una via nella quale il Signore è impossibilitato ad intervenire perché queste persone non hanno alcuno zelo per la verità, ma solo amore per le comodità.

218
Il battesimo è l'inizio della vita divina, chiunque intende mettersi alla sequela di Gesù è chiamato a battezzarsi. Siccome quello di rito cattolico non è valido mancando della libera adesione del battezzato dal momento che viene impartito in tenera età, è necessario rifarlo...fosse anche solo per tracciare un solco fra la vecchia e la nuova vita cristiana.
RITO DEL BATTESIMO
Vuoi tu accettare Gesù Cristo come tuo unico Signore e Salvatore?
Si, lo voglio!
Vuoi tu rinunciare a Satana, alle sue seduzioni ed alle sue opere malvagie?
Si, lo voglio!
Con il potere che viene concesso a chi crede alla parola di Dio e vi aderisce con tutto il cuore...io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

219
Credo si possa affermare che il peccato di idolatria nasca, oltre che dall'esigenza di salvaguardare la nostra salvezza, anche dal timore che Dio ha di essere abbandonato dalle sue creature. Quel Dio che nel secondo comandamento si professa gelosissimo dell'uomo, che minaccia fuoco e fiamme per chi non lo ama sopra ogni cosa...soffre di solitudine e mostra i muscoli per mascherare la propria debolezza.

220
Oggi nelle comunità cristiane serpeggia un allarmismo distruttivo in quanto si tende a dare al libro dell'Apocalisse un'interpretazione squisitamente letteralista mentre è un festival di simboli difficili da decifrare e collocare. Si sprecano in rete i video che annunciano catastrofi imminenti, ma dobbiamo considerare che se la rivelazione ci è stata data in maniera tanto velata è forse perché si è voluto che fosse soltanto percepita. L'Apocalisse possiede una sua luce, un suo profumo, una sua musica che penetra al di là delle parole e comunica agli scampati che questo è il suo tempo...e tanto basta! Se pensiamo che il Messia tanto atteso dal popolo ebreo non è stato riconosciuto nonostante per tre anni abbia messo in scena tutti i giorni il festival dei miracoli...come possiamo pensare di riconoscere con tanta sicurezza i singoli eventi apocalittici che sono infinitamente meno abbaglianti rispetto allo splendore di Gesù Cristo?

221
"mi hanno odiato senza ragione" (Gv 15,25)
Per risalire alle cause di determinati comportamenti dell'uomo ricorriamo alla psicologia capace di indicare i sentieri che percorre la nostra mente, ma ci sono situazioni per le quali si esige una risposta più profonda ed allora dobbiamo aprire quella Bibbia che rivela i percorsi del cuore per trovare la causa del primo movimento...e sempre finiamo di spiegare tutto con queste parole di Gesù. Io sono convinto che dietro al pensiero new age che si è esteso in maniera capillare generando un'infinità di movimenti ci sia il superbo rifiuto di Dio e dentro i suoi seguaci, per quanto predichino amore per tutte le creature...odio satanico!

222
Un giorno visitai la nuova casa di un mio amico, una casa lussuosa e molto grande come oggi ce ne sono tante. Ciò che mi colpì fu un particolare forse più unico che raro, una stanza piena di carrelli appendiabiti proprio come nei negozi di abbigliamento...quella stanza era l'armadio. Dunque per armadio, non un mobile come hanno tutti, ma addirittura una stanza! Per me che vivevo immerso nello spirito del Vangelo fu come ricevere un pugno nello stomaco! Chissà quanti eccessi del genere ci sono nelle nostre vite senza che ce ne accorgiamo, chissà quante volte ostentiamo con orgoglio la nostra opulenza senza sospettare che diamo scandalo, chissà quante volte mostriamo le nostre ricchezze senza sapere di confessare le nostre miserie.

223
"e perché io non avessi a insuperbire per l'eccellenza delle rivelazioni mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca" (2Cor 12,7)
Del glorioso san Paolo riferimento e guida dei cristiani di ogni tempo si è voluto celare un peccato che lui stesso aveva confessato attraverso queste parole. Molti esponenti della chiesa evangelica si sono allineati ai commentatori cattolici nel tentativo di salvargli quella faccia che lui aveva candidamente mostrato. Costoro infatti hanno affermato che quella spina nella carne, quell'angelo di Satana che lo schiaffeggiava, fosse una malattia della pelle o degli occhi. Ma io credo che Paolo abbia volutamente usato la parola "carne" per segnalarci qualcosa di morboso e mi chiedo come possa una malattia umiliare un uomo, c'è forse il concorso della volontà nell'ammalarsi di qualsivoglia infermità tanto da doversene vergognare? Al contrario per ottenere questo risultato serve qualcosa che ci mortifichi profondamente, qualcosa che non vorremmo fare ma che tuttavia nostro malgrado finiamo per compiere. Io credo che Paolo fosse tormentato dal demone della lussuria che lo seduceva fino al punto di farlo cadere miseramente nel peccato più banale, la masturbazione...come ogni altro comune mortale.

224
Se l'ateo veramente credesse che Dio non esiste vorrebbe che esistesse poiché un cuore onesto non può non desiderare senza alcun motivo un Padre buono, un Amico fedele, l'ideale più alto dell'Amore. Invece lo teme perché sa che Dio è reale e nella sua cattiva coscienza vede il suo indice puntato contro il proprio accecamento...e per sopravvivere è costretto ad eliminarlo.

225
Dobbiamo rendere onore a Papa Francesco che in questi ultimi tempi va dicendo cose scomode e importanti tanto da farci pensare ad un principio di riabilitazione della chiesa cattolica, ma attenzione perché è un inganno accuratamente confezionato dentro l'inganno! Papa Francesco è salito con coraggio sulla barca della chiesa, ha gettato in mare molta zavorra, ha ricucito le vele spiegandole al vento, ha infine preso in mano il timone...ma non ha invertito la rotta ed anziché puntare dritto verso la fine del mondo andando incontro allo sposo che viene, continua a navigare verso l'utopia di un mondo migliore.

226
La psicologia ha il potere di aiutare le persone, ma se gli psicologi non hanno una visione completa dell'universo interiore possono diventare complici del male contro il quale combattono. Sappiamo che esistono due mondi...quello della carne e quello dello spirito nei quali interagiscono forze oscure e volontà opposte. Uno psicologo che non sia credente opera soltanto nel mondo della carne e mai potrà risolvere problemi causati da dinamiche provenienti dal mondo dello spirito. Gli psicologi credenti invece possiamo dividerli in due categorie: quelli che che conoscono Dio per averlo intraveduto attraverso gli insegnamenti delle religioni e quelli che gli sono intimamente uniti. Alla prima categoria appartengono gli psicologi di tutte le fedi...credono in Lui e considerano il mondo soprannaturale, ma non distinguono il bene dal male non conoscendo le profondità di Satana perché non hanno accolto la verità fino in fondo. Alla seconda categoria appartengono quei pochi che hanno aderito fedelmente alla Sua parola ed in virtù d'una sapienza infusa sono in grado di smascherare ogni inganno. Alla luce di quanto emerso invito tutti gli psicoterapeuti abusivi a completare il cammino della conoscenza attraverso la sequela al Gesù Cristo dei vangeli per trasformare le loro professioni in vocazioni ed essere concretamente d'aiuto.

227
Stando a quanto dice il Vangelo per fare una chiesa bastano due persone riunite nel nome di Gesù Cristo...niente di più semplice. Non riesco a capire perché i testimoni di Geova che reputo brave persone, commoventi per l'impegno che profondono nella loro missione debbano dipendere da una società con sede negli Stati Uniti che più che ad una chiesa assomiglia ad una multinazionale ed i cui scopi sono tutt'altro che chiari. Invito quelli che sono in buona fede a dotarsi di una Bibbia tradotta correttamente, a mettere a fuoco la verità, a correggere gli errori dottrinali in primis la negazione della divinità di Gesù che fa di loro degli anticristi, a cambiare nome, ad avere come fine quello di far innamorare le persone di Dio senza cadere nella tentazione di recintarle dentro una comunità...e continuare a fare quello che facevano prima.

228
"non chiunque mi dice Signore Signore" (Mt 7,21)
La preghiera di lode è molto pericolosa perché per essere degni di recitarla occorre essere puri di cuore. Questo significa che bisogna avere il cuore sgombro da idoli mentre per il solo fatto di respirare l'aria di questo mondo corrotto s'inquina continuamente senza accorgersene. Non parlo di cose proibite, ma lecite che per noi sono però di vitale importanza. Oggi si abusa di questa preghiera perché si pensa che Dio sia contento di sentire osannato il suo Nome e non si tiene conto che se non abbiamo piena coscienza di quello che diciamo le parole di lode giungono al suo orecchio come tentativi di adulazione...al fine di ottenere il suo favore. Allora per essere sicuri di avere un minimo di dialogo con Dio, per avere la speranza di essere ascoltati, invece di sviolinare parole senza peso declamiamo le nostre miserie ed esaltiamo le nostre cattiverie perché Dio ama la verità ed aborrisce ogni falsità.

229
"chi non odia la propria vita non può essere mio discepolo" (Lc 14,26)
A Gianfranco Ravasi dobbiamo una gratitudine infinita per la maestria e la carità con la quale attraverso le sue catechesi ha nutrito le nostre anime facendoci crescere nella fede...è rarissimo trovare una persona tanto colta e squisita. Proprio per questo è un mistero capire come possa un luminare del suo calibro avere avallato certi errori in materia di dottrina e come un uomo della sua statura morale vivere dentro la corruzione. Devo ammettere che anche per me non è stato facile aprire gli occhi e riuscire a vedere oltre le mura vaticane...se Dio non mi avesse spinto con vigore probabilmente starei ancora paralizzato sul banco d'una chiesa. Come Dio ha spinto me io ora voglio spingere lui perché lo sento profondamente fratello...affinché abbandoni Babilonia e si metta in cammino accodandosi al piccolo gregge sulla via dell'ultimo esodo. Ricordo che il Signore mi fece capire che per avere piena comunione con Lui dovevo scendere dalla barca della chiesa e andargli incontro come fece Pietro, sfidando le onde del mare in tempesta...nulla di più spaventoso ed allo stesso tempo esaltante! Dovevo lasciare le mie sicurezze, smettere d'impedire che fluissero in me i Suoi più indignati sentimenti, spogliarmi di tutto e farmi obbediente fino alla morte...perché questa era la Sua volontà. Gesù ci esorta ad odiare la nostra vita e non siamo chiamati ad odiarla solo quando è cattiva, ma anche quando è santa. Non sarà facile per Ravasi odiare la sua vita così piena di cose buone e belle, ma nonostante ciò il desiderio di comunione con Gesù e l'amore per la verità devono prevalere fino a strapparlo con violenza ad ogni altro amore.

230
"Quando un uomo ha un’emissione di seme, laverà il suo corpo nell’acqua e sarà impuro fino alla sera" (Lv 15,16)
Questo passo del Levitico io credo sia l'unico riferimento chiaro sulla masturbazione di tutta la Bibbia e lo trovo estremamente caritatevole. Mi pare di capire che Dio attraverso questa disposizione non la demonizzi, ma lasci all'uomo una via percorribile per canalizzare gli assalti della sessualità. Ai nostri giorni con la degenerazione dei costumi ed il moltiplicarsi delle tentazioni la masturbazione è diventata un flagello che va dilaniando le coscienze di molti grazie anche alla chiesa cattolica maestra di sensi di colpa. Per regolare la materia sessuale fra uomo e donna Dio ci ha dato un comandamento..."non commettere adulterio" ma la chiesa lo ha stravolto in maniera che si allargasse fino ad abbracciare il comportamento, non solo degli sposati, ma di tutti indistintamente..."non commettere atti impuri". Gesù ha rivelato il senso più profondo del comandamento..."avete inteso che fu detto: non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore". Gesù dunque resta nello stesso binario del Padre...il peccato scatta soltanto qualora siano coinvolte persone legate sentimentalmente. Di fronte a questa verità è doveroso rasserenare coloro che non rientrano in queste categorie e sono vittime del vile ricatto. Tuttavia occorre rimarcare che la masturbazione per la forza che ha di convogliare le potenze dell'uomo verso il basso è la via privilegiata verso il degrado.

231
Fino a qualche anno fa sognavo di arrivare un giorno ad avere tanta fede da riuscire a fare miracoli così da convincere gli uomini a piegare il ginocchio davanti a Gesù Cristo. Ora ho compreso che fare il bene è pericoloso, i cuori sono chiusi, il mondo in balia del Maligno e chiunque lo facesse non saprebbe da chi gli viene quel potere...e potrebbe ritrovarsi al servizio del nemico. Per questo oggi l'unica maniera di fare il bene e testimoniare inequivocabilmente la propria identità è combattere le dottrine con cui il Maligno inganna gli uomini e fa in modo che si prostrino alla sua maestà. Ed allora non dobbiamo più chiedere a Dio il potere di sanare i malati, cacciare i demoni, risuscitare i morti, ma di annientare i falsi profeti e distruggere le loro opere...in piena sintonia con lo spirito dell'Apocalisse nella quale siamo immersi.
                                                   
232
"questa è la vita del Vangelo del Signore Gesù Cristo"
C'è una scena meravigliosa che dovremo prendere come esempio per edificare la nostra spiritualità, è una pagina della vita di Francesco d'Assisi e dei suoi compagni in uno dei primissimi giorni della loro folle avventura. Sedevano per terra all'aperto in pieno inverno attorno ad un fuoco ebbri di gioia per aver scoperto Dio. In quella condizione di assoluta povertà Francesco rivelò il segreto per far fiorire il cristianesimo. Ecco il grande insegnamento: la vita del Vangelo è una vita scarna fino all'osso! Quando ci apprestiamo a parlare di Dio dovremmo sempre ricreare quelle stesse condizioni di totale spogliamento affinché la parola risuoni nei nostri cuori con tutta la sua forza e vibri nelle nostre anime in tutta la sua purezza.

233
E' singolare come le due figure spiritualmente più elevate che abbiano solcato questo mondo, Gesù e Giovanni Battista, siano state tanto avare di manifestazioni d'affetto. Di Giovanni sappiamo quanto fosse asociale ed introverso, ma anche Gesù che era perfettamente inserito nella sua realtà ha tenuto il medesimo atteggiamento. Quando si relazionava lo faceva con apparente distacco, lo spessore della sua autorità ne velava la profonda carità. Difficile credere che possa essersi lasciato andare a comportamenti da persona normale, che abbia stretto mani, dispensato sorrisi, distribuito abbracci o addirittura baci. Tutto il contrario di noi che elargiamo a piene mani quel bene che stimiamo tanto prezioso...il calore umano. Quel calore umano che percepisce come gelo il fuoco divino.

234
"Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla", ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo" (Ap 3,15-17)
Queste parole dell'Apocalisse sono destinate a coloro che appartengono alle chiese dove si vive il paradosso di sentirsi ricchi pur essendo tiepidi, al pari di quel giovane che per amore dei suoi averi declinò l'invito di Gesù a seguirlo. Ci si sente in grazia di Dio per il solo fatto di appartenere ad una comunità e fare quello che ci propone senza considerare tutti gli altri fattori, in primis lo spogliamento. Si comprende allora come mai il diavolo preferisca i tiepidi, vale a dire i cristiani...ai freddi, vale a dire i lontani. Perché sono suoi fin da ora e per timore che i freddi possano sfuggirgli approdando alla verità per altra via, si adopera con tutti gli inganni per convertirli e spingerli dentro le chiese al fine di intiepidirli.

235
Tempo fa proposi di aggiungere due versi al Padre nostro..."nel nome di tuo Figlio nostro Signore Gesù Cristo"...ma non ebbi neppure un consenso. Fui molto sorpreso pensando che si volesse restare fedeli alla tradizione e suonasse come blasfema quell'aggiunta. Poi stanotte mi sono reso conto che dietro quel rifiuto poteva esserci lo zampino del diavolo, il quale temeva che la preghiera potesse acquistare la sua piena efficacia.

236
Temo che gli evangelici siano caduti come i cattolici nel più grave dei peccati...l'idolatria! I loro idoli sono la lode a Dio, Paolo di Tarso, la tossicodipendenza dalle prime comunità cristiane e i doni dello Spirito Santo. La lode a Dio è raccomandata in molti passi della scrittura ma è l'uso che ne fanno a renderla motivo di scandalo. Siccome non sgorga da cuori puri ma dal desiderio carnale di ottenere benefici e farsi vedere quanto si è bravi...risulta avvelenata alla sua sorgente. Il secondo idolo è Paolo che in ambito evangelico è ben più citato e considerato di quanto non lo sia Gesù...alla stessa maniera che in ambito cattolico lo sono certi santi e la Madonna. Il terzo idolo è la tossicodipendenza dalle prime comunità cristiane che li porta ad inebriarsi del verbo degli apostoli fino al punto di rifiutare la casta luce del buon senso per interpretare le cose più elementari. Il quarto idolo sono i doni dello Spirito Santo che gli evangelici bramano animati dalla più cieca concupiscenza, in special modo il dono delle lingue che ha il potere di trasformare l'edificio di una chiesa nel tendone di un circo.

237
Giacinto Butindaro è una delle voci più autorevoli del mondo evangelico. Mi è capitato una volta di avere un confronto su quelle che lui chiama..."le menzogne di Agostino" mentre io..."gli errori" dal momento che credo siano stati fatti in buona fede, tanto più se si considera che nel suo tempo non c'era internet a far correre le notizie e neppure gli evangelici ad aprirci gli occhi. Per farglielo capire mi servii di uno dei suoi insegnamenti..."Siamo contro il prendere le medicine perché consideriamo ciò una mancanza di fiducia nella potenza di Dio che ancora oggi guarisce. Il credente che cade ammalato deve chiamare gli anziani della Chiesa che devono pregare per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore, e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà". Gli dissi che con quella disposizione data ai suoi discepoli li induceva a cadere nella seconda tentazione con cui Gesù era stato provato nel deserto...quella di obbligare Dio ad intervenire quando non era necessario essendo le medicine deputate a tale scopo. Se tu  chiami Agostino menzognero, aggiunsi, allora nel caso qualcuno morisse per aver rinunciato alle medicine dietro tuo consiglio io come dovrei chiamare te...assassino?

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"Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani" (Mt 4,6)
Dio è un padre amorevole ma non nella maniera che intendiamo noi...l'amore per noi oggi è diventato soltanto dare, coccolare e viziare, mentre Dio è un padre che vuole farci crescere e diventare uomini. Per questo dopo l'incontro iniziale in cui ci lascia gustare un assaggio della sua dolcezza si allontana da noi affinché impariamo a camminare con le nostre gambe, ad usare le nostre mani, a far funzionare le nostre teste, ad impiegare le nostre spalle per portare i nostri pesi. Ce lo fa capire Gesù nel deserto laddove fu tentato per tre volte e precisamente nella seconda delle tre tentazioni. Nella rinuncia di Gesù a scomodare Dio per una cosa non necessaria c'è il fondamento della dignità...se una cosa è superflua, se posso farla io, se posso sopportarla da solo, allora è vietato scomodare Dio. Noi perciò pecchiamo ogni volta che cadiamo nella tentazione di pregarlo per futili motivi.

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Molti immaginano il paradiso come un albergo a cinque stelle dotato di tutti i confort...quello non è il paradiso ma l'anticamera dell'inferno! E' singolare come Gesù per spingerci verso la salvezza mai abbia promosso la bellezza del paradiso quanto invece messo in guardia dall'orrore dell'inferno. Se poi pensiamo a quanto abbia insistito sulla necessità della povertà c'è da pensare che il paradiso sia tutt'altro che un albergo a cinque stelle...piuttosto uno di modeste condizioni. Guardatevi dunque dal desiderare il lusso e vi sarà svelato che il paradiso non è quello che credete ma qualsiasi luogo, fosse anche un tugurio, abitato da persone con il cuore a cinque stelle.

240
In questo Natale 2014 invoco misericordia per le anime che sono all'inferno! Seppure chi rifiuta Dio sia ingiustificabile e meriti il massimo della pena dal momento che sceglie di odiare l'amore...tuttavia ritengo crudele che i dannati debbano essere torturati in eterno. Siamo stati creati senza il nostro consenso, siamo stati gettati nel letame di questo mondo e seppure avessimo sbagliato tutto credo che debbano esserci concesse non poche attenuanti. Ed allora chiedo al Re, non un atto di giustizia ma un gesto di nobiltà che solo un cuore insaziabile di bontà può essere capace...gli chiedo di concedere la grazia alle anime che sono all'inferno condonando il peccato contro la sua maestà. Gli chiedo di lasciare che quelle anime, dopo aver scontato la giusta pena per il male fatto in questo mondo svaniscano nel nulla dal quale le aveva tratte.

241
Gesù ci comunica l'urgenza di trovare prima possibile la verità per metterci al riparo da ogni pericolo quando dice..."cercate per prima cosa il regno di Dio" e poi attraverso un episodio del Vangelo ci fa capire quanto sia impellente mettersi al suo servizio. Ce lo mostra quando quel giovane gli chiese il permesso di andare al funerale di suo padre prima di unirsi ai suoi discepoli, Gesù lo raggelò..."lascia che i morti seppelliscano i loro morti, tu vieni e seguimi". Dunque Gesù a causa della necessità assoluta ed improrogabile di quella svolta non gli concede neppure due ore, ma anzi gli comanda di dissacrare un comandamento, quello di onorare il padre morto negandogli l'ultimo saluto per mettersi immediatamente al servizio della vita.

242
"Vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Mt 7,15)
Queste parole di Gesù non sono destinate solo ai nemici ma anche agli amici...ai sacerdoti e pastori che cercano di frenare il cammino delle anime desiderose di unirsi intimamente a Dio. Le fanno sentire prescelte, destinatarie di doni spirituali, attribuiscono loro mansioni che le appaghino in maniera da spegnere la loro sete così che mai giungano alla meta. Il fine è quello di uccidere il profeta che ognuno ha dentro, di soffocare lo spirito critico e fare in modo che il cristianesimo non graffi più di tanto. Queste presunte elezioni vengono diagnosticate con grande disinvoltura a persone da poco convertite, che hanno appena cominciato a costruire la propria dimora spirituale...facili da manipolare. Sacerdoti e pastori quindi possono diventare lupi rapaci, possono gettare fumo negli occhi per far smarrire la strada e tenere il gregge a pascolare dentro il recinto delle loro comunità...dove si glorifica Dio senza dar fastidio al diavolo.

243
E' ormai appurato che molti lupi travestiti da agnelli si sono infiltrati nel gregge ed hanno fatto razzie! Voglio sperare che almeno all'inizio lo abbiano fatto in buona fede, che in principio fossero buone le loro intenzioni e poi cammin facendo siano scivolati nell'inganno al servizio del nemico. Sono questi i pensieri che mi salgono in mente quando vedo immagini nelle quali personaggi di spicco del mondo religioso con piccoli gesti usano farsi riconoscere quali membri della massoneria. Vedere Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco in certi atteggiamenti è a dir poco rivoltante. Verrà il giorno in cui saranno messe a nudo le coscienze, fatte a pezzi e vagliate al microscopio per vedere di che pasta siamo fatti. Verrà svelato ad ognuno se l'amore con cui ha amato era amore e non un falso, se la giustizia che ha praticato è stata giusta e non asservita a oscuri scopi, se la luce che ha accolto lo ha illuminato e non abbagliato, se la libertà per cui ha combattuto lo ha liberato dal male e non reso schiavo di sé stesso. Ognuno di noi è tenuto a scavare nel proprio cuore per scoprire chi è, quale padrone serve, quale battaglia combatte. L'ingannatore è talmente sottile che dare per scontato di trovarsi sulla sponda giusta è terribilmente pericoloso!

244
"Se non ascoltano Mosè e i profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi" (Lc 16,31)
La parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro ci consegna una verità sorprendente, Gesù ci comunica attraverso questa lapidaria sentenza che la più potente arma per illuminare la via della salvezza non è il miracolo, ma la parola. Fatti non parole...diciamo noi, ma Gesù ancora una volta capovolge le nostre equazioni..."parole e non fatti" dice lui. Gesù attesta che il profeta ha il potere di scardinare le coscienze più di coloro che cacciano i demoni, più di coloro che guariscono i malati, più di coloro che risuscitano i morti. Quindi chi non viene toccato dalle parole dei profeti sappia che è già morto e se non si sforza di aprire gli occhi e non si violenta per spalancare il cuore...fra qualche anno pure sepolto.

245
Io credo che la donna sia stata creata per la bellezza e che il suo primo compito sia quello di far brillare la propria grazia quale antidoto contro il male. Ma questo splendore deve deliziare solo gli occhi del suo uomo e riscaldare solo il suo cuore, per il resto del mondo deve restare spenta. Perché ogni volta che un raggio della sua luce colpisce un estraneo può provocare un incendio devastante.

246
Di questi tempi il diavolo riesce a dividere per cose di nessuna importanza e gettare le fondamenta per la nostra dannazione. Quante discussioni inutili sulla predestinazione per cercare di scoprire ciò che non è essenziale ai fini della salvezza. Questo è il sintomo di una malattia mortale per l'anima, quel benessere spirituale che ci fa sentire non solo eletti ma anche meritevoli dei primi posti e ci porta a disquisire per il solo gusto di veder brillare la nostra eloquenza. Anziché mettere a fuoco certe verità di fede, questi seminari servono per stimare la statura morale dei fedeli e scoprire che in certe aree il cristianesimo è una religione di nani.

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Non avrei mai voluto fare questo post ma siccome è fondamentale per discernere il bene dal male e contribuire alla nostra salvezza mi calo nella veste di profeta e mi faccio strumento della Sua luce. Metto subito sul tavolo qualche sentenza in maniera brutale e poi cerco di spiegare:
1) La vignetta di Charlie sull'orgia della Trinità è più grave della seconda guerra mondiale.
2) L'odio verso il mondo occidentale è una cosa buona.
3) Non sarebbe assurdo pensare che i due attentatori di Parigi siano in paradiso.
4) Dio è stato il mandante della strage.
Per capire dobbiamo metterci nell'ottica di Dio, vedere il mondo come lui lo vede. E' necessario comprendere che la vita terrena agli occhi di Dio ha la stessa valenza di quella che per noi uomini ha la vita del moscerino che quotidianamente ci molesta sullo schermo del computer...e che ogni volta siamo tentati di schiacciare. Nella Bibbia ci sono episodi ai nostri occhi raccapriccianti come la strage dei primogeniti in Egitto o quella dei neonati compiuta da re Erode...stragi che Dio avrebbe potuto evitare, ma se non lo ha fatto a noi deve andare bene lo stesso perché non siamo che moscerini al suo cospetto.
1) Charlie è stata una delle tante Sodoma e Gomorra che si sono succedute nella storia, basta rileggere quel brano della Genesi per decifrare molti episodi della nostra cronaca e capire che una vignetta può offendere Dio più dei milioni di morti della seconda guerra mondiale...e che Dio ha licenza di uccidere anche per quelli che noi consideriamo futili motivi. Dio ha una pazienza infinita verso coloro che lo amano, ma verso coloro che lo odiano ha un limite...Charlie ha varcato questo limite.
2) L'odio verso il mondo occidentale è una cosa buona perché è lo stesso odio con cui Dio odia il mondo che abbiamo costruito, i nostri figli imbottiti di superfluo mentre un continente di bambini muore di stenti. Dio mette al primo posto la giustizia, laddove non c'è giustizia non può esserci amore ma solo un suo diabolico surrogato, quindi si sappia che l'amore con cui noi occidentali ci amiamo...è purissimo veleno.
3) Non sarebbe assurdo pensare che i due attentatori di Parigi siano in paradiso perché strumenti della Sua giustizia come lo furono il Faraone d'Egitto e re Nacubodonosor che insanguinarono il loro tempo per adempiere a quanto Dio aveva ordinato...castigare il suo popolo che era stato infedele, come oggi infedeli sono la maggior parte dei cristiani.
4) Dio è padrone dell'uomo e  lo usa come vuole, se vuole reclutare dei killer per compiere una strage è padrone di farlo e ciò non è cattivo come a noi potrebbe sembrare...ma buono e giusto.

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Ieri la mia carissima amica Anna mi ha scritto dicendomi che stava leggendo le mie "parole di fuoco" per cercare alcune risposte. Mi ha fatto un immenso piacere, non perché stesse cercando fra i miei scritti...ma perché cercava. Io ho un'ammirazione sconfinata verso coloro che cercano, che non si accontentano di verità a portata di mano e facili da condividere...verso coloro che appena vedono un'ombra non chiudono gli occhi ma si affrettano per fugare ogni dubbio. L'amore per la verità è il principio su cui si fonda ogni rettitudine, è la fede che ci rende figli legittimi dello stesso Dio...qualunque religione si professi. Se in me non fosse sempre arso questo amore da tempo mi sarei fermato in una delle tante oasi che il diavolo ci offre a buon mercato lungo il cammino. E mai avrei potuto immaginare quanti tesori ci fossero ancora da scoprire e la perla preziosa che riceve chi brucia d'amore per la verità fino alla fine.

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Non condivido affatto l'esecuzione delle dodici persone fatta da un commando di terroristi al Charlie Hebdo, la pena di morte la metterei per altri reati...stupro, pedofilia, appropriazione di denaro pubblico. Oggi si inneggia alla libertà come supremo valore di un mondo civile , perfino alla libertà di satira, di prendere in giro e dissacrare i valori più intimi dell'uomo...e non ci si accorge che questa libertà senza limiti è terrorismo che dilania le coscienze più sensibili. Forse è questo il limite dell'Islam: non capire che hanno a che fare con un occidente imbottito di cretini e non vale la pena sporcarsi le mani rischiando fra l'altro di farne degli eroi. Non meritavano la morte, meritavano di vivere in questo cesso di mondo che si sono confezionati a misura dei loro porci comodi e cuocere fino all'ultimo istante dentro le loro squallide vite. E nessuno si scandalizzi per la durezza delle mie parole prima d'aver guardato la vignetta in cui "il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo" vengono mostrati in un'orgia...perché ho risposto con la stessa violenza con cui è stata colpita la mia coscienza.

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"Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!" (Mt 16,23)
Il Vangelo di Matteo al capitolo 14 ci narra l'episodio nel quale Pietro, desiderando l'intimità con Gesù, scende dalla barca e gli va incontro camminando sulle acque fino ad arrivare alla sospirata comunione. Saremmo tentati di pensare che da quel momento in poi il capo degli apostoli abbia sempre goduto della familiarità del Maestro, ma due capitoli dopo veniamo smentiti. Pietro per essersi opposto al primo annuncio della passione viene brutalmente allontanato da Gesù e bollato col nome di satana, riceve uno spintone talmente violento da venire catapultato nell'anticamera dell'inferno. E' doveroso notare che se si pensa secondo gli uomini si pensa come i demoni e che l'intimità con Dio non si perde solo a causa del peccato, ma anche di un pensiero sbagliato.

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Ieri in una pagina di fb è stato compiuto un omicidio virtuale! Dopo aver letto le prime righe di un mio post, appena giunti al fatidico..."Dio è stato il mandante della strage" si sono accecati e mi si sono avventati addosso come belve lapidandomi con parole cariche di menzogna, senza curarsi di leggere oltre dove avevo preannunciato ampie spiegazioni. Spiegazioni che ho continuato a fornire per tutta la giornata e che sono state puntualmente ignorate. Questo, cari fratelli in Cristo, in quanto a rispetto per la verità vi rende fratelli nella carne di quegli osceni vignettisti francesi...fra voi e loro, se vi guardo cogli occhi dello spirito, non vedo alcuna differenza!

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In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con l'amministratore del blog Alarma nel quale viene denunciata magistralmente molta dell'attività del diavolo e dei suoi adepti...un ottimo riferimento soprattutto per i giovani che muovono i primi passi in un mondo a loro sconosciuto, una mappa per sapere dove non mettere i piedi. Sono stato accusato di terrorismo profetico e cacciato nonostante la discussione da parte mia sia sempre stata condotta in maniera civile e con toni bassi. Ad ogni accusa che mi veniva mossa rispondevo dettagliatamente fino a quando all'amministratore non è venuta meno la pazienza per non essere riuscito a far valere le sue ragioni ed allora ha fatto quello che fanno i despoti quando sentono vacillare il loro trono...mi ha eliminato. La sua malafede è testimoniata dal fatto di aver subito tolto tutti i post della discussione cancellando ogni traccia dal luogo del delitto...seguendo una procedura tanto cara ai figli delle tenebre.

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"chi tocca voi tocca la pupilla dei miei occhi" (Zc 2,12)
Credo che la cosa più bella che Dio abbia mai detto all'uomo siano queste parole per bocca del profeta Zaccaria. Una sorprendente dichiarazione di tenerezza da parte di quel Dio tanto burbero dell'Antico Testamento...chi si sarebbe mai aspettato di scoprire tanta dolcezza fra queste pagine vergate di violenze! Faccio notare che la pupilla è la parte più sensibile del nostro corpo, tanto sensibile che è stata creata per essere sollecitata soltanto dalla luce. Perciò immaginiamo quanto stupore possa causare sfiorarla appena e quanto dolore colpirla. Dio è paziente e lento all'ira, ma chi ci fa del male sappia che prima o poi gli arriva in faccia un manrovescio micidiale!

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In questi giorni è salito alla ribalta delle cronache un diritto di cui mai avevo sentito parlare e che credevo persino impossibile inventare..."il diritto alla blasfemia". E' stato rivendicato da quel che resta della redazione di Charlie Hebdo dopo la strage. Questa impennata d'orgoglio ferito mi ricorda il braccio di ferro fra Dio e il Faraone che nonostante i flagelli non lasciava partire il suo popolo...fino a quando Dio non ci è andato giù pesante. Gli uomini che non vedono oltre le apparenze credono di trovarsi di fronte ad uno scontro di civiltà, il medio oriente contro l'occidente, ma invece io temo che siamo alle solite, il diavolo contro il buon Dio...che stavolta ha perso la pazienza.

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"Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi" (Gv 14,12)
Credo che oggi nella vita di molte persone si compiano queste parole, molte persone fanno opere più grandi di quelle che Gesù fece, benché nessuno se ne accorga. Vedo queste opere incarnate nella gente crocifissa, non per tre ore ma per trent'anni, appese alle croci delle proprie insopportabili realtà. Gente costretta a convivere in questo mondo mille volte peggiore di quello del suo tempo con una visione del mondo figlia della sua visione, un martirio del cuore figlio del suo martirio e un'impotenza nel fare madre di tutte le impotenze...che impedisce di piantare e sradicare, di costruire e demolire, di vivere e morire.

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Ieri Papa Francesco ha avuto un'uscita clamorosa giustificando in parte l'azione terroristica di Parigi, un raggio di luce nelle tenebre degli scontati commenti di questi giorni. Ha detto..."Non si può reagire violentemente, ma se uno dice parolacce contro mia mamma, gli aspetta un pugno" assumendo in pratica una posizione filo islamica. Sono stato contento che qualcosa di buono può ancora uscire dalla chiesa cattolica...una reazione! Sia chiaro che come cristiani siamo tenuti a porgere l'altra guancia ogni volta che veniamo offesi, ma quando viene infangato il nome di Dio siamo chiamati ad alzarci...ad imbracciare il mitra dell'indignazione e crivellare con parole di fuoco i miserabili schernitori. Questo Papa potrebbe anche essere la bestia che sale dalla terra annunciata nell'Apocalisse, il falso profeta che sosterrà l'anticristo ed io ne vedo tutte le ombre...ma se dice una cosa buona per amore della verità non posso non rendergliene merito.

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Ieri mi sono svegliato in piena notte in preda ad una fortissima angoscia con il pensiero del suicidio che mi ossessionava offrendomi la soluzione a tutti i miei problemi. Sono sceso dal letto ed ho scostato la tendina della finestra per guardare fuori quando ho visto un merlo davanti alla mia porta che stava beccando le briciole che qualche ora prima avevo scosso dalla tovaglia. Compresi allora che per Dio la nostra vita è preziosa fosse anche solo per sfamare una bestiola.

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Pazzo, incosciente, criminale Bergoglio! Lo spirito del mondo sta divorando palmo dopo palmo col suo fuoco devastatore le pareti della chiesa ed invece di gridare..."si salvi chi può" spingendo i fedeli verso la via d'uscita che ci indica la scrittura, ha la presunzione di voler domare il più feroce incendio dell'umana depravazione con una quieta pioggia di buone parole. Questo Papa è un pazzo perché sta scherzando col fuoco dell'inferno, è un incosciente perché mette in pericolo il destino eterno di milioni di anime, è un criminale perché in cuor suo sa di lavorare al servizio del nemico.

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A volte si ha l'impressione che la bellezza di un volto, non solo ci stupisca e ci catturi, ma all'improvviso ci desti da un sonno millenario. Che non sia immagine impalpabile e fuggitiva, ma tangibile...non disegnata, ma scolpita. Che non penetri negli occhi e scenda nel cuore come in genere avviene, ma risvegli nel profondo dell'anima la coscienza di un'intima parentela con l'eterna perfezione.

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"e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo" (Mt 24,39)
Quando si leggono profeti del calibro di Daniele o Ezechiele che per la fine del mondo hanno paventato scenari di guerre mai viste, occorre stare molto attenti e tenere conto che alcuni segni possano essere stati annunciati in codice e non debbano dunque essere presi alla lettera. Per guerre...potrebbero riferirsi a conflitti di natura economico finanziaria, per conquiste...l'accaparramento di beni di altre nazioni attraverso investimenti, per vittorie...l'aver deturpato attraverso la piaga del consumismo le anime dei popoli. Alla stessa maniera quando si pensa al discorso escatologico di Gesù riportato al capitolo 24 del Vangelo di Matteo, si immagina uno scenario molto simile a quello che vissero gli Ebrei durante la persecuzione nazista...una sorta di caccia spietata al cristiano. Quando Gesù parla dell'evento si rivolge ai discepoli degli ultimi giorni...andiamo dunque a verificare quale percentuale di popolazione potrebbe esserne interessata per scoprire chi sono. Le sue parole non pervengono sicuramente a coloro che praticano religioni non cristiane, quindi ne sono fuori musulmani, buddisti, induisti ed atei. Della religione cristiana le parole di Gesù non sembra possano essere recepite dai cattolici dal momento che i falsi cristi li hanno rassicurati annunciando un'era di pace e non la fine del mondo, non sembra possano essere recepite da coloro che sono più occupati a vivere l'apparenza della fede che a scrutare i segni dei tempi e non sembra possano essere recepite da chi in nome dell'ecumenismo va abbattendo muri e costruendo ponti. Quindi stiamo parlando di una sparuto gruppo di persone, direi non più dell'uno per cento della popolazione. Se poi consideriamo che la grande tribolazione di questa irrisoria percentuale potrebbe non riguardare la sfera materiale, ma nel caso di persecuzione spirituale esclusivamente la dimensione interiore, dunque una tribolazione vissuta nell'ombra del nascondimento...ci rendiamo conto che la pagina più angosciante del Vangelo potrebbe passare del tutto inosservata allo sguardo dell'uomo del nostro tempo e catapultarci senza alcun preavviso dentro la fine del mondo.

261
"a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete resteranno non rimessi" (Gv 20,23)
Il sacramento della confessione non viene riconosciuto dalle chiese evangeliche per delle ragioni che non convincono appieno, adducendo alcuni passi della scrittura e il fatto che nella vita dei primi cristiani non se ne ha testimonianza sorvolano su un punto di capitale importanza. Come di capitale importanza è ogni sillaba uscita dalla bocca di Gesù e credo sia grave che lo abbiano sconfessato senza cercare neppure di interpretare le sue parole. Una volta tanto sono d'accordo con la chiesa cattolica ed al di là che la confessione sia volontà di Dio oppure no, la ritengo dal punto di vista psicologico per l'approccio alla fede dei neoconvertiti e come sostegno nei momenti più bui...fondamentale. Fermo restando il fatto che ciascun uomo debba ritenersi perdonato ogni peccato da Dio non appena lo confessa in cuor suo.

262
"Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi" (Lc 14,21)
Nella parabola del banchetto c'è la prova tangibile che Dio ci ama tutti indistintamente a cominciare dagli emarginati...in particolare oserei dire gli omosessuali. Se ci togliamo le bende dagli occhi vedremo che la Bibbia contempla anche per loro la via della salvezza e proprio per loro ha tracciato una corsia preferenziale chiamandoli a conversione attraverso le parole sopra citate. Oggi ci si scandalizza quando si parla di aprire le porte del regno dei cieli a questa categoria condannata senza appello dal primo all'ultimo capitolo della scrittura...quanti per la durezza del cuore non riescono a vedere più in là del proprio dettato! Ma sappiamo che Dio dal male sa trarre il bene e da un esercito che marcia compatto verso la disfatta è capace, quale infallibile cecchino, di colpire al cuore coloro che gli concedono uno spiraglio di luce...affinché si lascino amare e trovino come tutti noi la forza per condannare la propria debolezza.

263
Alcuni giorni fa sono stato accusato da esponenti di area evangelica di essere esagerato per certe mie posizioni, di mancare di prudenza rischiando di alimentare pericolosi focolai di odio. Ma non è forse venuto Gesù ad affondare la spada ovunque ristagna la falsa pace? Non è forse venuto ad insegnarci che per amare il bene è necessario odiare il male, altrimenti si finisce per diventare come i cattolici...sale senza sapore? Ricordo a quegli evangelici dalle labbra che stillano miele che Martin Lutero era di tutt'altra pasta e diceva che per conoscere Dio, non serve tanto studiare, quanto dannarsi! E mi pare sia quello che io vado facendo.

264
Io credo che per governare onestamente occorrano tre virtù...disprezzo del potere, distacco dalle ricchezze e capacità di commuoversi. Chi conosce Dio riceve dalla sua parola un potere infinitamente superiore ad ogni altro potere terreno e non si lascia sedurre dai richiami delle sirene di questo mondo. Chi conosce il Vangelo sa che il denaro è il suo più acerrimo nemico, conduce una vita scarna avendo orrore del superfluo con la piena coscienza che dovrà rispondere di ogni centesimo sciupato. Chi conosce il dolore è capace di commuoversi fino alle viscere e recepire le grida silenziose degli sguardi oppressi.

265
"ecco un israelita in cui non c'è falsità" (Gv 1,47)
Gesù vedendo Natanaele disse queste parole, infatti dal profondo del suo cuore puro e con la luce del suo sguardo limpido riconobbe immediatamente in lui il figlio di Dio. La maggior parte della gente invece ha il cuore immerso nella falsità e nega di conoscerlo per l'avversione che il genere umano nutre nei confronti della verità. Ma ci sono milioni di cuori cristiani traboccanti di falsità che fingono con lui un rapporto intimo...lo innalzano, lo pregano, lo glorificano ed al pari di Giuda lo baciano mentre lo tradiscono.

266
Voglio mettere in guardia ancora una volta contro le avventate interpretazioni dell'Apocalisse. Da molti Wojtyla viene considerato una delle sette teste della bestia che sale dal mare, quella che viene colpita mortalmente e poi miracolosamente guarisce. Molti vedono nell'attentato al Papa e nel conseguente miracolo della sua sopravvivenza attribuito da lui stesso alla madonna di Fatima...il compimento di questa profezia. L'Apocalisse ci parla di due bestie che devono salire sul palcoscenico del mondo alla fine dei tempi...la bestia che sale dal mare e la bestia che sale dalla terra. Il mare simboleggia il potere politico sempre in movimento, la terra simboleggia il potere religioso che al contrario di quello politico è stabile. Alla luce di questa considerazione possiamo dedurre che la persona che deve ricevere la ferita mortale è un politico e non un religioso, quindi applicando questa profezia a Giovanni Paolo II...si cade nell'inganno.

267
Possiamo considerare il peccato di Davide di una gravità assoluta, non solo per il cinismo con cui il re ha eliminato il suo fedele soldato Uria, ma anche per l'affinità che lo lega al peccato originale. Adamo poteva mangiare frutti da tutti gli alberi del paradiso tranne uno...eppure proprio quel frutto proibito ha voluto mangiare. Davide aveva a disposizione un harem di bellissime donne fra mogli e concubine, circa 1000...eppure ha voluto la moglie di Uria. Questi due episodi ci riguardano direttamente perché nel nostro tempo si sono create le stesse condizioni...pur avendo tutto il nostro cuore è portato a desiderare il capriccio che gli manca. Sappiate dunque che ogni peccatuccio di questa generazione sazia risuona in cielo con lo stesso orrore del peccato di Davide e la stessa gravità del peccato originale.

268
Quando vedo ragazzi e ragazze immersi nello schermo del loro cellulare...seduti a tavola mentre mangiano, lungo le strade mentre camminano, sopra le auto mentre guidano, dentro le chiese mentre pregano, in aula mentre ascoltano, al pronto soccorso mentre agonizzano, rapiti anima e corpo dalla trama del fitto chiacchiericcio quotidiano cogli amici. Mentre cogli occhi della carne io guardo tutto questo, cogli occhi dello spirito vedo una moltitudine di randagi trascinati al guinzaglio dal Maligno verso il precipizio.

269
Cattolici ed ortodossi sorvolano tanto agevolmente quanto inspiegabilmente su quella che dalla Bibbia viene considerata la peggiore delle sciagure...l'idolatria. Re Salomone aveva stupito persino Dio per non aver chiesto il giorno della sua intronizzazione né ricchezze né lunga vita, ma solo la sapienza per governare il suo popolo. Nonostante questo per aver lasciato costruire alle sue mogli altari ad altri Dei, al contrario di suo padre Davide, fu ritenuto infedele tanto da farci temere per la sua sorte eterna. Di questi altari in abominio a Dio oggi ce ne sono una moltitudine sparsi in ogni angolo della terra. Tutte le chiese intitolate alle varie madonne e ai santi sono altari consacrati al diavolo...tutte le edicole che troviamo lungo le strade, nelle piazze, dentro gli ospedali, nei cimiteri che ospitano statue ed immagini delle madonne e dei santi sono altari consacrati al diavolo...tutti i comodini dentro le nostre case su cui campeggia l'immancabile madonnina tanto cara alle nostre nonne sono altari consacrati al diavolo...ed infine i nostri petti con le loro medagliette miracolose come pure i nostri portafogli con i santini prediletti sono blasfemi altari consacrati al diavolo.

270
"ogni volta che ti soffermi su qualcosa tralasci di slanciarti verso il tutto"
Il cammino di ogni discepolo di Gesù nel nostro tempo è un campo minato di difficoltà, imprevisti, situazioni incresciose che dal nulla si vengono a creare...il diavolo fa l'impossibile per cercare di frenare la sua corsa e soffocarne lo slancio. E' un cammino necessario per ricomporre la propria unità poiché dopo l'incontro con l'amato si sente l'urgenza di ricongiungersi con il proprio cuore da lui rapito. San Giovanni della croce ci invita a non lasciarci distrarre, a sgombrare mente e cuore da ogni gioia e preoccupazione.

271
Molti giovani ben educati e di buona famiglia sono schiavi dell'alcol e della droga. Ma non alla maniera di un tempo quando era considerato degrado e si provava una sacrosanta vergogna, oggi al contrario ubriacarsi è motivo di vanto e drogarsi segno di elezione, tanto che chi non si adegua viene emarginato. Non si capisce bene cosa ci sia di eccelso nel bruciarsi fegato e cervello, né quale gratificazione si possa ricevere dall'essere glorificati da una platea di idioti...tuttavia questa è la moda imperante e sia fatta la volontà della suprema stupidità. Come estremo rimedio sarei tentato di suggerire quello evangelico, legarsi una pietra al collo e gettarsi nel mare per evitare il peggiore dei destini, ma a costoro neppure questa via possiamo additare perché incapaci di intendere e di volere. Per cercare di arginare questa ondata di demenza che contamina chi la tocca ed insudicia chi la guarda mi appello ai diretti responsabili...i padri di questi disgraziati. E a costoro da padre io dico di metterli con ogni mezzo in fuori gioco e da profeta assicuro che se li ammazzate di botte è il minore dei mali per ognuno di loro.

272
Attraverso la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro, Gesù ci informa che Dio si riserva il diritto di concedere in questa vita a determinate persone la loro parte di beni in vista dei mali che riceveranno nell'altra. E' la sola maniera a disposizione di Dio per beneficiare coloro che lo odiano, più che beni terreni non gli consentono di dare, più delle misere ricchezze di questo mondo non sanno apprezzare. Quindi se vediamo gente ostile a Dio avere tante belle cose...successo, fortuna, amore, non invidiamole perché spetta loro di diritto al pari dell'inferno.

273
Nessuna parola più della parola..."misericordia" viene abusata e violentata nel nostro tempo. Si pensa che basti appellarsi alla divina misericordia per vedersi cancellato ogni debito e tornare immacolati, ma non lasciamoci ingannare da Papa Francesco perché ci sono delle condizioni inderogabili a cui dobbiamo sottostare. Della misericordia possono usufruire solo coloro che fanno una completa inversione di marcia, coloro che rinnegano il male che hanno fatto, coloro che si pentono e testimoniano ad alta voce le nefandezze di cui si sono macchiati. Coloro che come Zaccheo prendono coscienza del miracolo di essere stati graziati e per ringraziare...non si fanno pregare.

274
Mi chiedo di quali peccati si siano macchiate le generazioni passate per essere state condannate a scontare vite di stenti...non c'era il vitello d'oro del benessere da adorare che abbiamo ora, non c'erano le infinite possibilità di depravazione che ha creato il progresso, non c'era la fantasia per ordire ogni sorta di perversione. Me lo chiedo in questa Pasqua in cui proclamiamo che Gesù è morto e risorto per riscattare il nostro debito. Mi chiedo di quanto debba essersi abbassata l'asticella della salvezza per permettere che pure questa generazione oscena riesca a scavalcarla, di quanto sia volatile la coscienza del nostro peccato e leggero il nostro pentimento, di quanto debba essersi inflazionato il valore del sacrificio di Gesù sulla croce. Io temo che qualcosa non quadri...fra il Dio di allora e quello che crediamo sia il Dio di oggi c'è un abisso, il primo è in cielo e l'altro all'inferno. Al punto di farmi ipotizzare che nella gestione di questo mondo al posto di Dio sia subentrato il diavolo, che sia stato eletto per acclamazione a furor di popolo, che regni e detti dagli altari di tutte le chiese del mondo il suo nuovo verbo...e che lo faccia con il benestare di Dio affinché i cristiani di oggi vadano dove meritano. Al fuoco eterno!

275
"Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono" (1Cor 1,28)
Una ventina d'anni fa capitò in vacanza per alcuni giorni una coppia di ebrei sulla cinquantina. Io da poco convertito al cristianesimo non appena vidi i passaporti mi sentii onorato di conoscere per la prima volta dei fratelli di sangue del Figlio di Dio, due rappresentanti in carne ed ossa del popolo eletto...e li trattai con venerazione. Non appena partiti la cameriera mi disse che tutte le mattine pretendevano due rotoli di carta igienica oltre quelli già in dotazione, rimasi perplesso e cominciai a tirarli giù dal piedistallo. Dal momento che erano ben pasciuti, rosei in volto e non avevano saltato un pasto esclusi la diarrea ed optai per la più bassa manifestazione della miseria umana..."accattonaggio dell'articolo meno nobile e più a buon mercato che esista in commercio". Quando si parte in genere si parte con la valigia piena di sogni o di ricordi a seconda che si vada o si ritorni, invece quei due partirono con una valigia piena di carta igienica felici e contenti...e dall'aria che tirava temetti si fossero portati via pure quella usata! Allora compresi quanto sia vero che Dio affinché si manifesti la sua gloria scelga sempre il peggio che esiste.

276
"Gli disse Simon Pietro: Non mi laverai i piedi! Gli rispose Gesù: Se non ti laverò non avrai parte con me" (Gv 13,8)
Questa sentenza di Gesù toglie ogni illusione agli aspiranti santi di presentarsi al cospetto di Dio immacolati grazie ai loro sforzi. Per quanto ci possiamo lavare e disinfettare restiamo sempre impuri. I piedi sono il simbolo della nostra parte più carnale, quella attaccata alla terra e Gesù ci dice che solo lui può liberarci dai nostri vizi più radicati, solo Dio può compiere l'ultima purificazione. Come questo possa avvenire possiamo solo cercare di immaginarlo. Io credo che durante gli ultimi giorni della nostra vita ci sia data la possibilità di rientrare in noi stessi e vederci come realmente siamo. Questo processo può essere avviato dall'invecchiamento con il conseguente indebolimento di tutte le facoltà e completato dalle malattie che hanno la virtù di azzerare ogni nostro slancio sensuale.

277
"guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete" (Lc 6,25)
Io credo che la perdita dell'indignazione sia il sintomo decisivo per decretare morta la coscienza di un popolo! Squallidi personaggi della politica che hanno rubato come assassini, grazie all'avvento della satira vengono resi simpatici, accrescono la loro notorietà e incarnati dai comici continuano a calcare con successo i palcoscenici. Crozza e la sua masnada di colleghi sciacalli sono i servi più subdoli di quel potere che fingono di combattere e si arricchiscono sulle nostre tragedie. Riescono a farci sorridere laddove c'è da piangere, a far sembrare i loro delitti poco più che marachelle, a non farci odiare chi merita il linciaggio...ed a furia di risate strozzano il nostro furore.

278
Sarei tentato di odiare i vegani per la stessa ragione per cui Baudelaire odiava i belgi...li riteneva stupidi. Fra le altre cose diceva che erano disposti a prendersi la sifilide pur di assomigliare ai francesi. Io non so i vegani a cosa vogliano assomigliare, probabilmente a qualcosa di nobile, ma posso assicurare che l'intento è irraggiungibile. Il male sta in un'ipersensibilità che esonda fino abbracciare il regno animale, sensibilità che ritengo sintomo di uno squilibrio psico-affettivo da curare...e non escludo che il demonio fomenti la loro crociata dal momento che il veganesimo è diventato una religione. Per quanto ci si sforzi di capire non si può non constatare che a fronte di quel pizzico di bontà che c'è nell'ideale...la risposta sia profondamente infantile.

279
Ci sono occasioni in cui sono particolarmente contento di me, una di queste è quando mi scopro libero. Ieri mi sono scoperto libero dai pregiudizi, libero dal timore di essere criticato e perdere consensi, libero di condannare una persona ed assolvere le sue opere buone, libero dal dover difendere la mia reputazione. E' accaduto con il post su Mussolini ed accade in mille altre occasioni. Ogni volta che il Papa parla bene ed io lo riconosco pur ritenendolo un servo del demonio, accade quando raccomando un vecchio libro di padre Livio nonostante oggi l'autore sia un cecchino del marianesimo che stermina il cristianesimo, accade ogni volta che approvo quello che dice un ateo oppure un satanista e non manco di rimarcarlo, accade ogni volta che scrive qualcosa di bello chi in anni di amicizia in fb mi ha sempre ignorato, oppure ogni volta che lo fa chi mi sta sullo stomaco...mai faccio mancare il mio consenso. Essere liberi significa soprattutto esserlo dal proprio orgoglio...quell'orgoglio che acceca la capacità di testimoniare la verità.

280
"Allora Giuda disse a Onan...Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello...Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare una posterità al fratello. Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui" (Gn 38,8-10)
"perché illecitamente e disonestamente si sta anche con la legittima sposa, quando si impedisce il frutto della prole. Così operava Onan, figlio di Giuda, e per tal motivo Dio lo tolse di vita" (Sant'Agostino)
La chiesa cattolica si serve di questo passo della Genesi commentato da sant'Agostino per tenere prigionieri uomini e donne legati sentimentalmente, queste parole stanno alla base della condanna del coito interrotto e dell'uso degli anticoncezionali. Se leggiamo correttamente vediamo che Dio fece morire Onan perché disperdeva il seme per terra a causa del rifiuto di fare il suo dovere di cognato...dare una prole alla moglie di suo fratello. Se interpretiamo logicamente, seppure ad un'immediata lettura sembri che sia condannato l'atto di disperdere il seme...risalendo alla motivazione che lo muove scopriamo che la radice del male sta nella volontà di non voler procreare perché tale prole non sarebbe stata sua. Quindi a mio avviso è lecito pensare che a Dio non fosse gradita la volontà da parte di Onan di negare una posterità al fratello che di conseguenza lo portava a compiere il gesto ingiustamente incriminato. Quell'atto sembrava illecito solo perché legato alla cattiva intenzione del suo cuore, ma se svincolato da tale motivazione io credo perda tutta la sua virulenza.

281
"ma liberaci dal maligno" (Mt 6,13)
Si stanno diffondendo tante nuove preghiere dettate dai falsi cristi e dalle madonne delle apparizioni, oppure scritte da sacerdoti che si dilettano nello sposare spiritualità e letteratura...preghiere che dovrebbero proteggerci dai nemici e farci vivere sereni. Invece a mio avviso non fanno altro che causarci agitazione, non fanno altro che moltiplicare le nostre paure facendoci sentire perennemente sotto tiro. Preghiere rivolte a chiunque...a Dio, a Gesù, allo Spirito Santo, alle varie madonne, ai santi, ai beati, ai servi di Dio, agli angeli. Preghiere specifiche per risolvere ogni situazione che viene di pensare che qualora non si scelga la preghiera giusta e non si azzecchi il giusto intercessore si finisca per fare un buco nell'acqua. Siamo seri...Dio è per le cose semplici e Gesù lo ha ribadito attraverso la preghiera che ci ha dato...il Padre nostro. In questa preghiera c'è un verso che io credo sia il più potente esorcismo e ci fa da scudo contro ogni assalto, un'invocazione tesa a preservarci non da questo o da quell'altro male...ma da colui che genera ogni male. Questa è la supplica più efficace, la più gradita a Dio, la sola che ci abbaglia con la luce della verità, la sola che ha il potere di sradicare, la sola che ci dà la forza per sopportare e la fede per sperare.

282
Negli ultimi tempi il diavolo ha affinato la sua tattica! Non procede più in maniera grossolana come faceva un tempo quando infiltrava certe donne dentro le chiese con lo scopo di seminare seduzione e far cadere nel peccato. Ora lavora di fino...fa in modo che costoro si presentino come devote donne di fede, mettano nel mirino le persone spiritualmente più evolute, gli facciano credere che sia stato Dio ad inviarle quale sostegno alla missione e si francobollino a loro per la vita. In questa maniera il nemico non mira solo a vincere le singole persone, ma a mettere in ginocchio le comunità evangeliche, nelle quali i pastori si possono sposare e dove le profondità di Satana spesso vengono prese per volontà di Dio. Al guinzaglio delle loro anime gemelle a cui hanno ceduto lo scettro, fiaccati nelle slancio e sradicati dal vero amore, molti pastori non hanno più la forza di mordere...né il coraggio di abbaiare.

283
"Attirami dietro a te, corriamo!" (Ct 1,4)
In materia sessuale stabilire ciò che è peccato da ciò che non lo è, credo sia impresa impossibile...nonostante i contributi della Bibbia nel gettare luce si finisce ancor più nelle tenebre. Fermo restando il fatto che si debba camminare con prudenza perché questa è la strada maestra che conduce alla dissoluzione e occorra quindi custodire ogni sguardo per non scivolare nel vizio...tuttavia dobbiamo estirpare la convinzione che in questo campo crescano solo erbe velenose. Le chiese hanno tagliato la testa al toro stabilendo che tutto sia peccato al di fuori del matrimonio e gettando in tal modo sulla sessualità il marchio della maledizione. Nel Cantico dei Cantici si celebra la più bella storia d'amore che sia mai stata narrata, la sublime poesia di un desiderio irrefrenabile verso la persona amata. Attraverso un melodioso crescendo d'immagini sensuali intrecciate ad una natura rigogliosa, chi si lascia rapire dal fascino dei suoi versi può sfiorare i picchi del connubio del cuore...espressi con tanta purezza da riuscire ad allontanare quella maledizione e far percepire il desiderio come una un sacro dono. Quello stesso desiderio anima tutti gli innamorati, eppure agli occhi di molti risulta dalla intaccato dalla corruzione. Io credo che le persone che si amano debbano guardarsi ed essere guardate con l'incanto che si genera nell'animo quando si legge il Cantico dei Cantici...e lasciare che sia l'anelito divino ad insegnare loro il cammino.

284
Ieri una mia cara amica mi ha detto...parlami dell'abbigliamento delle donne, come dovrebbe essere? Io credo che l'unico abito di cui una discepola di Cristo si debba vestire quando si mette alla sua sequela sia la semplicità...e per farlo deve spogliarsi di ogni sensualità. Questa condizione si verifica soltanto quando si scoprono le meraviglie della fede e si passa dalla vanità di una devozione esteriore al primato della vita interiore. Naturalmente in una donna di tale statura non devono esistere minigonne, scollature, abiti aderenti, chiome roboanti, profumi penetranti...deve essere sobria in ogni luogo ed in ogni circostanza. Ma questo non è sufficiente quando si incontra l'occhio malato di un uomo il cui corpo è immerso nelle tenebre e resta preso dai lacci della sua grazia. Allora la donna deve avere coscienza di essere anche una mina vagante, di avere un potere devastante negli sguardi, nei gesti e persino nei respiri...nonostante non faccia nulla di male.

285
"vi dichiaro marito e moglie"
Quando si parla di matrimonio e del tempo in cui si viene abilitati alla consumazione dei rapporti sessuali si spalanca una voragine! Si pensa che il matrimonio cominci quando il sacerdote o il pastore ci sposa attraverso la fatidica sentenza, oppure quando ci si unisce per la prima volta nell'amplesso come potrebbero lasciar intendere alcuni passi dell'Antico Testamento...vedi Isacco e Rebecca che fecero l'amore prima ancora di aprire bocca, oppure semplicemente nell'istante in cui due cuori si innamorano. Non è facile vedere la verità nella nostra tenebrosa realtà! Tuttavia io credo che Dio abbia una visione più ampia della nostra e ragioni in maniera meno carnale di quanto facciamo noi, che abbiamo bisogno di circoscrivere i sentimenti e le promesse entro angusti spazi e precise date.

286
"Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna" (Ap 22,15)
Con queste parole che chiudono la Bibbia  viene puntato l'indice per l'ultima volta contro i nemici di Dio. Ad una prima analisi sembra che riguardi la feccia della società, gente quasi da galera, ma se ci togliamo la trave dall'occhio vediamo che i cristiani ci sono dentro fino al collo. Con il "fuori"...temo si intenda fuori dalle chiese e dunque a chi sia indirizzato questo passo è più che palese. "Nei cani"... possiamo identificare coloro che vivono una vita religiosa carnale fondata sull'accumulo di pratiche devozionali, vengono equiparati agli animali perché non hanno sviluppato una sensibilità spirituale che li elevasse al di sopra della realtà materiale. "Nei fattucchieri"... possiamo identificare tutti coloro che pregano per gli altri attraverso formule dettate dai falsi cristi delle apparizioni e locuzioni interiori, mi riferisco a quelle che promettono ogni bene per il solo fatto di averle recitate. "Negli immorali"... possiamo identificare i fedeli che hanno un tenore di vita nella media e non hanno il timore di addormentare le loro anime con il sonnifero del benessere. "Negli omicidi"... possiamo comprendere il Papa, i sacerdoti, i religiosi, tutti i pastori e le guide di ogni confessione che avendo smarrito la bussola trascinano il gregge verso la morte eterna. "Negli idolatri"... possiamo identificare i cattolici perché venerare la madonna e i santi è rendere il culto al diavolo che si concede sotto mentite spoglie. "In chiunque ama e pratica la menzogna"... possiamo identificare gli adoratori dell'eucaristia. Non essendoci la presenza di Gesù nell'ostia, né carnale né spirituale, ma solo simbolica...amano ingannarsi per praticare la menzogna.

287
"Beati i miti perché erediteranno la terra" (Mt 5,5)
Questa beatitudine viene interpretata in proiezione futura come se alle persone miti un giorno fosse dato in premio di vivere in un nuovo mondo, invece io la intendo diversamente e soprattutto che riguarda il presente. Credo che il Signore abbia voluto dirci che beati sono coloro che sanno godere dei piaceri di questo mondo, naturalmente non peccaminosi, in maniera misurata...senza eccedere. Il piacere che è guardato di traverso dal primo all'ultimo capitolo della Bibbia viene miracolosamente riabilitato da Gesù, seppure a determinate condizioni. E' come se la porta stretta per entrare nel Regno dei Cieli venisse un pochino allargata e la via angusta resa meno faticosa. Se il diletto viene assunto con giudizio ed a piccole dosi, perde la sua virulenza e diventa lecito.

288
Ascoltando certe catechesi si capisce che siamo alla fine del mondo. L'unico mediatore fra Dio e gli uomini è Gesù Cristo, lo ha detto lui e nessuno ha mai osato metterlo in dubbio, ma da qualche tempo sembra che si avvalga della collaborazione della mamma al punto da far dire a padre Livio che in paradiso comanda la madonna. Di eresie del genere radio Maria ne sforna in quantità...ieri parlava della necessità di fare adorazione nello stesso momento al cuore immacolato di Maria ed al sacro cuore di Gesù. Ma non ho capito se per evitare che adorando prima l'uno ci rimanga male l'altro e viceversa, oppure perché sia la soluzione ottimale dal momento che le probabilità di essere esauditi risultano raddoppiate. Siamo allo spezzatino della fantaspiritualità e vi assicuro che è immangiabile. Invito tutti ad ascoltare radio Maria e quel saltimbanco che è diventato padre Livio perché la verità risplende più luminosa se contemplata sulle sfondo delle sue panzane.

289
Ieri qui in paese sono arrivate le reliquie di Bernadette Soubirous, la mitica veggente di Lourdes. Io sono stato per anni innamorato di queste apparizioni dal fascino fiabesco fino a quando non ho scoperto la verità ed è crollato tutto. Da quel crollo si è salvata solo Bernadette che pur essendo stata la protagonista di uno degli inganni più colossali della storia ne è uscita, almeno ai miei occhi, candida come ci era entrata. Al tempo delle apparizioni era poco più di una bambina analfabeta e certo non poteva sapere né capire quello che neppure i teologi intendono. Tutta la responsabilità di quell'inganno ricade sul suo parroco, sul suo vescovo e su tutta la chiesa. Dopo le apparizioni è entrata in convento, obbedendo come sempre aveva fatto, dove ha trascorso anni di umile servizio vittima della persecuzione da parte della madre superiora fino a morire di tubercolosi ossea all'età di trentacinque anni. So che molti la credono all'inferno per aver spinto il popolo verso l'idolatria, ma io la considero un vaso d'elezione di cui si è servito il Signore per ingannare chi vuol seguire la menzogna. Ieri ho voluto renderle omaggio nella mia chiesa in cui non mettevo piede da anni...per Bernadette ho varcato quella soglia. Non per inginocchiarmi al cospetto di una santa, ma per testimoniare la mia ammirazione e la mia gratitudine ad una martire.

290
"Il salario del peccato è la morte" (Rm 6,23) 
La maggior parte di noi percepisce in questa maniera il peccato e Dio come il grande inquisitore. Ma dietro ad ogni peccato c'è una storia e dentro ad ogni storia spesso una tragedia. Non posso pensare che Dio sia tanto ingiusto da non tenerne conto. Qualche giustificazione ce l'abbiamo pure...essere nati con l'inclinazione al male a causa del peccato originale, vivere nel tempo della più grande depravazione, vivere in quell'Italia che moralmente viene considerata il cesso del mondo, essere capitati dentro la chiesa quando la sua gestione è passata da Dio a Satana, aver avuto genitori che ci hanno creato squilibri affettivi e desideri morbosi. Quando pecchiamo non dobbiamo sentirci tanto cattivi quanto disgraziati e se Gesù ha detto "tutti i peccati saranno perdonati"...è perché Dio lo sa!

291
Stamattina in spiaggia ho individuato una nuova patologia che possiamo catalogare fra quelle di natura intellettuale, il ritardo cognitivo di coloro che portano i cani al mare e poi li lasciano liberi di scorrazzare. Verso mezzogiorno è arrivata una giovane coppia con un bestione nero che ha cominciato a correre e tuffarsi fino a che non mi è franato addosso causandomi un taglio al piede con un artiglio. A quel punto ho fulminato il ragazzo dicendo...ma non pensi di dovergli mettere il guinzaglio? Lui mi ha guardato come si guarda un documentario alla televisione e come un clandestino nel paese della logica ha risposto...è spiaggia libera. Allora ero sul punto di replicare...ma se anche è spiaggia libera non sei libero di lasciare che il tuo cane sbrani la gente. Ecco avrei dovuto dirgli questo ma ho temuto che poi non sarei stato in grado di spiegare un concetto tanto banale.

292
"Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna" (Gv 8,44)
A volte cerco d'immaginare i rapporti con la gente che incontriamo come fossero preziose opportunità per costruire idilliaci paradisi dove non abbia accesso il male. C'imbattiamo in una persona che ci piace al primo impatto, scopriamo di condividere alcuni gusti o passioni, cominciamo ad entrare in affettuosa confidenza e tanto basta per concedergli un credito ad oltranza. Scorrono giornate all'insegna del lieto vivere ringraziando il cielo per quel dono più unico che raro, quando all'improvviso con la celerità d'un falco che avvista la sua preda, s'insinua un'ombra che rivela il sospetto d'una macchia. Può innescarla un malinteso, la tensione emotiva di un attimo d'incertezza...una scusa inventata per aggirare qualche intoppo. Ebbene, il brivido della temuta verità che minaccia di far saltare il banco, attraversa il nostro stupore con il sibilo assordante d'un treno in corsa nella notte...e la coscienza all'istante emette la sentenza che decreta la fine della festa. E' la menzogna...per quanto microscopica sia ad intaccare la stima, la menzogna a manifestare il torbido che fermenta nel nostro cuore, la menzogna a plasmare la nostra identità interiore, la menzogna a stabilire quale sia il nostro padrone. La menzogna a conclamare che chi mente anche su questioni di banale importanza riceve il marchio della diabolica figliolanza.

293
"un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna" (1Cor 13,1)
Questo passo di san Paolo calza alla perfezione per un personaggio molto celebre del web...Marco Vuyet. Dopo averlo avvicinato con grande rispetto e stima per il buon lavoro fatto con il suo blog Alarma, ho avuto alcuni scambi di vedute e purtroppo ho dovuto constatare un atteggiamento di prevenzione a prescindere da quello che dicevo, un'aggressività ingiustificabile tra fratelli in Cristo e un dinamismo spirituale arrugginito da duemila anni di inattività. Quando non ci si è tolti dall'occhio la trave del peccato di presunzione d'essere senza macchia, si dovrebbero fare frequenti bagni d'umiltà per rinvigorire la memoria della nostra debolezza...rinunciando a puntare l'indice contro i malati per limitarsi a predicare il perdono di tutti i peccati. Inoltre è doveroso rimarcare che è da considerarsi a tutti gli effetti un falso profeta, anche se di tutt'altro stampo, al pari della lunga lista che annovera e nel quale sarei finito anch'io se solo avesse trovato nei miei scritti qualche appiglio per condannarmi. Inoltre, esca dell'inferno, perché la superbia che emana e con la quale contagia chi gli presta ascolto...conduce nello stesso posto.

294
"Guai a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate neppure con un dito" (Lc 11,46)
Queste parole di Gesù fanno pensare...fanno pensare che chi legifera spesso esagera nel rigorismo, quindi queste parole sono un invito ad indagare con piglio ed attenzione le questioni che ci toccano per scoprire se ci hanno appesantito illegittimamente il carico. Sono parole che denunciano e condannano i farisei di ogni tempo! Gesù punta l'indice fra gli altri contro san Paolo, sant'Agostino, san Tommaso d'Aquino, contro lo stuolo di teologi partoriti nei seminari dell'intransigenza e i sacerdoti che hanno perseguitato e terrorizzato le coscienze più sensibili. La chiesa dovrebbe sapere che come "c'è un tempo per parlare ed un tempo per tacere"...c'è pure un terreno su cui si può camminare ed un terreno da non calpestare.

295
"Chi invece scandalizza anche uno solo di questi miei piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare" (Mt 18,6)
Noi pensiamo che queste parole di Gesù siano rivolte ai preti pedofili o a chi si macchia di peccati gravissimi, io invece credo che possiamo allargare di parecchio il raggio d'azione in cui queste parole vanno a pescare perché di scandali se ne consumano tutti i giorni sotto i nostri occhi...ma non li rileviamo. Per il mio sguardo semplice è stato uno scandalo che Giovanni Paolo II non appena eletto Papa si sia fatto costruire una piscina. Per la mia coscienza limpida è stato uno scandalo che madre Teresa di Calcutta quando si è ammalata sia andata a curarsi negli Stati Uniti invece di restare in uno dei suoi ospedali a condividere lo stesso trattamento dei diseredati. Per il mio cuore ardente è stato uno scandalo vedere che tanti sacerdoti corteggiano le vedove per farsi lasciare i loro beni.

296
Nei primissimi anni di questo secolo quando compresi la gravità del momento ed intravidi i primi segni della fine del mondo mi sentii chiamato a dare l'allarme...lo feci con grande passione distribuendo bigliettini per la strada. Una signora molto devota ne rimase colpita al punto di venirmi a cercare per chiedere lumi...le parlai e rimase persuasa. Dopo alcuni giorni la vidi arrivare insieme ad un sacerdote che sosteneva finanziariamente e le faceva da guida spirituale...volle che parlassi con lui della cosa. Dopo qualche battuta mentre stavamo entrando nel vivo della discussione ed io spiegavo certi passi della Bibbia che gettavano luce sulla questione, il sacerdote che non era per niente d'accordo con me...ebbe un'illuminazione! Prese la parola e disse con grande solennità..."fino a quando il Signore farà nascere un bambino il mondo non potrà finire". La signora si sciolse perché era quello che voleva sentirsi dire e lo guardava come fosse trasfigurato in angelo di luce, lui aveva il sorriso beffardo di chi ha calato l'asso di briscola e chiuso la partita...ed io ricordo d'aver pensato che quella perla l'avesse tratta dal catechismo del buontempone.

297
"Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole" (Mt 6,7)
Ho sentito padre Amorth ed altri esorcisti dire che il diavolo durante gli esorcismi confessi di essere terrorizzato da coloro che recitano il rosario perché è l'arma più potente contro di lui e se tutti i cristiani lo recitassero per lui sarebbe la fine. Mi sono chiesto tante volte e invito gli affezionati del rosario a chiedersi perché il diavolo, che fra le altre cose è anche il padre della menzogna, sia tanto stupido da rivelare il suo punto debole? Io credo che sia tutt'altro che stupido, ma che al contrario consideri stupidi tutti quelli che gli credono a cominciare da padre Amorth...che tiene tutto il giorno la corona in mano per perdere tempo e offendere Dio. Perché si insulta e Dio quando si prega contravvenendo ai più elementari principi della preghiera.

298
Quando scoprii che eravamo giunti alla fine del mondo pensai che Dio avesse ritirato il suo spirito affinché l'uomo, abbandonato a se stesso, andasse alla deriva. Pensai che il cielo fosse chiuso, che non ascoltasse più le nostre preghiere e schiacciato da tale convinzione smisi di pregare. Ora ho trovato un ottimo motivo per tornare a pregare, non per me o perché la gente si converta, non per promuovere il bene...ma per sopprimere il male. Ho deciso di pregare per Umberto Dini, per Giuliano Amato e Giorgio Napolitano, che prendono pensioni faraoniche ed ingiustificate. Stasera presenterò al Signore le istanze di milioni di italiani che a causa di questi predoni sono finiti sul lastrico. Stasera pregherò il Signore affinché li circondi la nostra sete di giustizia, li assedi la nostra rabbia...e li uccida la sua spada!

299
"Gesù non dice: se mi volete seguire dovete abbandonare il peccato; non esige che l'uomo si svincoli dal disonesto per darsi all'onesto; eviti cattivi compagni per cercarne buoni; consacri la forza del cuore alla sua donna per rinunciare alle altre; si dedichi ai suoi bambini anziché godersela per altre vie...nulla di tutto questo! Gesù esige che lasci le realtà più vicine, più vitali, più preziose per amore di lui. E quasi ciò non bastasse giunge a dire che chi non odia tutto ciò che ama non può essere suo discepolo"
La Bibbia non è un manuale di comportamento per giungere alla perfezione e neppure un mosaico da comporre per scoprire la mappa di un tesoro...è un testo deputato a comunicare lo Spirito di Dio. E' un testo oscuro in molti suoi punti, tanto più oscuro quanto più sembra chiaro, per questo necessita di essere decodificato. A tale compito provvedono certi autori di altissimo profilo per la loro capacità di percepire le frequenze eterne ed innescarle nelle nostre mutevoli dinamiche psicologiche, uno di questi è Romano Guardini autore del capolavoro..."Il Signore". Questo libro attraverso una serie di finissime riflessioni ci permette di penetrare fino alla radice il pensiero di Gesù e giungere ad una profonda intimità con lui, tanto da scoprire che quello che egli chiede ai suoi discepoli è spesso in antitesi con quello che chiedono le chiese. Quando ci si converte per esempio si pensa che il nostro primo nemico debba essere il peccato, ogni volta che si cade ci si sente indegni, scoraggiati e si può cadere nella tentazione di abbandonare il cammino...ma vediamo che Guardini è di tutt'altro avviso.

300
Ieri ho ricevuto una brutta notizia...Emma Bonino è guarita dal cancro! Avrei voluto che fosse morta per rendere giustizia agli oltre diecimila bambini che ha ucciso procurando aborti con una pompa di bicicletta, avrei voluto che fosse morta per la consolazione di quegli italiani che sputano sangue per arrivare a fine mese, avrei voluto che fosse morta per dimenticare di aver votato qualche volta radicale e avrei voluto che fosse morta per inumidire le labbra a chi ha sete di giustizia. Chi nasce pasionaria per morire capitalista traccia la parabola più disgustosa della vita politica e merita solo disprezzo. Ma avrei voluto che fosse morta soprattutto per il suo bene, che fosse morta come re Erode fra i più atroci tormenti e nonostante sia stata una belva sanguinaria le fosse stata concessa l'opportunità di rientrare in sé stessa...per ingoiare l'assenzio della propria perversione e salvare l'anima sua.

301
Di questi tempi in televisione si vedono programmi religiosi di infimo livello...Paolo Brosio è il re di questa spazzatura mediatica. Questo falso profeta attira la gente con l'arma del sensazionalismo, va a toccare le corde più intime delle persone malate o in difficoltà per attirarle nel suo business. Cercare di fare colpo attraverso i miracoli significa adottare la stessa tattica che usano le prostitute quando vogliono catturare i clienti...mostrare le loro volgarità. E questo falso profeta mette in luce la parte più volgare della spiritualità...volgare perché questo genere di fenomeni nel nostro tempo ed in determinati luoghi sono opera del diavolo. E lui ne approfitta per organizzare pellegrinaggi ovunque ci siano fuochi artificiali.

302
Si può essere sede di luce ed amore pur odiando Dio, si possono lodare e benedire le sue opere pur disprezzandolo. Quando luce ed amore non sono radicate nelle verità del Vangelo diventano letali armi di seduzione capaci di ingannare gli sprovveduti. Guardatevi bene da anime nobili, cuori sensibili a cui brucia pronunciare il nome di Dio, brucia pensare che si sia incarnato in Gesù e brucia riconoscere la sua legge. Tutti coloro che gravitano nell'area new age e religioni orientali, che fanno yoga, salutano il sole e ringraziano l'universo...sono membra di Satana vomitate dall'inferno per sedurre il mondo.

303
Il Padre nostro è la sola preghiera efficace...tutte le altre preghiere rivolte alla madonna, agli angeli e ai santi sono in abominio a Dio. Chi le recita si espone al pericolo di essere esaudito dal demonio ed il giorno del giudizio dovrà rendere conto dei benefici ricevuti dalla sua mano. Scoprirà che le sue fortune sono state propiziate dal principe dell'inganno e capirà d'essere finito sulla via spaziosa che conduce alla rovina.

304
Oggi la giornata è cominciata male...una signora mi ha tolto dai suoi contatti dopo alcuni giorni di discussione su temi religiosi. Ho provato il dispiacere del pastore che perde una delle sue pecore migliori. E pensare che aveva bei talenti: acuta intelligenza, felina sensibilità, capacità di esprimersi per lampi accecanti e la condizione indispensabile per rinascere a nuova vita...una vita d'inferno!

305
"Padre nostro che sei nei cieli" (Mt 6,9)
Io credo che la maniera di approcciarsi a Dio possa essere condizionata dal rapporto che si è avuto con il proprio padre terreno, arrivando fino al punto di comprometterne la corretta evoluzione e deviarne le traiettorie. Laddove è prevalso il dettato dispotico potrebbe essere arduo scorgere il volto del Padre buono delineato da Gesù...e questo a causa del distanziamento imposto dal terrore e dal timore maturato nell'intimità. Il primo manifesto...figlio dell'effetto castrante ricevuto. Il secondo più strisciante...a causa della responsabilità che ci si addossa per non essere stati in grado di renderlo più umano. Chi si ritrova in questo stato potrebbe avere grande difficoltà nella preghiera...difficoltà ad inginocchiarsi, difficoltà a guardarlo negli occhi, difficoltà a trovare le parole. Tuttavia dobbiamo andare oltre immaginando quante volte il nostro carnefice avrà dovuto morire in cuor suo, per sopportare gli abusi che ne hanno sfigurato l'assetto interiore. Dunque svincolarlo dal ruolo di padre per abbracciarlo nella veste capace di cementare la più solida comunione...fratello nella tribolazione. E crescendo in sapienza si ringrazierà il Cielo per quel padre che in un mondo sempre più votato all'orizzontalità, ci ha trasmesso il rispetto reverenziale per l'autorità.

306
"segno di contraddizione"(Lc 2,34)
Stamattina un estimatore delle mie poesie mi ha tolto dalla lista degli amici perché scandalizzato da alcuni miei post ed in particolare quello su Emma Bonino è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Rispetto la sua decisione ma prima di essere un poeta che compiace i suoi ammiratori ci tengo ad essere un difensore dei perseguitati che addita gli scandali e fa tremare le coscienze...prima di piacere agli uomini cerco di piacere a Dio. Gesù si è posto quale pietra d'inciampo, cosa che cerco di fare anch'io quando parlo. Mi dispiace per la sua delusione, comunque pur essendo io uscito sfigurato ai suoi occhi da questa vicenda le mie poesie nessuno le deturpa...quindi nulla perde in bellezza. Ma tutto perde in verità per la cattiva volontà di non voler guardare oltre le apparenze.

307
Pur essendo cristiano fino al midollo ultimamente mi sto portando su posizioni libertine. Sono per i matrimoni gay, per il divorzio, per il sacerdozio femminile, per l'apertura dei bordelli, per la liberalizzazione delle droghe, per l'eutanasia, per l'aborto...mi sto allineando alle posizioni di Dio che da qualche tempo ha tirato i remi in barca e lascia che il mondo vada alla deriva. Quando la frittata è fatta tanto vale soffiare sul fuoco per farla cuocere più in fretta!

308
Fin dalla creazione dell'uomo il male è sempre stato in guerra contro il bene, in questi ultimi tempi ha posto la sua dimora nei centri di potere ed infuria lo scontro finale. Ma nel panorama politico sta sorgendo una forza nuova che non è di destra, né di sinistra, né di centro e non ha religione nel suo dna...in Italia è il Movimento Cinque Stelle, in Europa i Verdi. Un'energia pulita che non sa da dove viene e non sa dove va, una generazione che va ripulendo il mondo sull'onda della sua cristallina onestà. Un esercito senza armi, senz'anima e senza orizzonti che non rinnega Dio ma lo ignora. Un'umanità di zombi che giunta al bivio fra il bene ed il male...ha scelto il nulla.

309
Quando leggiamo i Vangeli, gli atti degli apostoli e le varie lettere ci troviamo a registrare eventi e discorsi maturati in un clima di grande fioritura spirituale con gli orizzonti luminosi di un cristianesimo che viveva la sua alba radiosa. Ora stiamo vivendo il suo tramonto...o meglio la sua notte fonda. Le cose dette allora dobbiamo rivestirle dello spirito che grava sul nostro tempo, quindi guai a prendere un versetto e metterlo in pratica senza prima essere stati trapassati dall'angoscia del discorso escatologico di Gesù.

310
Ieri mi sono imbattuto in un poeta marchigiano molto noto, un professore universitario, uno dei tanti palloni gonfiati che sforna l'accademia. Ogni tre post in fb ne fa uno invitando caldamente gli studenti a comprare i suoi libri di poesie quasi contenessero il segreto della vita e la ricetta della felicità. Che tristezza, che vergogna, che scandalo! Se tu poeta vuoi comunicare qualcosa di bello e di buono fallo gratuitamente attraverso un blog dal momento che oggi ne abbiamo la possibilità...e dai gratuitamente a tutti la possibilità di condividere quella verità e bellezza che gratuitamente ti è stata donata. Quanta poca poesia in questo manipolatore di parole benestante che si spaccia per poeta e non ha un briciolo d'amore, ma solo desiderio di adulazione e sete di gloria.

311
Viviamo in un tempo in cui bisognerebbe dilatare il codice penale con nuovi reati. "Guida in stato di demenza"...laddove si dovrebbe perseguire chi fa più di cento metri in auto senza averne una legittima urgenza. "Istigazione al suicidio"...ogni volta che il Cavaliere rifonda la famiglia, rifonda il Milan e rifonda il partito. "Vilipendio alla dignità del genere umano"...quando segna la Juventus l'imbarazzante siparietto Nedved, Marotta, Agnelli che esultano come monelli. "Furto d'aria continuato ai danni del creato"...perché quelli che respirano senza ringraziare Dio rubano credendo che sia tutto a buon mercato. "Riduzione in schiavitù"...per tutti coloro che si lasciano catturare dalle ultime mode senza pensare. Per questi reati non proporrei la multa e neanche l'arresto, ma quattro ceffoni sonanti sul posto.

312
Scandali...stavolta mafia capitale. Ancora scandali, scandali su scandali, scandali dentro scandali...non se ne può più! Invece di continuare a perseguire i politici che tanto la fanno franca, non restituiscono un centesimo, conservano la poltrona, la pensione e pure i consensi...credo sia giunto il momento di cambiare rotta, di rinunciare a ripulire il mondo dalla corruzione e pensare di risolvere il problema in tutt'altra maniera. Attraverso il suicidio collettivo delle parti lese ormai giunte allo stremo delle forze.

313
Con una velocità impressionante si va radicando e consolidando nella società contemporanea un diritto che è sempre stato il sogno del genere umano. Per millenni ha fermentato nell'immaginario collettivo fino a maturare in questi giorni sul palcoscenico del mondo...la pretesa che ognuno possa fare tutto quello che gli pare e sia severamente vietato redarguirlo.

314
Basta guardare lo spot della chiesa cattolica sull'otto per mille per capire che è finita in mano al diavolo, chi ha una fede autentica non può non rimanere disgustato da quella sviolinata senza pudore. Quello spot va contro la parola di Gesù che dice di fare il bene senza sbandierarlo ai quattro venti e si noti come ricorre alla seduzione, arma letale del nemico. Quanto miele per convincere...sia nei toni che nelle parole! Per parlare in questo modo bisogna aver svenduto la dignità proprio come quei sacerdoti che durante la messa giunti alla questua esortano i fedeli dicendo..."siate generosi". Faranno anche del bene non lo nego, ma credo che per farlo non usino più di quell'otto per mille che astutamente raccolgono...il resto se lo godono.

315
Quando pensiamo ad un rapporto sponsale fra un uomo e una donna in questo nostro tempo lo facciamo gettando le fondamenta su un piano di perfetta parità forti delle conquiste del femminismo. Anche Dio in principio era di questo avviso infatti quando creò il paradiso disse..."sarete una sola carne". Purtroppo non è durato quell'idillio...a causa della malizia del serpente, della curiosità di Eva e della poca accortezza di Adamo avvenne la catastrofica caduta. Da allora mutò decisamente quel rapporto..."verso tuo marito sarà il tuo istinto ma egli ti dominerà". Quindi da quel giorno ogni rapporto sentimentale uomo donna per essere in armonia con la volontà di Dio deve rispettare tale gerarchia.

316
Io temo che la dottrina della predestinazione conduca dentro un labirinto da cui l'uomo esce castrato della sua dignità. Siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, quindi mi sembra logico pensare che non siamo materiale di scarto, ma semmai primizie di notevole valore. E allora perché pensarci incapaci di orientarci verso il bene e dispensati dal muovere un dito di nostra spontanea volontà per conseguirlo? Quello che dice Paolo non quadra con la mia visione della verità, non si sintonizza con le frequenze della mia intelligenza, non si accorda con i palpiti del mio cuore. Penso che l'Apostolo in quell'occasione abbia steccato, che si sia talmente calato nella parte di maestro da essere sprofondato nella teologia da salotto, quella tanto cara alla filosofia che pretende di spiegare l'imperscrutabile con l'eloquenza. Ritengo inoltre un sacrilegio giudicare da dentro la dimensione del tempo le dinamiche dell'eternità. All'erudizione preferisco la beata ignoranza, la fiducia cieca in Dio, la consapevolezza che se vivo, soffro e fatico, avrò guadagnato il merito d'aver saputo dire di mia spontanea volontà...almeno un si!

317
Sono rimasto molto sorpreso quando ho saputo che una delle persone che più stimo per la professionalità con cui svolge il suo lavoro, Federica Sciarelli conduttrice della trasmissione..."Chi l'ha visto?" sia la madrina del gay pride. Quella che io considero una paladina della carità per l'amore con il quale si prende a cuore le disgrazie altrui, oggi l'ho vista in tutta la sua beata ingenuità e mi ha fatto quasi tenerezza. Infatti non appena saputo che le era stato conferito tale onore ha dichiarato solennemente come se avesse scoperto il paese dei balocchi..."mi porterò la costituzione, così potrò leggere l'articolo 29 che riconosce i diritti della famiglia ma non specifica che la famiglia deve essere formata da un uomo e una donna". Benedetta ragazza, la Costituzione l'hanno scritta uomini appartenenti alla classe più miserabile che esista...la politica, non mi pare il caso di farne un testo sacro. Ma resta pur sempre buona da usare come foglia di fico per nascondere la Bibbia.

318
Non auguro a nessuno di incarnare lo smarrimento che Dio soffre quando avverte la fragilità umana. Non auguro a nessuno di provare quello che Dio patisce quando consola le nostre pene. Non auguro a nessuno di amare come Dio ci ama per non sperimentare i tormenti dell'inferno. Per chi ama, veder soffrire, è ben più doloroso di soffrire...e martirio è non poter intervenire.

319
"ma io vi dico di non opporvi al malvagio" (Mt 5,39)
Si sta celebrando a Roma il gay pride in un tripudio di entusiasmo dal momento che la costituzione del nuovo mondo viaggia con il vento in poppa appoggiata dalla politica e non osteggiata più di tanto dalla religione. Come uomo di fede mi sento esattamente come si sentiva Lot a Sodoma mentre imperversava la depravazione e mi sembra di poter accostare fedelmente questo momento storico a quell'episodio tragico. Se a qualcuno venissi in mente di opporsi alla piega che stanno prendendo gli avvenimenti dico che i ribelli a Dio hanno tutto il diritto di regnare e disporre di questo mondo a loro piacimento per qualche anno...così sta scritto! Ricordiamoci che Lot non si mise a gridare allo scandalo, non si mise a protestare, non si mise a predicare...anzi pur di accontentare quei traviati giunse ad offrire le proprie figlie.

320
Non posso non puntare l'indice contro l'Australia caduta in una grande contraddizione per la quale mi auguro non resterà impunita. Pur dichiarandosi cristiana difendendo a spada tratta la sua fede dall'islamismo, tuttavia cade in maniera clamorosa nella materia più importante...la carità! La sua campagna per scoraggiare l'immigrazione è a dir poco vergognosa, mostra i muscoli e parla con toni intimidatori negli spot che vengono mandati per spaventare gente che a malapena tira il fiato. Guai a voi sepolcri imbiancati...spalancate le frontiere a chi fugge la guerra e soffre la fame di qualsiasi nazione, razza, popolo, lingua e religione siano, perché questo è il Vangelo. Prima che Dio rigiri la frittata e vi costringa ad andare a supplicare chi ora respingete.

321
Sono stato accusato di avercela con gli omosessuali! Ma dico...leggete all'incontrario ciò che scrivo? Sono anni che difendo a spada tratta la loro causa contro i perbenisti della chiesa, uno dei pochi che non li condanna perché io sono esattamente come loro, io con il mio peccato e loro con il loro. Sentendoli fratelli nella tribolazione non posso tacere e non raccomandare loro di prendere atto che la parola di Dio è veritiera e si compirà in ogni suo dettaglio. Io che conosco la verità per averla cercata e trovata al contrario di molti gay che l'hanno sempre evitata...faccio presente le esigenze del cielo affinché le debolezze dell'uomo si persuadano ad accettare una resa senza condizioni.

322
Quando nella vita ci troviamo di fronte a momenti difficili o ci capitano tragedie improvvise, sia che siamo atei o credenti, abbiamo a portata di mano una consolazione a cui ricorrere...il Vangelo. Non il primo che ci capita fra le mani...Luca, Matteo, o Giovanni ma quello di Marco, il più semplice e scarno, da cominciare a leggere seppure controvoglia e con la morte nel cuore. Questo Vangelo ha il potere di farci scorgere Gesù nella sua fisicità, è come un dito che si alza e ce lo indica tra la folla..."ecco è Lui". Gli altri Vangeli poi ce lo faranno conoscere intimamente, ma questo di Marco ce lo materializza davanti agli occhi, è una serie di istantanee impressionanti che lo catapultano nel mito. Anche se si pensa che non serve a nulla...cominciare a leggerlo e non smettere perché la nostra anima a nostra insaputa riconosce in quelle pagine la sua origine, la sua storia, il suo destino. I demoni che dimoravano nelle anime degli indemoniati all'avvicinarsi di Gesù si agitavano e cominciavano a gridare..."che vuoi da noi Figlio di Dio? sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?" Se dunque i demoni lo riconoscevano come loro nemico, quanto più le nostre anime che sono state da lui create lo riconosceranno come nostro amico e sapranno di non essere sole nel loro dolore.

323
Nessuno più di chi è stato rifiutato può comprendere gli omosessuali, nessuno più di chi lo è stato fin da prima del suo concepimento, nessuno più di chi è stato mutilato nell'infanzia dai silenzi ostili e castrato nell'adolescenza dalle parole aspre, nessuno più di chi è stato fatto sentire al pari degli omosessuali..."un errore". Tuttavia non dobbiamo cedere alla tentazione di diventare vittime sacrificali, di riunirci in una confraternita e scagliarci ciecamente contro chiunque si pone sul nostro cammino. Dobbiamo trovare il coraggio di calpestare il nostro trauma per passare oltre e trovare quella verità che a tutti è accessibile e tutti rende liberi...omosessuali compresi.

324
"Vieni Signore Gesù" (Ap 22,20)
Questa preghiera chiude la Bibbia e dovrebbe incarnare il desiderio più ardente del cuore di ogni cristiano. Oggi che ci troviamo alla vigilia del suo ritorno ci chiediamo se ci siano un giorno ed un'ora stabilite, oppure se in qualche maniera possa dipendere anche da noi abbreviare la grande tribolazione e accelerare la fine? Se possiamo concorrere con la nostra fame e sete a far maturare il più sconvolgente degli avvenimenti...il ritorno di Gesù nella gloria! Io credo che dipenda esclusivamente da noi, credo che fino a quando al suo orecchio non giungerà quest'invocazione scagliata con veemenza ed accenti disperati...Gesù non si muoverà. Per arrivare a questo dobbiamo crescere nella fede fino a prendere coscienza che il mondo è talmente marcio e l'uomo talmente perverso che la sola via di fuga da questo inferno...è il suo ritorno.

325
"La collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: Su, fa il censimenti di Israele e di Giuda" (2Sam 24,1)
"Satana insorse contro Israele. Egli spinse Davide a censire gli Israeliti" (1Cr 21,1)
Questo versetto del secondo libro di Samuele è uno dei più scandalosi e controversi della Bibbia...secondo il libro di Samuele è Dio ad incitare Davide a fare il male, secondo il libro delle Cronache invece satana. Per superare questa apparente contraddizione basta prendere atto che è la medesima cosa dal momento che satana è alle dipendenze di Dio e fa tutto quanto gli ordina. In questo caso Davide venne incitato a fare il censimento poiché si era insuperbito compiacendosi del potere che aveva raggiunto. Io credo che Dio quando spinge al male abbia sempre il fine di condurre al bene. Possiamo ipotizzare che quando concepiamo un peccato nel nostro cuore e non riusciamo ad abortirlo, la sola maniera per liberarcene sia quella di partorirlo affinché possiamo vedere e toccare i suoi effetti nefasti. E Davide dovette pagare il salatissimo tributo di settantamila uomini morti a causa della peste scatenata da Dio come punizione per il suo peccato d'orgoglio.

326
Non tutte le bestemmie sono in abominio a Dio, io credo che una in particolare gli sia gradita e giunga alle sue orecchie come una giaculatoria, quella in cui si apostrofa con il termine porca...la madonna. La parola madonna non esiste nella Bibbia, significa signora ed è l'appellativo con cui la chiesa cattolica venera la madre di Gesù ogni qualvolta ritiene che si manifesti nelle apparizioni. Nostra signora di Fatima, nostra signora di Lourdes, nostra signora di Anguera, di Guadalupe, di Akita, di Kibeho, di Amsterdam, di Bonaria...di Medjugorie. Chi ha aperto gli occhi sa che dietro tutte le madonne delle apparizioni c'è il diavolo...sa che si finge Maria per sviare i fedeli dal retto cammino e condurli all'idolatria. Quindi si può realisticamente pensare che maledire colui che lavora giorno e notte per mandarci all'inferno sia tutt'altro che peccato. Si è nella verità perché a chiamarlo porco non si dice certo un'eresia, inoltre credo sia un nostro diritto ed un piccolo risarcimento per il tormento che ci procura. Da oggi chi è frustrato e vuole sfogarsi può farlo con tutto il cuore a piena voce, da oggi con la certezza di colpire il bersaglio giusto.

327
Voglio spaccare il fronte dei gay! Voglio creare una frattura che divida quelli buoni da quelli cattivi. Voglio far comprendere a quei gay che non sentono la necessità di ostentare la propria condizione...che sono profondamente diversi  dai partecipanti ai gay pride e da quelli che possiedono un tale spirito. Voglio che prendano coscienza che c'è una fratellanza più alta ed intensa di quella che può legare un'affinità carnale, o una predilezione del cuore. Voglio che comincino vicendevolmente ad odiarsi perché ciascuno giunga ad amarsi e rinunciare alla propria vita pur di seguire la verità. Voglio che si sentano diversi proprio da coloro che fino a ieri sentivano fratelli...perché sono i loro più acerrimi nemici. Questa diversità che spalanca un abisso fra i gay condannati dalla Bibbia e quelli chiamati alla salvezza...la determina il timore di Dio!

328
Il principale atto di culto in vigore nel mondo si fonda su una menzogna, la santa messa infatti ha per suo fondamento una menzogna...far credere che Gesù sia presente con il proprio corpo e sangue nell'ostia e che sia il sacerdote attraverso un rituale ad avere il potere di operare questa trasformazione. Non è così e sappiamo che è stato il diavolo attraverso numerosi miracoli eucaristici ad irrobustire tale menzogna per sottomettere i fedeli ad una spiritualità carnale. Basta andare a leggere le vite di molti santi che hanno fatto dell'eucaristia il proprio idolo per rendersi conto in quale delirio siano sprofondati. Quando vediamo i sacerdoti assumere espressioni solenni nell'atto della consacrazione credendo di avere i super poteri come gli eroi dei cartoni animati...viene da sorridere pensando a come il diavolo se la rida sotto i baffi. La santa messa è degenerata in rituale magico, è diventata stregoneria né più né meno di quanto lo sia una seduta spiritica o un rito satanico. I sacerdoti sono veri e propri stregoni ed i fedeli gli adepti di una setta che profana la dignità di Dio.

329
"Anche voi siete ancora senza intelletto" (Mt 15,16)
Oggi ho avuto una ragazza sui venticinque anni seduta sul divano di fronte a me per più di tre ore ad armeggiare col cellulare...non si è mai alzata neppure per andare in bagno. All'inizio la guardavo con simpatia e benevolenza, la vedevo sorridere beata mentre scriveva e leggeva e pensavo..."sarà innamorata". Dopo un'oretta ho cominciato a guardarla con una certa perplessità visto che non aveva fatto una piega. Dopo due ero piuttosto infastidito da quell'isolamento totale in cui si era immersa, non uno sguardo né una parola al di fuori di sé stessa. Dopo tre ore avrei voluto spaccarle la testa! Io spero che Dio abbia più pazienza di me, ma temo che quello che oggi ha fatto quella ragazza la maggior parte della gente lo faccia continuamente. Sempre immersa negli schermi a gestire i propri affari non si accorge che ogni entità sensiente è nauseata dalla cecità totale a cui si è consacrata.

330
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Mt 6,11)
Tutti i giorni recitiamo il Padre nostro per chiedere il necessario per il sostentamento del corpo e dell'anima, Dio ci concede il primo in abbondanza e con grande voracità mangiamo. Ma quando tenta di imboccarci il pane quotidiano per l'anima...disagi, tentazioni e sofferenze al fine di domare il nostro spirito ribelle; invece di ringraziarlo e patire, non appena assaggiato il primo boccone amaro da buoni cristiani quali siamo...lo sputiamo.

331
"A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!" (Mt 25,6)
Come avvenne al tempo del diluvio universale e di Sodoma e Gomorra sta avvenendo ora. Come Noè e Lot furono avvertiti di mettersi in salvo con le loro famiglie mentre su tutti gli altri incombeva la catastrofe...così oggi Dio avverte i suoi perché possano scampare a quello che sta per accadere. Chi ascolta il grido e lo mette in pratica salva sé stesso dalla fine del mondo.

332
"Ecco lo sposo, andategli incontro!"(Mt 25,6)
Quando Gesù ci comanda di andargli incontro io credo che intenda sia fisicamente che spiritualmente. Fisicamente uscendo da tutte le chiese dal momento che ormai pulsano col battito dello spirito del mondo...e spiritualmente disponendosi a vivere interiormente l'ultimo esodo del popolo di Dio in cammino verso il giorno del giudizio.

333
E' sconvolgente notare come la parabola del banchetto narrata per la condanna del popolo ebreo e l'elezione di tutti gli altri popoli, possieda una potenza d'allarmismo capace di estendersi fino alla fine del mondo...costringendoci ad incarnare un'ansia insostenibile di evangelizzare. Si riceve uno slancio che non permette di restare dentro le chiese ad aspettare, ma spinge furiosamente ad andare nelle piazze, per le strade e lungo le siepi a cercare infelici da beneficiare.

334
In vista della venuta del Messia Dio suscitò Giovanni Battista per preparargli la strada, attraverso un battesimo di penitenza invitava il popolo al ravvedimento ed a cambiare vita. In vista del suo ritorno per il giudizio universale io credo s'imponga un gesto di purificazione da quella che oggi possiamo considerare la trappola mortale del cristiano...l'appartenenza alle chiese. Quindi un battesimo per tagliare ogni legame con il diavolo che attraverso l'impostura religiosa dei giorni della fine sta consumando l'ultima mattanza.

335
"Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi" (Mt 24,28)
Temo che questa profezia di Gesù si stia compiendo ora. Temo che questo assedio del terzo mondo all'Europa, questa invasione impossibile da contenere, questo torpore che paralizza le coscienze impedendo loro di vedere il male che si nasconde dietro il paravento dell'evangelica accoglienza...sia un castigo di Dio. I cadaveri siamo noi ricchi e sazi, gli avvoltoi l'orda migratoria pronta a divorarci.

336
Pochi giorni fa ho ricevuto le confidenze di una ragazza che mi diceva del difficile rapporto con la madre. Siccome vivono in città diverse si vedono di rado ed ogni volta non appena finiti i saluti di circostanza lei comincia a sollevare problemi, criticare le sue posizioni fino a rovinare l'incontro. La ragazza è arrivata ad un livello di esasperazione tale da non riuscire più a risponderle al telefono. Mi ha raccontato che i suoi genitori si erano separati quando aveva dieci anni ed a causa della delusione la mamma si era trincerata in un mondo tutto suo...escludendo persino lei e sua sorella. Ora che la tempesta è passata, ora che potrebbero vivere serenamente, ad ogni incontro puntualmente innalza questo muro che minaccia di cementare i loro cuori per sempre. Io credo che qualsiasi atteggiamento distruttivo da parte di una madre nei confronti dei propri figli sia possibile giustificarlo solo pensandolo come atteggiamento difensivo...deputato ad impedire una sofferenza devastante. E tale sofferenza in questo caso vada ricercata nel senso di colpa che un rapporto affettuoso farebbe insorgere...risvegliando il rammarico per tutti gli anni in cui è stata assente privando le figlie e sé stessa del tesoro più prezioso.

337
Stanotte ho fatto un sogno terrificante, ho sognato la goccia che fa traboccare il vaso. Il popolo inferocito si era riversato nelle strade e nelle piazze armato di coltelli e di bastoni...e si era diretto come un fiume in piena verso i centri del potere. Furono presi d'assedio il parlamento, le regioni, le provincie, i comuni e le sedi dei partiti di tutte le città e i paesi. Le forze dell'ordine assistevano impotenti perché le loro case erano presidiate dagli insorti e se avessero mosso un dito contro i giustizieri le loro famiglie sarebbero state trucidate. Sotto il riflesso di una luna spettrale, in un silenzio rotto soltanto dai colpi dei fendenti e dai tonfi delle scarpe nelle pozzanghere di sangue...si è consumata la mattanza.

338
"Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno di Dio soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono" (Mt 11,12)
Dobbiamo stare attento a non fraintendere queste parole di Gesù che istigano alla violenza...si tratta della violenza che ogni cristiano deve fare a sé stesso per trovare la strada per il regno dei cieli. Mi vengono in mente certi episodi delle vite dei santi...Francesco d'Assisi dovette farsi violenza per vincere la repulsione che provava verso i lebbrosi e solo con uno sforzo sovrumano riuscì un giorno ad abbracciarli abbattendo quel muro che lo separava dagli ultimi. Anche la nostra generazione figlia del benessere è chiamata a tale gesti per vincere i nostri istinti...come recarsi presso un cassonetto dell'immondizia e mangiare quello che di commestibile si trova. Per condividere in minima parte quella repulsione che dovette vincere Gesù per farsi crocifiggere per la nostra salvezza.

339
"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il Signore" (Gb 1,21)
Io credo che le parole più consone ad una circostanza luttuosa le abbia pronunciate Giobbe quando gli furono tolti, oltre a tutti i suoi averi, i sette figli e le tre figlie. Nonostante la terribile disgrazia Giobbe mantiene lo sguardo fisso verso l'alto, evitando di collassare nell'ispezionare l'evento dalla prospettiva terrena. Non si lascia vincere dalla tentazione di piegarsi sul dolore, di soffermarsi anche solo un attimo sulla tragedia. Questo grazie alla piena coscienza che i figli, prima di essere nostri sono Suoi figli e Lui è capace di amarli più e meglio di noi...ed orientarne i destini affinché conseguano il sommo bene. E' come se restasse ancorato all'eternità da dove le cose si vedono capovolte, laddove tutto è compiuto, rendendosi così invulnerabile agli artigli della caducità. E' come se vedesse già i suoi figli nella beatitudine del regno dei cieli e dunque non avrebbe motivo di disperarsi. E come lui siamo chiamati a diventare anche noi...attraverso un puro atto di fede.

340
Alcuni anni fa ricevetti una confidenza di cui non ho motivo di dubitare da una signora molto devota, signora ancora in vita che può smentirmi se racconto bugie. Riporto questa testimonianza per mostrare quanto l'inganno possa insinuarsi e l'ingannatore annidarsi nel cuore pulsante della chiesa...e prosperare senza che nessuno se ne accorga. Mi disse che il parroco della sua parrocchia, che anche io conoscevo molto bene, era stato per tutto il tempo del suo ministero sacerdotale...non credente! Aggiunse che si era convertito pochi mesi prima di morire durante un pellegrinaggio a Medjugorie che lei stessa gli aveva pagato. Un ateo che per sessant'anni ha insegnato il cristianesimo, non so se meriti una medaglia oppure la fucilazione. E temo che non sia stato un caso isolato, basta guardare a come molti sacerdoti si comportano per scoprire che credono...solo a quello che vedono.

341
"Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne" (Lc 16,9)
Queste parole di Gesù smentiscono Lutero e tutti coloro che affermano che salvi solo la fede e non le opere. Gesù ci dice che coloro che con le ingiuste ricchezze fanno opere buone meritano l'opportunità del paradiso al pari di coloro che lo ottengono grazie alla fede. Può sembrare scandaloso che il paradiso si possa comprare con lo sterco del demonio, ma dobbiamo pensare che Dio non guardi tanto all'oggetto del baratto, quanto alla carità che induce un cuore a donare.

342
"ma liberaci dal male" (Mt 6,13)
E' curioso notare che Gesù mai ha augurato fortune a chicchessia come invece siamo soliti fare noi con i nostri cari, i nostri amici, i nostri fratelli nella fede...mai sia stato prodigo di meravigliosi auspici per il futuro terreno. Piuttosto pare abbia sempre tenuto un profilo basso in perfetta sintonia con la preghiera da lui insegnata che sembra considerare la liberazione dal male il supremo bene che in questa vita si possa conseguire.

343
"la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Gv 1,5)
Gesù è il rifiutato per eccellenza, è colui a cui tutti hanno voltato le spalle. Chiunque è stato rifiutato ha nel cuore i giusti ingredienti per maturare i suoi stessi sentimenti, percorrere il suo stesso cammino e scoprire le meraviglie del suo amore. Chi è stato rifiutato quindi non consideri il rifiuto una sventura, ma piuttosto un privilegio che può spalancargli il paradiso.

344
"Dio lo puoi trovare solo se lo desideri come l'aria per respirare"
La grande intuizione di uno dei padri del deserto ci dona la suprema certezza che per nessuno è preclusa la salvezza fino all'ultimo respiro. Possiamo sperare che persino i peggiori empi, stolti e peccatori siano riusciti a salvarsi, a credere in Dio e sottomettersi alla sua legge un istante prima della morte...allorquando si creano le condizione necessarie a favorire la resa incondizionata. Bramare più di ogni altra cosa l'aria per respirare.

345
"Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce" (Lc 16,8)
Con queste parole Gesù invita i suoi discepoli a destarsi dal sonno di una spiritualità da manuale delle giovani marmotte, ad abbandonare quel profilo da brave persone pacifiche, sorridenti, pacioccone, amiche di tutti. Li esorta a farsi furbi per la causa del Vangelo fino a diventare scaltri e addirittura disonesti. Come disonesto fu Giacobbe che incitato da sua madre ingannò suo padre che era cieco fingendosi Esaù al fine di strappargli la benedizione.

346
Se guardiamo al clima spirituale che si respirava in terra santa alla vigilia della venuta del Messia ci accorgiamo che solo Giovanni Battista lo avvertiva in tutta la sua potenza malefica...tanto da generargli un pessimo carattere, oltre che un pessimo umore. Comprenderete allora che oggi alla vigilia del ritorno di Gesù in un clima mille volte peggiore, quanto sia necessario per dimorare nei pressi della verità covare un simile stato d'animo!

347
"A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!" (Mt 25,6)
Quante ragazze ebree avranno sognato di diventare la madre del Messia, quante avranno fantasticato e fra queste Maria di Nazaret a cui il sogno si è avverato. Non c'era nulla di male nell'abbandonarsi a quel miraggio, non era un desiderio di gloria ma la suprema risposta alla sua vocazione di serva del Signore alla quale era stata chiamata. Così tu fratello ogni volta che sogni di diventare, non qualcosa di bello...ma di buono. Così io quando sospetto di essere un versetto del Vangelo, di essere nato da mia madre in questo tempo, ma stato concepito in Palestina duemila anni fa dalle labbra di nostro Signore Gesù Cristo quando pronunciò la parola "un grido".

348
Stamattina sono rimasto scioccato da ciò che ha detto con voce concitata una giovane signora ad una sua amica mentre passeggiavano..."sai cosa ho chiesto all'universo, vuoi sapere cosa gli ho chiesto?" Non ho potuto ascoltare la risposta ma è stato sufficiente sentire la domanda per diagnosticare un tumore maligno all'ultimo stadio dell'anima. Ci troviamo nella stessa condizione di coloro che pregano la madonna e i santi. Chiedendo all'universo cadiamo nel peccato di idolatria permettendo al diavolo di approfittare della ghiotta occasione per esaudirci e ridurci in catene.

349
"cercherà di cambiare tempi e leggi" (Dn 7,25)
La cosa più difficile per ogni comunità cristiana è sempre stata quella di aderire ad una dottrina che fosse la più fedele traduzione della parola di Dio per il tempo che era chiamata a vivere. E' sempre stato lecito spingersi a fare opportuni adattamenti, ma altrettanto vietato fare radicali cambiamenti. Oggi ci troviamo a vivere uno dei momenti cruciali della storia, più che ad un bivio direi che siamo davanti ad un muro di fronte al quale non si può fare che un'inversione di marcia. La profezia di Daniele si sta compiendo sotto i nostri occhi, nelle tenebre più fitte opera una volontà perversa che lotta per legittimare certi comportamenti e certi peccati nel subdolo tentativo di indurre a cambiare le leggi che Dio ha stabilito. Per i tempi invece stiamo assistendo al tentativo di far passare il tempo della fine, che nel linguaggio biblico viene indicato come "il giorno del Signore" per un tempo ordinario preposto alla preparazione di un tempo speciale...un'era di pace e d'amore. Di fronte a questo ogni cristiano è chiamato a schierarsi per non servire due padroni: o adoperarsi per costruire un mondo migliore che ha i minuti contati, oppure votarsi alla missione di salvare anime intimando loro di prendere le distanze da tutto ciò che sta per essere distrutto.

350
Se il male è riuscito a penetrare persino in paradiso inducendo ik serpente a tentare Eva, niente di più facile e più certo che possa entrare in ogni opera dell'uomo. Affermo questo per sfatare il mito che la Bibbia sia manifestazione incontaminata del pensiero di Dio, che tutto ciò che dice sia oro puro, che possiamo affidarci ad ogni suo verso ciecamente. Dobbiamo essere prudenti anche quando leggiamo la sacra scrittura perché se il diavolo è stato capace di profanare il regno dei cieli avrà pure insinuato fra quelle pagine il suo veleno per indurci all'errore.

351
Come si può parlare di predestinazione quando dal primo all'ultimo libro della Bibbia la spada del giudizio pende sul capo di ogni uomo ritenendolo responsabile del bene e del male che compie? A meno di non pensare che faccia tutto parte di una farsa gigantesca in cui Dio se la suona e se la canta...ed il giudizio universale altro non sia che la ciliegina sulla torta del monologo di un pazzo da legare!

352
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!" (Mt 23,29-32)
La chiesa cattolica è la sede ufficiale dell'ipocrisia...quanti baci di Giuda da secoli va dispensando! Con l'avvio del processo di beatificazione di Giovanni Paolo I avvenuto nel 2002 e tutt'ora in corso, vediamo ancora una volta innalzato nella chiesa colui che dalla chiesa è stato eliminato. Si potrebbe obiettare che sia stata una congiura operata da pochi individui, dunque nessuna responsabilità collettiva, ma Gesù è di tutt'altro avviso. Egli dice che nel beatificare questo Papa i figli approvano l'operato dei loro padri, nonostante sembrano prendere le distanze affermando che non si sarebbero associati alla loro condotta...ma non basta, l'ira di Dio non esige solo la condanna, pretende l'esecuzione! Nessuno dentro la santa chiesa ha mai chiesto chiarezza, mai cercato la verità, mai invocato giustizia, mai preteso pulizia...si è lasciato che il tempo coprisse ogni traccia e fra qualche anno si farà una bella festa. Facciano pure ma sappiano che verrà loro chiesto conto al pari dei suoi carnefici del sangue di Albino Luciani. Potevano fare due cose per scongiurare l'irreparabile nel giorno del giudizio e non le hanno fatte: puntare il dito contro quello scandalo, oppure uscire dalla chiesa cattolica. Erano chiamati a gridare oppure ad andarsene, ma hanno preferito tacere spezzando il pane con gli assassini per restare incollati alle loro poltrone.

353
Molti si scandalizzano quando si dice che Gesù potrebbe aver avuto una relazione sentimentale con Maria di Magdala, come fosse un peccato capace di velare la sua divinità, una debolezza inaccettabile. Il Dio fatto uomo come ogni altro uomo avrà sperimentato ogni singola manifestazione della sua umanità, compreso il desiderio di amare una donna. Non alla nostra maniera però, non solo cadendo nella dipendenza del cuore e della carne, ma anche in virtù della pienezza del suo spirito capace di cogliere il frutto di tanta bellezza interiore...bellezza che il Maestro aveva esaltato in pubblico. Io credo che, a parte sua madre, la maddalena sia stata la persona che maggiormente è entrata in comunione con lui. Dopo averla liberata da sette demoni si mise alla sua sequela e la troviamo nei momenti cruciali: sotto la croce, alla sua sepoltura e prima a vederlo risorto.

354
Si va sempre più diffondendo in fb una campagna moralizzatrice gridata a furia di cartelli con scritte cubitali...per carità tutte cose buone e giuste. Chi le posta rimane prudentemente nascosto e nulla lascia trapelare della propria vita privata...tranne i sorrisi quotidiani con i vestiti buoni, i brindisi in occasione delle feste e carrellate di piatti cucinati più per mostrarli che per mangiarli. Siccome è diventata una pratica diffusissima sbattere cartelli in faccia pieni di saggezza ci si chiede come mai in Italia tutti predicano bene ma le cose vanno sempre peggio? Viene il sospetto che ci sia una profonda frattura fra quello che i cartelli dicono e quello che gli autori fanno...tanto da farci pensare che fb sia diventata la piazza principale del paese dell'ipocrisia. Ai maestri che ci vanno ad insegnare chiedo di voltare quei cartelli, leggerli e meditare.

355
"la verità vi renderà liberi" (Gv 8,32)
Quante anime nonostante conducano una vita intensa di fede vivono prigioniere della paura di peccare. Non appena si macchiano corrono in confessionale per pentirsi e riottenere l'integrità. Ogni volta che capita va in scena il festival dell'ipocrisia...l'attore consumato che c'è in noi rinnega il lupo che siamo promettendo di farne un agnellino. Il peccato viene ancora da molti concepito come nel Vecchio Testamento...un batterio killer capace di farci collassare e tocca correre a sirene spiegate in confessionale. Questo modo di fare annulla la parola di Gesù ed evidenzia che siamo tutt'altro che liberi se non riusciamo a svincolarci da questo circolo vizioso. La fede nelle sue parole ci dona l'antidoto contro il male, ci dona il potere di non subire più alcun danno dal veleno satanico. Potere che si riceve, non quando ci si converte, ma quando lo si comprende.

356
"omicida fin dal principio" (Gv 8,44)
Questa definizione con cui Gesù francobolla il Maligno m'induce a pensare all'aborto...un omicidio che avviene al principio della vita. Mi sembra lecito associare l'uno all'altro al punto da darmi la convinzione che in ogni aborto l'intento non sia quello di uccidere una creatura, ma la vita nel suo principio. E' il suo spirito ogni volta a manipolare le coscienze e avviarle verso l'interruzione della gravidanza perché solo una volontà perversa oltre il limite della distruttività umana può odiare a morte l'innocenza. Coloro che hanno bevuto l'amaro calice prendano atto di questa verità per alleviare il peso sul cuore, perdonarsi e farsi perdonare.

357
"Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore" (Os 2,16)
In questo passo Dio ci svela la condizione necessaria per incontrarlo...la solitudine! Oggi purtroppo è diventata prassi normale andare a Dio in nutrita compagnia attraverso le comunità e siccome dentro queste realtà si respira quanto di meglio possa desiderare la natura umana...si crede di essere giunti alla meta. Invece no, se non si considera la comunità come il primo passo per incamminarsi verso il deserto dell'interiorità si finisce nella trappola di una spiritualità di superficie. In questo deserto occorre andare da soli spogliati di ogni ricchezza e di ogni sapienza perché Dio si sveli.

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"Se il tuo fratello commette una colpa, va e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano" (Mt 18,15-17)
"Dio non vuole che i secolari si intromettano a correggere i sacerdoti" (Dialogo della Divina Provvidenza, cap.115)
E' risaputo che se si vuole far credere una menzogna è bene condirla con molte verità affinché passi inosservata. Leggendo anni fa da cattolico quale ero "il Dialogo della Divina Provvidenza" di Caterina da Siena, seppur rapito dallo sfoggio di tanta eloquenza rilevai un'incongruenza che ritenni di una gravità assoluta. Colui che si spacciava per Dio e dettava a Caterina quel lungo e minuzioso trattato sulla dottrina, affermava una cosa che andava palesemente contro le disposizioni di Gesù in merito alla correzione fraterna...di non riprendere i sacerdoti che sbagliavano perché avrebbe provveduto personalmente. Quell'affermazione adulterava radicalmente il fine per la quale era stata enunciata...estirpare la radice del male non appena cominciava ad attecchire, arrivando fino al punto di risolvere definitivamente la questione in un verso o nell'altro. Guadagnare un fratello, o considerarlo un pagano e un pubblicano! La correzione fraterna veniva scalzata da quella paterna per caricarla di maggiore autorità e far presumere maggiore efficacia...correzione che naturalmente non sarebbe mai avvenuta con il risultato di spingere i sacerdoti nella colpa verso la perdizione e mandare la chiesa in rovina. Allora cominciai a rendermi conto che il mondo delle locuzioni interiori e delle apparizioni era un terreno molto viscido nel quale il maligno poteva seminare con facilità l'errore. Caterina da Siena non perse nulla ai miei occhi in santità, ma la chiesa cattolica per averla dichiarata "Dottore della Chiesa" sulla base di un'opera dettata dal principe dell'inganno...perse un'abbondante porzione della mia credibilità.

359
"Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato" (Lc 11,27)
L'anonima voce di donna che si alzò un giorno tra la folla dicendo queste parole fece a Gesù un ottimo assist per innalzare sua madre. Quale più ghiotta occasione per tessere l'elogio a quella donna tanto virtuosa e renderle il meritato omaggio? Ma Gesù ignorò quell'invito. Da questo episodio ci viene un preciso insegnamento sulla rotta da seguire quando parliamo di Maria...passare oltre senza neppure nominarla. Ogni volta invece che la innalziamo attribuendole titoli onorifici e la incoroniamo assegnandole ruoli che non le competono ci poniamo contro la volontà di Dio.

360
"e quando si dirà, pace e sicurezza, allora d'improvviso li colpirà la rovina" (1Ts 5,3)
Io credo che questa sentenza di Paolo riferita allo scenario geopolitico mondiale dei giorni della fine si possa applicare anche per lo scenario interiore di ogni singola persona. Possiamo anche fare un percorso di conoscenza che esalta la verità in maniera infallibile e tuttavia essere sgraditi a Dio a causa della nostra eccessiva confidenza col mistero. Si può irritare Dio, non solo facendo il censimento dei propri averi come fece Davide, ma anche quello delle proprie sicurezze dottrinali. Si riesce in tal modo nell'impresa di seppellire quel ragionevole dubbio che ci permette di restare esseri umani timorosi di sbagliare...tanto più se si considera che per nemico abbiamo il principe dell'inganno.

361
"la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo" (Sap 2,24)
Questa sentenza della scrittura ci mostra l'intima connessione fra il diavolo e la morte, il principio del male e la sua fine, e ci indica la via maestra che conduce ad essa...l'invidia. La persona invidiosa è a tutti gli effetti una potenziale assassina, soffre nel vedere prosperare l'altrui gioia ed è costretta a vivere recitando. Ma non sempre le riesce, quando l'odio le esonda dal cuore è costretta come una cenerentola a fuggire dalla festa prima che esploda la sua rabbia e si manifesti la sua lebbra. Il suo cuore è sede di tormenti e macerazioni, è un continuo sprofondare e faticosamente bestemmiando risalire. La tragedia non sta nell'aver contratto il morbo, ma nel prendere coscienza che più si va avanti e più si peggiora...fino a scoprire che non esiste una cura.

362
"quelli che ha predestinati li ha pure chiamati, quelli che ha chiamati li ha pure giustificati e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati" (Rm 8,30)
Io credo che Gesù abbia pronunciato una sentenza che si pone come un macigno sul cammino della predestinazione interrompendo brutalmente il dettato di Paolo. Se Gesù afferma..."molti sono chiamati ma pochi eletti"...significa che soltanto una piccola parte di coloro che Dio ha chiamati e che per Paolo erano predestinati, superano il combattimento spirituale nella prova della vita. Gesù con le sue parole restituisce all'uomo quella dignità che lo fa artefice, seppure in minima parte, del proprio destino...quella dignità di cui Paolo lo aveva privato.

363
"Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno" (Mt 5,37)
Una dottrina può anche essere infallibile ma se produce credenti superbi ed orgogliosi della loro intelligenza, nonché della loro sapienza è una dottrina di demoni. Mi riferisco alla dottrina della predestinazione con l'annessa teoria della doppia chiamata e le strascico infinito di spiegazioni che occorrono per tenerla in piedi. Provate a dare un'occhiata ai canoni di Dordrecht per vedere quante parole in più sono servite al Maligno per cercare di convincere. Non è di alcuna utilità al cristiano sapere se sia predestinato o meno, ma se anche lo fosse è bene non crederlo. E' invece molto pericoloso sentirsi giustificato come il fariseo o credersi fin da ora addirittura glorificato come si crede il predestinato.

364
Torno a parlare di Giuda, della sua storia, della parte che gli ha assegnato il destino, del senso del suo suicidio. Sappiamo che Satana entrò in lui durante l'ultima cena e non prima...e sappiamo che lo fece servendosi della sua sete di denaro. Entrò in lui e con la sua complicità operò il deicidio. Poco dopo, presa coscienza dell'enormità del delitto, io credo che non solo Giuda ma anche Satana abbia vacillato...credo che il dio del male di fronte alla morte del proprio Creatore si sia sentito mancare il terreno sotto i piedi. Rapiti dal medesimo smarrimento per la prima volta scoprirono d'avere un cuore, un cuore più benigno della loro malvagità, che riversò nel proposito del suicidio la necessità del castigo. Per Giuda metterlo in atto fu l'estremo tentativo di ottenere la redenzione, per Satana, accecato dalla più cupa delle disperazioni...il rimpianto per non poter più sbarazzarsi di un destino ormai compiuto.

365
"non giudicate" (Mt 7,1)
Gesù ci comanda di non giudicare! Questa disposizione mira a contenere le reazioni che suscitano determinati comportamenti, non tanto perché siano errate le valutazioni che si possono trarre quando si giudica, quanto perché le responsabilità che si addebitano possono risultare completamente infondate. Ogni nostra azione, per quanto sembri solo nostra, è intimamente intrecciata alle imperscrutabili dinamiche della grazia di Dio che contemporaneamente al nostro operare...opera per la nostra salvezza.

366
"nessuno di loro è andato perduto tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la scrittura" (Gv 17,12) 
Queste parole di Gesù poco prima della sua crocifissione qualora fossero applicate a Giuda fanno pensare che sia andato all'inferno. Ci dicono che è andato perduto facendoci balenare la possibilità che sia stato sacrificato a recitare quella parte perché si adempisse la scrittura. Noi possiamo pensare che quel "perduto" valga fino a quando non consumò il tradimento e non possiamo escludere che dopo il pentimento si sia ritrovato. Gesù lo chiama figlio della perdizione ed a tutti gli effetti lo è stato fino a quel momento, ma ravvedutosi ha rinnegato violentemente la propria paternità. Per tutti gli uomini il giudizio viene dopo la morte, ma per Giuda stranamente è stato anticipato a dopo il tradimento...rendendo inutilizzabile il restante lasso di tempo.

367
Ogni fine anno si dovrebbe impiegare una giornata per scusarsi. Scusarsi per essere stati troppo presenti oppure troppo assenti, per avere taciuto quando si doveva parlare e parlato quando si doveva tacere. Scusarsi per il male fatto e per il bene non fatto, per il bene fatto male e per il male fatto bene. Scusarsi anche se si è fatto solo il bene per avere coscienza d'essere nulla di buono...e consapevolezza di esercitare il solo potere di dissacrare. Scusarsi per tutto il male fatto dagli altri perché alimentato dal vivo contributo della nostra malvagità che come un virus contamina ogni fibra del creato ed infine scusarsi per non essersi scusati abbastanza ed in maniera adeguata. E scusarsi se solo un giorno all'anno ci si scusa...e non ogni giorno per tutta la vita.

368
"sposarsi non conviene" (Mt 19,10)
Ricordo che un tempo avevo una Bibbia che traduceva questo passo in maniera assai diversa, quasi brutale e forse più veritiera, diceva infatti..."sposarsi è una cosa atroce". Gesù di fronte a questa considerazione allarmata dei suoi discepoli non arretra, non cerca di sdrammatizzare, non tenta di addolcire la pillola ma solleva da tale incombenza dicendo che ai malcapitati viene concessa la grazia di non comprendere. Ma di non comprendere cosa? Io credo che al di là delle oggettive difficoltà della vita di coppia, in ultima analisi questa atrocità si debba riferire all'impossibilità di far convivere due spiriti in una sola carne. Di vedere mutilato lo slancio dell'anima verso il cielo dall'essere confinati dalla comunione sponsale sulla terra. Dunque anche i matrimoni più felici alla luce della verità risultano atroci e tutta la loro virtù è figlia dell'incapacità di guardare oltre.

369
"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13)
Ieri nel Kenia si è vissuta un'autentica pagina di Vangelo con protagonisti i musulmani, una pagina esplosiva che potrebbe innescare una rivoluzione epocale...un bellissimo regalo di Natale. Alcuni di loro si sono posti come scudi per proteggere i cristiani che dovevano essere trucidati dai terroristi islamici nell'attentato in corso. Questo episodio apre uno squarcio nel muro d'incompatibilità che separa le due religioni, in un punto ci si trova d'accordo..."non uccidere" e lo si testimonia in maniera eroica. Ciò che più sorprende di questo episodio è che il comandamento dell'amore datoci da Gesù lo abbiamo trovato scolpito nei cuori di quei musulmani...quello stesso comandamento ormai sbiadito nei cuori dei cristiani.

370
Stanotte ho fatto un sogno semplice ma denso di significato. Mi trovavo sulla riva d'un mare piatto di una tranquilla mattina estiva quando all'improvviso vidi un'onda gigantesca venire verso di me. In un attimo mi ritrovai sommerso e trattenni il fiato in attesa di riemergere per poter riprendere a respirare...ma il tempo passava e restavo in apnea. Ormai allo stremo decisi di respirare pur sapendo che sarei morto in pochi istanti quando con mio grande stupore mi accorsi di poter immagazzinare aria nei polmoni nonostante fossi sott'acqua. Attraverso questo sogno credo che il Signore abbia voluto farmi capire che l'anima che ha fede riesce a sopravvivere anche quando sprofonda nelle tenebre.

371
"ti benedico o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25)
Gesù riservò queste parole ai dottori della legge, a coloro che si credevano sapienti per aver studiato la sacra scrittura. Oggi le potremmo ritenere buone per coloro che studiano la Bibbia, che fanno corsi, seminari e si sentono i legittimi depositari della verità. Per coloro che nei discorsi sono costretti a procedere a furia di citazioni dei versetti per non aver acquisito la capacità di assemblare il pensiero di Dio e porgerlo al prossimo con parole proprie in maniera elementare. Gesù mette in guardia dalla tentazione di credersi maestri solo per il fatto di aver studiato e precisa che costoro saranno ignorati dalla vera sapienza. Quindi è bene non ritenersi docenti di sacra scrittura all'università, ma piuttosto alunni dello Spirito Santo alla facoltà teologica della propria interiorità.

372
In questo Natale 2015 vorrei fare un accorato appello ai magnati della parola di Dio...Ravasi, Cantalamessa, Comastri, gente che ha passato la vita ad insegnare la sapienza. A costoro chiedo un gesto concreto, non la pubblicazione dell'ennesimo libro, ma un gesto che solo pochissimi hanno avuto il coraggio di fare...e fra questi metto al primo posto Giuda. Vorrei che riuscissero a vedere la verità, non più sfocata quel tanto da permettere di servire due padroni, ma nuda come io la vedo così da smascherare il loro tradimento e saggiarne la vigliaccheria...affinché ricevano la forza per andare in Vaticano a restituire i trenta denari al legittimo proprietario.

373
Si può colpire Gesù Cristo in tre maniere: rinnegandolo come fece Pietro, tradendolo come fece Giuda, o sopprimendolo come fecero gli ebrei. Pietro lo amava e lo rinnegò per paura...ma presto si ravvide, anche Giuda lo amava come pure il denaro e per questo lo tradì...ma poi si pentì. Gli ebrei invece lo odiavano senza ragione e lo uccisero godendo della sua morte. Tutti abbiamo sotto gli occhi l'atteggiamento di Papa Francesco verso le altre religioni, abbiamo visto quante volte lo ha rinnegato per paura di urtare la suscettibilità degli altri leader, quante volte lo ha tradito per denaro favorendo gli interessi della massoneria. Ora sta tentando di sopprimerlo facendolo uscire definitivamente dallo scenario spirituale e rivelandosi anche lui, al pari degli ebrei e di tutti coloro che si vergognano di lui...membra di Satana!

374
Credo di intuire nell'elogio che Ravasi ha fatto a David Bowie in occasione della sua morte il tentativo di creare una connessione fra i milioni di suoi fan e Dio...sperando in qualche conversione. Citando alcuni versi di una sua canzone il cardinale si è illuso di poter accendere la luce nelle coscienze di tanti giovani allo sbando...senza tenere conto che a fronte delle due o tre occasioni in cui l'artista ha nominato Dio durante la sua vita, c'è una montagna di materiale satanico sbandierato ai quattro venti, a viva voce e caratteri cubitali. Nessun artista si salva in virtù del proprio talento e Ravasi dovrebbe sapere che gettare un ponte fra il paradiso e l'inferno è un'operazione diabolica.

375
Sabato prossimo il mondo cristiano si mobilita contro i matrimoni gay, Roma sarà invasa da migliaia di famiglie regolari che rivendicano il diritto di camminare a testa alta. Il family day sarà una parata di mamme dal profumo di lavanda, di babbi tutta casa e chiesa, di bimbi dai sorrisi smaglianti, di sacerdoti prodighi di benedizioni. Io vedo in questa manifestazione il trionfo dell'ipocrisia e la ritengo non meno scandalosa dei gay pride! Ipocrita perché non si ha coscienza di manifestare contro quel male che proprio il nostro vivere antievangelico va ad alimentare. Se vogliamo combattere i matrimoni gay facciamo penitenza riducendo di tre quarti il nostro tenore di vita...e non il circo in piazza.

376
Alessandro Meluzzi...politico, massone, psichiatra, criminologo di acutissima intelligenza nonché marito e padre di tre figli da pochi giorni è stato ordinato vescovo di una chiesa ortodossa con il nome di..."Sua Beatitudine Alessandro I". Quando l'ho visto in abito talare per un momento ho creduto ad uno scherzo, ma appurato che era tutto vero non ho potuto fare a meno di notare che qualunque veste vada ad indossare abbia la necessità di comparire. Stavolta da testimone del Vangelo, anche per fugare ogni sospetto di narcisismo compulsivo, sarebbe stato opportuno avesse rinunciato a quella carica prendendo posto come ogni comune fedele sui banchi di una chiesa e non sull'altare.

377
"Non..."
Questo avverbio di negazione è l'imperatore dei comandamenti, domina con la sua ombra castrante ogni precetto, è la scure che mozza alla radice il nostro istinto. In pratica dopo aver imbandito una bellissima tavola Dio ci invita a sederci...per negarci di mangiare il meglio. E' questa la frustrazione che ogni uomo cova dentro e spesso ci fa vedere in Dio, non un padre, ma uno spietato inquisitore. Ma io temo che quell'avverbio sia diventato tanto minaccioso, non per Sua volontà ma per la cattiva coscienza generata dalla nostra colpa...quei "non" vengono recepiti come se fossero gridati da una voce carica di rancore e armata dalla brama di castigare per ogni passo fuori posto. Invece credo che Dio abbia voluto semplicemente mettere i paletti per disegnare la strada, che quando li ha pronunciati il tono della sua voce fosse basso e il suo stato d'animo sereno.

378
Non sappiamo che fine abbia fatto quel giovane ricco del Vangelo che declinò l'invito di Gesù a seguirlo, non sappiamo se più avanti si sia deciso a lasciare tutto per amore suo oppure sia morto in quella condizione. Ma sappiamo che Ravasi e un esercito di monsignori sono diventati vecchi rimanendo ricchi. E seppure infinitamente colti, al pari di quel giovane...spiritualmente acerbi e cristianamente marci.

379
Quante volte recitiamo distrattamente il "Padre nostro" senza badare a quello che diciamo, ma può accadere per grazia divina di restare folgorati dall'illuminazione non appena si pronuncia la parola..."Padre". In quel momento ci viene data piena coscienza di cosa significhi avere Dio per padre, di quali scenari spalanchi questa rivelazione e cosa comporti prendere possesso di tale figliolanza. Allora si è incapaci di andare oltre...rapiti nel sondare quel mistero svelato alle viscere più intime del nostro cuore. Ed è inutile aggiungere altro...quella parola contiene tutte le preghiere.

380
Di fronte alla barbarie dilagante invoco la pena di morte per un crimine misconosciuto come l'omicidio stradale, con le stesse modalità indicate dalla Bibbia. Per la nostra sensibilità corrotta torcere il capello di un delinquente sembra un atto di estrema inciviltà, ma in verità agli occhi di Dio non c'è inciviltà più alta del farsi beffe della giustizia. Invece della lapidazione propongo l'impiccagione in piazza con la diretta tv su tutte le reti, quale monito onnipotente per chi è tentato di mettersi ubriaco o drogato al volante. Con la complicità della politica che non riesce a fare neppure una legge elementare questi assassini continuano ad uccidere liberamente senza fare un giorno di galera. E udite, udite...continuano a guidare impunemente, con o senza patente!

381
Fedele al motto che vige in fb..."chi non dice la sua peste lo colga" vado a dire la mia sulle unioni civili e relative adozioni. Non ho nulla in contrario per le prime ed anche se Dio non è d'accordo, al pari di Lot a Sodoma mi faccio i fatti miei e rispetto la libertà altrui. Per le adozioni invece sono contrario, ma senza voler addurre alcuna ragione. E' come quando i bambini fanno domande assurde, tipo...perché il bianco è bianco? perché l'acqua è bagnata? perché il tempo passa? Non ci sono risposte, è così e basta! Ho la fortuna di conoscere un signore omosessuale che con mio grande stupore è contrario alle adozioni e quando gli ho chiesto il motivo ha fatto una smorfia di diniego, come a dire..."per una questione di pudore". Trovo che la risposta che taglia la testa al toro ce la dia una canzone di Jannacci che parafrasandola suonerebbe così...Possiamo adottare? No, voi no! E perché? Perché no!

382
"In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista" (Mt 11,11)
CR7 è il miglior calciatore al mondo e chiunque pratica questo sport fa di tutto per assomigliargli. Il CR7 del cristianesimo è Giovanni Battista, il più grande fra i nati di donna, tuttavia quanti sono pochi coloro che cercano di imitarlo...quanti pochi amano il silenzio, la solitudine, il nascondimento, il parlare schietto, il puntare il dito! Possiamo supporre che i cristiani al contrario dei calciatori siano meno ambiziosi e nonostante la motivazione infinitamente più alta a primeggiare si accontentino di modeste carriere. Oppure che non amino il sacrificio e la fatica, requisiti indispensabili per ottenere grandi risultati.

383
"forte come la morte è l'amore" (Ct 8,6)
Questo versetto del Cantico dei Cantici rivela un'equivalenza sorprendente, ma troppo spesso inavvertita e dunque incapace di fruttificare ottimismo...che l'amore ha lo stesso potere della morte! Da tale presa di coscienza è possibile trarre la fede per combattere la disperazione nel travaglio che precede il trapasso. Ci dona la facoltà, non solo di reggere l'urto contro l'assalto dei più macabri pensieri, ma anche di attraversare il guado sulle ali della perfetta letizia forti dell'interiore certezza che approderemo nel Regno dei Cieli.

384
Ieri guardavo un nuovo ordine francescano nato da poco in Sicilia...ottimi ragazzi, facce pulite, sguardi limpidi, consacrazioni, voti, promesse solenni, benedizioni. Il saio come al tempo di Francesco, scalpo alla stessa maniera, sandali, cordoni, rosari, aromi e profumi medievali. Nelle comunità religiose sembra che l'abito più di ogni altra cosa sia deputato a fare il monaco e la più profonda vocazione sia quella di atteggiarsi nel migliore dei modi. In verità risultano patetici, tanto fumo per nulla...o frati di poca fede lasciate che gli uomini vi vedano in mutande come Dio vi vede!

385
Nelle mie lunghe camminate lungo le strade mi capita spesso di vedere gente che mentre guida fa conversazione o armeggia al cellulare, a giudicare dai volti distesi si ha l'impressione che non siano urgenti comunicazioni, ma lunghe e piacevoli conversazioni. In prossimità delle rotatorie sono costrette a contorsionismi per riuscire a svoltare senza smettere di parlare e mentre incrociano il mio sguardo non mostrano né vergogna, né imbarazzo. Sembrano peccati veniali ma sono un pericolo pubblico al pari di ubriachi e drogati! Fra gli indicatori d'inciviltà questo è da considerarsi fra i più veritieri e consegna a noi italiani l'ennesimo oscar per la peggior razza. Nel mondo che vorrei lungo le strade metterei torrette di avvistamento con cecchini armati di cannocchiali e fucili. All'avvicinarsi del malvivente piantargli senza avviso una pallottola in fronte, non per eliminare un potenziale assassino, ma peggio...un emerito cretino.

386
"Padre nostro che sei nei cieli" (Mt 6,9)
Gesù ci ha rivelato che Dio è nostro Padre ed il luogo nel quale  risiede...nei cieli. Quando preghiamo basta alzare lo sguardo per trovarlo, oppure chiudere gli occhi per vederlo in quel frammento di cielo che è l'anima nostra. Il diavolo per interrompere questa filiale relazione, confidando nel bisogno morboso che abbiamo di avere davanti agli occhi qualcosa di visibile ed a portata di mano qualcosa di tangibile, ha innalzato un muro invalicabile...non solo dalle parole, ma persino dalla fede. Questo muro è la serie infinita di figure deputate ad intercedere fra noi e nostro Padre...le madonne e i santi. Cattolici, Ortodossi...non suona un po' ridicolo che degli estranei debbano intercedere fra noi e nostro Padre, come se non avessimo abbastanza confidenza con Colui che ci ha generato, con il nostro parente più stretto?

387
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume" (Mt 22,27)
Se le ossa dei morti, le reliquie, le ceneri avessero potuto generare una scintilla di vita credete che Gesù ne avrebbe parlato con tanta ripugnanza? Io credo che abbia usato toni dispregiativi proprio per tenerci lontani dal pericolo, per non farci cadere nella tentazione di farne oggetto di culto. Mi è capitato di vedere in fb una scena raccapricciante...uno ieromonaco ortodosso tutto contento per essere riuscito a procurarsi un'urna con le ceneri di un santo al fine di portarla nella sua chiesa...aveva la faccia di uno che sta per avere un orgasmo! Cattolici, Ortodossi...prendete atto che venerate qualcosa di molto simile allo sterco e questo certo non vi fa profumare di santità!

388
In questo tempo in cui tira un'aria da fine del mondo è opportuno rispolverare la propria identità religiosa perché sia ben chiaro a chi si vuole appartenere. Con il termine cristiani si abbraccia una vasta serie di comunità che di cristiano hanno conservato ben poco. Chi è nella verità non può sentirsi fratello di chi ha rapporti intimi con la menzogna, di chi come Cattolici e Ortodossi praticano l'idolatria, di chi come i Testimoni di Geova negano la divinità di Cristo, di quegli Evangelici che si sentono degni dell'elezione, di chi si serve del Suo Nome per eccellere o della sua chiesa per fare i propri interessi. Proprio per non essere tirati dentro questo minestrone di pseudo cristianesimo propongo di considerarsi e definirsi semplicemente..."discepoli di Gesù".

389
"Andate a dire a quella volpe" (Lc 13,32)
Ieri Papa Francesco ha tessuto l'elogio ad Emma Bonino che al pari di re Erode attraverso l'aborto ha compiuto una strage di innocenti. Come spesso accade si è spogliato da vicario di Cristo per assumere le sembianze di presidente dell'ONU. Questo è solo l'ultimo dei tanti messaggi in contraddizione con il Vangelo che il Papa ha lanciato con l'obiettivo di promuovere la pace fra tutti gli uomini...su basi inaccettabili e con persone improponibili. Gesù non ha mai elogiato Erode e solo una volta lo ha chiamato in causa per denunciarne l'identità...e lui avrebbe fatto bene a tacere perché da oggi la volpe che lo governa è stata smascherata.

390
C'è una sintomatologia che segnala l'insorgenza della più devastante delle malattie, quella che conduce alla morte eterna...la lebbra dell'anima. Una malattia diffusissima nel nostro tempo, difficile da diagnosticare per il fatto che i sintomi cambiano al mutare dei tempi e delle situazioni. Un virus che ogni volta si trasforma e per passare inosservato di generazione in generazione si nasconde. Oggi i sintomi principali sono tre...l'amore per gli animali, l'alimentazione vegetariana e l'ecologia. Qualora la passione con la quale si sostengono questi ideali superasse il buon senso e la ragione...si corra a leggere il Vangelo perché si è già in rianimazione.

391
Voglio portare come esempio da imitare uno dei più cruenti serial killer della storia, Jeffrey Dahmer, meglio conosciuto come il mostro di Milwaukee. Non per raccontare le sue efferatezze che superano di gran lunga le più perverse fantasie che si possano concepire, ma per mettere in luce la sua limpida conversione. Ecco le sue parole:
"Ora è finita. Qui non si è mai trattato di cercare di essere liberato. Non ho voluto mai la libertà. Sinceramente, volevo la pena capitale per me stesso. Qui si è trattato di dire al mondo che ho fatto quello che ho fatto, ma non per ragioni di odio. Non ho odiato nessuno. Sapevo di essere malato, o malvagio o entrambe le cose. Ora credo di essere stato malato. I dottori mi hanno parlato della mia malattia, e ora mi sento in pace. So quanto male ho causato. Grazie a Dio non potrò più fare del male. Credo che solo il Signore Gesù Cristo possa salvarmi dai miei peccati. Non chiedo attenuanti".
In lui vedo compiuta la parabola del fariseo e del pubblicano:
"Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".
Attraverso questa parabola Gesù ci dona la chiave della salvezza...la visione chiara della verità nella piena coscienza del proprio peccato. Quanti di noi sono disposti a chinare il capo e spogliarsi davanti a Dio come Jeffrey e il pubblicano?

392
In questi ultimi anni uno dopo l'altro sono caduti molti tabù. Dopo quello dell'indissolubilità del matrimonio tradizionale fra uomo e donna è caduto quello delle unioni omosessuali e sta crollando il fronte delle adozioni. In pochi anni si sono consumate tre rivoluzioni che sembravano impossibili...e non crediate che sia finita, altri tabù cadranno alcuni dei quali inimmaginabili. E' doveroso chiedersi se le prossime generazioni riusciranno a metabolizzare questi sconvolgimenti ed adeguarsi in maniera armoniosa ai nuovi canoni, oppure se ogni adolescente dovrà fare i conti con la legge morale scritta nel suo cuore ed ogni volta vincere la battaglia contro la propria anima per spegnere la scintilla divina. Io temo che avremo nuove generazioni ad esasperata conflittualità interiore da cui scaturirà una società con un'elevata incidenza di suicidi.

393
Quanto sentiamo in Rai toni trionfalistici per l'audience ottenuto dal festival ce ne rallegriamo, le cose del mondo si giudicano secondo i canoni della carne...ma quando gli stessi canoni vengono applicati alle cose dello spirito c'è da gridare allo scandalo. Così ieri quando ho sentito Papa Francesco dire che era contento per il milione di persone affollate in Messico ad ascoltarlo...mi sono cadute le braccia. Il Vangelo sconfessa drasticamente questa visione superficiale nell'episodio in cui Gesù rimase solo con i suoi più fedeli discepoli dopo che molti se n'erano andati a causa del suo parlare duro. Gesù disse ai superstiti..."volete andarvene anche voi?" E Pietro diede quella risposta che ha trapassato i secoli..."Signore dove andremo, tu hai parole di vita eterna". Fare molti proseliti è l'ambizione degli stolti che svendono a buon mercato un prodotto mistificato. Guardatevi dai falsi profeti come Bergoglio e da tutti coloro che alla qualità antepongono la quantità.

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"Allora rientrò in se stesso" (Lc 15,17)
Gesù nella parabola del figliol prodigo usa queste parole per indicare la presa di coscienza dell'uomo quando scopre di avere toccato il fondo della propria corruzione e decide di tornare alla casa del Padre. Il fondo lo si può toccare in varie maniere alcune delle quali inimmaginabili, tutti i giorni sotto gli occhi di tutti. Il protagonista della parabola per aver dilapidato tutti i suoi averi, altri per dilapidare il tempo in cose senza senso...bere, fumare, chiacchierare. Nell'era di fb persone di ogni età per dilapidare attraverso foto in cui fanno la linguaccia...la propria dignità.

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Un tempo a Sanremo si cantavano canzoni d'intrattenimento con la sola pretesa di emozionare, ora invece alcuni interpreti salgono in cattedra e si mettono ad insegnare. L'imberbe Francesca Michielin dall'alto della sua esperienza di vita insegna che non c'è nessun grado di separazione fra di noi, nessuna divisione, che andiamo tutti verso la stessa direzione...cancellando di fatto con due parole gli eterni opposti del bene e del male. La puffa Arisa per non essere da meno della sua collega ci aggiorna sulle ultime conquiste della teologia che ritenendo Dio troppo vecchio ha provveduto a sostituirlo con l'universo. Il lugubre Francesco Gabbani, vincitore della sezione giovani, dà al cristianesimo il colpo di grazia informandoci che Gesù s'è fatto agnostico. Fra gli ospiti anche Eros Ramazzotti ha voluto regalarci una perla del suo patrimonio intellettivo e gliene siamo ingrati. Dopo aver partorito per trent'anni canzonette per adolescenti ci sbalordisce affermando che ovunque c'è amore è famiglia...e tutti vivono felici e contenti.

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C'è un bambino che non appena nato è stato seppellito vivo. I primi due mesi di vita abbandonato ad un pianto ininterrotto fino a quando una zia si è presa la briga di portarlo dal medico e scoprire che aveva l'otite e non la capriccite. Un bambino che seguiva di nascosto sua madre con lo sguardo sperando di vederle spuntare un sorriso per trovare il coraggio di avvicinarsi. Un bambino a cui è stato negato di scaldarsi a causa del gelo che regnava in quella casa. Un bambino che passava ore piegato sopra un letto cercando di soffocare l'angoscia che gli mordeva lo stomaco. Un bambino preso a calci in mezzo alla strada dal padre per essersi aggrappato alle sue gambe il giorno che partì in cerca di lavoro. Un bambino a cui andava resa giustizia rimuovendo dal suo sepolcro la pietra del silenzio.

397
Oggi mi vergogno per tutti quelli a cui non è mai piaciuto nulla di me, quelli che mai una volta hanno messo mi piace su una foto, una poesia, una riflessione, una battuta. Poeti a cui non è mai piaciuta una mia poesia, fratelli in Cristo a cui non è mai piaciuta una mia riflessione spirituale...eppure ne ho per tutti i gusti e per tutte le stagioni. Mi vergogno per loro perché li sento miseri, come quelle persone avare coi cappotti sgualciti, gli orli consumati, i capelli unti, l'alito cattivo. A me dei like non me ne frega niente, servono solo a voi per arricchirvi d'un tesoro che non costa niente.

398
Se pensiamo alla vita eterna io credo che possiamo farcene un'idea più precisa cercando di immaginare, non tanto il luogo e la maniera di vivere, quanto le persone che la popoleranno. Sappiamo cha ci sarà Dio, un Padre premuroso che al ritorno di quel figlio sciagurato neppure lo rimprovera ma lo stringe a sé in un amoroso abbraccio. Sappiamo che ci sarà Gesù..."altro che Lady Gaga, altro che premi Nobel" colui che ha spezzato in due il tempo. Potremo invitare a pranzo a casa nostra il protagonista della storia più affascinante che sia mai stata vissuta sulla terra...farci raccontare la risurrezione di Lazzaro, se è vero o no che ha avuto una storia con la maddalena. Poi ci saranno i santi che abbiamo sempre sognato di imitare...avremo per amici intimi Francesco d'Assisi, potremo passeggiare con Martin Lutero, andare in vacanza con re Salomone...saremo dunque in squisita compagnia! Certo a pensarlo ora il paradiso può risultare piuttosto noioso, andrà sempre tutto bene, ci sarà sempre il sole, non ci saranno mai problemi, liti, intoppi, contravvenzioni...e ahinoi neppure la Champions League. Ma dobbiamo avere fede che vivremo eternamente immersi in un miracolo che renderà eccitante la camomilla, avventurosi gli sbadigli e spericolate persino le parole crociate.

399
"farò più rumore da morto che da vivo"
Padre Pio poco prima di morire fece questa profezia che puntualmente si è avverata svelando la sua vera identità. Siamo alla fine del mondo...la scrittura ci informa che Dio si è eclissato, la chiesa ha perduto la sua luce, i sacerdoti sono caduti nel limbo di una religione pagana, le potenze dei cieli sono sconvolte e di conseguenza la terra è diventata un covo di demoni. Padre Pio è uno di questi demoni che hanno avuto e tutt'oggi hanno il potere di operare attraverso falsi prodigi per riempire l'inferno. I veri santi sono in paradiso e non possono fare nulla, questa è l'ora di Satana e la voce autorizzata a compiere i miracoli delle conversioni non è quella dei santoni...ma quella dei profeti.

400
Papa Francesco mi ha fatto ridere di cuore quando ha detto che Donald Trump non è cristiano...da che pulpito viene la predica, come se lui invece lo fosse! Questi due nemici giurati sono più intimi di quanto pensino, hanno in comune l'avversione a Gesù Cristo, ma se nel caso del politico è fisiologica, da parte del religioso è necessaria per lasciarsi ammaliare dagli idoli che affollano le chiese. Non si può essere cristiani essendo anche mariani, perché il marianesimo attraverso sottili inganni conduce all'erosione dei pilastri delle verità di fede.

401
Come la ricerca del piacere carnale può condurre alla morte: pensiamo alla droga, all'alcol, o a quell'atto in cui si scherza col fuoco pur di godere all'ennesima potenza...al gioco erotico. Così anche la ricerca dell'estasi mistica può condurre alla morte eterna. Penso a quanti vivono una spiritualità ricca di delizie come i seguaci della madonna di Medjugorie...che vanno in estasi per i suoi messaggi, hanno orgasmi quando sfiorano i veggenti e toccano il cielo con un dito non appena mettono piede nella nuova terra santa. Il piacere in qualunque ambito lo si consideri può finire sotto l'ombra della maledizione perché è l'esca che usa il diavolo per attirare negli inganni. Chi gode di quello trascendente stia attento perché agli occhi di Dio potrebbe non essere diverso da quello dei depravati che abusano del sesso.

402
Chi ha la fede sa che siamo in piena Apocalisse nell'immediata vigilia dell'avvento dell'Anticristo ed a ruota dei due testimoni vestiti di sacco...testimoni che attendiamo come manna dal cielo. Queste due figure hanno molto in comune con Gesù seppure la loro azione sarà orientata in direzione diametralmente opposta. Come Gesù profetizzeranno e per farsi credere al contrario di lui non useranno la potenza risanatrice del miracolo, ma quella distruttrice del flagello. Come a Gesù non sarà possibile far loro del male per tutto il tempo della loro missione, come Gesù saranno il tormento dei i figli delle tenebre, come Gesù verranno uccisi a Gerusalemme, come Gesù dopo tre giorni risorgeranno e come Gesù saliranno al cielo sotto gli occhi di tutti. In questo tempo consacrato a Satana, Dio attraverso questi due profeti si prenderà la libertà di sbattere rabbiosamente il pugno sul tavolo del mondo...per ricordare a tutti chi comanda!

403
Ieri mi sono imbattuto in un programma che trattava un caso di omicidio nel quale l'assassino l'aveva scampata grazie ad un cavillo...un cold case di una ventina d'anni fa. Gli investigatori avevano trovato sangue nell'appartamento dell'assassino ma siccome allora non si poteva ancora estrarre il dna erano scesi nello scantinato per cercare altre prove. La fortuna volle che trovassero le chiavi dell'auto della vittima...caso risolto! Troppo facile...siccome non avevano il mandato per perquisire lo scantinato, ma solo per il piano superiore, l'assassino venne scagionato. Fino a questo punto tutto normale, siamo nella logica dell'ordinario degrado morale quotidiano, ma ciò che mi ha sconvolto e fatto vedere che spesso dentro ad un uomo si può nascondere un mostro, è stato sentire l'avvocato difensore dire che fu..."molto contento" per quell'inaspettato regalo della diabolica provvidenza. La coscienza di quell'avvocato non registrò affatto l'ingiustizia, non provò sentimenti di disagio o vergogna verso la vittima ed i suoi familiari...e non ebbe neppure il pudore di gioire a bassa voce dentro il santuario del suo cuore immondo per non dare scandalo. Quell'avvocato, al pari della maggior parte degli uomini del nostro tempo, palesò candidamente la propria oscenità e se ne fece vanto.

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Io credo che tutti coloro che hanno l'opportunità di fare il bene, in primis i medici, possano considerare Gesù il supremo esempio da imitare. Lui è stato il Primario di tutti i reparti di quell'ospedale infinito che ha gli ambulatori sui marciapiedi di tutte strade. Non aspettava che i malati andassero a lui ma era lui a cercarli, il suo onorario ricchi o poveri che fossero era pari a zero, la guarigione garantita ed al contrario di molti luminari non amava sentirsi un dio. Tutti i medici sono tenuti ad innalzarsi al suo rango dal momento che dovranno rispondere del talento ricevuto e credo che molti con un po' di buona volontà riuscirebbero ad avvicinarlo se solo mettessero al primo posto, non il successo e il guadagno, ma un briciolo di nobiltà d'animo. A questa generazione di medici che per l'incapacità di rinunciare al superfluo sono state revocate tutte le virtù, restano solo gentilezza e disponibilità per tentare vagamente di ricordarcelo. Almeno quelle, dal momento che non costano niente...usatele!

405
A volte può capitare di fare ogni cosa in maniera egregia ed alla fine sciupare tutto, in questo caso accompagnare persone che ci considerano una guida fino alla vetta più alta del mondo per far toccare loro il cielo con un dito e poi una volta arrivati in cima...spingerli nel precipizio. E' questo il pensiero che mi ha attraversato dopo aver sentito un predicatore parlare divinamente per un'ora di Dio, di Gesù, della legge e dei profeti, della fede, del dolore, della redenzione...e poi negli ultimi due minuti mandare tutto all'aria tirando in ballo la madonna.

406
"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,3)
Quest'affermazione di Gesù fa tirare un sospiro di sollievo ai benestanti inducendoli a pensare che in fondo per essere considerati tali basta non essere attaccati ai propri beni. Temo non sia così semplice...per poveri in spirito si intendono, non tanto coloro che amano in maniera misurata le ricchezze, quanto coloro che le odiano o ne sono indifferenti. C'è un sintomo che ci rivela se siamo degni di appartenere alla categoria beata...il disagio che ci assale quando frequentiamo certi ambienti popolati da quella che oggi viene definita..."bella gente". Se vi trovate a vostro agio in mezzo a loro...cominciate a rivedere il vostro concetto di paradiso!

407
"No, vi dico: ma se non farete penitenza, perirete tutti allo stesso modo" (Lc 13,3)
Quando accadono disgrazie immani come quella avvenuta ieri in Spagna nella quale tredici studentesse sono morte in un incidente stradale mi viene sempre in mente un episodio del Vangelo...quello della caduta della torre di Siloe nel quale persero la vita diciotto uomini. Gesù ci dice che quei diciotto non erano più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme, ciò nonostante su di loro si abbatté il castigo. Dai giovani di oggi immersi in un mondo che ha perso ogni senso del pudore, incapaci di opporsi ai quotidiani assalti del Maligno che attraverso i piaceri della carne li tiene sotto il suo calcagno...non si pretende che facciano i salti mortali, vista la loro inconsistenza. Non si pretende che facciano quella penitenza necessaria per scongiurare simili sciagure, ma che almeno si informino per sapere a cosa vanno incontro.

408
"Pensate che io sia venuto a portare la pace? No, vi dico, ma la divisione" (Lc 12,51)
Questo io credo sia il passo del Vangelo nel nostro tempo più tradito! Viene sbandierata ai quattro venti dai leader di tutte le religioni, in primis quella volpe di Papa Francesco, la legittimità a costruire ponti e promuovere la fratellanza universale. La pace viene innalzata ad idolo e posta sopra ogni altro valore per oscurare la volontà di Dio. Gesù è di tutt'altro avviso...vuole i muri e li vuole invalicabili! Nessuno può permettersi di accorciare le distanze fra un uomo e un altro uomo, fra una nazione e un'altra nazione, fra un popolo e un altro popolo. Non in nome della pace i cuori devono entrare in comunione, non in nome del bene, non in nome dell'amore...ma in virtù d'una sottomissione.

409
Capita sempre più spesso di imbattersi in profili di donne tanto devote quanto avvenenti che rendono testimonianza della loro fede postando continuamente cose religiose. In nome della causa per attirare l'attenzione fra un messaggio della madonna e un'invocazione a Gesù crocifisso...ci infilano selfie in cui appaiono a dir poco incantevoli. Primi piani sorridenti da tutte le angolazioni, riprese a tutto campo con le chiome al vento, piccanti particolari. Vedere per credere sembra essere il loro motto, nulla di più vero...peccato che mostrino la metà oscena del cielo! Dio non si è mai servito della seduzione per attirare le anime come invece fa il diavolo e fanno queste signore. Santa Giovanna Francesca di Chantal, donna bellissima, quando si mise alla sequela del Signore ricevette da san Francesco di Sales una santissima raccomandazione che mise subito in pratica...quella di spegnere tutte le luci della sua bellezza e chiudere tutte le finestre della vanità.

410
Il grande inganno capace di spingere i cristiani di oggi verso la rovina è l'ottimismo senza frontiere e senza ritegno...perché si trova agli antipodi dello stato d'animo che dovrebbe animare chi segue fedelmente il Signore. Per intravedere un futuro possibile attraverso le fitte tenebre del nostro secolo occorre spingere la propria incoscienza fino all'accecamento, così da mettersi nelle condizioni di partorire scenari gaudiosi senza un minimo di fondamento.

411
La conquista della fede è la più grande battaglia che l'uomo nella sua vita è chiamato a combattere ed una volta vinta non può certo deporre le armi, ma stare sempre in guardia per il pericolo di perderla. Al mutare delle realtà che ci circondano e delle tempeste interiori che ci attraversano possono di volta in volta mutare anche le ragioni della nostra fede, per tenere in vita un Dio attendibile nel nostro cuore. Così dopo aver acquisito la fede nella suprema certezza della sua esistenza, può capitare di doverla rifondare per credere nel suo amore. In questi ultimi giorni poi, guardando a quali pastori ha affidato le nostre anime e a che razza di politici ha consegnato le nostre vite, serve una fede eroica per credere che l'Altissimo...non abbia venduto l'anima al diavolo.

412
Poco fa sono rimasto sconvolto quando mi è schizzata davanti agli occhi una verità che mai prima d'ora avevo rilevato. Sappiamo tutti che Gesù è stato venduto da Giuda ai suoi carnefici per trenta denari ed avevo sempre supposto che fosse stata una cifra piuttosto considerevole. Oggi leggendo il brano del Vangelo in cui Giuda si rammaricava per il fatto che l'unguento profumato con cui la maddalena aveva massaggiato Gesù si sarebbe potuto vendere ricavandone trecento denari da dare ai poveri...all'improvviso ho visto la sproporzione. La vita di Gesù era stata valutata dieci volte meno del costo di una confezione di profumo...ma non poteva essere infatti approfondendo ho scoperto che quelle monete erano d'argento, seppure di un metallo non nobilissimo ne lievitava il valore. Traducendo in moneta corrente possiamo stimare che Gesù sia stato venduto per una cifra non superiore ai tremila euro, il costo di un'auto di seconda mano o di un vestito da sposa. Il più grave peccato di Giuda forse non è stato il tradimento, ma averlo quotato così poco!

413
Se durante il cammino verso l'incontro con lo sposo veniamo colpiti da qualche freccia avvelenata continuiamo a camminare guardando avanti e lasciamo a Dio il compito di vendicarci...fra noi e il nemico c'è un abisso! Lui è nel tempo e sapendo che gliene resta poco va sparando all'impazzata...noi stiamo navigando già sulle ali dell'eternità.

414
"Se un cieco guida un altro cieco cadono entrambi nella fossa" (Mt 15,14)
Quante poche anime oggi nelle tenebre fitte del nostro secolo conservano il dono della vista spirituale! Poco fa mi sono imbattuto in un cattolico che rimproverava i pentecostali a causa dei loro vaneggiamenti invitandoli a fare cenacoli per la madonna. E' come se un lebbroso dicesse ad un appestato..."vieni con noi che scoppiamo di salute". I cattolici sono ciechi e quindi non legittimati a fare da guide per aver avvelenato la dottrina...hanno lasciato che il demonio entrasse nelle chiese, salisse sugli altari e arrivasse persino a farsi pregare. Tutti sono ciechi, chi per un motivo chi per un altro, ma ognuno in cuor suo crede d'essere il solo a vedere e si sente in diritto di indicare agli altri la via migliore per la fossa.

415
"Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina" (Lc 21,28)
Non voglio porre l'attenzione sul fatto che stiamo vivendo gli ultimi giorni, come sembra ormai appurato, ma su chi siano i destinatari di queste parole. Se Gesù afferma di venirci a liberare allora noi dovremmo avere coscienza di vivere reclusi dentro una prigione, avvertirne il disagio e la necessità della liberazione...ma quanti di noi vedono le sbarre ed i terribili secondini? A me sembra che la maggioranza dei cristiani abbiano tutt'altro che un aspetto da carcerati, che non si noti sui loro volti la sofferenza per la detenzione. Addirittura in Vaticano, che dovrebbe essere il braccio della morte del penitenziario...li trovo tutti ben nutriti, ben pasciuti, sorridenti ed ottimisti.

416
"Quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva" (Dn 7,21)
Siamo abituati a pensare i santi come persone al di sopra dei comuni mortali, sempre fedeli ed incorruttibili...la scrittura invece ci informa che l'ultima generazione di costoro avrà caratteristiche ben diverse. La profezia di Daniele ci illumina fino al punto da farci sentire incarnate in noi le sue parole. Quale testimone della fede avverto una pesante sconfitta, perduto ogni slancio, prosciugata la preghiera, quasi impercettibile il respiro dell'anima, addormentata la speranza. Spinto all'estrema periferia di questo mondo, lacerato dal peccato, ad aspettare il lampo nel cielo che decreti il nostro trionfo.

417
"La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima pasqua nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione" (Catechismo della Chiesa Cattolica 677)
Dio ci ha dato un segno per farci vedere chiaramente l'ora che stiamo vivendo, sul trono di Pietro ha lasciato che s'insidiasse, ormai ben visibile a tutti...un demonio! In nome dell'umanesimo va scimmiottando uno pseudovangelo che corrode e distrugge i pilastri del cristianesimo, lasciando che in nome d'una falsa carità l'Europa cristiana sia invasa dall'orda musulmana. Non combattete per liberare la chiesa, è troppo tardi come sta scritto, la chiesa doveva morire ed è morta. Cercate piuttosto di salvare le anime vostre allontanandovi dalle sue rovine per non rendervi complici di Papa Francesco e tutti coloro che l'hanno assassinata.

418
Il Maligno in questo nostro tempo si è reso visibile assumendo un corpo...quello di Papa Francesco. Gli ha donato il suo spirito per abbagliare, la sua intelligenza per stupire, la sua astuzia per raggirare...ma nulla potrebbe e sarebbe solo un fantoccio se non ricevesse dal basso la potenza per operare. E questa potenza gliela comunicate voi sacerdoti che non contestate, voi religiosi che non insorgete, voi fedeli che andate a messa senza sapere d'essere la forza con cui devasta il bene.

419
E' risaputo che i musulmani hanno una forte avversione verso i cristiani perché li ritengono idolatri. Seppure con accenti meno esasperati condivido questa loro sdegno perché in spiritualità chi ha le idee chiare non può giustificare simili manifestazioni di degrado. E' davvero avvilente vedere gente accalcarsi per fissare lo sguardo su una statua...quando basterebbe sollevarlo d'un palmo per penetrare quei cieli che sono dimora di Dio e trovarsi al suo cospetto. Se un giorno l'orda musulmana cavalcando l'ira celeste in un impeto di giustizia distruggerà le tanto amate statuette...consideratela una grazia se non lo farà sulle vostre teste.

420
"Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi" (Es 20,5-6)
Noi uomini siamo abituati a catalogare le persone secondo ciò che palesano...ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, belli e brutti. Dio invece, essendo piuttosto egocentrico, li cataloga in riferimento a sé stesso..."quelli che lo amano e quelli che lo odiano". Andiamo dunque a svelare un volto di Dio crudele e vendicativo, un volto però indispensabile per infondere nel nostro cuore quel timore che è il principio dell'amore. Andiamo a scoprire le conseguenze dell'insensata scelta di odiarlo senza ragione, scelta che spesso facciamo senza sapere a cosa andiamo incontro, senza avere coscienza che tale scelta si ripercuoterà tragicamente sulle vite dei nostri figli, nipoti e pronipoti.

421
Ieri il campione del mondo di salto in alto Gianmarco Tamberi è riuscito a stabilire nella disciplina "statura morale" il record mondiale di salto in basso...record che difficilmente potrà essere insidiato. Si è permesso di trascinare brutalmente nell'arena il collega Alex Schwazer e testimoniargli la vergogna dell'Italia per la nota vicenda del doping nella quale è incappato. Incuriosito da tanta audacia, immaginando da chissà quale pulpito avesse emesso la sentenza, sono andato a curiosare nel suo profilo fb...ma non ho trovato che banalità adolescenziali. Banalità che agli occhi di Dio, al pari del doparsi, sono un'ottima ragione per cui doversi vergognare.

422
Quando cominciai a scrivere poesie feci qualche concorso e riuscii addirittura a vincere una coppa che mi portai a casa tutto contento. Mentre passavano i giorni la guardavo nella vetrinetta ed avvertivo come un disagio, mi sembrava di aver tradito la vocazione del poeta per essermi saziato di lodi ed onori...e nutrivo il timore di finire schiavo di una maniera molto subdola di farsi idolatrare. Così una sera d'inverno in un impeto di lucidità presi il trofeo e lo gettai fra le onde del mare in tempesta che in un attimo lo risucchiò nelle sue viscere. Da allora sono passati tanti anni ed ho atteso pieno di speranza che arrivasse, quale meritata ricompensa, almeno una Musa eccelsa. Meglio avrei fatto a tenermi la coppa!

423
Scrivere aforismi può prendere la mano fino al punto che ci si può ritrovare ad ispezionare tutto ciò che ci passa per la mente per vedere di cavarne qualche concetto che sbalordisca e frutti i commenti necessari per alimentare il nostro ego. Un tempo si scriveva solo sui grandi temi, oggi si scrive praticamente su tutto rastrellando ogni campo dello scibile, dell'immaginario, dell'impalpabile. Così ogni pretesto è buono e ci si diletta a proporre cinque aforismi sui cinque sensi...uno per ogni senso, sette sui sette nani, dodici sui dodici mesi dell'anno, diciassette sulle diciassette contrade di Siena, novantanove sulle novantanove disgrazie di Pulcinella. Per dare ulteriore stimolo agli spiccioli della letteratura invito i colleghi affetti da sindrome da stress post aforistico a lanciarsi in un'impresa mai osata prima. Scrivere tremilaseicento aforismi sui secondi che affollano l'ora mettendo in rilievo...le differenze.

424
"mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del Suo Nome" (Sal 23)
Questo versetto rivela la radice di una virtù oggi scomparsa...la dignità! Il salmista afferma che Dio fa le cose..."per amore del Suo Nome". Non per amore nostro, per guadagnare ammirazione, per sbalordire, per necessità o per compassione...in primis per amore del Suo Nome! Ed in questo sta la dignità...nell'essere perfetti per il timore di perdere la stima di sé stessi.

425
Oggi è stata una giornata dedicata ai bambini...ne avrei voluti ammazzare tre nel primo pomeriggio e un quarto un paio d'ore dopo. Nulla accade per caso ed oggi il Signore attraverso questa esperienza ha voluto farmi partecipe del passo più scandaloso della Bibbia. Mi riferisco allo sbranamento di 42 bambini da parte di due orse suscitate dal profeta Eliseo che li ritenne colpevoli di averlo deriso a causa della sua calvizie. Per anni ho cercato di digerire questo episodio assurdo, fino ad oggi in cui l'ho condiviso in pieno e posso assicurare che le mie ragioni erano molto più fondate di quelle del profeta. Oggi ho toccato con mano che fin dall'infanzia, con il supporto di genitori indecenti, si può diventare membra di Satana.

426
L'avarizia viene considerata un brutto vizio e spesso chi ne è sottomesso viene disprezzato e deriso, ma bisogna andare oltre nel giudicare queste persone perché pur essendo avare possono risultare evangelicamente virtuose. Se uno è avaro con gli altri alla stessa maniera che lo è con sé stesso non fa che adempiere al secondo comandamento e non gli si può imputare nulla. Se poi non è attaccato alle sue cose ed ha scelto di condurre una vita improntata alla sobrietà è anche meritevole di elogio perché mette in pratica il Vangelo.

427
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna" (Gv 6,54)
Io credo che vi sia una maniera carnale di intendere queste parole ed una spirituale. La prima ingannevole...l'eucaristia, la seconda veritiera...meditazione e preghiera, attraverso le quali Gesù ci comunica il suo modo di pensare e di agire. La meditazione quale operazione dell'intelletto che ci innalza verso di Lui, la preghiera operazione della grazia attraverso la quale ci comunica lo Spirito che dà la vita divina.

428
Stando alle ultime statistiche nella chiesa cattolica si registra una clamorosa tendenza a farsi sbattezzare soprattutto da parte delle giovani generazioni. Per come la chiesa predica e razzola direi che se lo merita, ma trovo superfluo e a dir poco ridicolo sottoporsi a questo rito ritenuto una sorta di esorcismo contro la santità. Se uno vuole andare all'inferno Dio certo non glielo impedisce, può farlo liberamente anche con tutti i sette sacramenti appiccicati nel fondo schiena.

429
"senza di me non potete fare nulla" (Gv 15,5)
Questa dichiarazione di Gesù sembra a dir poco allucinante...quanta superbia nelle sue parole? Basta guardarsi intorno per smentirlo, per scoprire che senza di lui un sacco di gente ha fatto fortuna, ha compiuto imprese memorabili, ha lasciato un solco profondo del suo passaggio in questa mondo. Ma Gesù non ha finito la frase per lasciare che fossimo noi a conquistare il non detto..."nulla di buono, nulla che vale, nulla che dura, intendeva dire". Nulla a lieto fine! Vista da quest'ottica cambia completamente la prospettiva perché Gesù guarda le cose e le misura attraverso i parametri eterni. E allora cosa abbiamo fatto di buono se tutto quello che abbiamo fatto va in rovina e noi all'inferno?

430
"veramente costui era Figlio di Dio" (Mt 27,54)
Questo passo del Vangelo incarna la speranza che anche la morte possa fecondare la vita. Quello che Gesù non ottenne attraverso la sua missione si compie miracolosamente grazie al suo trapasso. Non fece nulla perché ciò avvenisse, morì come ognuno di noi, ma ebbe fede che Dio completasse la sua opera. E Dio non ha tardato a rispondere, non ha mancato di rendere immediatamente testimonianza a colui che si era dannato per testimoniarlo. "Il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi risuscitarono". Dobbiamo avere fede che quando moriremo Dio farà la stessa cosa, produrrà un tale sconquasso nei cuori di chi non ci ha creduto da far loro dire..."veramente costui era un servo di Dio".

431
"Io sono la radice della stirpe di Davide" (Ap 22,16)
Stamattina mi è capitato di veder girare uno spot in cui il protagonista testimoniava la propria identità dicendo..."orgoglioso delle mie radici". Credo si riferisse alla radici della nostra terra, della nostra gente, delle nostre tradizioni. Ma costui ignora, come quasi tutti del resto, che la pianta della nostra vita ha radici ben più profonde e che siamo solo lontani parenti di quelle cose che sentiamo pulsare nella superficie del nostro cuore. La nostra radice è quel Dio che Gesù Cristo ha testimoniato, non con uno spot, ma con la sua vita e la sua morte...una radice che resiste ad ogni intemperia per chi ne ha coscienza e rende orgogliosi all'ennesima potenza!

432
"quello che devi fare fallo al più presto" (Gv 13,27)
Queste parole che Gesù rivolse a Giuda la notte del suo tradimento subito dopo che Satana entrò in lui, mi sento in dovere d'inoltrarle al Giuda del nostro tempo. E' molto singolare questa frase che appare sussurrata all'orecchio in un fuori onda a telecamere spente, si ha l'impressione che i due protagonisti stiano recitando un copione ed in un momento di pausa si mettano d'accordo per come si debba procedere. Gesù dice..."quello che devi fare"...quasi fosse già stabilito come dovesse finire la storia e Giuda suo malgrado fosse stato costretto ad accettare quel ruolo. Oggi quel ruolo è di Papa Francesco.

433
Ritengo che per due motivi si debba pregare Dio sopra ogni cosa...per la conversione e la perseveranza nella fede. Le persone può convertirle e guidarle solo Dio...non la nostra buona volontà, non il nostro amore, non la nostra sapienza. Quindi se vogliamo bene a qualcuno e vogliamo il suo bene è davanti a Lui che dobbiamo andare ad inginocchiarci affinché si metta al timone della sua vita. Ed allora diventa fondamentale la nostra insistenza nella preghiera, che non significa stare tutti i giorni a supplicare, ma alimentare questo desiderio ardente perché Dio percepisce i sospiri più intimi del nostro cuore come preghiere. Poi quando preghiamo dobbiamo avere la certezza che la nostra richiesta sia già stata esaudita a prescindere dalle condizioni avverse che si possono creare. La nostra fede ha il potere di mettere Dio con le spalle al muro, noi figli cattivi riusciamo a chiedere miracolosamente al nostro Padre buono...non il successo per una persona, non le ricchezze, non lunga vita, ma la cosa più buona che esiste...che lo accolga nel suo Regno! E Dio, vedendo che la nostra volontà combacia con la Sua...non può non concederla.

434
Noi discepoli di Gesù scrutiamo il panorama internazionale per individuare quei segni dei tempi che annunciano il suo ritorno...l'apostasia. l'anticristo, la pace mondiale. Ma ci sono altri segni visibili a tutti che sono ben più spaventosi dei mostri dell'Apocalisse...segni che annunciano che la depravazione ha raso al suolo tutti limiti. Uno di questi è l'addio al celibato per il quale si va addirittura all'estero...Croazia, Slovenia, Spagna. Quarantott'ore di sana follia grazie ai voli low cost prima di sbracarsi nei lussi del matrimonio. Ricordo ai giovani che fino a pochi anni fa si andava all'estero solo una volta nella vita...per emigrare in cerca di lavoro! "Dio è infuriato ed io sono il suo ruggito" scrissi tempo fa...spero che il mio ruggito di disgusto vi perfori l'orecchio e vi faccia intuire che con l'addio al celibato è probabile che lo diate anche al paradiso.

435
Zlatan Ibrahimovic il superbo ha voluto dare l'ennesima conferma di quanto sia coglione pur non essendocene assolutamente bisogno. Ha convocato giornalisti, addetti ai lavori e tifosi in un certo luogo ad una certa ora attirando su di sé l'attenzione, poi invece di tenere fede alla promessa fatta svelando il nome della squadra nella quale giocherà il prossimo anno...ha lanciato il suo marchio pubblicitario. Ho voluto riportare questo episodio per far capire a quei tifosi che sbavano per questa gentaglia...quanto questa gentaglia abbia rispetto di loro. Quando vedete Pogbà, Balotelli, Icardi e compagnia bella credete di vedere dei campioni ma in verità non sono altro che squallidi mercenari al soldo del miglior offerente. Invece di osannarli tirate fuori le palle e cominciate a sputare!

436
E' risaputo che presidenti della repubblica e capi di stato sono pupazzi al soldo del nuovo ordine mondiale...quando parlano devono sempre tenersi dentro i binari del buon senso ed astenersi dal dire cose che non siano banali. Obama qualche giorno fa in occasione della morte di Muhammad Alì ha fatto eccezione dicendo che il celeberrimo pugile ha reso il mondo migliore. E' una settimana che ci penso e non ho ancora capito come.

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"nell'officina del poeta si lavora per vivere"
Un giorno, era la fine degli anni ottanta, mentre muovevo i primi passi nel meraviglioso universo della regina della letteratura, sfogliando un'antologia di poeti marchigiani m'imbattei in una splendida lirica di un poeta maceratese che chiudeva con un verso che mi rimase scolpito nel cuore. Restai folgorato dalla sentenza di Remo Pagnanelli, il poeta secondo lui che era laureato con lode in Lettere Moderne, non era dunque un professore che insegnava all'accademia, ma un operaio che lavorava in officina. Non era frutto del virtuosismo intento a dilettarsi nel produrre arte per eccellere, ma secrezione del prioritario che faticava come ogni comune mortale per guadagnarsi il pane per vivere. Intuizione acutissima da parte di un genio che ha certificato la propria appartenenza ad una razza in via di estinzione dalla sensibilità felina e limpidezza cristallina con l'ultimo atto della sua vita...il suicidio avvenuto il 22 novembre del 1987 all'età di 32 anni. Con il passare del tempo inoltrandomi nei salotti buoni della cultura ebbi modo di constatare quanto avesse ragione e fosse profanata la sacralità del suo comandamento.

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Pochi giorni fa in fb mi sono imbattuto in un editore che dopo aver letto alcune mie poesie ha proposto di pubblicarmi nella sua collana, seppure a mie spese. Ho declinato l'invito tuttavia mi ha fatto piacere essere stato ritenuto degno di venir pubblicato da una casa editrice. Più tardi una comune amica mi ha detto che non era vero e che mi aveva preso in giro. A me sembrava sincero tuttavia tutto può essere, ognuno si diverte come meglio crede e come meglio può...per quanto trovi patetico che un editore di quel calibro e di quell'età si diletti a prendere per i fondelli i poeti dilettanti. Comunque sia nel caso fossi stato vittima di questo "scherzi a parte" virtuale, per quanto divertente definirei la sua condotta poco elegante considerato che tale casa editrice si definisce "book-tique della letteratura".

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Stamattina camminavo lungo la riva quando ho incrociato due ragazzi di cui uno aveva tatuaggi in ogni parte del corpo...disegni, nomi. date, l'altro neanche una virgola o un punto. Per un attimo sono stato sedotto da quello tutto scarabocchiato, ma subito dopo ho posato lo sguardo negli occhi dell'immacolato...per sondare il mistero della sua diversità. Oggi tutti fanno rumore al fine di attirare l'attenzione, ma è il silenzio a catturare il mio stupore.

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"Un uomo su mille l'ho trovato: ma una donna fra tutte non l'ho trovata" (Qo 7,27)
A volte mi capita di incontrare persone che per una serie di vicissitudini sono andate ad abitare all'estrema periferia della ragione. Quando sono uomini, seppure non sia per niente facile, cerco di spiegare come tornare in centro per riprendere possesso della facoltà di ragionare...quando sono donne mi limito a pregare.

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"Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?" (Mt 8,29)
E' risaputo che quando Gesù si avvicinava a gente posseduta da spiriti maligni, questi ultimi riconoscendolo cominciavano a gridare per timore di essere costretti ad uscire dalle anime dei posseduti. Alla stessa maniera quando una persona che possiede lo spirito di Dio si avvicina ad una persona contro Dio avviene la stessa cosa, seppure in maniera più blanda e non certo alla semplice vista...ma pian piano che si cresce nella confidenza. In queste persone si genera un'ansia che difficile da contenere, un disagio di cui non conoscono la ragione che si evolve fino a farle diventare insolenti ed aggressive...o seducenti ed assassine.

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"Alla sera della vita saremo giudicati sull'amore"
Questa celeberrima affermazione di san Giovanni della Croce viene spesso usata per assemblare il senso della vita cristiana, un sunto per mettere a fuoco ciò che di più conta...amare, ma temo che venga puntualmente travisata. Si crede che l'importante sia amare e si è portati a pensare che l'amore sia la libera manifestazione dei sentimenti del nostro cuore senza considerare che dovrebbe uscirne purificato dalle esigenze imposte dal Vangelo. Quindi ritengo che questa affermazione debba essere completata per fugare ogni malinteso..."alla sera della vita saremo giudicati sulla qualità del nostro amore".

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Oggi a causa del degrado morale siamo diventati avvezzi a provare sentimenti grossolani suscitati da emozioni forti, ma voglio segnalare una perla dell'universo interiore accaduta tanti secoli fa quando i cuori erano ancora capaci di registrare le più impercettibili fibrillazioni dell'anima. La madre di sant'Agostino, santa Monica, morì felice dopo aver visto il figlio per il quale aveva tanto pregato...non solo convertito alla fede, ma anche divenuto fedele servo del Signore. Quando morì, Agostino, in un momento di sconforto si sorprese a piangere...ed ecco la perla: subito dopo si scusò con Dio per aver versato quelle lacrime ingiustificabili.

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Oggi un banale episodio accaduto sotto i miei occhi mi ha fatto sentire il profumo della santità. Una donna che lavora tutto il giorno è esplosa in un grido di esultanza per aver finito il turno con mezz'ora di anticipo ed aver in tal modo trovato il tempo per stirare. Detta così sembra una presa in giro, essere contenti di stirare, ma vi assicuro che contiene il germe della più squisita santità evangelica. Avere una tale purezza di cuore da trovare gioia, non nel fare cose straordinarie, ma nel compiere il proprio dovere.

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Io credo che il mondo del calcio sia vittima di un potentissimo incantesimo che ha tolto a tutti la facoltà di ragionare...non ci si rende conto che si ammirano e si adorano elementi degni di sommo disprezzo! Un tempo i mercenari erano disprezzati perché combattevano al soldo di tutte le bandiere, ma in compenso rischiavano la vita per guadagnarsi il pane per vivere. Oggi i nuovi mercenari, pronti a cambiare maglia con repentini voltafaccia per contratti più sostanziosi non rischiano neppure l'influenza, arricchiscono come nababbi e si guadagnano l'infamia eterna.

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La vita del cuore precede e determina lo svolgersi della vita delle persone. Nella sua sensibilità felina l'organo del sentimento registra i più impercettibili movimenti dei due poli fra i quali oscilla l'amore...la dedizione e l'abbandono. A queste latitudini tradire non è commettere adulterio, a queste altezze tradire...è venir meno alle più elementari attese. Quando il cuore percepisce un'infedeltà del genere per qualche tempo indossa il lutto, poi per sopravvivere è costretto a scendere in basso.

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"Siamo infatti tribolati da ogni parte ma non schiacciati; sconvolti ma non disperati; perseguitati ma non abbandonati; colpiti ma non uccisi" (2Cor 4,8-9)
Queste parole di san Paolo sono la carta d'identità del cristiano giunto alla sua maturazione, se dopo anni di cammino non si finisce per incarnare queste parole, o si è andati fuori strada oppure si è rimasti al punto di partenza. Andando per la via angusta non si può non finire per essere tribolati, sconvolti, perseguitati e colpiti a morte. Chi sente estranee alla sua vocazione queste parole è bene che faccia un ripasso della propria vita spirituale per trovare il giorno e l'ora in cui ha cominciato a tradire il Vangelo.

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Il calcio ci regala un'altra pagina di ordinario squallore! Higuain che deve a Sarri e al Napoli il suo vertiginoso rilancio vuole andare dove il cielo è più blu disonorando vigliaccamente il contratto...senza un minimo di gratitudine per chi lo ha beneficiato e rispetto per la maglia che ha indossato. A me non fa tanto schifo Gonzalo che in fondo è solo un mercenario da neppure accostare come bandiera a quel gladiatore che era Maradona...quanto i tifosi che stanno pregando san Gennaro per ottenere la grazia di trattenerlo. Napoletani...riprendetevi il vostro amor proprio, quel verme non vi vuole e allora vomitatelo dai vostri cuori perché merita solo disprezzo. Se dovesse tornare al san Paolo con il Manchester, il Chelsea o l'Atletico Madrid, sia un coro assordante dal primo all'ultimo minuto..."Meglio con dignità in serie b che campioni del mondo con Higuain".

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Chi non conosce Dio in genere non ne ha una buona opinione, pensa che viva beato nel suo paradiso, lontanissimo dai nostri problemi e non si degni di muovere un dito per cercare di risolverli. Condivido questo pensiero...ma c'è uno che è disceso dal cielo, uno di cui non possiamo non avere che una stima infinita, uno che si è sporcato le mani, uno che ha fatto il nostro stesso cammino e patito le nostre stesse sofferenze, uno a cui il Padre non ha affatto spianato la strada ma piuttosto l'ha resa più impervia. A costui possiamo dare credito, possiamo chiedere aiuto con la certezza d'essere ascoltati perché prima d'essere il Figlio di Dio è nostro fratello di sangue nella tribolazione della carne.

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"Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposar ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me" (Sal 23)
Il più celebre dei salmi contiene una stupefacente verità da conficcare nel nostro cuore quale pilastro della nostra fede, una verità che forse solo pochi sanno rilevare e di cui quasi nessuno tiene conto. Ci comunica che il Signore in persona si fa pastore di ogni anima che in lui confida e ce ne dà conferma in maniera davvero raffinata. Si inizia parlando in terza persona e si procede sul medesimo binario per sette versi, poi dopo aver messo piede nell'ottavo, all'improvviso si passa dalla terza persona alla seconda...approdando al Tu. E' come se avessimo camminato per la quasi totalità della valle confortati dal bisbiglio della sua voce e poi in prossimità del dissolvimento della speranza, quando l'oscurità precipita nella notte nera ed il terrore tocca picchi vertiginosi...tornare ad avvertire l'abbraccio della Sua presenza. In questo tempo di grande smarrimento cerchiamo disperatamente guide capaci di darci luce e sostegno con la fondata possibilità di finire nell'inganno...e non abbiamo un briciolo di fede in questo salmo.

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"mangiate ciò che vi sarà messo davanti" (Lc 10,8)
Con l'avvento del benessere sono saltati tutti gli equilibri che governano le nostre vite ed oggi ci troviamo a convivere con degli eccessi che sconfinano nel patologico. L'alimentazione per molti è diventata una sorta di religione tanto da ergersi a colonna portante della propria giornata e sempre più spesso vediamo predicatori della golosa novella invitare amici e parenti a convertirsi al loro credo. Gesù laddove nutrizionisti, dietologi, vegetariani, salutisti e vegani versano fiumi d'inchiostro...liquida l'argomento con una battuta. Lo butta giù dal trono della sua onnipotenza relegandolo nello zerbino delle priorità dell'uomo...non aggiunge altro. Non ha detto di evitare i grassi, di regolarsi con i dolci, non ha demonizzato la carne, né beatificato l'orticello...perché pensava che si potesse arrivare ad un sano equilibrio alimentare con il solo ausilio della propria intelligenza. Ma evidentemente si sbagliava!

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"E tutto il popolo rispose: Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli" (Mt 27,25)
Queste parole io credo che siano fra le più scandalose della Bibbia. Gli ebrei arrivano ad odiare Gesù fino al punto di tirarsi addosso la maledizione pur di vederlo morto. Ma quello che più sgomenta è che questo odio nel suo cammino di devastazione non guarda in faccia nessuno, non si ferma neppure di fronte all'amore per i propri figli. Come un fiume in piena pur di trovare la sua foce sdogana la possibilità di travolgere il destino delle generazioni future come poi è avvenuto. Sembrano cose d'altri tempi che non possono più accadere, rancori sepolti...ma il diavolo è lo stesso di allora, il veleno che inietta nei nostri cuori sempre di ottima fattura e noi siamo tutt'altro che migliori degli ebrei.

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L'attentato di Nizza non sembra di matrice islamica pur essendo stato messo in atto da un musulmano, ci leggo il dramma di un uomo solo, introverso, senza un lavoro stabile, padre di tre figli, divorziato. Sembra più un ruggito di disperazione che l'immolazione per la causa fondamentalista. Segue l'identico copione della più celebre canzone di Guccini..."la locomotiva" nella quale il macchinista di un treno merci, esasperato da una vita di stenti, si scaglia carico di rabbia a tutta velocità contro un treno di prima classe pieno di signori. Il protagonista non riesce nel suo intento per essere stato deviato in extremis su un binario morto e come narra la canzone..."esplose contro il cielo" il suo grido d'ingiustizia. Questo invece lo ha scaricato brutalmente sulla terra facendo una carneficina in una delle città simbolo del lusso. Lo spirito che li animava era lo stesso, ma il primo senza alcun merito si è guadagnato il titolo di eroe, il secondo che ha portato a termine l'intento viene considerato un mostro.

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Nel giro di poche settimane, nel raggio di pochi chilometri si sono consumate tre tragedie...tre suicidi! Sembra assurdo ma la disperazione che si pensa capace di inibire tutte le facoltà fino a rendere inerti, in questi casi riesce a partorire un coraggio sovrumano. Un coraggio che si fa talmente onnipotente da riuscire a scongiurare la paura dell'inferno con la convinzione che non possa esserne stato concepito uno peggiore di quello che si sta vivendo. Dietro ad ogni suicidio c'è il crollo di un progetto di vita, un collasso improvviso degli affetti, una disfatta mai sperimentata prima della speranza. Tre suicidi per impiccagione...la maniera più crudele di morire!

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Lo scenario politico internazionale sta evolvendo rapidamente verso la svolta decisiva della storia...il tempo della "pace e sicurezza" annunciato da san Paolo. Questa pace, preludio alla fine del mondo, potrebbe arrivare attraverso due strade. La prima è quella che si prosegua sulla via del mescolamento delle razze al fine di scolorire ogni identità e si riesca nel contempo a trovare la maniera di creare un regime economico capace di soddisfare i desideri di tutti. La seconda è quella che vedrebbe salire al potere le destre, come sembra possa accadere negli Stati Uniti con Donald Trump ed in molti paesi europei, le quali ristabilirebbero l'ordine buttando fuori dai confini nazionali gli immigrati e ripristinando di fatto un mondo diviso in due...ricchi e poveri. Nel caso si verificasse la prima condizione sarebbe un processo lento e quasi indolore...per la seconda opzione invece, visto l'enorme spiegamento di forze in campo, temo si andrebbe incontro ad una sanguinosissima guerra civile.

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Ogni volta che incontro donne musulmane non posso che restare ammirato dal loro abbigliamento e dal loro atteggiamento. Indossano vesti lunghe fino ai piedi anche con questo caldo e affinché non si vedano le curve dei fianchi, sopra le vesti portano delle maglie che arrivano quasi alle ginocchia. I capelli sempre raccolti dentro veli e mai ti guardano negli occhi. Il diavolo è servito...con loro non trova uno spiraglio per insinuare la seduzione e tentare gli uomini al pensiero impuro. Eppure nonostante la feroce censura nessuna donna risplende di femminilità più della donna musulmana, avvolta nel suo alone di mistero da mille e una notte diffonde dentro i cuori il suo incanto rendendosi degna d'essere un miraggio.

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La chiesa cattolica sta implodendo, le sue viscere si stanno contorcendo per l'impossibilità di far quadrare le eresie che quotidianamente sforna Papa Francesco. L'ultima in ordine di tempo è che il Corano al pari della Bibbia sia parola di Dio! Colei che si è definita una santa cattolica e apostolica, che si è arrogata il potere di parlare ed agire in vece di Dio, che si è riservata per il vicario di Cristo il dono dell'infallibilità...non sa più come giustificare certe uscite oltremisura liberali della sua massima autorità. Cardinali, vescovi, sacerdoti e teologi vorrebbero dissentire ma sono costretti a tacere, vorrebbero ribellarsi ma sono costretti a obbedire, vorrebbero crocifiggerlo ma sono costretti a prostrarsi.

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Esiste ed opera nella nostra realtà un'Isis di matrice cristiana i cui componenti fanno saltare brutalmente le loro convinzioni dentro le coscienze dei peccatori seminando terrore e desolazione. Sono coloro che vedono nel peccato il nemico numero uno da combattere ed annientare. Per trovare la forza di puntare il dito con tanta veemenza sicuramente questi profeti saranno giunti al completo dominio di sé ed avranno sconfitto ogni inclinazione al peccato...beati loro! Purtroppo mi tocca spogliarli dell'aureola che troppo frettolosamente si sono messi in testa e far notare che se non peccano, non è perché vengono preservati dalla Grazia come credono...ma perché Satana non li tenta. E non li tenta proprio perché li usa per far sentire i peccatori indegni della salvezza affinché abbandonino il cammino intrapreso.

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Questo manifesto dice cose bellissime...ma non vere! C'è un graziosissimo bambino con le mani giunte in preghiera deputato ad intenerire affinché vengano prese per buone. "Mi inchino al luogo in te in cui abita l'intero universo. Mi inchino e onoro il luogo in te dove dimora l'amore, la verità, la luce e la pace"...così sta scritto! Io che sono un introverso e da sempre sto a frugarmi dentro mai ho trovato amore, verità, luce e pace nel mio cuore...ma solo aria fritta. Al solo pronunciare la parola "Namasté" si genera un'incantesimo che dirotta l'anima nell'orbita di un mondo menzognero, la incatena e la mette in fila per il fuoco eterno. Solo un nome ci è stato dato sotto il cielo per sciogliere l'incantesimo e riacquistare la libertà, così quando incontriamo un disgraziato che ci tenta dicendo "Namasté" rispondiamo..."sia lodato Gesù Cristo".

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"In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei" (Mt 26,13)
Gesù con queste parole ha suggellato un gesto carico di lirismo messo in atto da una donna nei suoi confronti, affinché la memoria di lei si perpetuasse fino alla fine dei tempi. Aveva versato sul suo capo dell'olio profumato molto prezioso fra lo sdegno dei discepoli che rivendicavano il diritto di farne un uso evangelico. Alla stessa maniera io voglio che chi leggerà queste "Parole di fuoco" sappia ciò che un'anziana signora ha fatto di eroico per un'anima in pena. Si trovavano entrambe in vacanza nello stesso albergo quando la signora Biondi Gramellini Danira di Foligno si accorse del disagio in cui versava una donna sola, tormentata, carica di problemi, che tutti scansavano come fosse appestata. Ebbene questa maestra in pensione prossima ai novant'anni la adottò facendola mangiare al suo tavolo, tenendole compagnia la mattina, nel pomeriggio e dopo cena. Fu per lei amica, sorella e madre senza mai perdere la pazienza con una carità che a distanza di tanti anni brilla nel mio ricordo come se non fosse passato un giorno.

461
"Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva: Alzati, Pietro, uccidi e mangia! Ma Pietro rispose: No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo. E la voce di nuovo a lui: Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano" (At 11,15)
Il diavolo che ha da sempre combattuto Dio spingendo gli uomini a fare ciò che Egli proibiva, in questi ultimi tempi ha esteso il suo campo d'azione ed ora spinge gli uomini a non fare ciò che invece Dio consente. In questo solco si inserisce la visione che ebbe Pietro dopo essere stato rapito in estasi nella quale gli viene comunicato che gli animali sono stati creati anche per il nostro sostentamento e dunque, non solo è legittimo cibarsene, ma anche doveroso. La tentazione vegetariana sta alla radice di molti atteggiamenti che vengono assunti in nome di nobili cause supportate da quelle che possono sembrare valide ragioni. Senza accorgersene si arriva a declassare il proprio cuore fino a giungere ad amare gli animali come e più delle persone, senza avere coscienza di venire sentimentalmente commossi dal nemico per farci rifiutare ciò che Dio ci ha comandato di fare.

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"In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città" (Mt 10,15)
Queste parole di Gesù indirizzate a coloro che non accolgono il cristianesimo ci mettono davanti ad una verità inconfutabile...respingere l'offerta di salvezza da parte di Dio è un peccato più grave dell'omosessualità. Quindi tutte le brave persone che si tengono a distanza dalla vera religione sappiano...che per quanto in questo mondo siano stati cittadini modello avranno un castigo peggiore di quello che toccherà ai trans.

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Quando succede qualcosa di tragico in Italia spesso si sconfina nel grottesco. Dopo il terremoto che ha devastato alcuni piccoli comuni dell'interno laziale-marchigiano il televideo ha titolato..."Italia centrale devastata dal terremoto"...generando in tal modo un allarmismo ingiustificato a centinaia di chilometri di distanza dall'epicentro del sisma. C'è una forma di rispetto verso coloro che sono stati toccati nel vivo dal dolore che si testimonia tenendo a bada certe fibrillazioni lasciate scorrazzare per incrementare gli ascolti...e rendono gli ascoltatori incapaci di portare la croce d'un pensiero che turbi il loro paradiso.

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Quando ci sono terremoti è risaputo che avvengono episodi di sciacallaggio...ad Amatrice uno di questi elementi è stato colto in flagrante ed arrestato. Ma c'è uno sciacallaggio di tutt'altra natura e forse ancora più vergognoso che nessuno rileva e per il quale non si va in galera. E' lo sciacallaggio mediatico attraverso il quale le grandi personalità del mondo politico fanno incetta di belle figure a buon mercato. Renzi, Mattarella e Alfano hanno rimediato un bel bottino di consensi in quel crogiolo di dolore fingendo spudoratamente di soffrire.

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"ti basti la mia grazia" (2Cor 12,9)
Queste parole che Gesù disse a san Paolo dopo ripetute preghiere perché lo liberasse da una croce, in questi giorni cerco di farle mie per evitare il crollo. Rivelano un principio che noi cristiani dovremmo sempre tener presente...sopportare piuttosto che disfarci del problema. Mi trovo ad avere una casa che dà su due vie...da una parte abita una giovane signora, con due figli piccoli, perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. Dall'altra una di quelle famiglie abituate a battagliare a voce alta con la porta spalancata e le finestre aperte. E' un vero e proprio supplizio per uno come me che fa del silenzio lo sfondo necessario per ascoltare il limpido fluire del pensiero. Se qualche mio concittadino avesse capito a chi alludo è pregato con discrezione di intercedere in mio favore perché temo che in questa circostanza...non mi basti la Sua grazia.

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Quando un figlio della luce si serve delle tenebre per screditare un suo avversario fa un'operazione a dir poco raccapricciante. Questo ha fatto Padre Igino Silvestrelli, ottimo predicatore...un po' teatrale forse ma efficace come pochi altri. In una delle sue omelie è incappato in un clamoroso scivolone che ai miei occhi ne ha velato irrimediabilmente l'onestà. Sulla base di una frase attribuita a Lutero da un biografo non citato, lo sfigura e ne demonizza l'opera con una malafede ed una faciloneria talmente grossolane da far venire il vomito. Ha tratto tale conclusione da un siparietto nel quale Lutero mentre guardava il cielo avrebbe detto ad un suo amico..."non è fatto per me, non è fatto per noi". Tanto è bastato per interpretare queste parole come una confessione di auto esclusione dal regno di Dio. Lutero che con le sue intuizioni ha demolito qualche pilastro della chiesa cattolica sta sullo stomaco a tutti i sacerdoti che hanno fatto della chiesa il loro idolo. E quando nel cuore regna l'inganno sappiamo che pur di difenderlo si arriva a toccare vertiginose bassezze.

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Per la seconda volta in tanti anni mi accingo a tessere l'elogio di un politico, dopo il presidente della repubblica dell'Uruguai José Mujica esempio di povertà evangelica, ora tocca al presidente delle Filippine Rodrigo Duterte...strumento di giustizia, seppure sommaria. Questo tipo non le manda certo a dire, ogni volta che apre bocca sciorina una verità inconfutabile. Ha definito la chiesa cattolica..."l'istituzione più ipocrita del mondo" ed Obama..."un figlio di puttana" come si fa a dargli torto? Ma soprattutto incita a fare! Così ha ingaggiato una guerra senza esclusione di colpi contro la criminalità uccidendo ed invitando i cittadini a fare altrettanto. Molti lo giudicano un pazzo, ma non dimentichiamo che è stato eletto dal popolo sovrano dopo aver presentato quel programma che ora mette in pratica. Dunque non è un pazzo, ma il solo uomo al mondo che ha avuto il coraggio di incarnare la volontà di un popolo esasperato dal malgoverno dei politicanti.

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Ritengo profondamente ingiusto che alle paralimpiadi possano partecipare soltanto atleti portatori di handicap fisici e vengano esclusi quelli di handicap psicologici e demoniaci. Quest'anno per noi a Rio va piuttosto maluccio, finora abbiamo conquistato solo una medaglia d'oro, ma se fossero ammesse queste altre due categorie sono sicuro che schizzeremmo in cima al medagliere. Io conosco atleti che nella disciplina del "lancio delle insinuazioni"...sono una cannonata!

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Ieri mi sono sentito dare del codardo perché non ho risposto per rime ad un'indemoniata che mi ha aggredito verbalmente. In linea generale ci sono due motivi per non rispondere a provocazioni del genere: la carità verso la persona posseduta e quindi incapace di intendere e di volere nei momenti di concitazione...e la prudenza perché lanciarsi in un testa a testa contro il cornuto per eccellenza è da irresponsabili. E poi non è nella mia natura, nel mio stile...non essendo stato educato alle corride nelle piazze dove si usa competere in bassezze.

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Fino a qualche anno fa ubriacarsi era considerata una vergogna. Ricordo che chi frequentava le cantine veniva schedato e guardato con disprezzo. Aveva il naso violaceo, le guance rossicce e moriva quasi sempre di cirrosi epatica. Oggi invece chi si ubriaca è considerato un mito, se ne fa vanto e lo sbandiera a voce alta. Allora era il vino, ora la birra, il brandy, il limoncello...ma il risultato è sempre lo stesso. Ridurre l'uomo ad una larva, privarlo della dignità, mutilarlo nella personalità, fiaccare la sua volontà e renderlo malleabile affinché il diavolo possa metterlo in catene.

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L'anima è come una chiesa e chi ha fede la abita giorno e notte. Quando si viene a contatto con una persona indemoniata è come se in questa chiesa immersa nella pace facesse irruzione un'orda di barbari bestemmiando e sfasciando ogni cosa. E' un vero e proprio trauma e servono alcuni giorni per riprendersi, per smaltire quell'odore di morte e quel sapore d'inferno che durante la discussione quella persona ci ha lasciato dentro.

472
Per purificare il popolo di Dio dall'idolatria servirebbe una jihad all'interno del cristianesimo. Come i musulmani con la pistola puntata alla tempia ordinano di recitare i versetti del Corano e chi non risponde viene eliminato...così noi dovremmo ordinare a chi si spaccia per cristiano di bestemmiare la madonna. Se lo fa, passa l'esame, se non lo fa...olio di ricino a volontà!

473
Ogni volta che mi capita di lavare i piatti, in verità tutti i giorni, mi sento pervadere da un profondo senso di colpa per sprecare tanta acqua e cerco di tenere il rubinetto meno aperto possibile ed il flusso moderato. Penso a quanta povera gente fatica a trovarne per bere e mi vergogno dell'abuso che ne facciamo noi benestanti. Molti fanno lunghissime docce di piacere sprecando centinaia di litri del preziosissimo elemento senza avere alcuno scrupolo di coscienza. Credete di non fare nulla di male...se non fosse che Dio nel medesimo istante in cui guarda voi che godete vede pure chi muore di sete.

474
Ogni volta che metto il caffè nell'apposito contenitore per la macinatura capita che qualche chicco cada e vada a finire chissà dove. I miei figli ridono nel vedere che mi ostino a cercarli uno per uno sotto il tavolo, oppure in qualche angolo nascosto. Non mi do pace fino a quando non mi torna il conto e per essere sicuro che siano stati tutti trasferiti dentro il contenitore mi assicuro che la busta sia stata completamente svuotata. Voi direte..."ma quanto sei pidocchio, che vuoi che sia se perdi un chicco?" Ogni volta che faccio questa operazione penso che ogni chicco caduto per terra sia una pecora perduta e con lo zelo del buon pastore mi affanno per riportarlo all'ovile.

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Il cadavere della ragazza che si è impiccata per la vergogna di vedersi sputtanata in un video hard è ancora caldo e la risate degli idioti non si sono ancora spente. Ridono perché non sanno che quando andranno in giudizio saranno mostrati a tutti i video delle loro performance in alta definizione nel maxi schermo del tribunale di Cristo. Passeranno i video di quando si masturbavano, di quando scopavano, verranno rivelati persino i pensieri osceni a cui ricorrevano per eccitarsi perché tutto verrà svelato...ed allora piangeranno lacrime di sangue.

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E' risaputo che i giovani oggi fanno di tutto per apparire originali, lo fanno attraverso i soliti canali...ostentazione della bellezza, dei beni materiali, delle proprie capacità. In questi ultimi tempi qualcuno ha deciso di stupire oltremisura aderendo alla più estrema delle correnti spirituali...il satanismo. E allora giù tatuaggi di croci rovesciate, caproni, pentagrammi, bestemmie come se piovesse a catinelle e tutto questo per lanciare il seguente messaggio..."fratello, con me non si scherza!". L'intento è quello di spaventare perché dietro a quel muro d'apparenza non si avverta il tremore della fragilità.

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Siamo alle solite...Mario Balotelli non riesce a dare continuità al suo rendimento e tanto talento sembra ormai sul punto di andare a male. Che viva prostrato sotto un peso insopportabile lo vediamo quando va in gol...raramente esulta, proprio come se un macigno gli impedisse di esplodere di gioia. A mio avviso è un problema psicologico che si potrebbe ricondurre al grande trauma subito nell'infanzia. Sappiamo che è stato dato in affido all'età di due anni ad una famiglia di Brescia dopo essere stato abbandonato dai genitori naturali...genitori che ha più volte rinnegato accusandoli di interessarsi a lui solo da quando è ricco. All'apparenza sembra tutto risolto e ben definito ma temo che proprio quando Mario viene osannato e tocca il vertice del suo trionfo...dentro di lui esondi il pianto. Mai come in quei momenti sente coloro che gli hanno dato la vita lontanissimi...lui sul tetto del mondo e loro all'inferno. Credo che allora viva il dramma di percepire il suo rifiuto nei loro confronti, sente la necessità di farsi implacabile giustiziere di coloro che dovrebbe amare. Lo sconforto che ne deriva gli toglie le forze e lo costringe a vagare come un fantasma in mezzo al campo. Farsi vittima sacrificale è la sola via che lo riconduce al padre e alla madre...e resta l'unica maniera per non tagliare il cordone ombelicale.

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Nel Corano è narrato un episodio molto significativo per mettere a fuoco la gravità del peccato di idolatria. Ne è protagonista re Salomone il quale un giorno fu rapito a contemplare il fascino di alcune cavalle...gustò la loro bellezza, la loro armonia, la loro potenza, la loro eleganza. Quando si rese conto che gli erano entrate nel cuore si pentì e confessò di averle amate più del nome del Signore...e le fece decapitare. Oggi con tutti gli animali che affollano le nostre vite quanta gente si ritrova nella stessa condizione di Salomone...ad amare un cane o un gatto più del nome del Signore. Il re avvertì tutta la gravità del suo peccato che lo portò ad avere una reazione esagerata, a noi basterebbe prenderne coscienza per trovare il coraggio di farli accomodare fuori dal portone di casa.

479
"Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere; perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo" (Prv 25,21-22)
Questa sentenza del libro dei Proverbi ci aiuta a capire la psicologia celeste. Dio ci invita a nutrire il nostro nemico, a fargli del bene, ma non dice di farlo quale buona azione volta ad ottenere un cambio di atteggiamento nei nostri riguardi...questo intento almeno per ora resta nascosto. Sapendo che siamo furenti per aver ricevuto un oltraggio Dio appaga la nostra sete di giustizia facendoci preparare e pregustare il frutto della vendetta.

480
Molti hanno nostalgia di Benedetto XVI, io neanche un po' perché vedo il suo tradimento. In fondo ha fatto quello che stava facendo Pietro al tempo della persecuzione di Nerone...fuggendo da Roma per evitare il martirio quando gli apparve Gesù a cui chiese..."Signore quo vadis? A farmi crocifiggere al posto tuo" si sentì rispondere. Non posso non accostare l'ignobile uscita di scena del Papa tedesco a quella eroica di Albino Luciani che è restato al suo posto per dare vita ad un'opera moralizzatrice nella chiesa e proprio per questo è stato ucciso. Benedetto, schiacciato fra la voce della sua coscienza che gli intimava di gridare allo scandalo e il terrore di fare la sua stessa fine...si è fatto da parte con la coda fra le gambe.

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Percorrendo la storia del popolo ebreo ci si rende conto della severità con la quale Dio lo abbia sempre messo in guardia dall'avere rapporti con i popoli pagani per salvaguardare la purezza della fede. Oggi questa posizione sembra superata e si guarda all'ecumenismo come alla tappa conclusiva del cammino dell'uomo verso il definitivo incontro con Dio. Possiamo paragonare questo incontro a quello di san Francesco con il lebbroso che al suo abbraccio miracolosamente guarì. Se non fosse che i lebbrosi delle altre religioni non hanno coscienza di essere malati e nessuna intenzione di essere guariti, ma anzi...cercano i nostri abbracci per contaminarci.

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"Non rallegratevi perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10,20)
Queste parole di Gesù ci donano una suprema verità che dovremmo incidere nei nostri cuori...se i nostri nomi sono scritti nei cieli allora siamo già arrivati alla meta! Nessuna forza potrà convincerci del contrario...non la nostra miseria, non la nostra debolezza, non la nostra cattiveria. Non Dio, né il diavolo, né il peccato e neppure la volontà di andare all'inferno. Ma come facciamo a sapere se i nostri nomi sono scritti nei cieli? Sapremo...solo se saremo capaci di crederlo anche se non è vero.

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Pochi giorni fa sono capitato in un negozio dove mi sono perduto brancolando nel constatare quanto di superfluo fosse oggi in commercio per la pulizia del nostro corpo, ogni prodotto moltiplicato in mille versioni per tutte le necessità, per tutti i gusti e di tutti i colori. Scaffali dopo scaffali ricolmi di stranezze che neppure credevo esistessero. Guardavo stupito come la gente cercava con certosina abnegazione ogni singolo articolo che supponeva calzasse alla propria perfezione igienica e considerando che questo è solo uno dei segmenti più marginali della nostra quotidianità da profano mi chiedevo...ma se bagnoschiuma, dentifrici, sciampi e nutritissima compagnia bella hanno il potere di catalizzare tanta attenzione, come è possibile per la suprema esigenza dell'uomo, la sete di Dio, emergere dal profondo del cuore?

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Ogni tanto mi capita di parlare con persone che hanno la convinzione che Gesù sia stato solo un uomo e non il Figlio di Dio. Quando chiedo su cosa fondano la loro certezza le risposte, o sono senza fondamento, o posizioni prese a priori, oppure verità rivelata dal guru di turno. Mai ho incontrato una persona che abbia letto i Vangeli, che abbia cercato di conoscere intimamente Gesù per verificarne l'attendibilità, che si sia affaticata con retta intenzione per fiutare una traccia della sua divinità...perché se l'avesse fatto sicuramente l'avrebbe trovata. Queste persone a causa della loro malafede sono cadute in un errore macroscopico di valutazione: credono che tutto ciò che sta scritto per ridimensionare Gesù sia sacra scrittura e quella Sacra...apocrifa letteratura.

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"Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te" (Ez 3,18)
Dire la verità è una cosa che mi riesce abbastanza facile anche quando è scomoda, ma in due casi ho dovuto fare uno sforzo sovrumano. La prima quando dovetti dire ad una mamma che aveva perduto la figlia adolescente da cui riceveva messaggi bellissimi in scrittura automatica...che non era sua figlia a comunicare con lei, ma uno spirito maligno che aveva trafugato il suo profilo. La seconda la prese malissimo...era la mamma di Matteo Colella, il bambino strappato alla morte da Padre Pio il cui miracolo ne rese possibile la canonizzazione. Le dissi che quel miracolo era opera del demonio...apriti cielo! Feci soltanto il mio dovere, quello che tutti coloro che conoscono la verità dovrebbero fare. Misi loro con grande violenza la pulce nell'orecchio...quella pulce che ogni retta coscienza con il tempo ha il potere di ingigantire fino a renderla insopportabile.

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"Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano" (Dt 5,9-10)
Mi sono sempre chiesto perché Dio abbia proferito queste parole talmente brutali da farci ritenere che sia un mostro. Ci minaccia dicendo che farà scontare ai nostri figli le nostre colpe...cosa c'è di più odioso, vigliacco ed atroce del prendersela con degli innocenti? Ma se andiamo oltre scopriamo che questa pedagogia ha una sua logica. Come noi con i nostri peccati abbiamo massacrato suo figlio sulla croce lui fa altrettanto per farci condividere un dolore capace di rianimarci...e ci svela anche il segreto per disinnescare la minaccia. Non astenerci dal peccare vincendo le nostre debolezze, non onde evitare la punizione...ma smettere di odiarlo ed incominciare ad amarlo per ottenere quella misericordia che rende immuni da ogni colpa.

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Stamattina ho letto che durante la notte alcuni vandali hanno devastato il presepe allestito dal comune per le feste natalizie. Trovo assolutamente fuori luogo definirli vandali e la scheggia di vandalo che freme dentro di me si ritiene profondamente offesa dal venire accostata a questi dilettanti dello sfascio...e si dissocia! Ogni vandalo che si rispetti nella sua malvagità ha qualcosa di intrinsecamente nobile sapendosi anche strumento della giustizia di Dio. I vandali di un tempo asfaltavano tutto, ovunque passava Attila non cresceva più l'erba, re Nabucodonosor ha insanguinato pagine intere della Bibbia, nel loro procedere distruggevano il bello ed il brutto, il buono e il cattivo. Nel distruggere un presepe, che simboleggia la venuta al mondo del Sommo Bene, il solo risultato che si ottiene è distruggersi la reputazione.

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"Scherza con i fanti ma lascia stare i santi"
Siccome mi capita sempre più spesso di vedere gente che si diletta a ridere e scherzare su argomenti religiosi ho riesumato questo celeberrimo detto per mettere in guardia gli sprovveduti. Nella Bibbia sta scritto..."principio della sapienza è il timore di Dio" e dunque si evince che l'apoteosi della stoltezza è fregarsene di questo timore. Un pizzico di timore è alla portata di tutti...dagli atei ai credenti menefreghisti, dagli idioti ai satanisti, tutti possono ambire ad un pizzico di santo timore. Possiamo raffigurarlo come un'imponente diga che impedisce ai quotidiani assalti del Maligno di travolgere le nostre vite. Quando viene a mancare togliamo a Dio le forze per difenderci perché a tutto c'è un limite e oltrepassare questo è davvero ignominioso. Allora Dio lascia che nella diga...si produca una crepa.

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"Lei non sa chi sono io!"
Quanti di noi, gente superba ed orgogliosa, coviamo nel cuore questa espressione vertice di tutte le arroganze pronti a sputarla in faccia ogni volta che serve. Siamo stracolmi di noi stessi, rigonfi dello status raggiunto dal quale dominiamo il mondo. Io sono un avvocato, io sono un ingegnere, io sono il cognato del segretario del partito, io sono famoso, io sono, io sono io sono! Forse pochi sanno che "io sono" oltre che la prima persona dell'indicativo presente del verbo essere è anche la massima definizione di Dio. Tutte le volte che pensiamo..."lei non sa chi sono io" è come se ci sedessimo sul suo trono e brandissimo il suo scettro. Gesù che era il figlio di Dio mai una volta durante la sua vita ha umiliato il prossimo rivendicando chi fosse, neppure durante il processo che avrebbe decretato la sua condanna a morte si è difeso dicendo a Ponzio Pilato...lei non sa chi sono io!

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Che il mondo sia senza pace non ce lo dicono le guerre, ma i centomila aerei che ogni giorno si alzano in volo per andare tutti quanti...a placare inquietudini e tormenti. E' impressionante immaginare la fitta rete orizzontale che tessono gli uomini per trovare pace. Cieli e mari solcati giorno e notte da migliaia di scie bianche, la terra arata in lungo e in largo da sentieri, strade, tunnel, ponti...e se si potessero tracciare tutti gli spostamenti che si fanno con la testa e con il cuore...il traffico andrebbe al collasso. Per uscire da questo incantesimo basta percepire per un attimo il fittissimo intreccio di deliri come una prigione...e ravvivare il desiderio di alzare gli occhi al cielo per intravedere la liberazione.

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"Sarete odiati da tutti a causa del mio nome" (Lc 21,17)
Con queste parole Gesù mette in guardia i suoi discepoli in merito al trattamento che riceveranno se saranno fedeli alla loro missione...allontanati e disprezzati da tutti per il delitto di essere suoi amici. Per molti avvertire questo odio sarà sicuramente un peso perché essendo brave persone hanno coscienza che non è meritato. Nel mio caso invece neppure lo avverto perché da sempre sotto il tiro di quello che a causa delle mie gravissime lacune in tutte le materie del vivere...mi tiro legittimamente addosso.

492
"Guai a voi" (Lc 6,24)
Oggi la vita è diventata un problema che genera una miriade di altri problemi a causa del moltiplicarsi delle esigenze. Così se un tempo era un problema riuscire a sfamarsi, ad avere un tetto, a curarsi, oggi ci troviamo di fronte a problemi completamente diversi e di portata enormemente inferiore. Problemi che per pudore non oso neppure nominare, ma che vengono percepiti con l'identica drammaticità. Eppure tutti i problemi reali del passato sommati a quelli illusori del presente non sono che sciocchezze se si considera il problema che un giorno si ritroverà davanti, dietro, sopra e sotto...chi ha rifiutato Gesù Cristo.

493
"Se la lebbra produce delle eruzioni sulla pelle, e copre tutta la pelle di colui che avrà la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote potrà vedere con gli occhi, il Sacerdote lo esaminerà; e quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga" (Lv 13,12-13)
Questo passo del Levitico magistralmente sviluppato da Spurgeon capovolge completamente il concetto di purezza. Ci dice che un peccatore diventa puro, non quando smette di peccare, ma quando ha profanato tutti i comandamenti in lungo e in largo...nessuno escluso. Per giustificare questo triplo salto mortale nel campo della logica dobbiamo supporre che un peccatore, solo quando abbia piena coscienza dei propri peccati possa venirne talmente nauseato da riuscire a rinnegarli...seppure senza eliminarli. Nonostante il corpo sia ancora immerso nell'impudicizia la sua anima può risultare bianca! Anche Paolo sembra sintonizzato su queste frequenze quando dice..."non sono più io che pecco, ma il peccato che abita in me". Questa stupefacente novità deve fare in modo che nessuno si senta indegno di ricevere l'invito per le nozze dello sposo e sappia che la via che conduce alla sala del banchetto è più breve di quanto possa immaginare.

494
Chiedo preghiere per un caso disperato! Non a chi abita nel cielo, a chi lo frequenta assiduamente, non ai suoi servi, ai suoi amici...ma a chi è capace di stupirsi e sbalordire Dio. Chiedo preghiere ai non credenti, chiedo loro di credere nella mia disperazione, affinché li guidi fino alle porte del tempio e li spinga ad entrare per implorare la grazia della mia guarigione.

495
"Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora" (Gn 32,25)
Da questo episodio narrato nella Genesi io credo possiamo trarre, seppure molto liberamente, lo spunto per evidenziare il rapporto ideale che ogni uomo dovrebbe avere con Dio...un braccio di ferro! Giacobbe non si era comportato in maniera irreprensibile con suo fratello Esaù, al pari di come noi ci comportiamo con il nostro prossimo...e si è trovato Dio a sbarrargli strada. Dopo una notte di intenso confronto ne sono usciti entrambi vincitori...Dio per non aver lottato invano e Giacobbe per essere diventato un altro. Molte vocazioni fuggono questa lotta interiore come fosse un peccato di lesa maestà e si assoggettano in tutto e per tutto senza obiettare. Invece Dio ama chi lo sfida e apprezza chi lo conquista dopo una lunga lotta...più di chi gli si sottomette.

496
"non commettere adulterio" (Dt 5,18)
Quando un uomo usa due pesi e due misure giustamente ci scandalizziamo, ma quando lo fa Dio è la fine dell'universo. Sappiamo che il rapporto fra Dio e l'uomo nel suo vertice più alto debba essere considerato a tutti gli effetti un rapporto sponsale e quindi non ritengo blasfemo fare certi paragoni. Un rapporto sponsale all'interno del quale Dio si è dimostrato talmente geloso della sua creatura da averle imposto un giogo pesantissimo: amarlo sopra ogni cosa! Questo comporta il divieto di inclinare il cuore, non solo verso altre creature, ma anche verso le cose...quel peccato di idolatria che lo fa sentire tradito ogni volta che da Lui distogliamo lo sguardo. I cuori degli esseri umani quando s'innamorano hanno il potere di indossare la sensibilità divina e percepire, non solo i tradimenti perpetrati con gli amanti in carne ed ossa, ma anche quelli con tutto ciò che di invitante ci circonda. Dio per appagare le necessità del suo cuore si è fatto una legge a misura delle sue smisurate esigenze...mentre per noi comuni coppie mortali, intimando di amarci non più di noi stessi, ha legittimato un'infinità di micro tradimenti che fanno naufragare il mille per mille dei matrimoni.

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Nel vocabolario la bestemmia viene definita..."un'espressione offensiva e volgare rivolta alla divinità". Lasciamo da parte quelle volgari note a tutti per prenderne in considerazione una insospettabile che per il semplice fatto di essere una menzogna, al cospetto della verità diventa offensiva. Questa bestemmia è il titolo attribuito a Maria dal concilio di Efeso..."Theotokos, Madre di Dio" che letteralmente si traduce..."colei che genera Dio". Sappiamo che il paradosso viene giustificato affermando che Gesù essendo figlio di Dio è Dio, ma si chiudono tutti e due gli occhi sul fatto che Dio sia solo spirito, si gioca diabolicamente sull'ambiguità ed è blasfemo pensare che la carne possa aver generato chi l'ha creata. Sarebbe bastato definirla..."Madre del Figlio di Dio" per restare nel seminato senza nulla togliere all'elogio, evitando di cadere nella tentazione d'insinuare quell'assurdo che sconfina nel sacrilegio.

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Quando ho sentito della morte di Dario Fo mi è tornato in mente un episodio accaduto molti anni fa. All'arena Gigli presentavano una delle opere più blasfeme che siano mai state concepite contro Gesù, la sua commedia..."Mistero buffo". Io che avevo letto il testo quando ero di sinistra e mi nutrivo di immondizia, dopo la mia conversione ne avvertivo tutto il disgusto. Così andai a parlare con gli attori dicendo loro che per non ferire le coscienze, non solo dei cristiani ma di tutti coloro che soffrono, avrebbero dovuto rifiutare quel lavoro. Il mondo della cultura ha dato il premio Nobel ad un'idiota che è riuscito a fare satira sulla sofferenza di un moribondo. Che dire...buon inferno!

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Ieri è capitato in albergo un ragazzo australiano di nome Gerome e di cognome Raccosta...guarda caso lo stesso di mia madre, la cui simpatia me lo ha fatto sentire subito familiare. Sta facendo in solitario un pellegrinaggio molto impegnativo, da Mont Saint Michel in Normandia a Monte Sant'Angelo in Puglia...2438 chilometri da percorrere in tappe di circa 30 chilometri al giorno con lo zaino in spalla per sei, sette ore di cammino con la pioggia o con il sole. Tanto tempo a disposizione per godere del paesaggio e scrutare le radici del proprio cuore. Questo tipo di avventure hanno il vantaggio di sposare la vita attiva a quella contemplativa e permettono di fare quella che io considero una priorità assoluta nella vita di ogni cristiano...un'esperienza ascetica. Ho avuto la fortuna di parlare un po' con lui per saggiarne l'equilibrio e la maturità nonostante la giovanissima età. Gli auguro alla fine di questo lunghissimo pellegrinaggio attraverso tante terre di fare la scoperta più preziosa, quella che ripaga di ogni fatica...che il Regno di Dio è dentro di noi!

500
"Il mio regno non è di questo mondo" (Gv 18,36)
Quest'illuminante affermazione di Gesù ci rivela che tutta questa vita dev'essere un cammino verso il Regno di Dio che si trova nell'altro mondo. Per sgombrare il campo da ogni equivoco è bene puntualizzare che quando dice..."il regno di Dio è dentro di voi" altro non vuol dire che noi nel nostro cuore quando siamo in grazia abbiamo una connessione con il regno dell'altro mondo. In un'altra occasione ha detto..."il regno di Dio è in mezzo a voi" ma questo per indicare che la sua presenza sulla terra faceva in modo che fosse presente in mezzo a loro. Chiarito questo dobbiamo immaginare il nostro cammino spirituale come un pellegrinaggio diviso in varie tappe...nel quale le tappe non sono luoghi, ma conquiste spirituali. Se vissute compiutamente queste conquiste ogni volta devono spingerci verso altre conquiste fino all'ultima tappa...la desolazione interiore di Gesù nell'orto degli ulivi. Ogni volta che approdiamo ad una nuova conquista siamo convinti di essere giunti alla meta e cadiamo nella tentazione di aver trovato il paradiso sulla terra, ma poi se non ci accontentiamo e non ci addormentiamo sentiamo l'esigenza di andare oltre. Ora per cercare di essere più esaustivo possibile farò l'elenco di alcune tappe del mio cammino fra cui alcune figure talmente immense da avere la capacità di abbagliare...figure al cui cospetto mi sono fermato per nutrirmi e trovare la spinta necessaria per ripartire per le tappe successive. La mia prima tappa è stato Francesco d'Assisi e avrei voluto fermarmi all'ombra della sua grandezza per sempre, poi la chiesa cattolica, padre Pio, Budda, Radio Maria e padre Livio, le preghiere di santa Brigida, le apparizioni di Lourdes, Caterina da Siena, Giovanni della Croce, Teresa d'Avila, il rosario, la madonna di Medjugorie, il pellegrino russo e la preghiera del cuore, i padri del deserto, l'Apocalisse, Romano Guardini, Martin Lutero, Charles Spurgeon...tanto per citarne alcune. Alcune di queste sono eterne sorgenti di grazia che ancora mi nutrono, altre mi sono servite per fare qualche passo avanti, altre ancora hanno cercato di ingannarmi per imprigionarmi. Comunque sia quando un cristiano comprende il vero senso del suo pellegrinaggio terreno trova la più autentica sequela a Gesù: "le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi ma il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo".
501 La fama di Matteo Montesi ha varcato i confini nazionali, è diventato un mito quasi impossibile da identificare tanti sono gli occhi con cui lo si può guardare ed i volti che lascia intravedere. A volte è un giullare, altre un bambino, altre un folle, altre ancora uno sconfitto su tutta la linea...io invece ho visto in lui un testimone della fede. Si esprime attraverso dei video...ne ha fatti centinaia per tutti i gusti e per tutte le stagioni, alcuni ottimi e di una tale densità spirituale da non aver nulla da invidiare alle pagine di Vangelo vissute dai grandi santi del passato. In questo video intitolato..."Matteo Montesi si butta nel fiume Musone"...in quindici minuti con una semplicità disarmante, parole crude e gesti concreti, riesce a scuotere violentemente le coscienze e trascinarle al cospetto della verità. Confesso che quando vidi per la prima volta il video, io che pure ero navigato in queste cose, subii una tale suggestione che per un paio di settimane cullai la tentazione di emularlo.


502
Oggi molta gente soffre di malattie dell'interiorità generate dal dissennato modo di vivere...malattie difficili da individuare, da gestire e da curare. A causa di questa incapacità di intervenire ci si limita a soffocarne i sintomi. Le vie più battute in questo senso sono due: la pratica di discipline orientali e gli psicofarmaci. Fra i due trattamenti c'è una sottile differenza...la prima uccide nel giro di poche settimane, la seconda seppellisce in attesa della morte. Dunque cosa possiamo fare per sfuggire a questi flagelli, come possiamo difenderci? Per curare questo tipo di malattie occorre ripensare la propria vita a cominciare dalle fondamenta, quindi rimettersi il grembiule della prima elementare ed andare a scuola dal solo maestro capace di insegnare la verità. Nel frattempo per combattere il dolore via pastiglie, yoga, massaggi ayurvedici, sciatsu e compagnia bella...impariamo dal computer! Impariamo a mettere il cuore in modalità di attesa o se vogliamo dirlo all'inglese...in standby. Quando l'angoscia supera il limite di guardia lasciamo che il cuore cada in letargo fino a spegnersi del tutto...e stimoliamo la mente affinché si faccia attraversare da ricordi lontanissimi, in bianco e nero, senza parole, senza musica, in un dormiveglia a cui resta un pizzico d'impercettibile coscienza. Cessato l'allarme...non appena un pensiero positivo sfiorerà la tastiera, si riaccenderà lo schermo e torneremo operativi.

503
E' curioso constatare come Papa Francesco veda le cose in una maniera tutta sua. E' sorprendente che abbia voluto questo anno della misericordia proprio nel momento di maggiore depravazione della storia del genere umano. Il giorno del Signore è l'ultima epoca della storia, quella che precede la fine del mondo, quella che stiamo vivendo ora, epoca in cui Dio si ritira per lasciare che il mondo vada alla deriva. La Bibbia ci insegna che quando le cose vanno male Dio suscita i profeti per minacciare il castigo...quindi ci si sarebbe aspettato che Papa Francesco avesse indossato le vesti del Battista e gridato...guai a voi! Invece fa la cosa opposta...tranquillizza! Ce ne vuole di sfrontatezza per promulgare in pieno "giorno del Signore" l'anno della misericordia...è come mettersi a ridere davanti ad uno imbestialito, o fare festa durante un funerale. Roba da matti...roba da anticristi!

504
"siate prudenti dunque come i serpenti e semplici come le colombe" (Mt 10,16)
Dopo aver letto la visione di Martin Lutero all'inferno circondato da demoni che cercavano di conficcargli un grosso chiodo in testa con dei martelli avuta dalla beata Serafina Micheli...al pari di Gesù che ha trovato nel serpente l'animale ideale per rappresentare la prudenza io ne ho cercato uno che incarnasse la stupidità. Il bradipo, la capra, il tacchino...ma dopo aver preso atto che questa visione viene presa da molti per oro colato e fa dormire sonni tranquilli a tutti coloro che temono il riformatore tedesco mi sono convinto che l'animale più stupido del mondo sia il cattolico. Sento le parole sopra citate da Gesù rivolte ai cattolici e perché ne colgano pienamente il senso mi permetto di completare la frase sillabandola lentamente perché possa conficcarsi come un grosso chiodo nei loro ottusi cervelli. Siate prudenti come i serpenti perché il diavolo è il principe dell'inganno e attraverso quella visione da lui suscitata vuole farvi credere che Lutero sia all'inferno mentre voi nell'anticamera del paradiso. Invece se consultate la Bibbia, se fate qualche ragionamento elementare e soprattutto se vi spogliate della superbia di credervi infallibili vi accorgerete che c'è la fondata possibilità che sia l'esatto contrario. Lutero in paradiso e voi nell'anticamera dell'inferno.

505
Da un po' di tempo mi ero reso conto che la gente mentre stavo alla reception mi guardava con una certa intensità negli occhi e mi ero avventurato a pensare che fosse per merito della mia esondante interiorità. Mi compiacevo di questo e pensavo che era giusto che un cuore anche senza parlare potesse rivelare la propria identità e riconoscersi nei suoi simili. Questo fino a quando non hanno cominciato a farmi copiosi complimenti per gli occhiali, occhiali un po' bizzarri perché asimmetrici avendo la montatura di una lente rotonda e l'altra quadrata. Mi chiedevo dove trovassero il coraggio, avendo io perennemente un'espressione drammatica sul volto, per fare quella battuta impregnata di benevola ironia...cosa riuscisse a disinnescare un veto tanto severo? Fino a quando non ho capito che quegli occhiali sortiscono lo stesso grottesco effetto del guardare contemporaneamente un film dell'orrore ed un cartone animato. Dopo qualche attimo di disorientamento, visti i tempi che corrono, la gente opta per lo scanzonato e mi prende per un burlone.

506
Quando si parla del sacrificio di Isacco lo si fa sempre per esaltare la fede di Abramo tessendo lodi a non finire per il padre dei credenti...e mai per rilevare il trauma patito da suo figlio. Chissà cosa avrà provato il ragazzo nel vedersi legato dal padre sopra una catasta di legna, nel vederlo prendere il coltello e stendere la mano per colpirlo...fino a quando l'angelo non lo ha fermato? Questa io credo sia stata la versione più macabra mai andata in onda nella storia di...scherzi a parte! Noi pensiamo che voltata pagina sia tornato tutto come prima, che il giorno dopo i due si siano guardati come sempre, invece temo che Isacco abbia sentito ugualmente il coltello affondare nel suo cuore e quel giorno sia stato ucciso un po' d'amore per il padre.

507
Spiritualmente ci si può sfigurare fino al punto da diventare inguardabili. I marchiani errori in materia di dottrina, la morbosa concupiscenza che porta a rinnegare la verità pur di difendere a spada tratta il tempio della sua presunta sede e la superba convinzione di sentirsi dentro una botte di ferro, sono malformazioni talmente mostruose da rendere certi cattolici fondamentalisti...anime da Cottolengo.

508
"guai a voi che ora ridete perché sarete afflitti e piangerete" (Lc 6,25)
Queste parole di Gesù oggi le sento indirizzate a Dario Fo di cui ho appena scoperto il vero volto spogliato della maschera di giullare. Sono rimasto impietrito mentre allo scorrere del video..."la vera storia di Dario Fo nella R.S.I."...i lineamenti del comico lentamente si scioglievano per lasciar intravedere quello che nessuno avrebbe mai potuto neanche lontanamente immaginare. Che un personaggio del genere sia potuto arrivare a vincere il premio Nobel la dice lunga sulla potenza della risata beffarda dello spirito blasfemo di questo mondo nei confronti di Dio. Pochi mesi fa al compimento del novantesimo anno ha voluto lasciare l'ultima dichiarazione di fedeltà al regno delle tenebre con un acuto di superbia che ho paura ne abbia certificato la sorte eterna..."Non temo la morte, il mio motto è far ridere".

509
Lo sguardo del cristiano oggi è focalizzato sulla manifestazione dell'anticristo visto che i tempi sembrano maturi e tante profezie ne annunciano la sua entrata in scena...si pensa ad un politico che abbia grande carisma e capacità d'ingannare. Oggi sul palcoscenico del mondo ce ne sono molti e per quanto possano sembrare non all'altezza sappiamo che il diavolo nell'ora stabilita rivestirà il prescelto con la sua potenza...quindi vietato stupirsi se anche fosse Matteo Renzi. Se guardiamo da un'ottica più ampia e attraverso un respiro più profondo possiamo addirittura vederne dei superbi precursori in ambito religioso. Maometto in primis...chi più di lui si è opposto a Cristo negandone la divinità e relegandolo al ruolo di profeta suscitato da Dio per annunciarne il proprio avvento? L'azione anticristica della religione musulmana è stata devastante e dopo 1500 anni per la prima volta si sta diffondendo capillarmente nel tessuto occidentale. Poi una figura insospettabile che fin dagli albori del cristianesimo in maniera subdola si è insinuata dentro il culto facendo razzia di quella gloria che spetta solo a Dio...fino ad assumere nel nostro tempo il ruolo di guida del popolo cristiano: la Madonna. Infine ogni anima, movimento o chiesa che in nome dell'ecumenismo parla, siede o prega con coloro che non piegano il ginocchio davanti a Gesù Cristo.

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"qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me" (Lc 8,46)
"le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Mt 24,29)
"e per questo Dio invia loro una potenza d'inganno" (2Ts 2,11)
La potenza è l'energia che opera i miracoli. Attraverso queste tre affermazioni, le prime due di Gesù e la terza di Paolo, è possibile gettare luce sulla paternità di certi fenomeni soprannaturali e percorrerne l'iter. Dalla prima possiamo dedurre che una grande fede può addirittura rubarli, dalla seconda che nei giorni della fine in questo campo ci sarà una grande confusione, dalla terza che saranno una trappola per quelli che sono finiti nella falsa devozione. Nel primo libro dei Re abbiamo lo specchio di una situazione molto simile a quella odierna...il profeta Elia, unico paladino della verità, a competere contro 450 profeti di Baal che ingannavano il popolo con i loro prodigi. Alla resa dei conti i falsi profeti vengono prima svergognati e poi uccisi. Chi sia l'Elia di oggi non saprei, ma so chi sono i falsi profeti che seminano la menzogna...sono coloro che ottengono grazie attraverso la preghiera. Al pari dei falsi profeti che invocavano Baal, l'idolo che si oppone a Dio...i cattolici invocano gli idoli del nostro tempo, la madonna e i santi, alle cui spalle opera il diavolo.

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C'è una canzone meravigliosa che si vorrebbe cantare giorno e notte per il potere che ha di sollevare le nostre vite affrante, si intitola..."Sono il Signore che ti guarisce". Mentre la si canta il cuore si colma di una gioia ineffabile, ma proprio in quei momenti ci si chiede come mai più entriamo in comunione con Dio attraverso una vita evangelica e più stiamo male, allora questa canzone è bugiarda...dov'è la guarigione che promette? Io credo che proprio questo malessere interiore sia il segno che l'anima è stata risanata. In un mondo sano un uomo sano starebbe bene mentre in un mondo malato deve necessariamente soffrire la sua diversità. Chi ha i polmoni sani soffoca dentro una stanza piena di fumo, mentre il fumatore incallito respira a pieni polmoni. Ed è proprio l'aria irrespirabile di questo secolo che genera la nostra sofferenza, paradossalmente siamo stati guariti e godiamo di ottima salute...ma soffriamo come cani!

512
Io credo che non ci sia persona al mondo che non abbia qualcosa di buono, magari solo un dettaglio. Trasferendo questo principio in ambito religioso possiamo dire che persino i gruppi che si distinguono per il fanatismo rientrino nella casistica. Fra questi voglio segnalare il "Rinnovamento nello Spirito Santo" che nonostante per molti versi ci sia da mettersi le mani nei capelli è riuscito a dare vita a dei bellissimi canti. Canti che hanno il potere di essere preghiere a testimonianza che per avere una viva connessione con Dio non è indispensabile essere perfetti.

513
Fino a quando il mondo cristiano ha avuto la capacità di restare unito è stato odiato dal mondo pagano. Ora che è diviso è sorto nel suo seno un sentimento di riprovazione verso uno sparuto gruppo di cristiani diversi. Così se un tempo erano i pagani ad odiare i cristiani oggi sono cattolici, evangelici ed ortodossi ad odiare...chi per conservare il patrimonio della fede intatto è dovuto andare ad aspettare il ritorno di Gesù nell'intimità del suo deserto.

514
"Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni! E chi ascolta ripeta: Vieni!" (Ap 22,17)
Queste parole che chiudono la Bibbia sono un chiaro invito ad adottare come preghiera del cristiano per i giorni della fine, l'invocazione..."Vieni Signore Gesù". Il cuore del discepolo nell'immediata vigilia del suo ritorno se percepisce correttamente la realtà dev'essere nel culmine della grande tribolazione, la preghiera ultima dunque per essere efficace deve sorgere spontanea da un sospiro d'interiore sofferenza. Credo che in questo tempo di tremendo smarrimento riveli il senso più profondo di comunione con l'eternità e sia la strada maestra per andare incontro allo sposo. Nella modalità di recitazione la accorperei alla preghiera del pellegrino russo conosciuta anche come preghiera del cuore, da recitare continuamente al ritmo del respiro. Mentre si inspira si raccoglie in silenzio la desolazione della realtà che ci circonda e mentre si espira la si proietta verso il cielo con le parole..."Vieni Signore Gesù".

515
"Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città" (Ap 22,14)
Questa sentenza dell'Apocalisse con cui si chiude la Bibbia segna lo spartiacque fra i salvati e i dannati, le pecore e i capri, i benedetti e i maledetti. E' deputata ad orientare la predicazione nei giorni della fine, non deve imporre pesi insostenibili né dare false illusioni. Attenzione...ci viene detto di lavare le nostre vesti e non i nostri corpi! Non si pretende che vinciamo il peccato ma che prendiamo coscienza d'essere peccatori e dopo una lunga guerra contro i nostri vizi...che ci dichiariamo sconfitti. Nel tempo più infestato della storia a dei malati terminali non si può chiedere di rimettersi in salute...ma di disporsi all'eterna guarigione.

516
"Ed egli disse loro: Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!" (Lc 24,25)
Durante il nostro peregrinare terreno quante volte ci sentiamo abbandonati da Dio, quante volte abbiamo in cuore lo sconforto dei discepoli di Emmaus? A causa della nostra poca fede dubitiamo della verità e di chi l'ha rivelata testimoniandola, non solo fino alla morte, ma addirittura fino alla risurrezione. E' curioso notare che quando Gesù era in loro compagnia spiegando le scritture i due non avevano coscienza di trovarsi al cospetto dell'essere divino, mentre invece quando i loro occhi si aprirono e lo riconobbero...sparì dalla loro vista. Viene il sospetto che Dio si diverta a giocare a nascondino per non lasciarsi catturare, oppure reputi che la nostra debolezza non possa sopportare contemporaneamente il fuoco della sua sapienza ed il peso della sua presenza.

517
"laddove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia" (Rm 5,20)
Il peccato può diventare un problema più per chi predica che per chi lo pratica! Se il predicatore parte dal presupposto di volerlo debellare parte già sconfitto e conduce il malcapitato, nella migliore delle ipotesi ad una via crucis di confessioni, nella peggiore alla vanagloria. Dal momento che non siamo in grado di giudicare con giustizia, né sapere per quale via Dio conduce, dobbiamo pesare le anime con la bilancia della misericordia e concedere infinita comprensione. Un buona guida spirituale deve promuovere un percorso di crescita interiore completamente svincolato dalle cadute, perché qualora venissero demonizzate s'impedirebbe alla grazia di sovrabbondare.

518
"A ciascun giorno basta il suo affanno" (Mt 6,34)
Con queste parole Gesù ci informa che il nostro cuore è stato creato per sopportare al massimo l'affanno di un giorno e ci mette in guardia dal pericolo di sovraccaricarlo. Ma il demonio attraverso i mass media è riuscito a profanare questa raccomandazione e fare in modo che il nostro sguardo si spinga ogni giorno fino agli estremi confini del mondo...e il nostro cuore subisca un bombardamento ininterrotto di notizie nefaste. Bombardamento che ha l'obiettivo di scardinarne le difese per farlo invadere dalle armate della disperazione.

519
Possiamo affermare che Gesù si sia suicidato? Se consideriamo che avrebbe potuto evitare di farsi catturare, processare e crocifiggere...la risposta è si! Si è lasciato volontariamente uccidere per adempiere alla volontà del Padre. Avrebbe potuto volare via, incenerire tutti, sparire all'istante se solo avesse voluto...ma non lo ha fatto perché si compiesse ciò che stava scritto. Quando qualcuno si toglie la vita potrebbe essere la stessa storia, che una forza sovrumana lo spinga dentro un vicolo cieco dove non filtra neppure un raggio di speranza...e trascinato da insondabili ragioni venga lasciato inghiottire dall'abisso. I nostri suicidi non siano dunque giudicati colpevoli, non si pretende che siano encomiabili come quello del Signore messo in atto con la piena coscienza che doveva avvenire per rispondere alle esigenze della divina giustizia...giustizia che per tutti si compie attraverso ogni singolo evento che accade in questo mondo. Si conceda almeno, a chi non ha saputo o potuto spiegare, la giustificazione che non si poteva evitare.

520
"quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti" (Mt 24,16)
Sento una profonda connessione fra queste parole di Gesù destinate ai suoi discepoli dei giorni della fine e la fuga del profeta Elia sul monte Oreb. Elia fuggì spinto dal timore di venir ucciso da Gezabele, mentre noi dovremmo farlo spinti dal timore di venir uccisi dalla falsa religione. Sul monte Oreb Elia scoprì che la voce di Dio non era nel vento impetuoso, non era nel terremoto e neppure nel fuoco...non era dunque nelle manifestazioni canoniche, ma nella voce sottile del silenzio. Tradotto nel nostro tempo significa che la voce di Dio non è nelle chiese, non è nei falsi cristi che diffondono messaggi e non è neppure nei santi. In questi giorni attraversati dal frastuono di mille voci siamo chiamati a fuggire dalle manifestazioni di Dio conformi alla tradizione, per ritrovare la vocazione profetica e percepire nel silenzio del nostro cuore...la sua voce.

521
"Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita; ma ancor più felice degli uni e degli altri chi non è mai nato" (Qo 4,2-3)
Oggi voglio spezzare una lancia a favore degli spiriti ribelli, di coloro che sono contro Dio e lo maledicono, di coloro che non si rassegnano ad aver subito lo stupro d'essere stati creati e messi in questo schifo di mondo. Prendo spunto dal libro più fuori posto della Bibbia..."Qoelet" perché stando a quanto dice presenta qualche buona ragione. Ciascuno di noi si porta dentro il suo male senza sapere da dove gli viene, né cosa abbia fatto per meritarselo, ma sa che quell'inferno gli è stato dato in dote con la vita. E allora la furia cieca dei bestemmiatori per quanto ignara ci vede molto bene quando punta l'obiettivo e scarica raffiche di ingiurie contro l'autore di tanto dolore. Ho sempre pensato che se Dio ha voluto che questo libro fosse inserito nella Bibbia è perché condivide tutto ciò che sta scritto...e ce ne dà testimonianza il fatto che più volte si è pentito d'aver creato il mondo e l'uomo. E proprio sulla base di questo pentimento merita il nostro perdono.

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"Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita" (1Gv 5,12)
Questa sentenza di Gesù chiama direttamente in causa ebrei e musulmani che hanno Dio, ma non avendo il Figlio di Dio, sono spiritualmente morti. Non voglio fare prediche, né portare argomentazioni per convincere, ma solo mostrare le vie attraverso le quali ad ebrei e musulmani sarà offerta l'opportunità di salvarsi. Sappiamo che per gli ebrei è legata al riconoscimento di Gesù come Messia e dalle scritture sappiamo che avverrà nell'istante in cui i due testimoni dell'Apocalisse risusciteranno dopo essere stati messi a morte. Per i musulmani non ci sono state fornite indicazioni, ma possiamo sperare che si convinceranno dopo aver visto i due testimoni realizzare il sogno dell'islamismo: mettere a ferro e fuoco il mondo!

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Alcuni mesi fa m'imbattei in una foto nella quale un ragazzo era disteso per terra con il viso rivolto verso il pavimento, seminudo e circondato da bottiglie vuote come fosse affogato nell'alcol. Una bravata condivisa con gli amici, commenti e risate...ma la cosa che m'inquietò profondamente fu veder disegnata sulla sua schiena una grande croce bianca. Da quel giorno quell'immagine iniziò a seguirmi come se volesse dirmi qualcosa, a tornarmi in mente col suo carico d'angoscia persino di notte. Fino a quando non compresi che quella croce poteva essere un annuncio di morte!

524
Non mi è sembrata un'uscita felice quella del sacerdote di radio Maria secondo il quale il recente terremoto sarebbe stato un castigo di Dio per la legalizzazione delle unioni gay...mi pare oltremisura temerario indicare la pecora più nera in un gregge di pecore nere. Capita spesso di giudicare attraverso la trave nell'occhio che in questo caso a padre Cavalcoli ha impedito di considerare quale castigo avrebbe dovuto mettere in atto Dio per punire la pedofilia esercitata dalla sua nerissima categoria. I terremoti fanno certamente parte dei castighi ma la depravazione si è diffusa in maniera talmente omogenea da rendere impossibile distinguerla. Tutti meritiamo di finire sotto le macerie e ognuno per le proprie colpe!

525
L'anno della misericordia indetto da Papa Francesco sta umiliando la giustizia e tutti coloro che in essa sperano. Dopo il colpo di spugna su tutti i peccati ora lo invoca su tutti i reati e chiede l'amnistia per i detenuti considerati idonei. Per quanto un assassino possa diventare idoneo attraverso il pentimento, mai lo sarà abbastanza per la vittima ed i suoi familiari...neppure dopo aver scontato l'intera pena. E sono solo costoro ad avere il diritto di concedere amnistie, non chi i carichi di dolore li guarda soltanto passare.

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"Tu sei quell'uomo" (2Sam 12,7)
Al pari del profeta Natan che con queste parole inchiodò re Davide mettendolo di fronte alle proprie responsabilità...il profeta che c'è in me conoscendo bene il mio stato interiore ogni volta che m'imbatto in un empio, un peccatore, o uno stolto mi sussurra..."credimi, tu sei peggio di loro".

527
Temo che non sia una cosa buona ambire al massimo, che anzi sia quasi una maledizione...stando almeno alla fine che hanno fatto re Salomone e monsignor Ravasi. Tutti e due al principio del loro mandato hanno fatto una scelta nobilissima che li accomuna...hanno messo la sapienza al primo posto! Il re chiedendola a Dio nel giorno della sua intronizzazione, il teologo mettendola come specializzazione nel proprio corso di studi. Tutti e due grazie a quella virtù hanno ottenuto grandi successi, ma questi due sapienti al termine della loro vita si sono ritrovati ad affollare il recinto degli stolti. Il re per essersi lasciato sedurre dalle mogli straniere che lo indussero ad adorare divinità pagane, il monsignore per aver lasciato che il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura prendesse il sopravvento sul testimone della fede.

528
Allora il Signore disse a Mosè: Stendi la mano sul paese d'Egitto per mandare le cavallette" (Es 10,12)
Da qualche tempo nei dibattiti televisivi quando ci si trova di fronte a qualche nefasta eventualità tipo la Brexit, o Trump o il referendum, per esorcizzare la paura che vinca il male si ricorre all'espressione..."non sarà mica l'invasione delle cavallette". Spesso si tira in ballo questo flagello biblico senza avere coscienza che tre sciami di terribili cavallette hanno invaso da tempo i campi del nostro vivere. Il primo sciame sono i politici che hanno divorato il campo della moralità, i politici e l'enorme indotto di corruzione che da Roma si estende in maniera capillare nelle regioni, province e comuni italiani. Il secondo sciame sono i cattolici che hanno divorato il campo della spiritualità, i cattolici che adulterano la sana dottrina dando modo al diavolo di estendere l'impostura religiosa fino agli estremi confini della terra. Il terzo sciame sono gli immigrati non legittimati ad immigrare che hanno divorato i nostri spazi...ormai non c'è angolo, piazza o strada in cui non ci sia qualche conciliabolo in lingua astrusa a ricordarci che siamo stranieri nella nostra casa.

529
Si è gridato allo scandalo alla notizia che Papa Francesco ha concesso di assolvere per il peccato d'aborto, perché si pensa che i colpevoli possano farla franca grazie ad un perdono a prezzi stracciati che finirà per svilire l'effetto deterrente nei confronti della più ignobile delle mattanze. Il Papa ha fatto bene a sentenziare che tutti i peccati possono essere perdonati, ma avrebbe dovuto aggiungere che se non è maturata nei cuori la coscienza d'essere assassini...vana è la confessione e blasfema l'assoluzione.

530
Oggi Papa Francesco all'Angelus ha fatto un discorso bellissimo dicendo cose giustissime, le stesse che diceva Gesù...un sacrosanto richiamo alla giustizia sociale. Eppure è destinato a non ottenere alcun effetto perché una diabolica astuzia ne ha fiaccato lo slancio. Gesù puntava il dito contro i responsabili minacciando, il Papa ha segnalato il male e fatto un pacato appello. La differenza sta nei toni usati, non solo quello che si dice...ma come lo si dice. Gesù col suo parlare duro affondava la spada nelle coscienze, il Papa col suo fare bonario per salvaguardare la pace si guarda bene dal turbarle.

531
Pochi giorni fa a radio Maria è intervenuta una signora per ringraziare san Giuseppe da Copertino patrono degli studenti che le aveva fatto la grazia di migliorare il profitto scolastico della figlia...fino ad allora piuttosto deludente. Mamma radiosa, figlia contenta, il conduttore della trasmissione compiaciuto e gongolante...io invece tremendamente perplesso! Sempre mi chiedo in questi casi se sia lecito rivolgersi al cielo per risolvere questioni riguardanti più le nostre ambizioni che le nostre necessità. Poniamo che Dio abbia dotato quella ragazza di un solo talento e che dunque quel talento fosse chiamata a far fruttare, ma che una smisurata vanità maturata in famiglia abbia preteso di possederne dieci e di tutt'altro stampo...possiamo dire che sia stato Dio ad esaudire quella preghiera? Basta percorrere il Vangelo per accorgersi che mai nessuno ha osato chiedere a Gesù il miracolo di diventare più intelligente, più forte, più bello...una sorta di pudore allora impediva di dissacrare l'altare con richieste inappropriate.

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"sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?" (Mt 11,3)
Con queste parole Giovanni Battista poco prima di morire manifesta la sua grande crisi di fede in Gesù Cristo. Proprio lui che aveva esultato nel ventre di sua madre quando lo aveva percepito nel ventre di Maria, proprio lui che quando lo aveva battezzato aveva visto i cieli aprirsi e lo Spirito Santo scendere su di lui come una colomba, proprio lui che aveva udito la voce di Dio dire..."questo è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto". Proprio lui che fu definito da Gesù il più grande fra i nati da donna, proprio lui che si era professato il suo precursore, proprio lui che si era dichiarato indegno di sciogliergli i lacci dei sandali, proprio lui che aveva toccato con le sue mani il Messia...proprio lui arriva a dubitare! Ma c'è chi fa di peggio...tutti i cristiani che invece di andare incontro allo Sposo si ostinano a voler salvare il mondo. Hanno strappato la pagina del suo ritorno e stanno aspettando un altro: l'Anticristo!

533
Tre rivoluzioni hanno mandato il mondo in rovina: l'industrializzazione, la democrazia ed il modernismo...tre colpi di stato per ottenere la licenza di dissacrare. Con l'industrializzazione l'uomo si è svincolato dalla dipendenza da Dio che gli imponeva una vita angusta ed al posto del necessario per vivere ha cominciato a produrre ricchezza per godere. Con la democrazia si è arrogato il diritto di aspirare a tutto ciò che gli piace. Con il modernismo si è incarnato nel male ed il satanismo è salito al potere.

534
"bada dunque che la luce che è in te non sia tenebre" (Lc 11,35)
Queste parole di Gesù sono sorprendenti e quanto mai provvidenziali per decifrare un fenomeno in espansione nel nostro tempo, quello dei..."Ligthworker". Ci dicono che esiste ed opera una luce che invece di diffondere luce diffonde tenebre, ci mettono in guardia contro il potere di una seduzione quasi irresistibile. Gli operatori di luce sono persone come noi che pensano d'aver instaurato una connessione con la divinità e si sono fatti carico della missione di diffondere il suo amore, il suo calore, il suo benessere interiore. Sono bellissime persone convinte d'essere state scelte da Dio per aiutare l'umanità e non sospettano d'essere invece state ingaggiate dal diavolo per oscurare la verità.

535
"benedite quelli che vi maledicono" (Lc 6,28)
Oggi nelle comunità cristiane proliferano supportati da grande arte declamatoria gli scambi di benedizioni. Siccome sono gratuiti e lustrano l'esterno del bicchiere e del piatto in maniera impeccabile...non si bada a spese. Si benedice in nome di Dio con grande abbondanza chiunque, dovunque e comunque...con tutto il cuore e con tutta l'anima. Gesù che non amava le sviolinate e badava solo all'essenziale ha fatto intendere che sia invece necessario destinarle solo a coloro che ci odiano, nello stile che lui predilige. Nell'intimo della propria camera, nel segreto del proprio cuore...con un filo di voce.

536
Io credo che per un bambino non vi sia trauma peggiore dell'abbandono, oggi ve ne sono di invisibili agli occhi ma laceranti nel cuore. Una mia amica mi ha confessato che la prima volta che si è sentita abbandonata fu quando da bambina era stata buttata a terra da un'onda e sua madre non era corsa a rialzarla. Questo per far capire come i bambini percepiscano emozioni che gli adulti neppure si sognano di registrare. Io vedo tutti i giorni mamme estraniarsi dalla realtà reale per tuffarsi in quella virtuale...mentre camminano, fanno la fila alla cassa, sedute sulle panchine dei giardini, chine sui loro smartphone con i figli abbandonati nei passeggini.

537
"ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi" (Mt 25,35-36)
Queste parole che Gesù pronuncerà il giorno del giudizio sembrano mettere in luce una verità non facile da intuire...che le opere buone avranno valore agli occhi di Dio e contribuiranno alla nostra salvezza solo se saranno fatte per aiutare persone in estrema necessità: affamati, assetati, forestieri, nudi, malati e carcerati. Quindi tutta la filantropia destinata a supportare e migliorare il mondo non rientra nella categoria.

538
"Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti" (Lc 16,25)
Dalla parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro si può dedurre che la salvezza di Lazzaro sia dovuta solo ed esclusivamente alla sua sofferenza, null'altro viene aggiunto, quello che conta è solo la sofferenza ed in virtù di quella merita il paradiso. Dunque io credo sia lecito pensare che chiunque soffre si pone nelle condizioni ottimali per ottenere la salvezza, la sofferenza sembra essere il battesimo di fuoco attraverso cui ci si affratella a Gesù. E spero valga anche per chi non lo ha conosciuto, se non sillabando il più autentico alfabeto.

539
"Salomone commise quanto è male agli occhi del Signore e non fu fedele al Signore come lo era stato Davide suo padre" (1Re 11,6)
Questo passo ci mostra in cosa consista la fedeltà a Dio, ci dice che Davide gli era restato fedele nonostante avesse commesso dei peccati macroscopici...mentre Salomone no. Dunque la fedeltà non è legata al peccato, peccare non significa essere infedeli a Dio! L'infedeltà consiste nel mettere al posto di Dio qualcosa che si crede abbia intimità con Dio...e rendergli il culto. In quel tempo gli idoli si chiamavano Astarte, Milcom, Chemos, Moloc...oggi hanno i nomi di tutte le madonne e di tutti i santi. Salomone fece costruire altari a queste divinità per compiacere le sue mogli e concubine, oggi per compiacere una perversa spiritualità carnale sono state erette chiese nelle quali si venerano e si pregano divinità che hanno il potere di rendere ogni cattolico...un infedele.

540
"e Gesù, emesso un forte grido, spirò" (Mc 15,37)
La morte di Gesù ritengo sia stata diversa dalla morte di ogni altro uomo, non si è mai sentito che qualcuno sia morto gridando...è contro natura! Com'è possibile con il residuo dell'ultimo respiro riuscire ad emettere un forte grido...e perché poi? Io credo che l'approccio con la morte di ogni uomo sia di resa totale, la morte ci si mette davanti, ci guarda negli occhi e ci fa suoi con un abbraccio lasciandoci la sola forza di alzare gli occhi al cielo...qualora lo volessimo. Ma possiamo supporre che quando si è trovata davanti il figlio di Dio, quando ha realizzato che la caducità non poteva sopprimere l'eternità, quando si è posta sotto la croce per fare il proprio dovere, una sorta di pudore le abbia impedito di guardarlo negli occhi e persino di sfiorarlo col pensiero. Allora quel grido io credo sia stato il ruggito di dolore necessario a Gesù per andarle incontro, abbracciarla con vigore e farsi trapassare per dare alla luce il nuovo mondo.

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"Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò" (Lc 8,32)
Leggendo questo brano del Vangelo si rimane sconcertati! Una legione di demoni dimorava da anni nell'anima di un uomo tormentandolo giorno e notte fino a quando Gesù non lo ha liberato cacciando quelle malefiche presenze e facendo in modo, come da loro richiesto, che andassero ad abitare in un branco di porci. E' sorprendente notare che i porci neppure per un attimo riescono a sopportare la nefasta compagnia e preferiscono la morte, al contrario di noi che spesso alloggiamo nelle nostre viscere l'inferno e forse perché siamo fatti della stessa pasta non ne avvertiamo il minimo disagio.

542
Sant'Antonio da Padova fra i dieci modi di fare penitenza ne includeva uno che oggi sembra decisamente passato di moda...vestire dimessamente. Se penso che il curato d'Ars, patrono dei parroci, richiamava folle interminabili di fedeli in confessionale indossando sempre la stessa consunta tunica crivellata di rattoppi...viene il sospetto che forse chi predica risulti più credibile, nonché coerente, se visibilmente ammantato di povertà evangelica. Dal momento che noi cristiani dobbiamo vivere tutta la nostra vita in regime di penitenza suggerirei di spogliarsi di ogni eleganza per evitare di spandere fumo, seduzione e vanità. E dare la certezza a chi ci ascolta che ben altro ci passa per la testa.

543
Ero poco più che adolescente quando mi ritrovai a lavorare in uno stabilimento balneare insieme ad altri miei coetanei, il giorno prima della fine del rapporto di lavoro uno di questi chiese al titolare di essere pagato con un giorno di anticipo...e fu accontentato. Il giorno dopo non si fece vedere ed in seguito neppure sentire per giustificarsi. Il titolare ci rimase molto male, da un ragazzo così giovane non si sarebbe mai aspettato il modo di fare di un furbo navigato. Passarono gli anni, questo ragazzo si trasferì altrove ed io persi le tracce ma con tali premesse mi sarei aspettato di ritrovarlo in galera. Invece no, scoprii guardando la televisione che aveva fatto carriera e si era arrampicato fin dove pascola la feccia del genere umano...il parlamento italiano.

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"Vi confesso che, benché la mia vita sia stata curata e guardata come un fanciullo dalle immoralità corporali, quando io mi vidi come ero per natura sia nei miei pensieri, sia nei desideri, sia nelle immaginazioni del mio cuore, pensai che neppure i demoni dell'inferno fossero peggiori di me. Sono sicuro di questo: che, quando lo Spirito di Dio risplende nelle nostre anime, ogni buona opinione di noi si dilegua"
Mi inchino di fronte alla maestà di Charles Spurgeon un cristiano di fede calvinista che stimo all'altezza dei più grandi santi cattolici, quanto coraggio ed onestà nelle sue parole! Seppure non fosse mai caduto in peccati della carne ed avrebbe quindi potuto considerarsi casto, è talmente potente la sua sete di verità da illuminare ogni piega oscura dell'anima al fine di ottenere il privilegio di scrutarne le deformità. Spurgeon riesce a vedere la lebbra del suo peccato, non solo estesa in tutta la sua pelle, ma diffusa in tutta la sua carne e penetrata in tutte le sue ossa. Solo chi ha coscienza della propria debolezza riesce a vedere la lebbra sulla sua pelle, solo chi ha coscienza della propria miseria può sentirla nella sua carne e solo chi ha coscienza della propria cattiveria scoprirla penetrata fino alle ossa.

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Oggi siamo diventati talmente sofisticati nell'analizzare le cose da aver perduto la semplicità dello sguardo evangelico. Ormai nella chiesa anche i ciechi si sono resi conto che Papa Francesco è un personaggio tremendamente torbido, molti cattolici lo hanno bollato come falso profeta e quotidianamente scagliano contro di lui frecce avvelenate. Se andiamo a guardare il contesto che si è venuto a creare, non cogli occhi del teologo, ma con quelli di un bambino...non vedremo un intruso finito per caso sul trono di Pietro, ma un lupo entrato nel recinto delle pecore. Di fronte a questa eventualità si dovrebbe scatenare un fuggi fuggi generale, in questo caso invece le pecore hanno la sfrontatezza di andare sotto il muso del lupo digrignando i denti. Ma benedette pecore non sapete che per quanto vi possiate sforzare farete sempre...bèee, bèee...e non...grrr, grrr! E allora fate quello che comanda la natura e il buon senso, uscite più in fretta possibile con la coda fra le gambe dalla chiesa cattolica prima che il diavolo divori il vostro dissenso.

546
"la pace è tranquillità nell'ordine"
Questa affermazione di sant'Agostino nella chiesa cattolica di questi tempi fa corrugare parecchie fronti vista la frequenza con la quale Papa Francesco mostra senza vergogna il suo vero intento...destabilizzare il mondo ed uccidere il cristianesimo. Fin dal principio del suo mandato si è fatto propulsore del disordine favorendo un'immigrazione clandestina e selvaggia in prevalenza di stampo musulmano...ed ora osa riprendere Donald Trump che per quanto non sia un fine pensatore sembra avere le idee chiare e la buona volontà per ripristinare l'ordine.

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"Non andate da loro ed essi non vengano da voi: perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dei" (1Re 11,2)
Questa sentenza del Vecchio Testamento che imponeva un atteggiamento difensivista nei confronti delle altre religioni, mossa dal timore di veder inquinato il patrimonio della propria fede, sembra essere superata dall'istanza di Gesù di andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo ad ogni creatura. Il nuovo Mister sembra decisamente orientato verso un cambio di tattica, passare dal catenaccio ad oltranza alla zona con pressing a tutto campo. All'apparenza quindi sembra abolita la vecchia sentenza e sdoganata la possibilità di avere proficua comunione con gli altri popoli con i quali confrontarsi in ogni settore della sfera sociale...ma sappiamo che Gesù non è venuto ad abolire, piuttosto a completare! Così seppure chiamato ad accettare la sfida a tutto campo contro mondanità ed ecumenismo, ogni cristiano sa che potrà vincere la partita solo se resterà fedele alla sua vocazione di incallito catenacciaro.

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Poche sere fa ascoltando radio Maria ho toccato con mano quanto possa degenerare la spiritualità cristiana. Don Tino Rolfi raccontava di un paese, mi sembra Mornese in provincia di Alessandria, che aveva goduto di straordinari benefici per essersi affidato a Maria Ausiliatrice di cui don Bosco era il maggiore apostolo. Venti uomini erano andati in guerra e tutti erano tornati sani e salvi, era stato preservato dalle epidemie ed infine un episodio clamoroso! Una grandinata apocalittica aveva ricoperto i campi e non c'era speranza che si fosse salvata una sola foglia, ma allo sciogliersi dei chicchi si era preso atto con immenso stupore che il più insperato dei miracoli si era compiuto. Chi ha un po' di confidenza con la Bibbia non può non accostare questo episodio a quello narrato dal profeta Geremia al capitolo 44...che invito i devoti alla madonna di andare a studiarlo. Quando il popolo bruciava incenso ed offriva libagioni alla Regina del Cielo, significa che le rendeva il culto, godeva di ogni abbondanza...quando invece non lo faceva, soffriva carestie di ogni genere e venivano sterminati dalla spada e dalla fame. Maria Ausiliatrice alla stessa maniera della Regina del cielo aveva protetto chi la venerava, un trattamento speciale per aver rinnegato Dio e glorificato la trasfigurazione del diavolo. Celandosi dietro le due figure aveva anche revocato i castighi comminati da Dio ai figli per i peccati commessi dai padri...castighi che avrebbero dovuto accettare per estinguere il debito. Le circostanze erano le stesse, identico il fine ed il furore di Dio contro gli israeliti di allora...lo stesso contro i cattolici di oggi.

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Ieri sera in un'intervista il teologo Vito Mancuso senza rendersene conto ha confessato d'essere un impostore. Ha affermato di non condividere affatto la scelta di Abramo che ogni credente è chiamato a fare, adempiere al primo e più importante comandamento...amare Dio sopra ogni cosa! Ha trovato scandaloso che il Patriarca abbia acconsentito di offrire in sacrificio suo figlio Isacco, non è stato capace di vedere oltre la carne e il sangue...gli ha rifiutato suo figlio Stefano e sua figlia Caterina. Non che sia facile, ma temo non vi sia alternativa! Se cediamo a Dio ogni diritto di vita e di morte sui nostri figli li mettiamo nella sua mani, in caso contrario li incateniamo alle nostre...che sono sporche di sangue innocente. Questo teologo da anni va insegnando senza avere alcuna competenza di Dio perché se non si adempie al primo comandamento non si può possedere il suo spirito. E' un cieco che procede a tentoni nella notte illuminando il cammino di quelli che lo stanno ad ascoltare segregati nelle tenebre della propria presunzione.

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"ma guai a voi ricchi, perché avete già la vostra consolazione" (Lc 6,24)
Queste parole di Gesù le sentiamo rivolte ai ricchi nel senso più comune del termine, ma forse è lecito pensare che possano abbracciare un orizzonte più ampio. Quel ricchi io credo voglia dire ricchi di qualsiasi cosa renda fieri di sé stessi...ricchi di bellezza, ricchi di sapienza, ricchi di talento, ricchi di buona volontà, ricchi di gioia e perfino di santità. La ricompensa di cui gode il ricco è l'autocompiacimento per quello che si crede e paradossalmente possiamo dire che ricchi sfondati si possa diventare addirittura per il solo fatto di sentirsi la coscienza a posto.

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Siamo un popolo di merda...i romeni ci hanno dato una sonora lezione di moralità! Hanno fatto quello che noi italiani avremmo dovuto fare tutti i giorni da trent'anni a questa parte, sono scesi in piazza gridando ai politici...ladri, ladri! Sappiamo che Roma è la sede in cui sboccia in ogni stagione il fior fiore della corruzione, ma fingiamo di non sapere che in ogni singola regione, provincia e comune italiano, affonda la radice che lo alimenta. Allora se vogliamo uccidere la mala pianta della politica non è Roma che dobbiamo assediare, ma la coscienza di ogni elettore guardandola con la stessa ferocia con cui la guarderebbe il Duce e lo stesso ardore con cui la incenerirebbe il Fuhrer.

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Papa Francesco continua ad alimentare in maniera impressionante le tenebre del nostro secolo e quasi nessuno se ne accorge, ancora una volta si propone come gran maestro dell'astuzia capace di percorrere vie inconcepibili per ingannare. Oggi ha detto che la pedofilia è una malattia lasciando in tal modo intendere che i pedofili non siano tanto da perseguire penalmente, quanto da curare. Andatelo a dire al padre e alla madre di Emanuela Orlandi dopo aver sentito gli atroci lamenti della figlia in quel video mandato in onda dalla trasmissione..."Chi l'ha visto". Andatelo a dire ai genitori di tutti i bambini stuprati da coloro che avrebbero dovuto incarnare l'immagine di Gesù Cristo. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra avevano lo stesso vizio dei pedofili, ma Dio al contrario del suo vicario ha ritenuto opportuno inquadrare i colpevoli da un'ottica un pochino differente. Non malati da curare, non delinquenti da incarcerare...ma depravati da fulminare!

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"Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena m'è diletto"
Questa frase di san Francesco è la radice del più assurdo ottimismo, è risuonata per anni nella mia testa come tante altre ma solo ora mi è esplosa nel cuore. Avevo sempre creduto che fosse mirata ad alimentare la speranza nei momenti bui, invece mi sono accorto che ogni pena può diventare fonte di gioia nel momento stesso in cui ci investe. Questo per chi ha la capacità di vivere con il baricentro talmente sbilanciato verso il Regno che verrà, da fare in modo che la sventura dell'oggi sia trasfigurata nella gioia immanente del domani.

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Nel nostro tempo si è insinuato un privilegio che mai da nessuno era stato goduto in passato e credo mai nessuno in futuro godrà, vivere un'anticamera di paradiso prima di quello promesso da Gesù Cristo. Mi riferisco a coloro che prendono laute pensioni e si arrogano il diritto di vivere beati gli ultimi decenni della loro vita. Don Bosco quando la madre manifestò il desiderio di ritirarsi perché avanti cogli anni non disse una parola. Col dito indicò il crocifisso e lei comprese che a nessuno è consentito di scendere anzitempo dalla croce.

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"come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,34-35)
La comunità cristiana è il modello di famiglia perfetta, è il nido d'amore per eccellenza! Gesù lascia intendere che il successo di una famiglia non si misura dalle foto che campeggiano sulle pareti delle nostre case, ma dalla qualità dell'amore con cui i figli si amano. Questo amore necessariamente deve maturare fra le mura domestiche negli anni dell'infanzia, dell'adolescenza e della giovinezza, durante i quali deve circolare grazia in abbondanza. Nella nostra realtà vediamo quanto spesso questa condizione venga disattesa...fino a quando i figli sono piccoli sembra andare tutto bene, poi quando ognuno va per la sua strada nella migliore delle ipotesi si diventa perfetti estranei. E questo è il fallimento dei fallimenti perché il rapporto tra fratelli è l'unico che non necessita di un taglio del cordone ombelicale, in nessun altro come in questo rapporto amarsi è incredibilmente naturale ed ogni volta che non avviene...Caino uccide Abele.

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Per raggiungere qualsiasi obiettivo e realizzare qualcosa di buono è necessario studiare al fine di imparare a svolgere bene quella mansione. Questo sembra valere per ogni campo del vivere tranne che per l'amore, o meglio valga per tutte le materie della scuola dell'amore tranne per una in particolare...la materia sessuale. Così vediamo aspiranti mogli dedicarsi anima e corpo ad imparare...imparare a cucinare, stirare, lavare, a gestire l'economia domestica. Interessarsi d'architettura per arredare la casa, di chirurgia estetica e dietologia per mantenersi belle, di psicologia per sostenere la prole, medicina veterinaria per curare cani e gatti, filosofia per intrattenere amici e parenti, giurisprudenza per duellare coi vicini, numerologia per vincere al lotto, gossip per sapere tutto...ma trascurare la materia che sta più a cuore a molti uomini e relegarla al livello in cui nelle scuole è relegata la ginnastica. I risultati di tale negligenza si vedono...molti rapporti naufragano, non a causa di incresciosi imprevisti, ma perché a letto le mogli non sanno fare neppure le aste e i cerchietti.

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Di fronte all'ennesima tragedia della morte di un giovane causata dalla necessità di provare emozioni da sballo ho trovato nell'associazione "Ema pesciolinorosso" fondata da Gianpietro Ghidini dopo la perdita di suo figlio Emanuele, una risposta tanto ammirevole quanto commovente. Tante ottime iniziative volte a sensibilizzare l'universo adolescenziale e la testimonianza di un rapporto padre-figlio meraviglioso. Allora ho letto i suoi post nei quali analizza le problematiche giovanili e ad un certo punto del suo doloroso calvario si rivolge a Dio chiamandolo in causa come Padre. Quello che mi ha colpito è stato constatare quanto diversi fossero i due rapporti...fra lui e suo figlio Emanuele grandissima confidenza, fra lui e suo Padre celeste diffidenza...fino al punto di chiedergli un segno per confermare la sua esistenza. Ed è questa la radice del male, l'incredulità che rende ciechi e sordi. Noi genitori non sappiamo più testimoniare ai nostri figli il Padre celeste perché rifiutiamo di farci suoi figli e lo teniamo a debita distanza per timore che interferisca. Alla luce del tragico che ogni giorno si va consumando, credo sia indispensabile porre l'intimità con Dio quale pietra miliare su cui fondare ogni iniziativa. Dobbiamo inoltre prendere coscienza che non è più il caso di delegare alle chiese il compito di annunciare la salvezza, ogni genitore deve farsi carico di questa nuova missione e diventare pastore della propria prole.

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"là sarà pianto e stridore di denti" (Mt 22,13)
Questa affermazione di Gesù sull'inferno getta una fascio di luce sufficiente per farci capire a cosa andiamo incontro. Non impressiona tanto sapere che saremo condannati eternamente al pianto, quanto quello stridore di denti che suona tremendamente sinistro. Chi ha una coscienza limpida riesce a vedere chiaramente il male che ha compiuto e sa quanto sia penoso convivere con il pensiero di un gesto che ha causato vergogna a sé stessi e ferito il prossimo. Ogni volta che facciamo una cattiva azione lo sappiamo benissimo...ma a salvaguardia della nostra immagine mettiamo in moto una serie di accorgimenti volti a fare in modo che venga legittimata. Nel tragitto che l'azione malvagia concepita nel cuore sale alla mente, armeggiamo astutamente per adulterarla fino a farla apparire lecita, o qualora questo fosse impossibile...scaricarne su altri la responsabilità. Fino a quando siamo in vita abbiamo l'opportunità di relegare i ricordi che ci accusano in un angolo oscuro, ma quando saremo all'inferno questo non sarà più possibile. Allora la nostra coscienza sarà perennemente investita dalla luce vera e ci passerà davanti agli occhi il male fatto, non solo quello fatto agli estranei di cui abbiamo consapevolezza, ma anche quello fatto alle persone che amiamo...e del quale neppure sospettavamo. Allora ci accorgeremo che tutto quello che credevamo un bene e che abbiamo riversato nelle vite dei nostri cari era invece un male che li ha trascinati in quel luogo di desolazione, che la via nella quale li abbiamo spinti conduceva alla rovina. Vederli soffrire sarà la causa del nostro pianto, sapere d'essere gli artefici di quelle atroci sofferenze la ragione del conflitto che genera lo stridore di denti.

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In merito al gesto vigliacco compiuto da un giocatore di rugby nei confronti della ragazza arbitro se ne sono dette di tutti i colori, tutti concordi nel condannare ma nessuno disposto a risalire il versante motivazionale per evitare che in futuro simili episodi si ripetano. Basterebbe porsi due semplici domande: perché al giocatore sia sfuggita un'azione tanto cruenta e cosa possa aver spinto una femmina a seguire quella bizzarra vocazione? Alla prima evitiamo di rispondere...un eccesso di maschilismo, alla seconda...la passione per il rugby, per evitare che Freud si rivolti nella tomba. Partiamo dalla premessa inconfutabile che una ragazza giovane e carina in un campo di rugby genera le stesse pulsioni che suscita cappuccetto rosso in mezzo a una mandria di tori. Il fatto che il giocatore fosse indispettito per alcune decisioni arbitrali non giustifica quel gesto che può essere spiegato soltanto supponendo che al carico di tensione nervosa accumulato durante la partita si sia sommata la pulsione sessuale fino ad allora inibita...causando un blackout della ragione.

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Dal punto di vista spirituale ci sono state tre grandi svolte nella storia dell'umanità, due avvenute in passato e la terza in atto, svolte necessarie per indicare agli uomini la via della salvezza. La prima ha inaugurato il tempo della consapevolezza...quando Dio si è manifestato ad Abramo e ha dato vita all'ebraismo. La seconda il tempo della semina...con l'avvento di Gesù e la nascita del cristianesimo. La terza il tempo della fuga...che ha avuto inizio con la morte della chiesa. Proprio nella liturgia di stamattina ho avvertito lo stridore del predicare i valori di un tempo scaduto dentro il tempo successivo, quanto sia criminale oggi invitare i cristiani ad essere perfetti come Dio nel donarsi e nel donare. E' finito il tempo di non opporsi al malvagio, di porgere l'altra guancia, di cedere il mantello, di accompagnare chi te lo chiede per un miglio...è finito il tempo di Babbo Natale che offre amore a chi non lo apprezza. D'ora in avanti non dovrà essere più proclamata la buona novella, ma annunciata la tremenda sciagura che incombe.

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Il tempo della consapevolezza, da Abramo a Gesù, è durato circa 2000 anni. Il tempo della semina, da Gesù alla morte della chiesa, altri 2000 anni. Sulla base di questi elementi possiamo stabilire quando sia cominciato il tempo della fuga, quello che va dalla morte della chiesa al ritorno di Gesù nella gloria? Il pastore calvinista Spurgeon alla fine dell'ottocento con la sua acutissima sensibilità nel sermone..."costringili ad entrare" penetra lo spirito dell'ultima epoca e ne avverte già tutte le ansie e le necessità. A noi comuni cristiani il tradimento del Vangelo è cominciato a rendersi visibile dal concilio Vaticano II ed è diventando palpabile grazie alla condotta scellerata di Papa Francesco. Quindi credo che si possa affermare con ragionevole sicurezza che siamo dentro il tempo della fuga e questa è l'ora di invertire rotta.

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“Quando venni tra voi, non mi sono presentato ad annunciarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo e questi crocifisso" (1Cor 2,1-2)
Queste parole di san Paolo ci mostrano quanto un uomo possa diventare meschino per salvare la faccia, il fallimento del suo discorso nell'areopago di Atene ci rivela come gente di immensa statura spirituale possa arrivare ad ingannarsi ed ingannare. Dopo aver inanellato successi giunto a parlare ad una platea di eruditi l'apostolo cambia completamente il registro del suo intervento, invece di parlare forte e chiaro come sempre ricorre alla seduzione. Cerca di adulare coloro nei confronti dei quali nutre soggezione, per paura di irritarli cerca di ingraziarseli additando tratti comuni fra il paganesimo e il cristianesimo. Ha usato la stessa tattica che ogni giorno usa Papa Francesco, ha cercato di costruire ponti laddove si dovevano segnare confini. Il fiasco è inevitabile perché quando si usano le armi del nemico per predicare il Vangelo il risultato è una catastrofe. Nel suo discorso dopo aver sviolinato parole senza sangue tira in ballo Gesù solo alla fine, ma guardandosi bene dal chiamarlo per nome. Un Paolo vigliacco e menzognero è quello che ci consegna questa infausta pagina di Vangelo. Avrebbe dovuto semplicemente raccontare la sua vita, predicare la verità, perché irradiando autenticità si può nutrire la speranza che almeno uno la accolga, quando invece la si inquina a che giova se anche tutti la prendono per buona?

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La fede è un cammino alla sequela di Gesù e se non sbagliamo la strada prima o poi giungeremo alla maturità dello spirito...alle porte di Gerusalemme. Quando vi giunse Gesù sapeva che lì sarebbe finito il suo pellegrinaggio terreno, quando vi arriviamo noi dobbiamo prendere coscienza che è giunto il momento di andare incontro al medesimo destino. A quel punto morire diventa un'esigenza improrogabile perché a causa della conoscenza della verità e del vederla calpestata la vita diventa insopportabile. Basta leggere le vite dei santi per scoprire quanti hanno cercato il martirio quale unica via per ottenere la liberazione...e sperare che anche a noi venga concessa tale opzione.

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La Svezia che fino a qualche anno fa per l'organizzazione del suo tessuto sociale era considerata il modello da invidiare, laddove il cittadino era assistito impeccabilmente dalla culla alla tomba, oggi è diventata una terra di spettri tanto è degenerata la qualità della vita. Viene da chiedersi come mai una nazione di fortissima impronta luterana dove i cattolici sono quasi inesistenti, dunque un popolo che ha accolto il messaggio cristiano opportunamente riveduto e corretto, possa essere finito in quella che sembra la più cupa delle disperazioni? Mentre noi italiani ladri, adulteri, assassini, corrotti, depravati e potrei continuare per una settimana...in quanto ad ottimismo godiamo di ottima salute? Mi viene in mente il film del regista svedese Ingmar Bergman..."Luci d'inverno" capolavoro nel quale si racconta la notte dello spirito di un pastore, il suo penoso calvario di purificazione. Io credo che il gelo che trasuda da quella pellicola possa essere fratello del gelo che oggi attanaglia la Svezia, che sia l'umiliazione necessaria per entrare nel regno dei Cieli di un popolo che ha tentato di dare un'idea del paradiso sulla terra. Molti cattolici la ritengono la disfatta del luteranesimo e non si accorgono che cogli occhi del Vaticano è facile scambiare l'orto degli ulivi per un cimitero.

565
La scoperta dei sette pianeti nella costellazione dell'acquario dove sono state trovate condizioni simili alla terra, dunque con forti probabilità di presenza di forme di vita simili alla nostra, ha fatto vacillare la mia fede. Non perché io non ammetta la presenza di altri esseri nell'universo, ma perché mi sono messo a fare due conti sulla distanza che separa il nostro mondo dal loro...e mi sono perso. Appurato che si trovano a 40 anni luce di distanza ho cercato di farmi un'idea dello spazio che ci separa. Un anno luce è la distanza che si percorre viaggiando per un anno alla velocità della luce...300.000 Km al secondo. Per avere un riferimento consideriamo che la circonferenza della terra all'equatore è di 40.000 Km, quindi per fare il giro della terra la luce impiega circa un settimo di secondo. Allora ho calcolato quanta strada si farebbe viaggiando a quella velocità per un minuto...18.000.000...diciottomilioni di Km. Moltiplicando per 60 otteniamo lo spazio percorso in un ora...1.080.000.000...unmiliardoeottantamilioni di Km. Moltiplicando questo numero per 24 si ottiene lo spazio percorso in un giorno...25.920.000.000...venticinquemiliardienovecentoventimilioni di Km. Infine moltiplicando questo numero per il numero di giorni contenuti in 40 anni...14.600 si ha l'esatta distanza che non oso neppure tentare di quantificare. Allora ho dubitato di Dio...ho pensato che un universo tanto immenso non potesse essere opera di un solo Dio ma che ce ne sarebbero voluti almeno cento, o mille, o chissà quanti altri ancora visto che dell'universo non conosciamo i confini. Allora ho compreso la sapienza di Gesù che per scoprire Dio ci ha indicato la via della piccolezza, la via più consona alle nostre limitate capacità, la via del credere alle sue parole e fidarsi perché il Creatore oltre ad una potenza infinita possiede una nobiltà d'animo innata e non può ingannare gente sprovveduta.

566
"che cosa vi ha ordinato Mosè?" (Mc 10,3)
Siamo abituati a considerare Gesù un progressista, quante volte ha sconfessato le regole vigenti per aprire nuove strade! Quando ha permesso che di sabato fosse salvato un bue caduto in un fosso, quando sempre di sabato ha permesso ai suoi discepoli di raccogliere spighe di grano per sfamarsi, quando ha graziato la donna adultera abolendo la pena di morte per quel reato. Questo vento di rinnovamento negli ultimi tempi si è ingagliardito fino al punto di farci pensare che oggi sia lecito abbondare in liberalismo. Eppure nel Vangelo c'è un episodio che va contro corrente, un episodio che deve farci riflettere ed indurci a castrare questa vocazione di sdoganare l'illecito. Gesù abolisce il divorzio che era stato concesso da Mosè 1400 anni prima e ripristina l'indissolubilità del matrimonio come era stabilito fin dal principio della creazione. In vista della fine del mondo io credo che su molte questioni convenga rinvertire la rotta per tornare all'origine.

567
Il Vangelo ci offre vari modelli con cui confrontare le nostre vite al fine di associarle con qualcuno di essi e trovare la via a noi più consona per la salvezza. Nel povero Lazzaro possiamo vedere i poveri, i barboni, i senza fissa dimora...nell'evangelista Matteo gli impiegati dello Stato, gli operatori della finanza, i banchieri...nel giovane ricco i figli di questa generazione benestante...in Zaccheo gli industriali e i commercianti...nella Maddalena le prostitute, non solo quelle che si fanno pagare coi soldi ma anche quelle che usano il corpo per farsi pagare cogli occhi...in Marta le persone attive...in sua sorella Maria quelle contemplative...per tutti è indicata la via della salvezza. Se qualcuno non trovasse posto nel parco di categorie offerte dal Vangelo può trovare un sicuro riscontro nel buon ladrone perché tutti abbiamo rubato e il sentimento di disagio che ne deriva per la cattiva coscienza dovrebbe essere comune ad ognuno. Gesù parlando di ricchezze ingiuste bolla come ladri tutti coloro che vivono al di sopra della soglia della povertà, ladri sono pure coloro che che in ogni campo suscitano speranze che vengono disattese e ladri coloro che hanno usufruito del tempo di questa vita e dei beni di questo mondo senza cercare la fede.

568
"Gerusalemme sarà calpestata dai pagani" (Lc 21,24)
Ora Papa Francesco tende la mano alle coppie di fatto, di fronte al crollo del trenta per cento dei matrimoni con rito religioso pensa che sia una mossa vincente. Io credo che Dio segua un'altra via, quella della costante purificazione della comunità e qualora questo non fosse più possibile perché ormai marcia...invita alla fuga! Imbarcare pagani sperando che un giorno possano essere folgorati sulla via di Damasco è pura follia. Si fa l'esatto contrario di quello che si dovrebbe fare, si inquina invece di purificare. Chi ha scelto di tenere Dio fuori dalla sua vita non si capisce perché dovrebbe essere autorizzato a circolare dentro una chiesa.

569
"Se il Signore non costruisce la casa invano vi faticano i costruttori, se il Signore non vigila sulla città invano vegliano le guardie" (Sal 127)
Rimango spiazzato ogni volta che scopro che una persona che si fa strumento del bene tiene Dio ai margini della propria vita e della propria testimonianza. Chi opera il bene è chiamato a cercarlo perché attinge a piene mani dal suo tesoro, gli ruba il palcoscenico e un buon novanta per cento del merito. Comprendo che di questi tempi tirandolo in ballo si rischia di svuotare le platee, ma il Salmo parla chiaro...senza di lui consegniamo ai nemici coloro che vogliamo di proteggere. Chi si pone come guida ha dunque l'imperativo di trovarlo perché acquistino un peso le parole, echi d'eternità gli sguardi, ali solide gli slanci. Ferree le certezze che si hanno! Vere le speranze che si danno!

570
"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna" (1Cor 13,1)
Stamattina sono stato molto contento di essere uscito dalla chiesa cattolica per non avere nulla da spartire con Maurizio Blondet autore di un commento raccapricciante sulla vicenda del dj Fabo. La famiglia a distanza di poche ore dalla sua morte ha ricevuto dal vaticanista la notizia che il loro caro è arrivato all'inferno dove verrà ferocemente tormentato per l'eternità. Se la carità di fronte a simili tragedie non suggerisce ad un cristiano di tacere significa che è diventato sordo alla sua voce e se la fede non gli impedisce di fare previsioni azzardate è diventato cieco alla sua luce.

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La cronaca ci offre quotidianamente storie di violenze contro le donne che reclamano giustizia e per le quali io invoco vendetta, ma la violenza che ho subito io dalla donna quando ho saputo la storia dell'untore di Acilia posso solo denunciarla...perché impercettibile alle coscienze del nostro tempo e quindi non perseguibile dalla legge. Oltre quaranta ragazze si sono lasciate infettare con il virus hiv da un serial killer del basso ventre a cui hanno concesso, non solo la verginità in molti casi, ma anche la ghiotta opportunità di avere rapporti non protetti. Questo tipo viaggiava alla media di cinque ragazze al mese avendo anche più relazioni in contemporanea...quasi tutte adescate in internet. Non posso pensare che sia stato talmente fortunato da essersi imbattuto nelle più stupide del mondo, che non fossero state educate a diffidare degli sconosciuti e tutelarsi nei rapporti intimi. Erano di Roma, la capitale della depravazione, dunque cresciute in un ambiente in cui si vive con gli allarmi sempre inseriti. Se fossi stato il padre di una di queste scellerate avrei dato le dimissione da genitore, avrei confessato d'aver sbagliato tutto, avrei guardato mia figlia come si guarda uno straccio, l'avrei considerata un mostro, avrei voluto ucciderla e poi morire per come si era buttata via...ma come si fa a farsi profanare dalla brutta copia di un maiale? Per comprendere, perdonare, ristabilire l'ordine, sopportare di continuare a vivere ed ottenere risposte dobbiamo ricorrere alla fede. Come gran parte del genere umano quell'essere disumano ha fatto un patto col diavolo che in cambio dell'anima gli dato il potere di incantare le sue vittime.

572
"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici" (Gv 15,13)
Quando si parla di eutanasia, vista l'enorme mole di dolore e disperazione che muove, io credo sia lecito aprire bocca solo per consolare. In questi giorni sulla storia del dj Fabo ha speculato un sacco di gente che non distingue la destra dalla sinistra, gente che non avrebbe macchiato la propria anima se avesse rispettosamente taciuto. Quel gesto che in ambito cattolico viene giudicato di estremo egoismo, uno spirito umile ha il potere di trasformarlo in un gesto di estremo altruismo. Saremmo stati autorizzati a giudicare solo dopo aver vissuto il suo calvario, allora avremmo saputo che in quella lunga notte possono maturare nel profondo del cuore sentimenti che neppure ci sogniamo di immaginare. Quando diceva di volersi liberare da quell'inferno, nella parola inferno io credo fosse compresa, oltre alla disabilità fisica...anche la consapevolezza di essere per la fidanzata e per i propri cari un peso da trascinare, una nube che spogliava il loro mondo di tutti i colori, un muro che impediva di vedere il futuro. Forse il suo più doloroso inferno è stato proprio questo, un inferno che può percepire solo chi ha maturato la capacità d'amare per esser stato tre anni in croce.

573
Il nostro tempo è degradato fino al punto che sento il dovere di apportare un piccolo ritocco alla parabola del figliol prodigo. Sappiamo che il protagonista dopo una condotta di vita scellerata aveva perduto tutto ed era giunto a desiderare di sfamarsi con il cibo dei porci che pascolava. Preso atto d'aver toccato il fondo decise di fare ritorno alla casa del padre. Allora si parlava di povertà materiale, oggi invece in alcuni casi...di desolazione morale! Quando si arriva a dilapidare soldi con slot machine, gioco d'azzardo e schedine, si è arrivati al capolinea della decenza...tanto da esortare chiunque si sentisse chiamato in causa ad incarnare, non più la veste dei figlioli prodighi, ma l'interiorità dei maiali.

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Quando capita d'imbattermi in poesie diffuse attraverso i video mi cadono le braccia e non posso fare a meno di pensare quanto i poeti possano cadere in basso. Quelle poesie sono vere e proprie truffe, sono accuratamente vestite per renderle abbaglianti, sono come i fiori di plastica nei cimiteri. Chi le ascolta viene incantato dalla musica celestiale di sottofondo, viene rapito dalle poderose immagini che scorrono e sedotto dall'affascinante voce che le recita...tanto fumo e molto spesso poco arrosto! Il poeta vero, il poeta onesto...sa di avere a disposizione solo una penna, un foglio e il suo talento.

575
"chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Gv 5,24)
Queste parole di Gesù sfatano la credenza che il peccato possa rappresentare un ostacolo per i cristiani e mandarli all'inferno. Qui si dice che il credente non va neppure in giudizio, tutti i peccati che ha commesso in passato sono perdonati e tutti quelli che commetterà in futuro non saranno registrati. Nell'istante in cui si converte viene sottratto alla morte e comincia a dimorare nella vita eterna. Parole difficili da realizzare ma le cose stanno esattamente così...il vero problema non sta tanto nel prenderle per buone, quanto nell'avere coscienza d'essere il fortunato a cui vengono rivolte.

576
"Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse" (Lc 12,47)
In un'Italia sprofondata nel garantismo queste parole di Gesù ci fanno riflettere sull'opportunità di tornare ad usare le maniere forti per sistemare certe questioni. Nel caso proposto dal Vangelo vengono promesse botte da orbi, non a chi delinque, ma addirittura a chi disubbidisce facendoci intuire che Dio abbia il manrovescio facile. Se ci caliamo nella nostra realtà vediamo che coloro che rubano, opprimono, violentano, uccidono, una volta smascherati non sono tenuti neppure a giustificarsi avvalendosi della facoltà di non rispondere dei loro crimini. Fra le categorie dei malviventi i politici in particolare si sono ingegnati a costruire una fortezza costituzionale entro la quale saccheggiare senza che nessuno li possa incriminare. Il calice dell'ira della coscienza popolare è ormai esondato e noi da buoni cristiani dovremmo rinunciare ad imbracciare le armi...per cominciare a usare le mani.

577
Stanotte ho sognato di trovarmi seduto in una di quelle grandi macchine americane decappottabili in mezzo a quattro giovani sul sedile anteriore con il vento in faccia. Musica a bomba, risate a go go, birra a fiumi, fino a quando siamo arrivati nella piazza di un paese di montagna ubriachi e stanchi morti. Siamo scesi per fare due passi quando uno di loro ha detto...ragazzi facciamoci un selfie! Allora mi si sono aperti gli occhi e per quanto possa sembrare irriverente il rituale dell'eucaristia mi è sembrato come un selfie, nulla di soprannaturale...ma un semplice atto carnale teso a consolidare la fratellanza ed irrobustire la figliolanza.

578
La strage di agnelli che si consuma tutti gli anni in occasione della Pasqua non ha alcun fondamento religioso valido, per noi cristiani è diventata un'usanza sulla scia della Pasqua ebraica quindi non abbiamo alcun motivo per rievocare quel sacrificio. Gli animalisti giustamente insorgono accecati dall'ira e promuovono crociate contro questa barbarie, ma se fossi in loro mi guarderei dal protestare perché le cose potrebbero ulteriormente peggiorare! Se gli italiani realizzano che le tenere creature è lecito mangiarle, non solo il giorno di Pasqua ma tutto l'anno...per gli agnelli è la fine del mondo.

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Posso perdonare Dio per avermi creato, posso arrivare a perdonarlo per avermi fatto nascere nella patria della corruzione, con uno sforzo sovrumano posso perdonarlo per avermi dato la luce per vedere tutto il marcio del creato...e in punto di morte lo dovrò perdonare per aver lasciato che tanti innocenti crescessero in famiglie lager.

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"ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; le cose di prima non si ricorderanno più e non verranno più in mente" (Is 65,17)
Queste parole del profeta Isaia ribadite dall'Apocalisse ci fanno pensare che mille paradisi per quanto traboccanti di ogni delizia non hanno il potere di cancellare una lacrima pianta in questo mondo. Il dolore accumulato in questa vita ha un furore talmente longevo che è impossibile da superare...occorre cancellarlo. Per questo Dio deve rifare tutto daccapo, nuovi cieli, una nuova terra e la condizione necessaria perché sia possibile la nuova vita...la distruzione della memoria!

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Anni fa mi capitò di ascoltare le confidenze di una ragazza che stava attraversando un periodo molto difficile della sua vita, mi aprì il cuore attraverso lunghe conversazioni e pian piano uscì dal suo inferno. Qualche mese dopo capitò in albergo una coppia che un paio di volte al giorno mi metteva in un angolo e mi raccontava dettagliatamente, puntata dopo puntata, la saga della loro famiglia...compresi battesimi, fidanzamenti, matrimoni e feste di compleanno. Fu allora che esasperato postai un aforisma nel quale mi lamentavo ironicamente di quella tortura...ebbene quella ragazza credette che mi riferissi a lei, pensò che la deridessi in pubblico per aver dovuto ascoltare le sue pene e cominciò ad evitarmi. Ci rimasi molto male e non me lo meritavo perché è una delle poche cose di cui posso andare fiero.

582
Ogni tanto capita di sentire gente andata precocemente in pensione grazie a condizioni spudoratamente vantaggiose, in un raptus di onestà, parlare male dei governi che hanno concesso tali opportunità. Ogni volta non credo alle mie orecchie, maledicono i loro benefattori! Evidentemente con il passare del tempo ed il susseguirsi degli scenari cominciano ad intuire che l'ingiustizia alla lunga non paga, che gli eccessi di una generazione ricadono sulla generazione successiva. Simili posizioni fanno saltare tutti i parametri della moralità...così oggi sembra sia in corso un avvicendamento delle responsabilità al punto che, non più chi delinque è chiamato a rispondere, ma chi lo mette nelle condizioni di farlo. Di questo passo dovremmo rivedere il decalogo e puntare il dito sempre più in alto fino a ritenere colpevole di tutti i crimini chi c'induce in tentazione. Oppure aggiungere un comandamento che in tempi di vacche grasse ci impedisca di tirarci addosso il tempo delle vacche magre...non approfittare!

583
Mai come quando si celebra la giornata della memoria per le vittime innocenti della mafia si verifica una condizione paradossale...gli assassini celebrano gli assassinati! Ieri in particolare questo stridore è risultato insopportabile poiché Sergio Mattarella ha celebrato fra gli altri anche suo fratello ucciso dalla mafia quando era presidente della regione Sicilia ed aveva cominciato un'incisiva opera di moralizzazione. Non so come abbia fatto il presidente della repubblica a fare finta che oggi mafia e politica non sono colluse fino alle più intime fibre, a credere e darci da intendere che c'è una politica onesta ed una disonesta. Fra lui e suo fratello c'è una sostanziale differenza...lui con le belle parole va gettando fumo perché non si veda oltre le apparenze, suo fratello Piersanti faceva tremare le poltrone con i fatti.

584
Ho appena saputo leggendo un post della mia amica Caterina che il Papa da piccolo sognava di fare il macellaio. Che sogno strano...mai sentito un ragazzino avere un desiderio del genere anche perché è un sogno macabro che ha a che fare con il sangue e con la morte. Se fossi stato suo padre mi sarei preoccupato e l'avrei fatto vedere da uno psichiatra. Viste come sono andate le cose tutti avranno pensato che quel sogno è andato deluso, ma io so che quel sogno si è avverato. Papa Francesco tutti i giorni con grande passione esercita quel mestiere dilettandosi nel macellare le anime che gli sono state affidate.

585
Tempo di quaresima, tempo di penitenza...per i pasticceri un tempo maledetto perché fra le rinunce quella dei dolci supera di gran lunga tutte le altre. Se andiamo ad approfondire ci rendiamo conto che spiritualmente questo genere di astinenze, non solo non hanno nulla di buono, ma sono addirittura deleterie. La penitenza è privazione del necessario e tutto quello a cui i penitenti di oggi rinunciano è un'infinitesima parte del superfluo...però siccome sono di ispirazione diabolica chi le attua ne viene danneggiato. Infatti queste cattive abitudini che anch'io quando ero cattolico praticavo con soddisfazione, altro non servono che ad ingrassare il nostro io e farci sentire meritevoli di encomio...ed a testimonianza di quanto questo sia vero facciamo di tutto perché si sappia. Per capire cosa sia la penitenza basta andare a leggere il capitolo terzo del libro di Giona ed oltre a prendere atto di quello a cui i niniviti rinunciarono...comprendere che non ha alcun valore se non è accompagnata dalla piena coscienza della propria malvagità.

586
"voi siete il sale della terra" (Mt 5,13)
Attraverso queste parole Gesù ci dice che la terra è un luogo talmente insipido da rendersi necessario testimoniare il Vangelo per darle sapore e renderla commestibile al nostro cuore. Gli uomini però hanno la papille gustative alterate da secoli di vizi ed oggi sono capaci di provare gusto soltanto se inondate di miele. Tutti i personaggi che calcano i palcoscenici di questo mondo e catturano la nostra attenzione sono miele della marca più dozzinale che si possa concepire. Milioni di api che producono il medesimo veleno distribuito in dosi massicce dalle televisioni. E la tragedia è che nonostante se ne faccia indigestione non si avverta l'esigenza di vomitare!

587
"noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani" (1Cor 1,23)
Questa breve sentenza di san Paolo ci pone di fronte alla manifestazione più alta dell'amore di Dio, quel Dio che per amore ci chiede di seguirlo fino alla morte in croce. A questo traguardo dobbiamo tendere con tutte le nostre forze per poterci considerare cristiani, solo a queste altezze avviene la frattura che ci separa dal mondo per permetterci di accedere alla vita dello spirito. Oggi invece l'approccio alla fede viene spesso concepito in maniera armoniosa, si mettono sul piatto le buone ragioni per rendere il cammino appetibile, ma si tengono seminascoste le condizioni essenziali. Ed io temo che sia una condotta inammissibile perché un cristiano comincia a vivere nell'istante in cui si lascia crocifiggere.

588
Trovo vago e fuorviante l'appellativo con cui oggi si definiscono i barboni..."senza fissa dimora" perché induce a pensare a gente sbandata e confusa mentre invece io credo abbiano le idee ben più chiare dell'umana fauna stanziale. A causa del tracollo, insieme al supporto economico è venuta loro a mancare anche la fede in questa vita che li ha portati, non a trascinarsi di luogo in luogo per perpetuare l'agonia...ma ad incamminarsi senza indugio verso l'ultima meta.

589
Maria di Nazaret è sempre presente nei momenti cruciali della vita di Gesù, se non fisicamente...spiritualmente. La costante vicinanza di sua madre io credo sia stata necessaria per evitare che cadesse nella tentazione di dimenticare che era anche un essere umano, per impedire al divino che dimorava in lui di prendere il sopravvento. Vedere sua madre gli ricordava che anche lui era nato da donna, metteva il freno all'esuberanza del suo spirito. All'età di dodici anni quando all'insaputa dei genitori rimase per tre giorni a discutere con i dottori nel tempio si manifestò per la prima volta questo scompenso. Alle nozze di Cana Maria lo riportò con i piedi sulla terra invitandolo a porre la sua attenzione alle povere esigenze umane. Ogni volta che insieme ai suoi fratelli lo cercava per dirgli che aveva una casa e degli affetti. Attraverso il suo sguardo sotto la croce quale chiodo che fino all'ultimo respiro lo ha tenuto ancorato al suo destino di uomo.

590
Vista l'inconsistenza delle nuove generazioni incapaci di decidere e sopportare si va configurando nel panorama sociale una nuova figura, il life coach, che pare abbia la capacità di orientare e sostenere la crescita delle persone. Tutti coloro che tradizionalmente avevano il compito di contribuire a farci fare le ossa, in primis la vita, vengono sollevati dall'incarico per fare posto a questi maestri che sfornano ricette istantanee per ogni necessità. Carismatici, lucidi, brillanti, sanno un po' di tutto ma nulla in particolare perché per vendere illusioni a gente senza spina dorsale non serve approfondire...è sufficiente incantare.

591
"le prostitute vi precederanno" (Mt 21,31)
Tutti i giorni mi capita di passare accanto a delle prostitute mentre svolgono il loro lavoro e lo faccio sempre con grande deferenza memore delle parole di Gesù. In quelle donne non vedo quelle che sono, ma quelle che saranno. Se ci è stato assicurato che questa categoria tanto deprezzata precederà la casta sacerdotale, noi esseri insignificanti dovremmo quanto meno astenerci dai facili giudizi. E' curioso scoprire che la loro elezione non è tanto dovuta come potremmo pensare ad un vigoroso mea culpa, quanto all'aver creduto all'annuncio del Battista.

592
"vieni avanti cretino"
Con questa battuta qualche anno fa esordivano le scenette di due famosi comici, Walter Chiari e Carlo Campanini, oggi mi sento di riutilizzarla opportunamente corretta per Angelo Bagnasco perché come cristiano fa ridere. Il presidente della Cei si è sentito in diritto di intervenire in politica, non per denunciare ingiustizia e corruzione ormai infinitamente al di sopra dei massimi storici, ma per raccomandare di salvaguardare lo status quo. Lo ha fatto con questa incredibile dichiarazione: "Dividerci vuol dire non andare da nessuna parte perché oggi c'è bisogno di più Europa, non di meno Europa". Il Monsignore non solo non ha capito da quale parte si dovrebbe andare, ma ha pure dimenticato a nome di chi lui dovrebbe parlare. L'Europa, questa bestia salita dal mare e fatta di intrecci massonico mafiosi ha ricevuto la benedizione di una delle figure più alte del Vaticano, che dire...vade retro cretino!

593
"Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: Vedi qualcosa? Quegli, alzando gli occhi, disse: Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. E lo rimandò a casa dicendo: Non entrare nemmeno nel villaggio" (Mc 8,22-26)
Nell'episodio del cieco di Betsàida nel quale Gesù dovette intervenire due volte per ottenere la guarigione possiamo leggere l'iter delle nostre conversioni. A mettere in moto l'ingranaggio è una persona devota che percepisce un disagio e prende l'iniziativa mettendosi a pregare Dio affinché chiami lo sventurato. Da quell'istante una mano ferma prende il timone della sua vita e lo conduce a quell'intimità necessaria per destare la vita contemplativa. La saliva che gli mette sulle palpebre è l'acqua che lo lava dai suoi peccati e permette all'occhio interiore di iniziare ad intravedere le sagome della realtà spirituale. Se non si accontenta di una fede d'apparenza nella quale si ha la possibilità di modellare quanto si scorge a proprio piacimento...il Signore completa l'opera. Dalla risposta del cieco che viene toccato valuta la qualità della vocazione: "vedo gli uomini"...non la luce, il cielo, le cose. Quel cieco non appena gli si aprono gli occhi vede l'uomo...l'artefice e la vittima del dolore, il granello nell'ingranaggio della Creazione, il solo che merita ogni attenzione. Infine lo congeda raccomandandogli di tenersi lontano dal mondo, le cui tenebre da quel giorno avrebbero cercato di insidiarlo.

594
"scoppiò in pianto" (Gv 11,35)
Una delle interpretazioni più ovvie che si danno per giustificare il pianto di Gesù di fronte alla morte di Lazzaro è che fosse suo amico e lo amava profondamente, io nutro forti riserve in merito! Come un grande regista aveva lucidamente lasciato che gli eventi precipitassero fino all'irreparabile per preparare il colpo di scena finale, quello che avrebbe dovuto essere un segno inequivocabile della sua divinità e spalancargli le porte del Tempio. Fin dal primo giorno che Lazzaro si era ammalato sapeva che l'avrebbe risuscitato e proprio per questo non aveva risposto all'appello delle sorelle di andare a sanarlo, aveva fatto orecchio da mercante e dunque è lecito pensare che odiando a morte l'ipocrisia si sarebbe astenuto dal versare lacrime di coccodrillo. Analizzando la narrazione dell'evento si nota in Gesù un eccesso di sicurezza nel gestire la preparazione del più sconvolgente dei miracoli, tanto da farci pensare che possa essere stato sedotto da un pizzico di superbia e forse Dio per riportarlo con i piedi per terra gli abbia fatto sperimentare un principio d'abbandono lasciando che cadesse nel dubbio d'essere uscito dal seminato. Teniamo presente che Gesù aspettando quattro giorni aveva osato sfidare la credenza ebraica la quale affermava che l'anima restava nel corpo tre giorni dopo la morte prima di abbandonarlo...e dunque il miracolo avrebbe assunto una valenza più che mai straordinaria. A sostegno della tesi possiamo addurre che Gesù annuncia il grande evento e ne tratta in maniera disinvolta solo fino a quando si trova lontano da Betania, quando giunge sul posto alle istanze delle sorelle di risuscitarlo risponde in maniera evasiva lasciando che credano alla sua risurrezione alla fine del mondo, forse proprio perché in quei frangenti nutriva seri dubbi sulla riuscita dell'impresa. Un altro indizio che induce a pensare possa essere così è che un attimo prima di compiere il prodigio ringrazia il Padre per averlo esaudito, cosa mai avvenuta in occasione di altri miracoli, palesando in tal maniera lo scarico di un'ansia accumulata percorrendo un approssimarsi all'evento carico di incertezza. Per delegittimare la tesi della commozione sentimentale possiamo anche ipotizzare che il Signore sia sempre stato più attento a registrare e rispondere alle sollecitazioni della vita interiore piuttosto che a quelle degli scenari che gli passavano quotidianamente davanti. In quella circostanza dunque sia accaduto che nel medesimo istante si siano sovrapposte le due istanze, quella di commuoversi contagiato dal dolore dei presenti e quella ben più carica di tensione dell'attesa di percepire ripristinata la comunione della propria volontà con la volontà del Padre. Io credo che un pianto tanto violento ed imprevedibile sia sgorgato da un feroce conflitto fra la sua umanità e la sua divinità, non un pianto di commozione ma un pianto di liberazione. Gesù scoppiò in pianto per timore d'aver tentato Dio lasciando che passasse troppo tempo prima di risuscitarlo, scoppiò in pianto non appena avvertì rifluire dentro di sé la potenza necessaria per compiere quell'enorme prodigio e comprese che sarebbe stato esaudito, scoppiò in pianto per aver sondato la profondità della sua umana miseria quando prese coscienza che il figlio di Dio aveva dubitato mancando di fede.

595
"vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi" (Mc 10,21)
Gesù ci comanda di dare ai poveri tutto ciò che possediamo prima di metterci alla sua sequela, chi lascia i suoi beni alla chiesa cattolica profana la sua volontà perché va ad ingrassare le casse della banca più ricca del mondo. E' come se li consegnasse alla famiglia Rothschild o alla famiglia Rockefeller confidando nelle loro buone intenzioni. A noi discepoli non spetta l'onere di credere che saranno spesi per i diseredati, ma il compito di metterli personalmente nelle loro mani.

596
"stava con le fiere e gli angeli lo servivano" (Mc 1,13)
In questo passo del Vangelo si avverte un palpito grandioso della regalità di Gesù Cristo che mette in evidenza quanto la trascendenza fosse in perfetta armonia con la creazione. Con il mondo animale...le fiere non lo attaccavano, con quello soprannaturale...gli angeli lo servivano. Ogni fibra dell'universo riconobbe il suo Dio e docilmente gli si assoggettò. Dopo quaranta giorni uscito dal deserto, non appena cominciò a manifestare la sua divinità prese atto che le uniche creature incapaci di sintonizzarsi sulle sue frequenze e smaniose di venire in conflitto con lui fino a porsi in rotta di collisione...erano proprio quegli uomini fra le cui file si era degnato di incarnarsi.

597
"ho comprato un campo e devo andare a vederlo, ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli, ho preso moglie e perciò non posso venire" (Lc 14,19-20)
La parabola del banchetto ci mostra quali scuse si accampano per non rispondere alle chiamate: gli affari e gli affari di cuore! Tutti e due vengono posti come priorità ed innalzati ad idoli. E' da sottolineare che questi invitati sono fra i migliori amici dello sposo, dunque cristiani praticanti...eppure non hanno coscienza di fare un torto imperdonabile a Dio. Ma andiamo a vedere come si fa a tradire la propria vocazione fino al punto di consegnarsi alla morte eterna. Prendiamo due giovani...uno ha trovato un buon lavoro che promette un roseo futuro e l'altro innamorato in vista del matrimonio. Tutti e due cadono in cuor loro nella tentazione di desiderare che il mondo non finisca proprio ora che stanno per gustare il fior fiore della felicità terrena e cominciano a temere il ritorno di Gesù nella gloria. Così cominciano a pensare che il mondo si possa ancora salvare, a dare ascolto ai falsi profeti che predicano pace e fratellanza universale, a credere che Dio sia talmente buono e misericordioso da chiudere un occhio se per un'ora non lo si ama sopra ogni cosa.

598
"Gesù si è fatto peccato, si è fatto diavolo, serpente, per noi"
Ieri Dio ha concesso ai cattolici una grazia immensa che spero possa dare quanto prima i suoi frutti, altro che apparizioni della madonna, altro che guarigioni di malati e risurrezioni di morti...questo è un segno non meno appariscente della separazione delle acque del mar Rosso! Ha fatto dire a Papa Francesco l'eresia più assurda che mai si sia sentita in duemila anni di cristianesimo. Alludendo ad un passo di Paolo..."Dio lo trattò da peccato" ne stravolge il senso dicendo..."si è fatto peccato". Nell'espressione di Paolo Gesù rimane incontaminato, in quella del Papa viene infangato. E non finisce qui...affermando che si è fatto diavolo lo bolla come menzognero, ladro ed omicida. Perché dico che questa bestemmia è una grazia e non una disgrazia, perché la ritengo luce rivelatrice e non tenebra ingannatrice? Perché mette sotto gli occhi di tutti una verità inconfutabile...che la chiesa è stata invasa dalle armate di Satana e distrutta! Un cattolico che di fronte ad una dichiarazione del genere non viene colto da un attacco di panico, che non vede che ormai non c'è più nulla da salvare, che non cerca di guadagnare più in fretta possibile l'uscita...ha consegnato al diavolo la propria vita.

599
C'è un crimine contro l'umanità infantile che quasi nessuno oggi ravvisa, un gesto mostruoso che compiono i genitori atei nei confronti dei propri figli...la mutilazione della speranza nella vita eterna. Dopo averli messi al mondo mostrano loro le sue meraviglie e se si azzardano ad alzare gli occhi al cielo provvedono a ridurne drasticamente le dimensioni forti della certezza che Dio sia una favola. Siccome ho avuto la fortuna d'essere stato per vent'anni un ateo irriducibile conosco la materia e quanto sia difficile scongelarsi da questo credo. Con i nostri poveri mezzi crediamo di frugare in ogni angolo dell'universo contenti di non trovare Colui che fingiamo di cercare. Siamo genitori superbi e disonesti se diciamo ai nostri figli che Dio non esiste! Per amore della verità dovremmo loro confessare che non l'abbiamo cercato per timore di perdere la libertà e se li amiamo sperare che vogliano uscire dalla nostra angusta visione.

600
"Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora" (Mt 12,12)
Di questi tempi è bene rispolverare l'abbecedario per ribadire una verità evangelica ed il pallottoliere per ricalcolare il valore di certi parametri. Quatto quatto il mondo animale approfittando del letargo della ragione è entrato nelle nostre vite e vi dimora beatamente, gli sono stati riconosciuti diritti senza bisogno di fare scioperi e sono stati sgravati da doveri sacrosanti solo perché sono simpatici. Io credo che almeno la metà degli italiani pensi che la vita del proprio cane, del proprio gatto, del proprio pappagallo, valga più di quella dello sconosciuto della porta accanto. Lo scandalo all'occhio del veggente esplode quando si ammalano... chemioterapia, interventi chirurgici, perfino eutanasia! Giunti a questo punto è troppo tardi, ci si accorge che si soffre, che si spreca prezioso dolore che non redime ma condanna a sentirsi un po' ridicoli...e si resta confusi. Ricordo la saggezza di un vecchio contadino che quando ero bambino alle mie insistenze perché liberasse il cane che teneva legato alla catena rispondeva..."i cà dee sta da cà". Evidentemente sapeva che se fossero stati slegati sarebbero entrati nelle nostre case, si sarebbero intrufolati nei nostri letti e diventati padroni dei nostri cuori.

601
"la verità vi renderà liberi" (Gv 8,32)
Quando si pensa alla libertà in genere la si pensa come abolizione di ogni limite, conquista di un mondo dove tutto è possibile. Siccome sembra essere la premessa indispensabile per ottenere la felicità chi accoglie questa visione viene spinto a dilapidare tutte le sue ricchezze pur di ottenerla...ma alla resa dei conti fioccano i fallimenti. Allora io credo che dovremmo rivedere il concetto di libertà cominciando a non considerarlo più come ventaglio di possibilità atte a creare le condizioni affinché possiamo soddisfare i nostri desideri, ma piuttosto opportunità per esercitare la capacità di evitare le schiavitù. Gesù associando la libertà alla conoscenza della verità impone di salire un gradino e lascia intuire che tale connessione sia il passo decisivo verso la più ambita delle conquiste. Alla luce dei suoi insegnamenti l'orizzonte si rischiara ed appare un sentiero sgombro dalle trappole delle illusioni, un sentiero faticoso da pensare, ma semplice da percorrere...un sentiero che conduce dove tutti vorremmo eternamente vivere.

602
"Se non ritornerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 18,3)
Ho sempre pensato che quando Gesù ha pronunciato queste parole ponendoci la condizione di tornare bambini si riferisse ad una fascia di età compresa fra i sei e dieci anni...età nella quale si è in grado di capire le cose in maniera elementare e credere candidamente a quello che viene detto. Ora vedendo quanto i bambini di quella fascia di età oggi siano sprovvisti dei requisiti richiesti per esser maturati fino a sconfinare nella malizia, temo di dover rivedere questa valutazione al ribasso...da un'ora dalla nascita a tre mesi di vita. Per essere capaci di accogliere la parola di Dio dobbiamo tornare in fasce, dobbiamo lasciar fare tutto a Dio perché se facciamo qualcosa noi per quanto possiamo farla bene non la faremo mai alla perfezione. Perfezione che si ottiene lasciando che Dio ci impugni come docili strumenti del suo agire e perché questo avvenga di questi tempi è necessario ritornare nella culla.

603
Io credo che la più difficile delle imprese sia quella di interpretare il pensiero di Dio. Quante volte cadiamo nella tristezza pensando di averlo deluso, oppure nella disperazione vedendo che il tempo passa e noi non miglioriamo. Il teologo protestante Karl Barth ci mette in guardia da questo morbo raccomandandoci di non cadere in due pericolose tentazioni...quella di umanizzare Dio e quella di divinizzare l'uomo. Questo significa che quando supponiamo di sapere quello che Dio pensa di noi ci sbagliamo perché lo facciamo ragionare con la nostra testa...lo umanizziamo. Quando invece crediamo di tenere fede alle sue aspettative, di poter camminare a testa alta e portare molto frutto...ci divinizziamo. E per questo Dio è costretto a gettarci nella polvere. Quindi finché siamo in questa vita per noi uomini è salutare restare dentro i nostri limiti e qualora Dio voglia farci espatriare è bene lo faccia a nostra insaputa.

604
All'uomo comune Gesù appare come uno squilibrato, un fuori di testa, gli si potrebbero diagnosticare comodamente una mezza dozzina di patologie psichiatriche. Fa richieste assurde, impone carichi insopportabili, promette tesori in un'altra vita ed in questa a stento concede gli spiccioli. Sembra che faccia di tutto per non farsi seguire, per scandalizzare, per confondere, per allontanare quei pochi che lo stanno a sentire armati di buona volontà e santa pazienza. Per la causa ci invita a cavarci gli occhi, tagliarci le mani, odiare i nostri cari, amare i nemici, legarci una pietra al collo e buttarci in mare...ma come si fa a stare dietro ad un tipo del genere? Il discorso non fa una piega, ma se per qualche minuto concediamo un credito di fiducia a quello che dice forse ci balena il sospetto che la sappia molto più lunga di quanto possiamo immaginare, che tutte le condizioni che pone non servano ad altro che a fare una severissima selezione della squadra che andrà a mettere in campo. Vuole il meglio del meglio, infatti li chiama...gli eletti! Possiamo accostare Gesù ad un allenatore di calcio che in vista del campionato del mondo deve formare una squadra capace di dominare. Non credo di essere blasfemo se pongo come riferimento in terra e modello da imitare il grande Torino...una squadra epica che ha molto in comune con la squadra che ha in mente il Signore. Gente capace di giocare per un ideale, per la maglia, per la bandiera, per le cose che fanno guadagnare...non il vile denaro, ma l'eterna gloria.

605
Gesù risulta talmente radicale da non concedersi mai di processare l'azione, ma sempre l'intenzione...al fine d'impedire che il male venga concepito nel cuore. Se afferma che per commettere adulterio basta guardare una donna desiderandola allora significa che nell'istante in cui si posa lo sguardo su una donna il male ci mette incinta...e una volta ingravidati siamo costretti a partorire il peccato. Tutte le mutilazioni che suggerisce servono da prevenzione: cavarsi l'occhio, tagliarsi la mano, il piede, castrarsi. Naturalmente non vanno intese in senso letterale, usa questo linguaggio per comunicare la violenza con cui dobbiamo mortificare i nostri istinti.

606
"chi non è con me è contro di me" (Mt 12,30)
Queste parole di Gesù mettono in luce una delle caratteristiche principali del cristiano...la conflittualità. Per sua natura chi segue il Signore non può essere uomo di pace, non perché abbia la vocazione alla guerra, ma per l'esigenza di vedere le cose alla luce della verità. Tutta la vita dovrebbe essere una continua maturazione affinché si veda chi siamo...zizzania o grano. Invece molti restano seme rinunciando a maturare, non per timore di sbocciare, ma per il terrore di rivelarsi a sé stessi e agli altri.

607
Oggi sono infuriato con Dio e con Gesù Cristo, con il primo per aver lasciato morire Michele Scarponi, con il secondo perché non mi comanda di risuscitarlo. Stamattina le Marche sono state sconvolte da una tragedia immane, un fulmine a ciel sereno, per la violenza con cui ci ha investito un preludio della fine del mondo. Pochi mesi fa avevo avuto occasione di conoscerlo personalmente insieme con la moglie e i due figli...una persona squisita, una magnifica famiglia. Quando capitano queste tragedie noi cristiani non possiamo fare altro che le belle statuine, sguardi mortificati, banalissime parole di conforto...ma è giunta l'ora di ribellarci e pretendere gli stessi diritti che avevano gli apostoli. Forse Pietro e Paolo avevano più fede di me dal momento che è stato loro concesso di fare miracoli? Credo proprio di no, anzi è l'esatto contrario, se gli apostoli fossero vissuti oggi senza avere il figlio di Dio a disposizione tutto il giorno sarebbero stati tutti atei. E allora Dio è ingiusto, sono ventitré anni che lo testimonio ed il solo potere che mi ha concesso è stato quello di rendermi ridicolo!

608
Può capitare di non essere d'accordo con Dio e dissentire, di sdegnarsi per certe cose che lascia accadere senza muovere un dito, di alzare la voce e far tremare gli stipiti perché siamo uomini ricchi di limiti ed in questi ultimi tempi sull'orlo di una crisi di nervi. Chi si stupisce gridando allo scandalo per il peccato di lesa maestà e mi condanna all'inferno forse non sa che Dio è mio Padre...e litigate del genere capitano in tutte le famiglie. E chi di voi non ha mai mandato al diavolo suo padre...scagli la prima pietra!

609
"Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione di cui parlò il profeta Daniele stare nel luogo santo, chi legge comprenda, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello" (Mt 24,15-18)
Oggi domenica 23 aprile all'insaputa di tutti si compie questa profezia! Nella chiesa cattolica viene celebrata la festa della divina misericordia fortemente voluta da un falso cristo apparso nel secolo scorso ad una suora polacca. Quello che più impressiona nelle parole di Gesù non è tanto lo scandalo nel vedere il diavolo posto sull'altare e pregato al posto di Dio, perché il Gesù misericordioso che ha plagiato questa povera suora è il diavolo, ma l'allarmismo con cui si viene esortati a fuggire quasi stesse per crollare il mondo. Tutti coloro che a quest'ora sono a messa con il pavimento che freme d'aprirsi sotto i loro piedi per inghiottirli all'inferno, se fossero interiormente illuminati da questa rivelazione e ne avvertissero pienamente la gravità, scapperebbero dalla chiesa con la stessa velocità che se fosse annunciata una bomba atomica sul punto di esplodere.

610
"Tu dici: sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo" (Ap 3,17)
Queste parole dell'Apocalisse sono più che mai attuali nel nostro tempo, quanta gente si crede ricca mentre invece versa in uno stato di degrado paragonabile soltanto a quello dell'ultima casta del sistema sociale induista...gli intoccabili. Fino a qualche tempo fa si parlava del sorgere di nuove povertà includendo nel termine l'accumulo di ricchezze mirate a riempire il vuoto esistenziale...ebbene queste nuove povertà hanno generato all'insaputa dei legittimi proprietari nuove infelicità. Così la maggior parte della gente oggi crede di avere tutto e non aver bisogno di nulla, crede di essere ricca e invece è povera, crede di vedere e invece è cieca, crede di essere invidiabile e invece è miserabile, crede di essere ben vestita e invece è nuda. E quello che sorprende oltre ogni limite è che crede di essere felice e non sa che sono tarocche persino le sue gioie. "Chiedimi se sono felice" recitava il titolo di un film di qualche anno fa che alla luce di quanto emerso dovremmo correggere in..."Chiedimi se sei felice". Perché solo chi è ricco di verità ha il potere di scrutare i cuori ed emettere sentenze.

611
Io credo che uno dei motivi principali che abbiano indotto lo Spirito Santo a lasciare questo mondo sia stato quello di non essere più in condizioni di sopportare gli interventi che avvengono tutti gli anni a Rimini in occasione delle convocazioni dell'associazione..."Rinnovamento nello Spirito Santo". Una parata grossolana dell'ipocrisia che si protrae ormai da quarant'anni e nella quale stamattina mi è capitato di ascoltare monsignor Bruno Forte. Voce calda e suadente, parole impregnate di miele, toni bassi e carezzevoli, buon senso a go go, incensamenti lodi ed elogi, ogni trenta secondi un applauso o un'ovazione. Spenta la radio per non umiliare la mia dignità di cristiano ho ritenuto di presentare allo Spirito Santo tutta la mia solidarietà perché è impossibile non vomitare davanti a tanto ostentato autocompiacimento. Se mi fosse concesso di salire sul palco e dire una parola vorrei insinuare nelle loro coscienze il dubbio che il loro amato movimento, non stia rinnovando lo Spirito Santo...ma quello immondo!

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Sappiamo che il libro dell'Apocalisse rappresenta il potere politico attraverso il simbolo del mare perché in continuo movimento. In questi ultimi tempi il suddetto movimento sembra aver subito una vertiginosa accelerazione tanto da diventare quasi impossibile stare dietro ai continui capovolgimenti. Non solo rimpasti fra le varie fazioni, ma salassi nelle coscienze delle singole persone che nel giro di poche ore resettano quello che sono state tutta la vita per diventare tutt'altro. E' interessante notare che questi deliri non sembrano essere motivati dall'esigenza di non rinnegare i propri principi, ma solo dalla volatilità dei propri interessi. Così si passa da un partito all'altro con grande disinvoltura, da destra a sinistra e da sinistra a destra senza imbarazzo alcuno, quelli che prima erano amici diventano acerrimi nemici e gli acerrimi nemici...amici per la pelle. Quello che mi stupisce non è che i politici facciano i loro porci comodi, quello che mi allibisce è che persone degne di stima si lascino trascinare nella bagarre del battibecco. Giornalisti, opinionisti, commentatori, editorialisti, intellettuali...siete proprio sicuri che sia la politica e non la passione per il gossip ad infiammare i vostri cuori di comari?

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In questi ultimi anni c'è stato un susseguirsi di colpi di stato che hanno cambiato le nostre vite e la nostra storia. L'Europa servendosi dello spettro della recessione ha fatto un vero e proprio colpo di stato per conquistare il privilegio di dominare le nazioni. La politica italiana servendosi dello spettro dell'ingovernabilità ha fatto un colpo di stato per arrogarsi il diritto di regnare senza il consenso popolare. Ma il più grave colpo di stato l'ha fatto chi nel suo cuore ha scalzato Dio dal trono per lasciare che prendesse il potere una teppa di ambizioni terrene.

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Facebook ha rovinato tutto, ha ucciso il palpito dell'emozione, ci ha resi incapaci di percepire il sapore della vita, il profumo dell'amore. Le valanghe di consensi ormai non liberano che impulsi dal voltaggio insignificante, le eccezioni dei dissensi vengono condannate a morte prima che venga permesso loro di esprimere l'ultimo desiderio. Eserciti si affollano alla porta del cuore senza suscitare allarmi ed escono dopo averlo attraversato in lungo e in largo senza causare danni.

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Un paio d'anni fa in televisione è cominciata a circolare la notizia che la cioccolata fa dimagrire. Un fulmine a ciel sereno, una ridda di emozioni...sorpresa, smarrimento, euforia! Ma come è possibile capovolgere una verità millenaria come questa, sradicare un pilastro di tale portata, al diavolo le diete...per bruciare i grassi dobbiamo ingozzarci di cioccolata! Non ho mai creduto che fosse vero, ma è vero che la televisione ci fa credere quello che vuole e se poi questa cosa ci piace...ci crediamo con piacere. Probabile che volessero scongiurare una crisi del settore ed hanno pensato bene di darcela a bere tanto non ci stimano più di pecore e maiali. Da allora molti mangiano cioccolata a cuor leggero e anche se sanno che non fa dimagrire vogliono credere che non faccia ingrassare. Se trasferiamo questo modus operandi in altri campi ci rendiamo conto che siamo governati da un potere che con il benestare della nostra inconsistenza ci fa fare tutto quello che vuole. Questo per dire quanto poco zelo abbiamo per la verità, quanto poco teniamo alla nostra dignità e quanto invece siamo disponibili a credere alle menzogne purché siano gradite al nostro palato.

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Ieri ho rivisto una bellissima coppia, talmente belli e simpatici che ogni volta che li vedo penso ad Hollywood. Dopo i saluti e uno scambio piacevolissimo di battute sono andati in spiaggia ed io ho cominciato a percepire una sensazione dapprima di disagio, poi un pochino sgradevole ed infine raccapricciante. Esterrefatto ho cominciato a frugarmi dentro per cercarne la ragione, ma non trovavo nulla. Sentivo che quella sensazione era legata alla signora e più ci pensavo più il suo ricordo assumeva i contorni di un trauma, di una vera e propria violenza. Allora ho ipotizzato che forse in sua presenza avessi detto qualche indelicatezza che avevo rimosso per essermene vergognato ed ora ne pativo le conseguenze. Anche stanotte sono stato sveglio più d'un ora chino sul mistero poi stamattina d'improvviso l'illuminazione ed ho rivissuto il momento dello stupro. Quando sorpresi la signora un pomeriggio della scorsa estate con in mano un libro del "teologo"...Vito Mancuso.

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Lo scorso anno dovetti eliminare dai miei contatti con grandissimo dispiacere una mia carissima amica con la quale avevo un bellissimo rapporto e per la quale nutrivo, oltre che un profondo affetto, una grande stima. Fu colpevole d'aver postato un crocifischio e di averci ricamato una serie di battute infelici. Non fu lo sdegno di un cristiano a cui hanno toccato ciò che ha di più caro, ma il dispiacere di vedere gente dotata di grandissima sensibilità non provare neppure ad usarla in quella circostanza. Non sono un puritano e confesso che la prima volta che vidi il crocifischio persino a me che predico tutto il giorno venne da sorridere, ma mi sarei guardato bene dal moltiplicare il sarcasmo postando quell'immagine e commentandoci sopra anche se fossi stato ateo. Si può ridere di tutto, ma di chi soffre e muore, fosse anche in una favola è di infimo gusto.

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"In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque" (Gn 1,1-2)
I primi due versi della Bibbia ci informano che Dio ha prima creato gli elementi e in un secondo momento ha comunicato loro la vita, fra i due eventi il suo spirito aleggiava sulle acque. Quest'immagine fa pensare che dopo aver creato il cielo e la terra Dio si sia idealmente messo a camminare avanti e indietro con il capo chino per stabilire bene come procedere, una pausa di riflessione che denuncia tuttavia un'inquietudine dovuta all'attesa di un prodigio inconcepibile. "Sia la luce!"...e l'universo si mise in moto. Mi sono sempre chiesto se lo spirito di Dio abbia dato la prima poderosa spinta e poi il marchingegno sia andato avanti da sé regolato da una concatenazione di eventi atti a mantenere il moto perpetuo di ogni sua fibra, oppure se sia costretto ad alimentare continuamente tutto ciò che a noi sembra intrinsecamente vitale. Io sono per la seconda ipotesi! Se Dio ritira il suo spirito non muoiono solo gli uomini, gli animali, le piante...se Dio ritira il suo spirito muoiono anche le pietre.

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"fate almeno cinque figli e il futuro sarà vostro"
Questa frase pronunciata qualche settimana fa dal presidente turco Erdogan che sembra promettere il paradiso sulla terra per l'eternità, contiene invece il germe della più autentica stupidità. Fa parte di quella logica carnale figlia d'una maniera di pensare radicata nel cuore dell'uomo fin dalla preistoria...ed andata in ogni tempo e ad ogni latitudine sempre di moda. Se ne impossessano tutti coloro che cercano di dominare il mondo senza considerare che il futuro di ognuno non dura più di qualche anno.

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E' curioso notare come oggi si ponga il valore dell'uguaglianza come primo comandamento, seguito da quello del rispetto e poi all'atto pratico non si fa che calpestarli. Le viscere dell'uomo insapiens si vanno contorcendo nello sforzo sovrumano di apparire giusto mentre strazia la giustizia. Usa l'intelligenza per dominare e così accade che un genio si senta superiore ad uno scemo, usa il fascino per dominare e così accade che un pupazzo vestito alla moda si senta superiore ad un barbone, usa la ricchezza per dominare e così accade che un figlio di papà col portafoglio gonfio si senta superiore al figlio d'uno spazzino che non ha un soldo, usa la cultura per dominare e così accade che un professore si senta superiore ad un bidello. Un consiglio...ritirate l'indice puntato contro coloro che dominano il mondo perché voi esercitate lo stesso brutale dominio nella ristretta cerchia del vostro microcosmo.

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Quando capita di avere una discussione con certi evangelici integralisti, a giudicare dalle difficoltà che hanno di muoversi dentro le scritture, si ha l'impressione che custodiscano il patrimonio della loro fede dentro un congelatore ad una temperatura prossima allo zero assoluto. Li invito a scongelarsi da una concezione plastica della spiritualità rigidamente ancorata alle citazioni degli apostoli, forse neppure buona per il loro tempo figuriamoci per il nostro che siamo proiettati verso la fine del mondo. Una concezione che soffoca il respiro dell'anima e impedisce di andare oltre la visione di cose superate, la stessa che duemila anni fa impedì agli Ebrei di riconoscere il Messia.

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"va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,11)
Con queste parole Gesù congedò la donna adultera dopo averle salvato la vita sottraendola alla furia del popolo che voleva lapidarla per adempiere la legge. Il peccato non era ancora stato vinto, lo sarà solo dopo il suo sacrificio sulla croce, dunque quella frase potrebbe essere stata pronunciata con solenne gravità e coscienza che quella colpa avrebbe reclamato il suo tributo di sangue da versare. Nel ventre di quella sentenza io credo che il Signore covasse la flebile speranza che l'umanità potesse recedere di sua spontanea volontà dal male con il solo contributo dei suoi ammonimenti, senza rendere necessario il sacrificio sulla croce. Ma andiamo oltre...supponiamo che l'identico scenario si fosse presentato dopo la sua risurrezione, nei quaranta giorni in cui è rimasto sulla terra prima di salire al Padre. Se dopo aver sconfitto il peccato avrebbe detto all'adultera la stessa cosa, oppure dal momento che il peccato era stato annientato dare licenza di peccare. Oppure taciuto lasciando ad ognuno l'opportunità di arrampicarsi fino all'estrema verità.

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"la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino. E Gesù rispose: Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora. La madre dice ai servi: Fate quello che vi dirà" (Gv 2,3-5)
In questo breve botta e risposta fra Gesù e sua madre in occasione delle nozze di Cana è interessante seguire il rimbalzo di stati d'animo fra i due protagonisti. Ci troviamo nell'immediata vigilia della sua missione ed immaginiamo un Gesù fremente in spirito come un centometrista fermo sui blocchi di partenza in attesa di scattare, con le potenze ruggenti in procinto d'operare...sanare i malati, cacciare i demoni, risuscitare i morti. In questo tripudio di gloria sua madre penetra con una richiesta imbarazzante, lo invita a dare inizio alla missione con un miracolo che più banale non si può...trasformare l'acqua in vino. Forse è questa la ragione per cui Gesù prende le distanze, tenta di rimandare l'esordio, un principio di superbia sembra avergli accarezzato l'animo...Satana lo schernisce! Maria mossa da divina ispirazione lo riporta con i piedi sulla terra riconducendolo alla docilità. E poi con quel..."fate quello che vi dirà" gli restituisce la sovranità e Gesù comprende che la serva del Signore ha inaugurato la sua ora.

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"stupiremo il mondo"
Quando ieri ho sentito questa frase pronunciata dal neo eletto presidente della Francia Macron mi ha percorso un brivido anticristico. Questo tizio apparso dal nulla sembra navigare con il vento in poppa, ha schiantato la sua avversaria come fosse un fruscello e mostra una sicurezza da imperatore d'altri tempi. Cresciuto politicamente sotto l'ala protettiva della famiglia Rotheschild, la famiglia ebrea più ricca del mondo, ha avuto per mentore quel massone che il giorno del giudizio dovrà rispondere di crimini contro l'umanità e sommo dispregio della divinità...Jacques Attali. Come se non bastasse Macron si chiama Emmanuele...proprio lo stesso nome con cui il profeta Isaia annuncia la venuta del Messia. Siamo ancora alla fantateologia, la stessa che oltre un secolo fa il sacerdote inglese Robert Benson propose nel suo celebre romanzo..."Il padrone del mondo" nel quale raccontava in maniera profetica l'avvento del figlio della perdizione. Ci sono molte affinità, i tempi sembrano maturi.

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Se affermo che siamo in guerra non credo di dire un'eresia, ove per guerra si intende una conflittualità esasperata in tutti i campi e su tutti i piani del vivere...una conflittualità che conduce ad una morte invisibile. Una guerra non facile da interpretare perché con la perdita della capacità di distinguere il bene dal male è diventato difficilissimo individuare i nemici e prevederne le strategie. Quando si è in guerra servono i militari...per risolvere il conflitto planetario in corso servirebbe l'ammiraglio Chester Nimitz comandante in capo delle forze del Pacifico degli Usa e delle forze Alleate navali ed aeree durante la seconda guerra mondiale. Basterebbe rievocarne la memoria per mettere in fuga l'incompetenza degli attuali comandanti...Merkel, Gentiloni, Macron, i burocrati di Bruxelles. Basterebbe narrarne le gesta per indurli a dare le dimissioni, accostate la sua faccia alle loro facce per scoprire che non c'è alcuna somiglianza. E capire che questa guerra fra soldati sempliciotti non potrà mai finire.

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Ieri sera una signora intorno al ventesimo del secondo tempo della semifinale di Champion League, Juventus-Monaco, ha cominciato a dirmene di tutti i colori accusandomi di averla cacciata dalle mie amicizie. Ho cercato giustificarmi e spiegare ma era troppo carica di convinzioni e straripante di rancore per provare a ragionare. Le ho detto che l'avevo tolta dalla lista perché supponevo che la sua decisione di uscire da fb fosse definitiva e non mi pareva di aver fatto nulla di male, anche perché quando era ricomparsa ero stato io a richiederle l'amicizia. Amicizia che mi aveva concessa ed alla quale fui costretto a rinunciare dopo qualche settimana per il suo atteggiamento discriminatorio. Una reazione stranissima, esageratamente sopra le righe e incomprensibile perché fra noi c'era sempre stato un ottimo rapporto. Poi mi sono ricordato che lavora nella sanità e precisamente in ostetricia, che è una paladina delle campagne contro l'aborto ed una volta mi raccontò tutta contenta di aver salvato una creatura. Allora ho compreso la sua tragedia...l'eliminazione dalle mie amicizie l'aveva fatta sentire abortita.

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La perdita della coscienza della colpa io credo che sia la mutilazione più invalidante del cristiano moderno. Perdere di vista il peccato originale significa dimenticare il prezzo che è costato ricomprarci...ed evadere dal carcere nel quale siamo stati rinchiusi per scontare la pena. Per questo temo che le felicità terrene in chi ha interiorizzato questa verità non potranno mai essere liberatorie, su ogni nostra gioia grava l'ombra del sangue versato per la nostra salvezza. Ognuno di noi ha ucciso un innocente...è stato arrestato, processato e condannato ad una vita di reclusione. Una volta convertiti usciamo dal braccio della morte e per quanto il debito sia stato saldato, ogni nostro sorriso al ricordo di quell'innocente ucciso...non può che essere velato.

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Io temo che la grande maggioranza dei professori in attività abbia ricevuto la spinta a fare questo mestiere dopo la visione del film..."L'attimo fuggente". Lo affermo perché molti di loro fanno di tutto per assomigliare a Robin Williams e calarsi nelle vesti di maestri di vita, risultando alla fine più che buoni professori...ottimi attori. Parlo con cognizione di causa perché all'età di ventidue anni ebbi l'opportunità di fare supplenze sperimentando quanto sia facile cadere nella tentazione di sentirsi importanti davanti a platee inconsistenti. Gli atenei in particolare hanno il potere di sviscerare il peggio che si può trovare nel cadavere d'un insegnante: vanità, disprezzo delle esigenze degli studenti, delirio d'onnipotenza.

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"Dio ti ama"
Credo sia tempo di rivedere alcune certezze su cui si fondano i pilastri della nostra fede e sfatare luoghi comuni a cominciare da quello scontatissimo che Dio ci ama sempre e comunque! Dio ci odia invece per come siamo riusciti a sfigurare i volti delle le nostre anime ed odia a morte gli ipocriti che dicono di amarlo.

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Chi non crede in Dio non commette alcun reato, ma si priva di un grande patrimonio e risulta proprio come se fosse stato derubato. Al pari di un grande pittore che si svegliasse la mattina e trovasse la casa completamente svaligiata...via tutti i suoi capolavori appesi alle pareti, via tutto l'arredamento con tutto quello che c'era dentro, via tutti i chiodi dai muri, tutte le prese di corrente, tutti i rubinetti...desolazione infinita! Sconvolto l'artista con i pochi spiccioli rimasti in tasca corre a comprare tele, pennelli e colori per affogare l'amarezza in un dipinto che sta per esplodergli dentro...e mentre traccia le prime pennellate s'accorge di non saper più come fare. E di non essere neppure più sé stesso perché il ladro gli ha rubato persino il suo talento.

631
Credevo che lo stupro di un bambino da parte di un sacerdote fosse l'atto più ignominioso che si potesse compiere, ma ho dovuto ricredermi perché è possibile fare di peggio...mi sono accorto che la stragrande maggioranza dei genitori, senza saperlo e senza volerlo, stuprano i propri figli! Chi li cresce senza Dio educandoli ad ignorare la sua legge violenta brutalmente le loro anime, quelle anime create a Sua immagine e somiglianza. Non si odono le grida, non si vedono i lividi, ma si palpano i risultati e si avverte l'umiliazione.

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"Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici" (Sal 23)
Stamattina non appena aperti gli occhi mi è stato rivelato il senso di questo passo, passo preceduto da quel..."se dovessi camminare in una valle oscura". Ora che sono sprofondato nella notte oscura della fede, spiritualmente annichilito, sepolto sotto un cumulo di peccati, privato di ogni virtù o inclinazione al bene, incapace alzare gli occhi al cielo...in queste condizioni Dio mi ha fatto capire che sta preparando per me un posto nel suo Regno. Lo sta facendo sotto gli occhi dei miei nemici che cantano vittoria per avermi annientato...ed io credo che lo faccia perché non ho avuto paura di conoscere la verità. La verità sulla sua ricchezza e sulla mia miseria che mi ha indotto a smettere di sperare in me stesso per confidare in Lui soltanto.

633
Che non c'è limite al peggio a noi italiani ce lo ha insegnato la politica. Erano belli i tempi in cui il male si vedeva bene, si stagliava nitido davanti al nostro sguardo ed era circoscritto da confini ben delineati. Pensiamo alla mafia, alla figura inconfondibile del mafioso, alla sua inequivocabile maniera di agire. Tuttavia la mafia nella sua scelleratezza poteva vantare un codice morale...chiedeva il pizzo solo su attività che producevano un guadagno. Oggi si è andati oltre, uno spirito sette volte peggiore è partito dalla Sicilia per sbarcare nella capitale...ha abbracciato l'intero arco costituzionale e si è traviato fino al punto di esigere quello che la mafia mai si sarebbe sognata di pretendere. Attraverso imposte partorite dalla fantasia più aberrante i politici sono arrivati a chiedere pizzi esorbitanti, non solo sulle attività che generano reddito come faceva la mafia tradizionale, ma anche su tutto ciò che non genera guadagno o addirittura richiede un costo!

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Nel nostro cammino verso la terra promessa è fondamentale mettere la verità come stella cometa da seguire per non andare fuori strada. Non prendere per sacro quello che impone una chiesa, non dare per scontato quello che dice un pastore, ma ad ogni bivio fare la prova del nove per verificare se quanto viene affermato sia vero. Io che ho avuto in Lutero un grande maestro non ho esitato a sconfessarlo quando si è posto contro la vita consacrata, se anche gli eretici dicessero qualcosa di vero o i satanisti qualcosa di buono non esiterei a schierarmi con loro. Basta guardare alla vita dei profeti, gli unici a camminare sulla retta via, a quanto siano mal visti e perseguitati per rendersi conto di quanto la verità sia temuta ed odiata...e non abbia residenza nelle sedi istituzionali.

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Penso all'ateo in punto di morte...quando mancherà qualche ora alla fine della sua vita, ai pensieri che avrà in testa, al terrore che avrà nel cuore. Temo che per essere coerente sarà costretto a sperare che Dio non esista, altri sperano il contrario per ottenere la salvezza, l'ateo spera per evitare la condanna...è assurdo! E' come se uno cadesse in mare da una nave e dopo essersi inabissato riemergendo...sperasse che sul ponte della nave non ci sia nessuno a lanciargli il salvagente.

636
Facebook ci sta massacrando...si è impadronito delle nostre vite, ha reciso i nostri legami, inaridito i nostri affetti. Ieri mi sono addormentato per qualche minuto sul divano ed ho sognato che mio padre si era messo al pc e mi stava cancellando i post. Mi sono svegliato di soprassalto in preda all'ansia ed invece di prendere atto che era solo un sogno...sono stato contento di scoprire che mio padre era morto.

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Se per accedere alla vita politica si dovesse passare attraverso dei concorsi io credo che il requisito indispensabile richiesto sarebbe un giuramento nel quale si dichiari solennemente la volontà di servire. Anche se nessuno lo sa da sempre nell'ombra si indicono concorsi per offrire il privilegio di entrare fra le file degli eletti e fino a poco tempo fa venivano richiesti tre requisiti senza i quali era impossibile connettersi alla classe dirigente: sete di potere, smania d'apparire e brama d'arricchire. Ma i tempi sono improvvisamente collassati ed oggi ci ritroviamo con una schiera di candidati provvisti di tutt'altre prerogative: attitudine a strisciare, disponibilità a farsi penetrare ovunque e capacità di respirare a pieni polmoni nelle fogne.

638
"Poiché la terra sarà ripiena della conoscenza della gloria dell'Eterno, come le acque riempiono il mare" (Ab 2,14)
A volte leggiamo nella Bibbia quello che non c'è scritto per non saper interpretare il sentimento di Dio quando parla. Questo passo del profeta Abacuc per esempio sembra annunciare la sua vittoria mentre invece stiamo assistendo ad una disfatta senza precedenti e le cose non possono che peggiorare. Ed allora cosa dovremmo pensare che Abacuc abbia clamorosamente fallito come profeta? Non è così, carnali come siamo spesso prendiamo i migliori auspici espressi da un cuore colmo di soddisfazione per profezie. Quando Dio ha pronunciato quelle parole vedeva tutto rosa e non poteva immaginare quanto nefasta si sarebbe rivelata la natura umana.

639
Quando ho scoperto che Ravasi ha scritto un commento di 900 pagine su uno dei libri più piccoli della Bibbia..."il Cantico dei Cantici" un libricino di otto capitoli che può essere contenuto in non più di dieci pagine...mi è venuto in mente Simone lo Stilita. Costui nel terzo secolo dopo Cristo visse per 37 anni sopra una colonna, a quel tempo la spiritualità generava dispute assurde sul terreno della penitenza. Oggi io credo che alcuni teologi facciano altrettanto sul terreno dell'eloquenza, per pura ambizione si dilettano a spremere certi libri fino all'inverosimile per compiacere la propria vanità.

640
"farete un mondo senza Dio, ma lo farete contro l'uomo"
Queste parole profetiche di Paolo VI mi vengono in mente ogni volta che mi imbatto in situazioni che me le mettono spietatamente davanti. L'ultima è stata quando la Corte di Cassazione ha ventilato l'ipotesi di scarcerare Totò Riina per dargli l'opportunità di fare una morte dignitosa. Se non conoscessi la verità sarei tentato di prendermela con la politica o la magistratura, invece mi tocca prendere atto che certe malformazioni raccapriccianti del comportamento umano altro non sono che il frutto del nostro rinnegamento del divino.

641
Ha destato profondissima impressione la morte della bambina di diciotto mesi dimenticata in auto dalla mamma mentre era al lavoro. Penso che il ricordo di quell'amnesia provocherà nel suo cuore fino all'ultimo respiro una sequenza ininterrotta di coltellate che solo gli psicofarmaci potranno alleviare. La cosa che più mi ha colpito in questa vicenda è che la signora ricopriva in ambito lavorativo uno dei ruoli più esposti alla corruzione...il segretario comunale. Questa figura che dovrebbe essere garante della legalità generale dell'azione amministrativa nell'ambito del comune e della provincia, al pari di molti altri si è sfigurata fino a trasformarsi in faccendiere che media e avalla i malaffari della politica. Le sciagure spesso fanno cadere le foglie di fico atte a salvaguardare l'immagine che abbiamo di noi stessi e comprendere che quando accadono non accadono per caso, Dio l'ha voluta con un preciso scopo! Allora si mette in moto una profonda revisione del nostro operato che fa emergere la lunga lista di ragioni che potrebbero averla generata.

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Capita sempre più spesso che turisti mi chiedano come mai la piazza principale del nostro bellissimo paese ospiti due edifici in stato di abbandono quali il Kursaal ed il grattacielo...e mi trovo in grande imbarazzo nel rispondere dal momento che in un paese a vocazione turistica certe domande non si dovrebbero neppure far sorgere. Stamattina di fronte all'ennesima richiesta di una spiegazione, stanco ed spazientito ho pensato a due soluzioni geniali. Dire che il Kursaal è stato dichiarato sito archeologico, spacciando certi scarabocchi opera dei vandali per geroglifici risalenti al neolitico e quindi non può essere riverniciato fino a quando la soprintendenza non darà il suo benestare. Per il grattacielo invece, siccome i turisti amano meravigliarsi e più gliela racconti assurda più sono soddisfatti...che viviamo tempi difficili e non si trovano imbianchini che non soffrano di vertigini.

643
Quando nel cammino di fede si arriva in vista della perfezione si può reagire in due maniere completamente differenti. La prima è di accogliere l'elezione come un dono immeritato mantenendo lo sguardo fisso verso la propria miseria per non cadere nella tentazione di esaltarsi. La seconda di alimentare la propria santità guardando a chi vive nel peccato per un bisogno carnale di sentirsi forti...precipitando così nell'abisso dell'intransigenza. Lo spartiacque fra questi due atteggiamenti è segnato dalla carità...chi la possiede non osa giudicare, chi non la possiede si diletta nel condannare.

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"Carissimo popolo portoghese vi affiderò alla madonna chiedendole di sussurrare a ciascuno...Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio"
Marco Vuyet ha fatto notare ai cattolici che il Cuore Immacolato di Maria, a cui Papa Francesco li aveva affidati, non ha protetto i portoghesi dall'incendio che ha causato settanta morti. Ed io mi chiedo chi proteggerà lui dal demone che lo spinge a parlare quando invece si dovrebbe tacere onde evitare di fare teologia da bar delle sport? Speculare su una tragedia del genere è quanto di più ignobile possa fare un uomo! E quanto più lo è se quest'uomo si spaccia per cristiano! E quanto infinitamente più lo è se tale cristiano si pone come guida! Quando si hanno di queste uscite significa che nel cuore è maturata un'ostilità che non può assolutamente convivere con la carità.

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Beata ingenuità! Oggi un'affabile signora della provincia di Novara che aveva appena prenotato mi ha fatto ridere di cuore...vedendo che non le chiedevo la caparra in quanto prossimo il suo arrivo per rassicurarmi mi ha detto di essere una persona seria e per certificare questa sua virtù ha sentenziato...conosco il sindaco! Oddio, ma questa donna vive sulla luna...da quando conoscere un politico è garanzia di onestà e fedeltà alla parola data? Peggio sarebbe stato solo se mi avesse detto...conosco il vescovo!

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"niente di nuovo sotto il sole" (Qo 1,9)
La parabola degradante della politica italiana non accenna ad arrestarsi! Sembra prossimo l'ennesimo avvicendamento al potere...dopo qualche anno in cui ha razziato la sinistra tocca di nuovo alla destra, poi toccherà ancora alla sinistra e poi tanto per cambiare alla destra. Al massimo potremo sperare in qualche variazione sul tema, che per le prossime tornate elettorali muoiano Bersani o Berlusconi, ma non ci conterei troppo il diavolo spreme i suoi pupazzi fino all'ultima goccia della loro lurida esistenza. Dunque sembra proiettata all'infinito l'eterna desolazione annunciata da Qoelet. Invece io ho avvertito un fremito di ringhiosa insofferenza sfuggire ad un generale durante una dichiarazione e il rimbombo di un ruggito veemente provenire dalle viscere di un ammiraglio mentre faceva un commento...segni inequivocabili che le forze armate si stanno riposizionando in assetto di guerra. Che Dio conceda loro la sapienza ed il coraggio di agire prima ancora di pensare.

647
In questi giorni molti potenti del mondo si sono mobilitati per salvare il piccolo Charlie, per gli sciacalli mediatici non c'è preda migliore d'un innocente da immolare sull'altare della propria vanagloria. Ma questa nota d'umanità suona tremendamente stonata fino a straziare le viscere quando viene dal cuore della cristianità. Da gente spiritualmente, né carne né pesce, che approfitta della ghiotta occasione offerta da simili tragedie per dare una mano di bianco al proprio immondo sepolcro.

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Ieri un dipendente mi ha sorpreso! Dopo avergli fatto un paio di legittime richieste se n'è uscito con questa battuta..."quando vuoi qualcosa chiedi per piacere". Ho preso in seria considerazione il suo disappunto e per vedere se era fondato sono andato a consultare la Bibbia e precisamente il Padre Nostro laddove porgiamo a Dio le nostre richieste. A noi che siamo sottoposti a Dio è stato comandato da Gesù di rivolgerci a Lui direttamente senza dover dire..."per piacere dacci oggi il nostro pane quotidiano, per cortesia rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e per gentilezza non ci indurre in tentazione". Se dunque noi che siamo sottoposti a Dio possiamo rivolgerci a Lui senza preamboli, perché quando facciamo una richiesta a chi è alle nostre dipendenze dobbiamo farla precedere da certi fronzoli? Il "per piacere" non è biblico a quanto pare.

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Poche settimane fa avevo fatto un post ironizzando benevolmente sulle stato di abbandono del Kursaal ed in men che si dica ci siamo ritrovati i lavori in corso per la sua ristrutturazione. Non ho la presunzione di credere che sia stato il mio post a fare in modo che questo avvenisse, probabilmente i lavori erano già programmati da tempo ed è stato solo un caso, ma è bello pensare che si risponda con tale efficienza alle esigenze dei cittadini. Quando c'è da criticare siamo tutti pronti a puntare il dito e condannare senza possibilità di appello, ma alla stessa maniera quando un'amministrazione opera bene dobbiamo riconoscerlo, elogiare e ringraziare.

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"Per la vita del Signore, Dio di Israele, alla cui presenza io sto" (1Re17,1)
Il profeta Elia attraverso queste parole ci comunica che chi ha incontrato il Signore vive all'ombra della sua presenza, vede e giudica le cose cogliendo la radice della loro essenza. Ogni particolare viene messo a fuoco...o è tutto bianco, o tutto nero. Qualche giorno fa una signora mi ha confidato che pur condividendo spesso quello che dico non riesce a giustificare la durezza del mio giudizio e mi ha invitato a superare questo scoglio. Mi piacerebbe accontentarla, ma il prezzo da pagare sarebbe elevatissimo...diventare lampada fioca, sale senza sapore.

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Al tempo di Gesù c'era e credo ci sia ancora nella tradizione ebraica una festa che sarebbe quanto mai provvidenziale ripristinare...la festa delle capanne. Questa festa celebrava il ricordo della precarietà della vita vissuta nel deserto durante l'esodo nella quale si era in cammino e non si aveva una fissa dimora. Per una settimana si viveva nelle tende per assaggiare quei disagi della vita nomade che oggi non è possibile neanche lontanamente immaginare, ma che dovrebbero essere la spina dorsale del credente. Vaglielo a spiegare ai cristiani di oggi radicati come sono nei loro palazzi di cemento armato traboccanti di mille cianfrusaglie, vagli a spiegare quanto sia necessario vivere di stenti per arrivare ad apprezzare l'essenziale. Questa generazione di cristiani sazi non è degna della festa delle capanne, trovo più appropriata la festa dei resort con frequenti brindisi a base di Moet e Chandonne.

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"Non chiunque mi dice: Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21)
Queste parole di Gesù fanno saltare tutti i parametri che generalmente usiamo per giudicare la condotta morale delle persone e gettano nel panico le nostre sicurezze. Sulla base di queste parole i personaggi più maledetti della storia rischiamo di trovarli in paradiso perché hanno fatto quello che Dio aveva loro comandato. Hitler, tanto per citarne uno, per aver fatto in modo che si compisse la maledizione che gli ebrei si tirarono addosso il giorno in cui condannarono a morte Gesù.

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C'è una scena di un film di Fantozzi che per il mio sentire incarna l'attuale tensione intestina nella chiesa cattolica. Mi riferisco al celeberrimo siparietto nel quale dopo essere stati costretti a vedere per l'ennesima volta il lungometraggio "la corazzata Potiemkim"...il ragioniere giunto al limite della sopportazione raccoglie tutto il suo coraggio, si alza e grida "la corazzata Potiemkim è una cagata pazzesca"...mandando in visibilio la platea e accendendo le miccia dell'insurrezione. In Vaticano io credo che ci siano molti Fantozzi sul punto di esplodere a causa delle contraddizioni con le quali sono costretti a convivere e spero che magari durante il prossimo concilio un monsignore giunto al collasso dell'esasperazione si alzi e per restare in tema con il film di Luciano Salce dia la sveglia alle vergini addormentate gridando..."la chiesa cattolica è una montagna di merda".

654
"Padre ti ringrazio perché mi hai esaudito" (Gv 11,41)
Gesù pronunciò queste parole un attimo prima di risuscitare Lazzaro nell'istante in cui sentì dentro di sé la potenza necessaria per compiere il miracolo. Questo fa pensare che non fosse sempre padrone della sua divinità fino al punto di disporne a suo piacimento...può sembrare paradossale, ma sembra proprio che anche il Figlio di Dio in alcune circostanze abbia avuto bisogno di avere fede come ogni altro comune mortale. La sua umanità, non solo aveva il potere di velare la sua divinità, ma era anche libera di combatterla ed estrometterla dal suo cuore. Anche Gesù come Giuda non era immune dalla facoltà di tradire.

655
"Ecco Signore io do la metà dei miei beni ai poveri e se ho frodato qualcuno restituisco quattro volte tanto" (Lc 18,8)
Mi hanno sempre impressionato queste parole di Zaccheo uscite spontaneamente dal suo cuore nel momento in cui incontra Gesù e si converte. Era il capo dei pubblicani e rivestiva un ruolo che gli permetteva di esercitare la facoltà di rubare con grande disinvoltura...la stessa che oggi viene esercitata da quasi tutti in ogni settore. Ciò che impressiona è la sua brama di disfarsi del denaro sporco quasi lo sentisse come un impedimento alla sua rinascita, come fosse un amico diventato improvvisamente il più acerrimo nemico e con il quale non si vuole avere più nulla a che fare. Zaccheo all'improvviso ha preso coscienza della gravità dell'approfittare della propria posizione per fare i propri interessi, di quel modus operandi che oggi non è neppure perseguibile penalmente e viene considerato doveroso per evitare d'essere bollato per stupido. Tanto è stato l'orrore di vedersi in quella condizione che per riparare ha promesso di fare una cosa impensabile per il furfante del nostro tempo...restituire quattro volte tanto.

656
Per trovare Dio non basta la volontà di volerlo trovare, occorre mettere in campo tutto il desiderio ardente di volerlo incontrare...affinché si degni di farsi trovare. Guardiamo alla protagonista del Cantico dei Cantici con quanta ansia cerca l'Amato e dopo tanta fatica riesce nel suo intento. Guardiamo a Zaccheo che per vedere il Maestro s'arrampica su un albero e lo trova proprio in virtù di quel gesto. Ma più del cercare l'Amato o il Maestro di questi tempi è opportuno bramare il Salvatore affinché maturi nei cuori un'angoscia simile a quella in cui sprofonda una mamma che ha smarrito il suo bambino.

657
Moussa Oukabir è uno degli autori della strage di Barcellona, come tutti i componenti dell'Isis di religione musulmana. L'indottrinamento dentro le moschee non abitua a pensare, ma ad agire fino a sacrificare la propria vita per la causa. Non conosceva intimamente Dio come lo conosciamo noi che abbiamo ricevuto la rivelazione del Messia, che abbiamo ascoltato le testimonianze di molti santi e goduto delle raffinatezze del pensiero dei teologi. Questo giovane credente marocchino paragonato a noi cristiani europei che abbiamo sondato in lungo e in largo il mistero...era un perfetto ignorante. Eppure costui era riuscito a condividere gli stessi sentimenti di odio che Dio nutre contro noi occidentali per lo stile di vita ferocemente antievangelico.

658
"Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti" (Lc 16,25)
Io spesso vedo tragedie dove gli altri vedono fiabe! Ieri mi sono venute in mente queste parole pronunciate da Gesù nella parabola del ricco Epulone, mentre un mio amico mi raccontava tutto fiero di quante volte il destino abbia spianato a suo figlio la strada. Mi sono fermato a riflettere se questo ragazzo colmo di virtù che ha trovato un ottimo lavoro possa essere accostato al ricco Epulone, se nelle eccellenze che ha avuto in dotazione e nelle circostanze favorevoli che gli si sono presentate possano essere identificati quei beni di cui parla la parabola. Poi mi sono ricordato che questo ragazzo è ateo come suo padre ed ho tremato al pensiero che la sua fortuna altro non sia che quanto spetta di diritto sulla terra a chi andrà all'inferno.

659
"Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi" (Mc 3,23-24)
Da qualche tempo ho il sospetto che negli esorcismi Satana scacci sé stesso pur non essendo diviso in sé stesso, per far credere nell'inganno che vi sia ancora un potere buono capace di dominarlo. Prende possesso di un'anima e quando il malcapitato si rivolge all'esorcista, si lascia cacciare sapendo che quell'anima affidandosi alle cure di una chiesa...passerà dalla padella alla brace.

660
"Quale gioia quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore!” (Sal 121)
Ricordo ancora la gioia che si riversò nel mio cuore il giorno della conversione. Ricordo la leggerezza che mi pervase grazie alle certezze che mi permisero di liberarmi da macigni enormi. Ricordo che poche settimane dopo mi recai in pellegrinaggio ad Assisi trasfigurato dalla visione celeste della nuova realtà. Ora di quella gioia non resta più nulla ma seppure sia passato tanto tempo devo avere la fede per credere di non aver sbagliato strada, che sono sempre quello di allora e non un'altra persona. Seppure nello sconforto devo avere coscienza che sto percorrendo una delle ultime tappe di quel viaggio cominciato in un tripudio di speranza verso la dimora eterna e che all'improvviso, dopo l'ultima ripida salita apparirà Gerusalemme.

661
"Mors tua, vita mea"
Credo di essere uno dei pochi ad aver avuto la disgrazia di sapere quale legge governa il nostro cuore. Fu un episodio avvenuto pochi mesi dopo la mia conversione a rivelarmi una verità che più amara mai avrei potuto immaginare. Dal mio pulpito di cattolico contento come una pasqua stavo guardando un documentario nel quale venivano mostrati dei bambini africani scheletrici al punto che si potevano contare le ossa, ricordo ancora gli occhi sproporzionatamente più grandi rispetto alla pochezza del corpo. Mentre una parte di me si disperava di fronte a quell'orrore figlio dell'ingiustizia sociale...percepii nell'angolo più remoto del mio cuore un'intima soddisfazione. Raggelai di fronte a quell'impulso estraneo persino alle viscere di un mostro e dovetti prendere atto che se un raggio di luce divina penetra la nostra oscurità scopriamo d'essere belve della peggiore specie pur avendo Dio nel cuore.

662
Di notte a volte ho la presunzione di pensare che Dio prima di creare il mondo avrebbe dovuto creare me per avvalersi di qualche buon consiglio. Così qualora mi avesse chiesto un parere sui comandamenti gli avrei detto che tutto sommato potevano anche andare, ma se fossi stato al suo posto avrei enunciato il secondo in maniera tale che ci mettesse maggiormente di fronte alle responsabilità nei confronti del prossimo. Non..."ama il prossimo tuo come te stesso" che per adempierlo ci fa sembrare sufficiente avere buoni sentimenti per gli altri ma piuttosto..."prenditi cura del prossimo tuo come ti prendi cura di te stesso" che visto quante ce ne facciamo per non farci mancare nulla dovrebbe crearci qualche problema di coscienza e spingerci ad agire.

663
"Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo" (Mc 14,58)
Ci sono alcune affermazioni di Gesù di non facile comprensione ed altre come questa che lasciano esterrefatti. Il tempio a cui allude è il suo corpo ed egli afferma di volerlo distruggere quando sappiamo invece che saranno i suoi crocifissori a massacrarlo...come possiamo dunque spiegare questa incongruenza? Credendo che mentre scagliava con tono imperioso quelle parole avesse piena coscienza della propria divinità. Forte dell'onnipotenza sapesse d'essere lui a dover orientare gli eventi, arrivando a moltiplicare il rancore che avrebbe portato alla distruzione della propria dimora terrena.

664
Pochi mesi dopo la mia conversione m'imbattei per caso in un libro del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh..."Vita di Siddharta il Buddha" e restai talmente folgorato da gettarmi anima e corpo nello studio dei discorsi del Sublime. Allontanai la preghiera, la frequentazione della chiesa, le amicizie della parrocchia per immergermi in un mondo dal fascino irresistibile fino a quando, dopo quattro mesi di letture, studio e meditazioni giunsi ad un passo dall'illuminazione. Il segreto della vita era davanti a me e potevo averlo tendendo semplicemente la mano. A quel punto però per grazia di Dio riacquistai la facoltà di ragionare con la malizia del serpente e mi resi conto, viste anche le tempistiche con le quali le cose erano accadute, che era una tentazione del demonio per strapparmi a Gesù Cristo...e trovai la forza per rinunciare.

665
Oggi non appena ti prende un po' di malinconia ti fanno la diagnosi e ti appiccicano l'etichetta di depresso...ti fanno fissare col disturbo bipolare, la necessità dello psicologo e il salvagente degli antidepressivi. Io credo che si possa essere tristi o avere episodi simili a quelli descritti nelle patologie ed essere persone perfettamente sane. Se uno ha valide ragioni per essere angosciato non è affatto malato, ma risponde in maniera corretta a certe sollecitazioni negative che la vita gli mette davanti...e di questi tempi ne accatasta tonnellate! Non si può fare di ogni malessere o malumore una malattia, certi stati d'animo hanno pieno diritto di cittadinanza nel nostro cuore e guai se così non fosse perché ci servono per catapultarci oltre.

666
L'altro ieri sera mi è stata rubata la bicicletta evangelica, una bicicletta spogliata di tutto il superfluo e anche di qualcosa del necessario...fra le altre mancanze non aveva i freni. Era l'emblema di come dovrebbe essere un cristiano che vive la sua vita in linea con il Vangelo. Molti mi dicevano che potevo anche lasciarla per strada aperta di notte che tanto nessuno me l'avrebbe rubata, oppure offrirla come reperto archeologico che nessuno l'avrebbe voluta...e invece a qualcuno è piaciuta. Allora mi sono chiesto perché il Signore ha permesso questo? Forse perché ha ritenuto che io non sia più degno di lei dal momento che come peccatore invece di migliorare vado sempre più peggiorando? Oppure perché sa che sono diventati tutti ciechi e sordi ed è vano testimoniare? O magari perché pensa che ormai io possa anche viaggiare in Ferrari e restare interiormente povero come se andassi a piedi, non essendoci più il pericolo che la povertà evangelica diventi il mio idolo.

667
Questa foto sarebbe piaciuta moltissimo al regista svedese Ingmar Bergman, è scarna ed essenziale come la verità e profuma di Vangelo. Mi fa pensare a quella di piazza Tienanmen o altre immagini immortalate per caso che però hanno segnato epoche, in questa sotto la superficie dell'ironia odo serpeggiare una crescente inquietudine! Lo stupore dei docenti nel vedere un tizio alle loro spalle travestito da morte con la falce in mano, non sa se orientarsi verso un timido sorriso intuendo lo scherzo, oppure visti i tempi che corrono...pensare ad un attentato. Quel luogo e quell'ora destinati a registrare il fluire di momenti di vita ordinaria rischiano di diventare lo scenario di una tragedia e come tale non può che rimandare al giorno del giudizio. Ed alle facce che faranno coloro che vedranno piombare dal cielo il Figlio dell'Uomo.

668
L'ansia di evangelizzare è un dono del cielo e beato che ne viene beneficiato, dobbiamo tuttavia scremare quel pizzico di sovrabbondanza di cui la nostra natura la carica...eccesso che rischia di farci perdere la pace e destabilizzare il nostro equilibrio interiore. Possiamo sostenere gli altri solo se restiamo ben saldi in noi stessi!

669
"La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa" (CCC 677)
Questo brano del catechismo della chiesa cattolica ci consegna tre sentenze che i cattolici non vogliono assolutamente sentire. La prima...che la chiesa dovrà morire, la seconda...che sarà Dio a sconfiggere il male, la terza...che la nuova Gerusalemme scenderà dal cielo. Io credo che cercare di annodare queste tre verità agli eventi del tempo che stiamo vivendo sia impresa quasi disperata, tuttavia osiamo abbozzare un tentativo nella speranza di far suonare qualche campanello d'allarme. La prima...quella della morte della chiesa, si scontra con la promessa di Gesù che le porte degli inferi non prevarranno e se non intesa in maniera corretta diventa una trappola. Questa affermazione porta i cattolici a credere di viaggiare con il vento in poppa, nella direzione giusta, dentro una corazzata inaffondabile...nulla di più ingannevole! La chiesa a cui allude Cristo non è riconducibile soltanto alla somma di fedeli riuniti sotto un unico vessillo, ma più compiutamente nella comunione di anime fedeli allo spirito del vangelo sparse in tutto il mondo ed appartenenti alle più disparate confessioni. La seconda...quella che sarà Dio a vincere il male, si scontra con la pretesa dei crociati di mettersi a combattere contro il diavolo convinti di avere la vittoria in tasca, la scrittura ci dice che alla fine dei tempi non saremo chiamati a combattere, ma a fuggire. La terza...quella che la nuova Gerusalemme scenderà dal cielo, si scontra con la presunzione di chi crede che uno zoccolo duro resisterà imperterrito fino al ritorno del Signore nel cuore pulsante della città più corrotta del mondo senza lasciarsi corrompere...disobbedendo al comando di andargli incontro.

670
"guai a voi guide cieche che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello" (Mt 23,24)
Come tutti gli anni per la festa di Halloween dagli altari si leva un coro d'indignazione contro questo giorno consacrato alla celebrazione di una festa pagana. Proprio come se noi vivessimo tutti gli altri giorni dell'anno in regime di penitenza da autentici cristiani, con un tenore di vita dieci volte più basso di quello che spudoratamente ci godiamo.

671
Essere poveri in spirito significa non essere attaccati alle ricchezze e fino a questo punto siamo tutti d'accordo. Se la cosa finisse qui potremmo beatamente vivere nell'agio dal momento che, se non ne facciamo un idolo, non possono danneggiarci. Però scorrendo il Vangelo ci accorgiamo che dobbiamo andare oltre ed accorpare questo concetto alla necessità di fare penitenza...cito solo l'episodio del crollo della torre di Siloe. Ogni invito alla penitenza è un comando di spogliarsi, non solo del superfluo ma anche di qualcosa del necessario, perché non si dimentichi che attraverso il sacrificio della croce la pena di morte ci è stata commutata in ergastolo. Ed è abominio fare della cella in cui dobbiamo scontare il nostro debito una villa con piscina!

672
"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza" (Mc 12,30)
Recitare a memoria i comandamenti ci ha fatto perdere la capacità di percepirne il vigore. Se ci fermiamo a contemplare il primo e più importante ci accorgiamo che il nostro slancio verso Dio non dovrebbe essere mai fiaccato da elementi di disturbo. Stando a quanto dice Gesù il nostro cuore in ogni istante dovrebbe essere proteso con tutte le sue potenze verso di Lui...e quanto più quando siamo in preghiera! Invece è proprio nella fase di decollo dello spirito che disperdiamo, il nostro fervore viene intercettato da figure preposte ad intercedere per noi...che fanno stramazzare l'anima al suolo.

673
"Non è una legge sull'immigrazione, ma sull'integrazione"
Questo slogan del premier Gentiloni coniato per accelerare l'approvazione dello Ius soli sembra consegnarci una politica dal volto umano tanto da sconfinare nel Vangelo, mai si era vista tanta disponibilità all'accoglienza nei riguardi del terzo mondo. Ricordo che Giovanni Paolo II durante un viaggio in Africa paragonò quel martoriato continente all'uomo della parabola del buon samaritano che mentre scendeva da Gerusalemme a Gerico fu assalito dai briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. I padroni del mondo dopo aver depredato quelle terre spogliandole di ogni bene materiale ora le stanno spogliando della loro più autentica ricchezza...il capitale umano. Ad un occidente sul viale del tramonto servono abbondanti trasfusioni di linfa vitale per rinverdire il suo tessuto sociale e siccome senza crescita l'economia del profitto muore...hanno necessità di affollare il mercato. I briganti di Bruxelles hanno attirato in Europa quell'uomo mezzo morto ed ora con calma gli danno interiormente il colpo di grazia...trasformandolo a nostra immagine e somiglianza.

674
Di questi tempi per attirare l'attenzione della politica sulle esigenze di qualche persona anziana occorre chiamare la televisione ed allora forse qualcuno si muove. Con mio enorme stupore è accaduto che una vedova sia andata a parlare con il nostro sindaco per chiedere una modifica sulla viabilità, vietare i parcheggi nel lato della strada nella quale abita...e nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere pochi giorni dopo i vigili sul posto per valutare la richiesta. Ora comunque vadano le cose, che quella richiesta sia accolta oppure giustamente respinta qualora non ci fossero le condizioni necessarie per attuarla, quanto accaduto è un miracolo che fa onore a Roberto Mozzicafreddo. Questa storia mi ha ricordato la parabola del giudice iniquo e della vedova importuna, ne ricalca i contorni ma ne stravolge decisamente la sostanza: in questo caso il potere, senza neppure essere pregato, si mette al servizio degli ultimi. Quella vedova è mia madre e per quanto questo episodio sia solo una piccolissima pillola di Vangelo, se assunta con retta intenzione può rianimare la speranza nell'uomo!

675
Ogni volta che un barbone viene ucciso ci si interroga sulle motivazioni che possono aver scatenato la furia omicida. E' quanto mai difficile trovare una risposta dal momento che nei confronti di questa categoria di persone non si possono nutrire che miti sentimenti. Si può pensare che vengano odiati perché sono il simbolo del fallimento e magari qualcuno ci vede riflesso il proprio, oppure che siano vittime dei soliti frustrati bisognosi di sentirsi onnipotenti...ma temo che dobbiamo andare oltre. E' stupefacente notare quanto alta sia la percentuale in cui viene usato il fuoco per consumare questi delitti, a fronte di una percentuale irrilevante in tutti gli altri casi di omicidio. Il fuoco, che fra l'altro complica non poco le operazioni, si farebbe molto prima e con minori rischi servendosi dei consueti mezzi. Il fuoco è dunque l'elemento che ci porta a pensare che la motivazione sia di natura spirituale. Io credo che i responsabili di tali barbarie agiscano sotto l'influenza del diavolo che travasa nei loro cuori odio verso gli eletti. Sa che non potrà averli perché dei poveri è il regno dei cieli ed allora scarica il suo furore per godere un solo momento dell'illusione di vederli bruciare in eterno.

676
"chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha la vita eterna e non va incontro al giudizio" (Gv 5,24)
Quando si parla di salvezza dell'anima molti passano oltre rimandando la discussione ad altra sede e in un'altra occasione, ma io credo di aver trovato una buona ragione per cui tutti debbano fermarsi ad ascoltare. Sta scritto che chi si converte "non va incontro al giudizio" e questo significa che le sue nefandezze non verranno rese pubbliche il giorno della resa dei conti. Se dunque qualcuno si è scopato la vicina, ha rubato i soldi della parrocchia, ha raccontato stronzate per darsi importanza...è in un mare di guai! Tutto verrà svelato nei minimi dettagli ed immaginate lo sbigottimento di chi vi stimava persone dabbene e vi scopre in un pozzo di depravazione senza fondo? Se dunque non vi smuove la motivazione di salvarvi l'anima nella quale non credete, vi dia uno spintone la necessità di salvare quella faccia per nulla onorevole che avete!

677
E' prudente non studiare la Bibbia! Non studiarla come alunni smaniosi di rivaleggiare, non studiarla come se si dovesse sostenere l'esame di maturità, non studiarla come il testo più efficace per conquistare la sapienza. Chi studia con questo spirito le sacre scritture corre il rischio d'insuperbire fino al punto di non permettere di correggerlo neppure allo Spirito Santo.

678
"Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi" (Mt 19,21)
E' curioso notare come Gesù sia rispettoso della libertà del giovane ricco che gli chiede cosa debba fare per ottenere la vita eterna. Non cerca di convincerlo o addirittura sedurlo, gli mette davanti la questione con distacco come se il suo esito non lo riguardasse. E' come se gli dicesse...è solo tuo interesse accettare la mia proposta, io non ci guadagno niente mentre tu tutto. Alla stessa maniera quando noi predichiamo se qualcuno si persuade fuggiamo la tentazione di appuntarci sul petto la medaglia al valore, anche se persuadessimo il mondo intero avremmo fatto solo il nostro dovere. E il proprio dovere, in quanto obbedienza alla volontà del Padre...è la massima espressione dell'amore.

679
Tempo fa lungo la strada di campagna dove vado sempre a camminare vidi un grosso tasso morto in mezzo all'erba, era ricoperto di vermi che lo divoravano. Giorno dopo giorno notavo quanto si riduceva il cadavere e dopo circa un mese non rimase che lo scheletro. Fu allora che pensai quanto sarebbe bello se all'improvviso tutti gli uomini morissero, nel giro di qualche settimana i vermi farebbero piazza pulita dei vandali che hanno sfigurato il supremo capolavoro. Le albe si metterebbero a cantare, i tramonti non andrebbero più a dormire e la natura sarebbe sempre in festa. Solo io restare vivo, giusto il tempo per assicurarmi che sia stato ripristinato l'ordine e nessuna Eva sia sopravvissuta ad impormi la ripetizione della tragedia.

680
"non è mai stato visto ridere"
Queste parole riferite a Gesù sono tratte da una lettera attribuita a Publio Lentulo governatore della Giudea e predecessore di Ponzio Pilato. La lettera tenta di abbozzare un ritratto del Messia ed è chiaramente un falso, ma questa affermazione mi ha colpito perché la ritengo verosimile. Io credo sia possibile che Gesù non abbia mai riso in vita sua, avrà certamente dispensato sorrisi, ma mi riesce difficile immaginarlo scomporsi più di tanto. Che non fosse un propulsore della risata ce lo indica anche una frase da lui pronunciata..."guai a voi che ridete". Ridere è perdere il contatto con la realtà, allontanarsi dalla coscienza della verità, evadere dal mistero e credo che il figlio di Dio non se lo potesse permettere neppure per un istante!

681
"Il fatto che l'uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature, ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle"
Questo pensiero di Mark Twain in teoria sembra inattaccabile, ma alla luce dei fatti il nostro comportamento lo ha reso assai vulnerabile. La morale comune è stata falcidiata dall'evoluzionismo culturale, nonché asfaltata dall'involuzionismo intellettuale e non restano in piedi che un paio di sani principi, chi li rispetta può aspirare alla santità: non rubare e non uccidere. Dal momento che la religione è stata superata si sorvola su pilastri della legge atti a regolare la corretta maniera di rapportarsi con le realtà superiori e quelle inferiori...e si finisce per fare quello che piace invece di fare quello che è bene. Il mondo animale approfittando di questo vuoto legislativo si è insediato a pieno titolo nelle nostre vite arrivando a profanare quella sfera affettiva che non gli competeva e conquistare quel cuore che era stato adibito a tempio di Dio. E' vero che gli animali non possono compiere azioni malvagie nel senso convenzionale, ma possono fare di peggio...darci una poderosa zampata per mandarci all'inferno!

682
Io credo che il purgatorio esista, ma non sia quello conclamato dal catechismo e documentato dalle testimonianze di rivelazioni private in seno alla chiesa cattolica. Credo che il purgatorio si realizzi in questa vita! A nostra insaputa fino a quando la fede non ci apre gli occhi dello spirito per vedere e una volta messo a fuoco il nostro degrado interiore...attraverso la contrizione. Questo accadde al buon ladrone sulla croce che per il merito di aver riconosciuto la verità gli venne concesso di entrare il giorno stesso in paradiso, nonostante i crimini commessi. La purificazione può poi avvenire attraverso sofferenze nel corso di questa vita, sia fisiche che morali e non è da escludere anche quando si viene attraversati dalla luce divina un attimo prima di morire. La cosa che però mi sento di rinnegare decisamente è che possa servire a qualcosa pregare per coloro che si pensa siano in purgatorio, che possa servire a qualcosa offrire sacrifici, pagare riscatti, far dire messe credendo di abbreviare la loro prova. Infine che esista un luogo dopo la morte in cui ci si purifichi ed un tempo di purificazione.

683
Chi possiede lo sguardo della fede ha potuto vedere in questi ultimi anni molti segni che hanno annunciato la morte della chiesa cattolica. Io credo che Dio nella sua infinita misericordia attraverso tre segni clamorosi abbia dato l'opportunità di vedere anche ai ciechi affinché abbandonino le sue rovine e si mettano in salvo, tre segni che non possono essere liquidati come coincidenze. Il primo segno angosciante...durante i funerali di Giovanni Paolo II all'improvviso si è alzato un gran vento ed il Vangelo aperto sopra la bara del Papa, dopo essere stato sfogliato da varie folate, è stato chiuso brutalmente. Il secondo segno impressionante...il fulmine che ha colpito la cupola della basilica di san Pietro il giorno in cui Benedetto XVI ha dato le dimissioni. Il terzo segno scioccante...le due colombe lanciate verso il cielo da Papa Francesco durante l'Angelus aggredite da un corvo e da un gabbiano e barbaramente trucidate. Faccio notare che il vento che ha chiuso il Vangelo, il fuoco che si è scaricato sulla cupola e le colombe che tentavano di volare...sono simboli dello Spirito Santo.

684
Oggi mi è capitato di vedere un bellissimo telefilm della serie Cold Case nel quale si indagava su un omicidio avvenuto vent'anni prima. Era stato ucciso un ragazzo sedicenne che amava la danza e sognava di diventare famoso, osteggiato però dal padre che la riteneva una disciplina per gay...padre che osannava invece l'altro figlio campione di lotta. Per farla breve l'atteggiamento discriminante del padre aveva generato uno squilibrio affettivo ed una gelosia feroce nel maggiore quando si rese conto che non sarebbe mai stato all'altezza delle aspettative paterne e di conseguenza avrebbe perso la sua predilezione...a scapito del fratello che nel frattempo cominciava a far breccia nel suo cuore. In un eccesso di rabbia una notte Caino per l'ennesima volta ha ucciso Abele! Lo sguardo con cui il padre fissa il figlio assassino non appena scoperta la verità nella centrale di Polizia è sconvolgente...non uno sguardo accusatore carico di rabbia, ma di traboccante stupore che implorava il suo perdono per aver fomentato una rivalità aberrante.

685
Prima di celebrare la giornata contro la violenza sulle donne io istituirei una giornata atta a prevenire tale violenza e la chiamerei: "Giornata contro la violenza sugli uomini da parte delle donne che usano la propria avvenenza per turbare, ferire ed istigare la belva che c'è in ogni uomo".

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"Non prendete borse per il viaggio, né un vestito di ricambio, né sandali, né bastone" (Mt 10,10)
Queste parole di Gesù sono destinate a coloro che sono chiamati a rendere testimonianza, sia laici che consacrati, parole da rispettare affinché non si perda adesione con il Vangelo. Per viaggio si intende il nostro cammino spirituale dalla conversione alla morte e vengono indicati i mezzi di cui non ci dobbiamo servire. Se Gesù ha dato disposizioni persino sul vestiario significa che ha la sua importanza, ma su questo punto sembra essere calato l'oblio. Se andiamo a ficcanasare negli armadi dei cristiani troviamo trenta camice, quaranta cravatte, cinquanta pantaloni, sessanta paia di scarpe, proprio come negli armadi dei pagani...tutto perfettamente lavato, stirato e profumato. A questo punto siamo arrivati! Ogni domenica nelle chiese va in scena la fiera delle vanità. Alla luce di quanto appurato possiamo considerare a tutti gli effetti il versetto sopra citato una perla gettata ai porci, ove per porci si intendono tutti i discepoli che non rispettando tale disposizione la calpestano!

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"Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: Dov'è Abele, tuo fratello? Egli rispose: Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?" (Gn 4,8-9)
Questo brano sconfessa padre Amorth! Per giustificare le panzane che il diavolo dice durante gli esorcismi afferma che non si può mentire alla presenza di Dio. Da questo scambio di battute vediamo che non è vero, Caino mente e solo la volontà di Dio di smascherarlo lo mette alle corde costringendolo a dire la verità...negli esorcismi avviene la stessa cosa. Il diavolo racconta quello che gli fa comodo far credere e gli esorcisti, al contrario di quanto ha fatto Dio, lo prendono per buono perché contribuisce a definire il mosaico del loro quadretto spirituale...facendoli sentire perseguitati. Se invece di berle senza dubitare lo mettessero alle strette tenendo presente che sono alla presenza del padre della menzogna, se fossero prudenti come i serpenti anziché coglioni come i bradipi, si accorgerebbero d'essere presi per i fondelli con la devastante conseguenza di trascinare una moltitudine di cattolici alle porte degli inferi.

688
Ho sempre avuto grande rispetto per tutte le religioni e le loro manifestazioni di culto, ma devo confessare che stasera per la prima volta mi si è rivoltato lo stomaco e mi sono sentito in diritto di invocare fuoco dal cielo per incenerire i miserabili che attendevano la liquefazione del sangue di san Gennaro a Napoli. Chi possiede un alito di spiritualità non può non rabbrividire di fronte a quello spettacolo osceno! Il cardinal Sepe con la sua faccia da suino che rigirava quell'arnese, un idiota che ha cominciato a sventolare il fazzoletto non appena il sangue si è sciolto, i fedeli che sbavavano...il tempio di Dio profanato da un'orgia di vandali!

689
Forse non tutti sanno che fino a qualche decennio fa in India la società era divisa in caste e seppure ora siano state soppresse il loro spirito continua a governare. Quella dei sacerdoti e degli intellettuali era la più importante, seguita da quella dei guerrieri e dei nobili, poi quella dei mercanti e degli artigiani ed infine quella dei servitori delle prime tre caste. Poi vi era e vi è ancora una categoria chiamata "fuori casta" che comprende tutti coloro che lavorano a contatto con la morte e le cose impure: becchini, addetti alla rimozione delle carcasse di animali, alla pulizia delle strade e delle latrine, alla lavorazione delle pelli, all'uccisione dei topi. Agli intoccabili è proibito entrare nei templi, chi tocca un intoccabile deve immediatamente lavarsi e purificarsi. Se guardiamo la nostra realtà cogli occhi dello spirito vediamo che anche noi abbiamo una casta d'intoccabili, ma ben più pericolosi! Se quelli lavorando a contatto con la morte possono contaminare, i nostri politici lavorando a contatto con l'inferno immaginate cosa ci possono fare!

690
"Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19)
Questo brano del Vangelo è una perla che con il passare del tempo ha acquisito sempre più valore fino a diventare inestimabile...oggi che la meditazione è diventata un'arte in via di estinzione. E' rarissimo che qualcuno se ne serva per gettare luce negli angoli oscuri della propria conoscenza, ci si fida di chi confeziona pacchetti di nozioni destinati a preservare lo status quo. Se in materia di fede ho trovato la verità è perché ho voluto ripercorrere gli iter di certe conclusioni a cui erano giunti secoli addietro personaggi altisonanti che nessuno osava contraddire. Non mi sono fidato di sant'Agostino, dei Papi, dei vescovi, del mio parroco, degli amici del Rinnovamento dello Spirito Santo che sprizzano carismi da tutti i pori...non mi sono fidato delle soluzioni a buon mercato. Allora mi cadono le braccia quando vedo cattolici chiudere gli occhi e scappare di fronte alla possibilità di meditare sui misteri della loro presunte certezze, soprattutto se sono donne e si rifiutano d'incarnare l'interiorità di Maria di Nazaret.

691
"Non abbiate paura" (Mt 14,27)
Questa espressione di Gesù percorre tutti e quattro i vangeli in varie circostanze per rassicurare coloro che si sono messi alla sua sequela. Ci esorta fra le altre cose a non avere paura delle guerre e delle rivoluzioni, della morte e degli assassini, delle tempeste della vita, di andargli incontro, di scoprirci indegni al suo cospetto. Non dobbiamo avere paura di nulla che sia fuori di noi, ma avere terrore di ciò che può fermentare nel nostro cuore!

692
L'odioso crimine di cui si sono macchiati tanti personaggi dello spettacolo è figlio d'un impulso atavico capace di liberare quanto nel cuore fermenta di bestiale...l'abuso di potere! Credo che per le molestie questi signori debbano essere ritenuti depravati, ma per averci provato con donne in stato di sudditanza a causa della loro dipendenza dalla notorietà del personaggio...mostri! Alcuni casi sono schizzati alla ribalta delle cronache perché maturati laddove prolifera il gossip, ma io credo vi sia un sottobosco in ogni settore del vivere: fabbriche, uffici, sacrestie...dove si aggirano elementi degni di sommo disprezzo.

693
Con l'avvento della televisione io credo abbia avuto inizio l'accerchiamento dell'immaginazione, distrutta poi negli ultimi anni dai videogiochi e nutrita diavoleria bella. Da questa strage era scampato il pensiero e per qualche anno si era cullata l'illusione che fosse possibile preservarlo dagli assalti del modernismo, ma con l'avvento di WhatsApp una progressiva ed inesorabile desertificazione delle parole ha ridotto drasticamente le conversazioni fino a fossilizzarle in frequenti e brevissimi scambi di monosillabi. Oggi non è più possibile ragionare con la maggior parte dei giovani per due motivi: perché abituati ad elaborare su nevrotiche frequenze che non sopportano attimi di stasi e perché incapaci di connettere due concetti elementari.

694
In questo mondo del calcio deturpato dall'ingordigia di guadagnare più possibile, i cui effetti nefasti abbiamo toccato con mano in questi giorni dopo l'eliminazione dal mondiale con il CT che rifiutandosi di dimettersi ha svenduto la dignità per non rinunciare a qualche spicciolo...voglio ricordare un esempio di notevole spessore morale che ci viene dalle categorie dilettantistiche. Un giocatore a cui il presidente aveva chiesto di fare anche l'allenatore non ha preteso alcun compenso oltre quello già pattuito come calciatore...perché nel caso l'esperimento fosse andato male la società non ne patisse ulteriori conseguenze. In pratica questo "Signore" per un anno ha fatto l'allenatore gratis! Questa maniera di interpretare i rapporti è una novità assoluta che ci induce a non ritenere utopia che ai protagonisti dello sport più bello del mondo venga fatto un contratto legato al loro rendimento. Se mantieni quello che prometti prendi la cifra pattuita, altrimenti la metà, oppure in caso di totale fallimento come Ventura...una pacca sulla spalla!

695
"Eppure, di fronte a voi c'è uno che è più grande di Salomone! Eppure, di fronte a voi c'è uno che è più grande di Giona!" (Lc 11,31-32)
Ecco due sentenze di Gesù che sono il miglior antidoto contro l'ipocrisia serpeggiante nelle testimonianze dei santi che si dilettano nel battersi il petto. Gesù prima di essere modesto è veritiero, sa di essere quello che è, sa di valere di più di Salomone e Giona messi insieme e per quanto rischi di essere accusato di megalomania lo attesta a chiare lettere. Dunque anche noi che siamo suoi discepoli dobbiamo essere veritieri e ritenerci superiori a tutti. Siamo più di Socrate e di Aristotele, più di Buddha e di Confucio, più di Nietzsche e di Heidegger, non in quanto noi...ma in quanto legati a Lui!

696
"Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino al margine del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il forestiero" (Lv 23,22)
Siccome negli ultimi tempi mi è capitato di elogiare qualche politico non vorrei si pensasse che ho cambiato mestiere, faccio sempre il rianimatore di coscienze! A volte per dare la scossa si è costretti a puntare il dito violentemente, altre invece ad affratellare qualche loro buona azione con qualche verso della Bibbia per mostrare che possono avere parentela con la volontà di Dio. Quando ho visto la fontana del Parco Europa dopo anni di siccità riprendere a gettare acqua, mi sono venuti in mente i versi sopra citati e l'ho considerato un gesto di cristallina carità per i poveri del nostro paese e i senza fissa dimora che vi si trovano a passare.

697
In dieci anni di fb nei quali ho reso testimonianza della mia fede non ho potuto fare a meno di notare il comportamento che tengono i cattolici. Si diventa amici pensando di essere fatti della stessa pasta, ognuno pubblica le cose in cui crede, si ha qualche discussione per ribadire i propri punti di vista e poi sempre...il cattolico, se non ti toglie dalle amicizie ricorre all'opzione di non leggere più i tuoi post. Mi sono spesso chiesto...perché io che sono contrario a vari punti della loro dottrina di fronte alle madonne, ai santi, ai falsi cristi, resto imperturbabile? Mentre loro non riescono a convivere con ciò che il catechismo impone di non condividere? C'è una sola risposta: per chi ha tradito...la verità è insopportabile!

698
Un tempo si diceva e forse vale ancora..."parla come mangi". Così se uno mangiava semplice e genuino, nell'esprimersi usava un linguaggio chiaro e schietto. In Gesù Cristo vediamo compiersi perfettamente questo proverbio, pur essendo la sapienza incarnata non usava mai l'arte oratoria per eccellere, non si serviva della forza bruta dell'eloquenza per mettere chi lo ascoltava in stato di sudditanza. Gesù, al contrario di costoro, era un Signore! A volte mi imbatto in autori che sfornano post in italiano che richiederebbero il traduttore, pezzi che risultano una vera e propria impresa, non solo comprendere quello che dicono...ma capire di cosa parlano. Allora mi chiedo cercando di immaginare...ma questa gente per parlare così bene il dialetto dell'astruso cosa diavolo è costretta ad ingurgitare?

699
La nostra sola possibilità di pervenire allo status di "essere" è quella di aderire a qualcosa di eternamente vitale. Gesù suggerisce un elemento saldamente ancorato allo spirito pulsante della terra, la roccia...su cui siamo invitati a fondare la nostra casa. Quando la poggiamo sulle nostre aspirazioni terrene vediamo che per un po' va tutto bene, perfino a gonfie vele...poi comincia a scivolare verso le lande della desolazione e quando tutto crolla ci accorgiamo di aver costruito sulla sabbia. Viviamo in un tempo in cui ogni certezza sta franando sotto un diluvio di menzogne e ormai non c'è roccia sulla terra che non venga frantumata in pulviscoli impalpabili. Tendere ostinatamente verso il cielo rimane la sola via di fuga e ci dona il potere di ricompattarci fino a farci stele.

700
La vita del cristiano può essere divisa in tre fasi ben distinte: la conversione, l'adesione, la liberazione. La conversione avviene quando si risponde alla chiamata lasciando entrare Dio nella propria vita e porta ad un mutamento dei comportamenti soprattutto sul piano esteriore: "Giovanni nel deserto predicava un battesimo di conversione per il perdono di tutti i peccati". Il giovane ricco del Vangelo è lo specchio di questo stato, adempie tutti i precetti ma non è ancora pronto per andare oltre. L'adesione si ha quando si decide di mettere in pratica le richieste necessarie per essere ammessi alla sequela di Gesù: "se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo". La liberazione si ottiene quando si prende coscienza che è già cominciata la vita eterna ed il peccato non ha più alcun potere. Quando si avverte dentro di noi la frattura e si rinnega la parte oscura, quando di fronte alle nostre fragilità possiamo dire con Paolo..."non sono più io a peccare, ma il peccato che abita in me".

701
"beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio" (Lc 6,20)
Questa sentenza di Gesù sembra rivolta ad un'esigua fascia del nostro tessuto sociale, a coloro che non hanno mezzi materiali sufficienti per vivere. In verità è rivolta a tutti perché chiunque si specchia alla luce della verità, non può non scoprirsi in condizioni di estrema necessità. Ed allora la povertà non è più una condanna, ma il trampolino che lancia verso una beatitudine a cui possono accedere anche i ricchi che hanno il coraggio di aprire gli occhi.

702
"insieme a persecuzioni" (Mc 10,30)
Le persecuzioni sono la cartina al tornasole che danno conferma dell'autenticità del cristiano, se si è perseguitati si può essere certi di stare percorrendo la strada giusta. Dalle nostre parti i cristiani più che perseguitati, sopportati o ignorati, sembra non vengano proprio registrati...un esercito di sbandati meno temibile di un pugno di mosche. I nostri persecutori hanno il compito di plasmare le nostre anime, ma la mancanza di un serio slancio verso il regno dei cieli spesso nega loro di fare il proprio lavoro. Fra le persecuzioni quelle interiori sono infinitamente più dolorose perché provengono dal diavolo: angosce, dubbi, paure, terrori...tutti alimentati da potenti suggestioni. Come cristiani siamo all'estrema unzione se il diavolo non ci tenta fino allo stremo delle sue forze!

703
"Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34)
Queste parole di Gesù in genere vengono interiorizzate per trovare la forza di perdonare qualcuno che l'ha combinata grossa, si assumono come tranquillanti per sbollire la rabbia. Credo che molti abbiano la capacità di mettersi al posto di Gesù per trovare la forza di perdonare essendo persone dabbene, a me invece capita spesso di essere uno di quelli che non sanno quello che fanno. Se ripercorro la mia vita non di rado ho fatto cose da fuori di testa e posso testimoniare che in certi momenti si è padroni di tutto tranne che di sé stessi!

704
"Io vi dico che se costoro tacessero, griderebbero le pietre" (Lc 19,40)
Quando Gesù pronunciò queste parole tutta la creazione fremeva per la presenza del Figlio di Dio, talmente alta era la tensione per l'attesa che tutto si compiesse che se qualcuno avesse osato porsi d'intralcio gli elementi si sarebbero sentiti chiamati a testimoniare. Anche oggi le pietre sarebbero tentate di gridare per annunciare il ritorno del Signore, altissima è la tensione nei pochi cuori che lo attendono, ma le orecchie di tutti gli altri sono otturate e l'unico linguaggio che potrebbe metterli nelle condizioni di intendere sono le bastonate!

705
"Alzati, Pietro, uccidi e mangia!" (At 10,13)
I vegani per dare nobiltà alla loro scelta di non mangiare carne e illudersi di fare la volontà di Dio si servono del quinto comandamento..."non uccidere". Questa loro visione è stata corretta, non ora che il movimento viaggia con il vento in poppa, ma duemila anni fa ancor prima che nascesse. Dio attraverso una visione avuta da Pietro, ripetuta per tre volte a sottolineare l'insindacabilità della questione, ha fatto mettere per iscritto come stanno le cose. Il tono usato nel dire..."uccidi e mangia!" non è di quelli che possono essere fraintesi, non è un invito a cui si può rispondere o meno...è un ordine tassativo! Un cristiano non può astenersi dal mangiare carne a meno che non adduca motivi inerenti la salvaguardia della propria salute. Certi animali sono stati concepiti per essere mangiati e dunque ci si metta il cuore in pace che non si fa nulla di male. Dio nei confronti degli ebrei è stato così inflessibile per spingerli a superare la discriminante fra animali puri e impuri. Per i vegani vale la stessa intransigenza, ma sulla base di una ragione più profonda.

706
Quando la domenica si va a messa se si esce impassibili o contenti significa che il sacerdote ha celebrato invano. I dieci minuti della predica che aveva a disposizione per turbare le coscienze, per metterle di fronte alle proprie responsabilità alla luce della parola di Dio...li ha usati malamente! Così pure ogni cristiano che spende la sua vita passando inosservato ed ogni profeta dal pugno senza forza e dalla spada senza lama.

707
Ricordo che anni fa mi capitò di ascoltare il racconto di una suora segregata in campo di concentramento durante la guerra, aveva formulato un pensiero che allora ritenni di una nobiltà estrema, ma che poi crescendo nella spiritualità ne vidi dapprima i limiti e poi l'orrore. Diceva che se un soldato tedesco le avesse messo lo stivale sopra la testa schiacciandogliela per terra, lei l'avrebbe giustificato pensando a chissà quali violenze avesse subito da bambino per arrivare ad infliggere simili crudeltà. Questo episodio tira in ballo il sentimento più comune a tutte le religioni, la compassione...e si è portati a pensare che in ogni circostanza debba essere elargita senza limiti. Se non fosse che ogni volta che accade si crea una potente connessione con il male, facendo in modo che invada, calpesti ed inquini tutto ciò che abbiamo di sacro. La compassione dilapidata a piene mani può diventare una trappola per chi la concede e per chi ne beneficia. La più subdola delle tentazioni che offre al donatore la perversione di farsi vittima sacrificale e nega al malfattore quel briciolo di dignità attraverso cui porre un limite alla propria malvagità.

708
"Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22,37-39)
A vedere come sono andate le cose io credo che Gesù nell'atto di enunciare il comandamento dell'amore sopra citato avrebbe dovuto specificare il corrispettivo, ma sicuramente avrà pensato che saremmo stati in grado di completarlo ricorrendo al famoso...due più due fanno quattro. Avrebbe dovuto rivelare la scala dei valori di ogni tipologia creaturale in maniera che non facessimo confusione come invece abbiamo fatto. Dunque per mettere ordine al caos affettivo-sentimentale di questo secolo, al comandamento più importante avrebbe dovuto aggiungere..."ama le bestie meno di te stesso". In tal modo forse si sarebbe evitato che un esercito di cani e gatti frequentassero i saloni di bellezza ed in caso di malattia avessero accesso persino alla chemioterapia, mentre tanta gente vive al di sotto della soglia della povertà. Quest'appendice al decalogo probabilmente non risolverà le contese, ma perlomeno rende lo scandalo palese!

709
"tutto è compiuto" (Gv 19,30)
Gesù pronunciò queste parole pochi istanti prima di morire, all'apice del suo percorso di dolore, come ultimo atto della sua missione. Parole che anche noi siamo chiamati a pronunciare qualora la nostra missione sia andata a buon fine. Due missioni completamente diverse, due missioni diametralmente opposte...la sua redentrice, la nostra tesa a disporci nella condizione ideale per essere redenti. Quindi non è possibile andare verso il cielo senza aver attraversato il proprio inferno, non è possibile essere ammessi al cospetto della Sapienza senza aver sondato la propria ignoranza. Ed allora la nostra missione deve consistere nello sperimentare l'umana debolezza, nel palpare la consistenza della nostra miseria, nell'avvistare nel profondo del cuore la nostra cattiveria. Solo allora avremo coscienza dell'abisso che ci separa dal Salvatore ed essere degni di pronunciare quelle parole.

710
"Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile" (Mc 9,43)
Questo brano l'ho sempre pensato per mani che hanno rubato, che hanno usato violenza, che hanno peccato contro la purezza, ma da qualche tempo credo sia applicabile anche per le mani dei massoni. Fra questi è in uso da molto tempo fare dei gesti per farsi riconoscere: la mano del marrano, la mano nascosta, il segno del cornuto. Che i potenti della terra se li scambino fra loro è anche normale, ma quando sono Papi o personaggi di spicco del mondo ecclesiastico è davvero uno scandalo. Quell'avanzo di sacrestia che è Papa Francesco pare si sia messo in posa in tutte e tre le versioni, non tanto per farsi platealmente riconoscere, quanto per schernire il cristianesimo.

711
Anni fa ricordo d'aver letto nella prefazione di un libro un gustosissimo aneddoto che ritengo dovremmo tenere presente ogni volta che siamo tentati di incensarci peccando di superbia...io per primo! Ricostruisco la scenetta con nomi scelti sulla base di una ricerca in rete non ricordando i nomi dei protagonisti e non essendo un esperto in materia, ma lo scambio di battute credo sia identico all'originale. Una mattina si trovarono a colazione due fra i più grandi direttori d'orchestra del mondo: l'americano Leonard Barnestein e l'austriaco Herbert von Karajan. Disse il primo: "Stanotte, caro Herberth, ho sognato che Dio mi diceva...Leonard sei tu il più grande direttore d'orchestra di tutti i tempi". E von Karajan rispose asciutto: "non mi pare di averti detto questo".

712
"forte come la morte è l'amore" (Ct 8,6)
Pare che Giuda si sia servito del bacio per indicare Gesù ai soldati romani incaricati di arrestarlo, dunque un gesto premeditato e all'apparenza privo di ogni altro significato...tuttavia ho sempre percepito in quell'episodio qualcosa di sublime e sfuggente. L'amore e la morte seppure sembrino risiedere agli antipodi della nostra esperienza hanno un'intima connessione come decreta il Cantico dei Cantici...connessione che in quel bacio io credo abbia trovato la sua esaltazione. Un uomo viene consegnato alla morte attraverso la manifestazione più alta dell'amore, il bacio...e non un uomo qualsiasi ma il Figlio di Dio, il solo vivente che abbia mai avuto piena coscienza della vita, dell'amore ed a quel punto anche della morte. Quella notte si è consumato un tradimento che irradiava clamore da tutti i gesti e non è possibile che un raggio della sua luce non abbia trapassato i secoli, per comunicare ad ogni Giuda che la morte che ha nel cuore non è più forte di quell'amore!

713
Ha suscitato enorme indignazione quella bandiera neonazista appesa ad una parete della caserma dei carabinieri a Firenze, tanto da far venire all'acuto pensiero di sinistra l'idea di organizzare immediatamente una manifestazione in piazza per isolare il sovversivo infiltratosi nell'arma. Credo sia lecito pensare che quella bandiera fosse lì da molto tempo con il tacito consenso di tutta la caserma...quale emblema atto a scaricare la rabbia per essere costretti a vivere fra l'incudine di una politica che non permette loro di agire come si dovrebbe ed il martello di una magistratura che grazia i delinquenti prima ancora di metterli in galera. I carabinieri tutti i giorni rischiano la vita e per salvaguardare la propria dignità hanno bisogno di un riferimento capace di incarnare il loro malcontento...e non è colpa loro, vista la mediocrità di banderuole che offre il mercato, se sono costretti a rivolgersi al passato. Io credo che idealmente tutta l'arma dei carabinieri abbia appeso quella bandiera e lasciata in bella vista sperando che passasse il coglione di turno assetato di scoop per la foto ed il buon samaritano capace di leggere correttamente l'episodio.

714
"Pietro gli disse: Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque. Ed egli disse: Vieni!" (Mt 14,28-29)
Un brano del Vangelo ci svela la via per entrare in intimità con Gesù! Gli apostoli si trovano sulla barca di notte lontani dalla riva con il vento che soffia forte sollevando le onde, all'improvviso Gesù appare camminando come un fantasma sopra le acque. Pietro rapito dal fascino del Maestro chiede il permesso di raggiungerlo e Gesù acconsente, ma dopo qualche passo comincia ad affondare per mancanza di fede e grida...Signore, salvami! Nella barca possiamo vedere il simbolo della chiesa, nel mare quello del male che la scuote, in Gesù che cammina sulle le acque il potere di Dio sulle potenze infernali. Di questo episodio ricchissimo di spunti e significati voglio segnalare due cose seminascoste: il coraggio di Pietro che pur di entrare in comunione con lui lascia le sue sicurezze mettendo addirittura a rischio la propria vita e la delicatezza di Gesù che non chiede a nessuno di andargli incontro senza prima ricevere dal diretto interessato licenza di chiamarlo.

715
Un carabiniere degno di appartenere alla gloriosa arma se vuole tenere viva la fiamma che ha animato la sua vocazione deve cercare di non essere quello che tutti pensano dovrebbe essere: una pecora che dice sempre signorsì! Proprio per questo sono diventati i principali protagonisti delle barzellette. La cruda realtà li ha scossi ed esasperati fino a far loro comprendere che è tempo di cambiare, è tempo di scorticarsi quella goffa immagine paternalista che paralizza la loro volontà di difendere il popolo italiano ed i valori più alti della democrazia...valori messi alla berlina dalla politica. Quella bandiera nazista risponde a questa istanza, è il sintomo di un malessere sul punto di esplodere. Dentro ad ogni carabiniere a causa del dilagare dello schifo è nato un giustiziere che non appena scoprirà chi è il vero nemico farà in cuor suo il colpo di stato.

716
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di vedere uno stupendo film intitolato..."Gran Torino" un'opera attraversata da diverse tematiche a cominciare dal disastroso rapporto genitori figli, per continuare con le difficoltà d'integrazione per gli immigrati, poi le conseguenze dei traumi subiti in guerra e per finire il dilagare delle bande di teppisti che opprimono gli indifesi. Un lavoro ben fatto ed immensamente ricco. Ma la cosa che più mi ha colpito è che dopo secoli sono tornato a vedere un uomo avere con il suo cane un rapporto come Dio comanda! Invito chiunque possiede un quadrupede a guardarlo ed imparare da Clint Eastwood.

717
In questi giorni temo di dare scandalo correndo con questo freddo per le strade a torso nudo. Molti mi guardano allibiti, qualcuno mi fa i complimenti, un signore mi ha addirittura fermato dicendomi che per lui sono un esempio. Forse si chiederanno se esiste un motivo plausibile per giustificare un tale comportamento. Si può pensare che mi piaccia fare lo spaccone, che avendo sofferto da bambino di mancanza d'attenzione ora cerco di recuperare, qualcuno penserà che voglia fare il pieno di sole per accumulare vitamina d, chi ha tanta fantasia supporrà che sto preparando la maratona di Reykjaik, oppure che da buon cristiano la consideri una forma di penitenza, che essendo un po' depresso ho bisogno della frustrata quotidiana che non sia la solita banale droga...ma la risposta esatta è un'altra semplice e sincera. Non avendo uno specifico vestiario da podista quando comincio a sudare sono costretto a spogliarmi per non andare in ipertermia...che sappiamo taglia le gambe e toglie le forze. Quindi nessun peccato di vanità, ma solo estrema necessità e nessun timore di essere preso per quello che sono...un tipo un po' strano!

718
"Maestro, dicendo questo, offendi anche noi" (Lc 11,46)
Se Gesù arrivava ad offendere per scuotere le coscienze allora anche noi che siamo suoi discepoli siamo chiamati a ricorrere alla provocazione quando serve. Stamattina pensavo che per riconoscere in Gesù il rivelatore supremo della verità ci vogliono le palle, non esseri spiritualmente asessuati come sono quasi tutti i cristiani, per prenderlo sul serio di questi tempi serve coraggio da leoni e vocazione al martirio. Anzi dirò di più...per essere degni di essere chiamati uomini, per sollevarsi di un gradino dal regno animale è necessario riconoscere in Gesù l'incarnazione della verità. Questo perché è la sola voce che predica di andare contro i propri istinti, contro i propri bassi interessi, contro le meschinità del proprio cuore. Se alla luce di questa verità facciamo il censimento, dal momento che non stimo più di qualche migliaio di autentici fratelli in Cristo, l'Italia si spopola di gente per popolarsi di conigli.

719
"e non ci indurre in tentazione" (Mt 6,13)
Dopo un lunghissimo iter di discussioni ieri è stato cambiato un verso del Padre nostro, proprio quello su cui qualche anno fa anch'io avevo rimuginato per parecchio fino a giungere alle stesse conclusioni della Cei e ritenere più adeguato dire..."non ci abbandonare alla tentazione". Poi però mi sono reso conto che dietro questa soluzione all'apparenza più consona si nasconde il tentativo di delegittimare Dio del suo pieno potere sul male. In qualche maniera si concede al male un'indipendenza al di fuori della dipendenza da Dio, la possibilità di fare di testa sua. E' come se ad un cane fosse concesso di spezzare la catena che lo lega per conquistare la libertà di scorrazzare a suo piacimento per le strade ed attaccare i passanti...invece io credo debba sempre restare alla catena e sia il Padrone, secondo la sua volontà di saggiare gli uomini, a concedere più o meno corda. Un'altra buona ragione per cambiare poteva sembrare quella di considerare "l'indurre" un'azione attiva ed intrinsecamente cattiva, dunque capace di velare l'immagine di Dio...mentre il "non abbandonarci" l'inevitabile passiva conseguenza dello scellerato comportamento dell'uomo, ma è soltanto un'ipocrisia pensare di mutare la verità guardandola da un'altra prospettiva. Quindi trovo giusto confermare "l'indurre" per lasciare a Dio il ruolo di ideatore, produttore, sceneggiatore e regista della tentazione...ed al demonio la veste di comparsa.

720
"Alla fine il mio cuore immacolato trionferà"
Nella chiesa cattolica ormai definitivamente affondata da Papa Francesco dopo essere stata portata alla deriva dai Papi precedenti resiste uno zoccolo duro la cui paternità possiamo ricondurre a don Luigi Villa fondatore della rivista..."Chiesa viva". Sulle sue posizioni di denuncia della massoneria si sono allineati sacerdoti ed intellettuali del calibro di don Curzio Nitoglia, Maurizio Blondet, Francesco Lamendola...tanto per citarne alcuni. Hanno il pregio di vedere tutto il marcio che c'è dentro la chiesa e nessun timore di denunciarlo, ma il non trascurabile difetto di non voler vedere il marcio che loro hanno dentro. Questi farisei hanno posto correttamente il fondamento della loro fede in Gesù Cristo, ma per la lettura del nostro tempo si sono affidati alle profezie della madonna di Fatima...uno dei tanti falsi cristi annunciati da Gesù per i giorni della fine. Mi è parso giusto ribattezzarla con l'appellativo di..."madonna della presunzione" perché sparando la frase sopra citata ha esalato un ruggito di superbia talmente ripugnante che non può non disgustare chiunque abbia un minimo di palato spirituale. Io credo che se alla fine qualcosa debba trionfare non sia certo il cuore di chicchessia, ma qualsiasi altro organo seppure insignificante come un mignolo...di nostro Signore Gesù Cristo.

721
Fino a qualche anno fa per ribaltare i regimi totalitari servivano le rivoluzioni...sangue, morti, dolore, desolazione! Ora per mandare a casa la nostra classe politica basterebbe solo spegnere la televisione. Per far saltare il banco basterebbe qualche settimana di blackout che facesse crollare gli introiti delle pubblicità e ridurre i miserabili alla fame. Sembra assurdo ma era più facile imbracciare il fucile rischiando di farsi ammazzare allora, piuttosto che spingere un pulsante senza rischiare nulla ora! L'evoluzione mediatica ci ha messo a disposizione armi letali per sconfiggere ogni potere, ma ci ha pure fiaccato la volontà di usarli a fin di bene.

722
Quando sento parlare di crisi economica mi viene da sorridere perché risulta evidente che si sono sfondati gli argini e non si distingue più il letto del fiume. Per prima cosa servirebbe un po' di rispetto per il significato della parola "crisi" ed un minimo di senno dovrebbe rivelarci che per riferimento non è lecito prendere il tenore di vita dell'anno prima, ma piuttosto lo status di sopravvivenza. Oggi in Italia sono saltati tutti i parametri ed ogni fascia sociale ha la sua maniera di percepire la crisi. Per i magnati è crisi se sono costretti a ridimensionare il mega progetto avveniristico che avevano sognato di realizzare, per i ricchi è crisi se guadagnano la stessa cifra dell'anno precedente perché se non vedono il segno più sprofondano nella depressione, per i politici è crisi se viene loro tolta la possibilità di estendere i privilegi anche agli amici oltre che ai familiari, per la gente comune è crisi se deve abbreviare di qualche giorno la vacanza in montagna per non rinunciare a quella al mare, per i poveri che hanno perduto il necessario è crisi se rischiano di perdere il superfluo a cui non hanno rinunciato. Io credo che se ci potessero vedere gli uomini vissuti nei secoli passati licenzierebbero Dio per invocare l'attuale crisi quale infallibile rimedio contro tutti i mali.

723
"vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Mt 7,15)
Queste parole di Gesù stamattina possono essere applicate alla politica italiana ancor più fedelmente che ai falsi profeti a cui sono destinate. Ieri la presidenza del Consiglio del Senato ha rinviato il taglio dei vitalizi, hanno votato contro solo la Bottici del M5S e Calderoli della Lega. Il provvedimento era passato quest'estate alla Camera, ma poi era stato subito affossato dai ricorsi sulla costituzionalità ed ora il rinvio della delibera in attesa dei giudizi sui ricorsi. Matteo Richetti parlamentare del Pd non ha potuto evitare di vomitare..."Mi vergogno per tutto il Pd. Tutto, ma soprattutto dei senatori, che sono stati di un'avidità incomprensibile". Capita un paio di volte a legislatura che i nostri politici siano costretti a gettare la maschera per mostrare il loro vero volto, quello di lupi rapaci, solo per poche ore perché poi il fumo di Satana li riavvolge nel bonario incanto. Un popolo con gli attributi stamattina si sarebbe dovuto riversare inferocito per le strade e nelle piazze con le forche. Ma siamo sotto Natale, impegnati a fare i regalini, a scambiarci gli auguri, ad organizzare cenoni e seppure i politici ci stanno nauseando...facciamo di tutto per non permettere che ci guastino le feste.

724
Ormai sta venendo prepotentemente alla luce il ruolo anticristico di Babbo Natale, le velate connessioni che ha con il diavolo, il subdolo tentativo di camuffarsi da idolo fino ad ergersi a dispensatore del perdono per chi durante l'anno si è comportato male e addirittura farsi pregare per ottenere quello che si desidera. Questo emblema del Natale è stato finalmente smascherato e la chiesa tira un sospiro di sollievo, ma per quanto osceno io ne ho sempre avvertito il lato positivo. Era la foglia di fico ideale per nascondere quanto sia blasfemo il Natale cristiano.

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"Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra" (Ap 11,10)
A Natale mi torna sempre in mente questo passo dell'Apocalisse nel quale si descrive l'esultanza che dilaga quando viene eliminato chi predica la verità, è riferito ai due testimoni che incarneranno la versione distruttiva di Dio alla fine dei tempi. Natale è la festa più bella dell'anno, si commemora la nascita del Salvatore ed ogni cuore è risucchiato a gioire dal clima che in quei giorni si respira ovunque. Festeggiano tutti...tranne i pochi non credenti ligi al proprio pensiero ed i pochissimi cristiani che avvertono lo stridore sinistro di quell'imperfetta letizia. La stessa che si spande nei cuori dei mafiosi quando ammazzano un magistrato giusto, la stessa che è esplosa nei cuori degli ebrei quando hanno crocifisso Gesù Cristo, la stessa che esonda dai cuori mariani quando scoprono che il suo ritorno è stato scongiurato dall'intervento della madonna che è venuta a salvare il mondo.

726
"Essi hanno anche potere di cambiar l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno" (Ap 11,6)
Sembrano ormai maturi i tempi per la comparsa sul palcoscenico del mondo dei due testimoni dell'Apocalisse che saranno l'evento distruttivo più sconvolgente della fine della storia. Da qualche anno si fanno previsioni per cercare di individuarli e la versione più accreditata sembra quella di Enoc ed Elia, i due profeti dell'Antico Testamento che essendo stati rapiti in cielo non hanno conosciuto la morte. Proprio sulla base di questa verità, non essere morti, si fonda la certezza che debbano ritornare, come se fossero stati preservati dalla comune sorte proprio in vista della missione da assolvere. Io invece temo che questa ipotesi possa essere una trappola per fare in modo che i due autentici profeti compiano la loro missione passando inosservati ed i flagelli annunciati siano da interpretare in chiave spirituale.

727
Ho sempre attaccato Papa Francesco quando ho ritenuto parlasse per bocca del demonio, ma stavolta mi pare di ravvisare nei suoi errori di valutazione, più che malizia una mancanza di lucidità dovuta allo stress e all'indebolimento delle facoltà intellettive. Mi pare talmente grosso il granchio che ha preso da suscitarmi quasi tenerezza. Il Papa nella messa di Natale ha accostato il viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme all'attuale immigrazione come se i due eventi potessero avere qualcosa in comune. Sappiamo che vi furono costretti dal censimento, sappiamo che non andarono in terra straniera e sappiamo che non erano perseguitati. Credo che Bergoglio abbia confuso questo episodio con la fuga in Egitto che in effetti può essere considerata una vera e propria migrazione, seppure sotto diversi auspici. In quell'occasione non erano abbagliati dal miraggio di un futuro migliore, non andarono di loro iniziativa ma per adempiere ad un comando poiché era minacciata la vita del bambino ed al contrario dei nostri immigrati non vedevano l'ora di tornare a casa!

728
"prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra"
Benedetto XVI pronunciò queste parole quattro mesi prima di essere costretto a dare le dimissioni, parole che non saranno piaciute alla massoneria che ha provveduto a toglierlo di mezzo. In questa frase c'è un'implicita condanna ai poteri forti che governano il mondo, una severa denuncia allo sfruttamento dei paesi poveri, nonché un richiamo ed un invito a questi ultimi a rispolverare la propria dignità e rimboccarsi le maniche. Benedetto fece un appello alla giustizia, Francesco favorisce spudoratamente il profitto. Ha invertito la rotta, ha sconfessato in mille occasioni il pensiero del suo predecessore che era in linea con lo spirito del vangelo e con la sua condotta scellerata ha fatto naufragare quel pizzico di credibilità di cui ancora godeva la chiesa.

729
"cercate per prima cosa il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" (Mt 6,33)
Quando si analizza questa sentenza di Gesù sembra che sia stata concepita come un corpo unico e che una volta trovato il regno di Dio automaticamente si ottenga la sua giustizia....ma purtroppo non è così! Il regno di Dio lo si trova con relativa facilità attraverso un semplice atto di fede, ma per impossessarsi della sua giustizia occorre uno sforzo sovrumano del cuore. Occorre aderire a quelle condizioni che hanno il potere di aprire gli occhi e consegnare la forza per navigare controcorrente. Chi trova il regno di Dio, se non si spende per trovare la sua giustizia, finisce per perdere sé stesso e non solo tutto ciò che gli era stato gratuitamente donato in aggiunta.

730
"Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10,20)
Stando alla narrazione evangelica al tempo di Gesù gli esorcismi risultavano assai semplici...si intimava allo spirito maligno di uscire da un'anima nel Suo Nome e pare che la cosa riuscisse presto e bene. Oggi sembra che i tempi si siano allungati di molto al punto che si può andare avanti per mesi o addirittura per anni. Il moderno esorcista si presenta vestito con il camice, o con la cotta sulla veste talare e con la stola violacea. Si presenta armato di vari accessori che nei primi anni del cristianesimo non erano contemplati: crocifissi, statue della madonna, rosari, icone, reliquie, sale, acqua santa, olio benedetto, medagliette ed immagini dei santi. Poi anche a livello verbale si è arricchita di molto la potenza di fuoco da scaricare sul nemico: invocazioni alla madonna, preghiere a san Michele arcangelo, recita di rosari, litanie dei santi, recita di salmi, lettura del vangelo. Viene spontaneo chiedersi come mai nonostante l'immane spiegamento di forze in campo i risultati siano piuttosto deludenti se non fallimentari? E' forse perché si confida molto in quella bancarella di cianfrusaglie e poco nella potenza del Nome di Gesù Cristo? E se questi esorcisti non possono rallegrarsi che i demoni sono loro soggetti sarà forse perché i loro nomi non sono scritti nel Regno dei Cieli?

731
"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede" (2Tm 4,7)
Queste parole di san Paolo pronunciate alla fine del suo cammino palesano un atteggiamento sorprendente! Nonostante i successi ottenuti quando si appresta a fare l'inventario della sua missione sembra compiacersi più per non aver perduto quanto gli era stato affidato...che per le infinite ricchezze guadagnate. La sua vittoria sembra stare, non nell'aver sconfitto il nemico, ma nell'aver accettato di combattere la buona battaglia. Non nell'aver vinto la corsa, ma nell'essere riuscito a terminarla. Non nell'aver accresciuto la sua fede, ma nell'essere riuscito a conservarla.

732
Tempo di elezioni, tempo di mettere a fuoco i propri orientamenti per cercare di capire se le fazioni che rispondevano alle nostre aspettative nel frattempo si sono spostate. Non essendo uno che si affeziona ai simboli, alle bandiere e neppure agli uomini, ma che resta fedele ai suoi principi...io che vengo dallo zoccolo duro del comunismo faccio una grande fatica di questi tempi a trovare una collocazione. Per parecchio ho vagabondato avanti e indietro nella sinistra, poi passando per il centro ho gravitato nella destra moderata e liberale arrivando a concedere crediti di fiducia a quasi tutto l'arco costituzionale. Ora sull'orlo del disgusto mi trovo a sfondare porte a cui non avevo mai sognato di bussare. E così ho scoperto con mio grande stupore che i partigiani comunisti che combattevano per la liberazione della patria facevano la stessa cosa che oggi fanno i nipoti dei fascisti. Dobbiamo forse pensare che l'amore per la patria debba essere posto quale supremo valore da difendere a costo della vita? No di certo...ma l'amore per il prossimo si! E chi è più prossimo a noi italiani di ogni italiano caduto in disgrazia? E così ho scoperto con mia grande meraviglia che il più autentico comunista viene incarnato da un partito di estrema destra! Sembra assurdo che oggi i fascisti siano diventati fratelli nel dna dei comunisti di trent'anni fa...e nessuno si accorga quanto sia vero perché un fantasma del passato impedisce a tutti di vedere oltre il rosso ed il nero.

733
"Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione" (Lc 10,33)
Quando ho saputo che esponenti di Casapound vanno per le strade a distribuire viveri agli italiani indigenti non ho potuto fare a meno di pensare alla parabola del buon samaritano. Vanno gratuitamente a sostenere quegli italiani dimenticati da quei partiti di sinistra che dietro lauto compenso si fanno in quattro per aiutare gli immigrati. Proprio Casapound che è un partito a vocazione laica fa la parte del buon samaritano, al contrario di partiti con forte presenza di cattolici che al pari del sacerdote e del levita se ne fregano degli italiani mezzi morti.

734
La massoneria sta tornando prepotentemente di moda e assumendo la stessa funzione che ha la salsa in cucina...la si mette dappertutto! Anche il "Libro Cuore" di Edmondo De Amicis, pilastro della nostra infanzia, è finito sotto la lente degli acchiappa fantasmi che giurano sia stato architettato per estendere il suo dominio. Alla sua uscita fu criticato dai cattolici per l'assenza di riferimenti religiosi e accusato di aver sostituito Dio con lo Stato, il fedele con il cittadino, i comandamenti con le leggi, i santi con gli eroi. L'occhio di chi è prevenuto spesso guarda attraverso la trave della propria presunzione e vede solo ciò che trama il suo cuore malvagio. Un capolavoro del genere non si può commissionare, è più lecito pensare che sia stato il diavolo a ispirarlo sapendo che poteva giovare alla sua causa. Ma non dobbiamo dimenticare che è un libro destinato ai bambini a cui per un corretto sviluppo pedagogico forse l'autore ha inteso proporre lo schema del mondo visibile...affinché poi crescendo sulle basi di quanto sperimentato potessero avere facile accesso all'universo invisibile.

735
"chi non è con me è contro di me" (Mt 12,30)
Alle ideologie estreme: comunismo, fascismo, cristianesimo, si può accedere soltanto dal basso oppure dall'alto; con la forza della passione o l'intelligenza dello stratega...la mediocrità non viene ammessa. Avendo nello statuto l'obbligo di morire per l'ideale, dopo folgoranti inizi vengono puntualmente tradite ed in nome dei propri interessi, i disertori, compiono massacri.

736
In questi giorni è stata abbattuta la sovrastruttura della terrazza dell'Hotel Bianchi Nicola nella quale ho passato più di metà della mia vita a lavorare. Si è lasciata morire in queste feste di Natale in un'atmosfera surreale senza capire per quale crimine le fosse stata comminata la pena capitale. Era un peccato veniale che s'innalzava nella Casbah del lungomare senza occupare suolo pubblico ed a cui si sarebbe voluto riparare volentieri, se solo la cifra richiesta non fosse stata proibitiva. Un peccato veniale che è stato abbattuto a fronte di tanti peccati mortali che in questo paese continuano a stare in piedi ed altri in progetto di essere realizzati.  

737
In questi giorni avendo molto tempo a disposizione vado spesso alla stazione per sognare...mi piace sentire gli altoparlanti che annunciano arrivi e partenze, i treni che passano, la gente che sale e che scende. Funziona tutto alla perfezione a parte una nota stonatissima che temo getti nel turista che arriva per la vacanza un'impressione altamente negativa. Non appena si esce dal sottopasso e ci si avvia verso l'uscita ci si trova a ricevere il benvenuto da un ex giardino in stato di totale degrado. Lavorando da anni nel settore del turismo so quanto sia importante la prima impressione per dare un'immagine positiva, perché se si parte con il piede sbagliato poi si rischia che tutto il resto venga guardato di traverso. Non so se la responsabilità ricada sulle ferrovie dello Stato oppure sul Comune, comunque sia invito questi due enti ad ingaggiare una gara di buona volontà perché quella vergogna in prima pagina in un baleno diventi un incantato giardino.

738
"Esci, spirito immondo, da quest'uomo!" (Mc 5,8)
Credo di aver risolto uno dei misteri più impenetrabili del nostro tempo, di aver trovato la chiave per capire il comportamento di Papa Francesco. Mi ha illuminato il passo del vangelo nel quale Gesù chiede allo spirito immondo che dimorava dentro l'anima di un uomo quale fosse il suo nome e si sentì rispondere..."mi chiamo Legione, perché siamo in molti". Questo Papa mi ha fatto diventare matto perché non riuscivo a mettere a fuoco uno schema di pensiero coeso, a delineare un cammino diritto, a stilare un profilo logico. Un giorno dice una cosa giusta e pensi sia di Cristo, il giorno dopo una sbagliata e pensi che sia ateo, il giorno dopo ancora una scandalosa e pensi che sia membra di satana. Ora ho compreso perché la coerenza non è il suo forte, non è sempre la stessa identità a parlare ma c'è un continuo avvicendarsi di demoni nel fare dichiarazioni.

739
"un uomo fra mille l'ho trovato, ma una donna fra tutte non l'ho trovata" (Qo 7,28)
E' troppo facile prendere questo passo della Bibbia che denuncia il fallimento del genere umano e costruirci un monumento al maschilismo, ma d'altra parte è impossibile ignorarlo essendo sacra scrittura e come tale allora occorre cercare di giustificarlo. Questa sentenza sembra consegnarci una verità piuttosto imbarazzante nell'era del femminismo...l'uomo ha la possibilità di ambire al pieno sviluppo delle proprie potenzialità, uno su mille ci riesce, mentre alla donna è negato questo privilegio. Cerchiamo di risalire alle radici della creazione dei due generi, quello maschile e quello femminile, a come siano avvenuti i due processi e se ci siano state sostanziali differenze. L'uomo è stato plasmato dalla terra, da un elemento che simboleggia stabilità, concretezza...la donna invece dalla costola dell'uomo. La materia prima con cui è stata plasmata la donna non è dunque stata la terra, ma la carne...che simboleggia fragilità, delicatezza. Certo anche lei proviene dalla terra in quanto discendente dall'uomo, ma è come se il mancato passaggio dalla terra alla carne l'avesse privata di un elemento necessario per ottenere il proprio completamento. E forse è proprio questo che Qoelet voleva rimarcare.

740
"Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi" (Mc 3,24)
Se nel panorama politico italiano si considera che ad essere divisa non è la destra, ma addirittura la sua frangia estrema, ci si accorge che ad essere diviso non è un regno, ma una famiglia. L'estrema destra in Italia non riesce ad entrare in parlamento al contrario di altri stati europei che hanno una presenza forte e penso che l'impotenza sia dovuta, oltre alla cronica incapacità di blindarsi dal passato...ad un errore di fondo. Quello di pensare di dover presentare un'impeccabile ricetta per governare, cosa che moltiplica la frammentazione perché si moltiplicano i temi in cui ci si confronta e sorgono infinite differenze. Se invece si cambiasse prospettiva, si diventasse più realisti prendendo coscienza che non si può cominciare a costruire se prima non si rade al suolo la classe politica al potere. Se si partisse da questo principio verrebbero meno molti motivi di dissenso e si riuscirebbe a compattarsi. Una volta in parlamento si otterrebbe molta più visibilità e si potrebbe cominciare a predicare il proprio verbo. Basta essere d'accordo su tre o quattro punti cardinali, sui principi che determinano il dna del proprio credo.

741
Salvare l'Italia credo sia impresa ormai impossibile, troppo forti gli invasori, tutti i territori saccheggiati, la dignità svenduta, ma siamo ancora in tempo per quanto sia difficile a salvare più italiani possibile. A svegliare le coscienze, ad additare la verità, a riconoscere i nemici. A dire il vero anche degli italiani non è più possibile salvare molto, anzi forse resta una sola cosa da sottrarre alla morte, un'entità invisibile per la quale è raro trovare gente disposta a combattere per strapparla alla dimenticanza...la propria anima!

742
Gli elettori dell'estrema destra non so se saranno contenti di sapere che alle prossime elezioni Gesù avrebbe votato per loro, credo si sentirebbero allo stesso tempo lusingati ma anche caricati di un'enorme responsabilità. Dopo i primi momenti di sconcerto ed euforia per prendere coscienza che il Figlio di Dio è dalla loro parte, credo si sentirebbero in dovere di rivedere alcune pietre miliari della loro storia...in primis quella di continuare a dare a Mussolini il ruolo di Messia. Sono settant'anni che l'estrema destra si dà la zappa sui piedi mettendo in prima pagina il volto di un uomo che seppure abbia incarnato la più rosea speranza...nell'immaginario collettivo evoca terrore, morte, guerra, fame, sangue, dolore, disperazione. Non c'è famiglia italiana che non abbia avuto un morto nelle seconda guerra mondiale e Forza Nuova insieme a CasaPound ogni volta che ci sono le elezioni glielo stanno a ricordare.

743
"l'importante non è vincere ma partecipare"
Questa stupenda citazione attribuita al barone Pierre de Coubertin per le olimpiadi, ma in verità coniata da un vescovo della Pennsylvania, in questi ultimi settant'anni sembra essere stata adottata dall'estrema destra come emblema del proprio vessillo...perché sono talmente autolesionisti nell'ostinarsi a rivangare il passato da far pensare che ogni volta che ci sono le elezioni siano contenti solo di partecipare.

744
In questi giorni ho avuto la fortuna di avere uno scambio di confidenze con una signora con problemi di salute e la possibilità di indicare un sentiero di rassegnazione capace di condurre da tutt'altra parte rispetto a quello che si crede. La rassegnazione è già una bella conquista, significa aver accettato la realtà ed aver ottenuto la capacità di disporsi a viverla nella maniera migliore. Per arrivare a questa meta si deve camminare tanto sia di giorno che di notte attraverso un lavorio ininterrotto della testa e del cuore, è un confrontarsi isterico di tutte le conflittualità passate presenti e future, una fatica immane! Ora si deve andare oltre...alla conquista della rassegnazione "con fiducia"...che significa acquisire la serenità per fare tutto quello che si deve fare. Non è più notte nera, comincia a filtrare una luce che illumina la consapevolezza che non siamo soli, un universo di persone che ci vuole bene si allea con noi per combattere la nostra guerra...la fine del mondo è stata posticipata! A questo punto si deve prendere coscienza che umanamente non possiamo fare altro, ma se si è furbi e scaltri si ha la possibilità di raggirare la ragione ed essere ammessi alla rassegnazione "con fede"...che significa impadronirsi con le buone o con le cattive del potere di fare tutto lasciando che sia un altro ad operare. Serve l'atto di fede per credere che se anche va tutto storto va tutto bene, che stiamo attraversando quella valle oscura nella quale siamo esortati a non temere alcun male, che Dio è nostro Padre e ci ha dato non solo questa vita che nonostante sia piena di difetti amiamo alla disperazione, ma anche quella eterna che sembra una bizzarra trovata per esorcizzare la paura. Il nostro cuore è traviato perché il nostro sguardo è falsato, tutto quello che amiamo lo guardiamo con il microscopio ed il resto con la lente del ci penserò domani...domani che arriva per tutti e ci costringe a fare i conti con la nostra mancanza di zelo per le cose che contano. Se mettiamo gli occhiali giusti allora cominceremo a vedere correttamente il visibile ed apparirebbe straordinariamente chiaro anche l'invisibile. Basta adempiere al primo comandamento...se mettiamo Dio al primo posto ogni cosa si pone nella collocazione giusta, con la vivacità del suo colore ogni inganno perde anche la capacità di abbagliare, prende il suo reale peso e scopriamo d'aver trascinato zavorre senza che nessuno ce lo abbia chiesto. A questo punto senza essercene accorti se guardiamo indietro scopriamo d'aver varcato il cupo orizzonte della morte e viviamo fra i beati.

745
"...ma io vi dico" (Mc 5,22)
Viviamo nell'era dei sondaggi ed ogni giorno veniamo aggiornati sulle quote raggiunte dai vari partiti, oggi voglio provare anch'io a fare un sondaggio del panorama politico italiano alla luce della parabola del grano e della zizzania per vedere le percentuali dei figli delle tenebre e di quelli della luce. Ormai appurato che tutta la sinistra italiana, il centro ed il centro destra non solo hanno tradito il vangelo ma pure gli italiani, i loro amici, i loro parenti, i loro familiari, le loro anime e tutto quello che si poteva tradire per essersi lasciati sedurre da mammona. Rimane l'estrema destra con i suoi principi ad avere una certa fratellanza con la volontà di Dio e ci tengo a ribadire, non conoscendo tale realtà, che questa fratellanza è solo di principi. Dunque andiamo a vedere nei sondaggi di oggi in percentuale quanti semi di zizzania non vedono l'ora di essere seminati nel campo della nostra Italia: M5s 29, Pd 24, Forza Italia 15, Lega 14, Liberi e Uguali 7, Fratelli d'Italia 5. E quanti di grano: nemmeno uno perché nessun partito di estrema destra riesce ad arrivare alla soglia del tre per cento. Tirando le somme il glorioso popolo italiano è orientato a seminare nel suo campo tutta zizzania e niente grano. Il vescovo di Como ha detto: "chi vota i populisti commette peccato"...ma io vi dico: "chi vota la sinistra, il centro o il centro destra cammina verso l'inferno".

746
"Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena" (Mc 6,25-34)
Questo brano è un inno alla gioia, un sospiro di sollievo contro ogni pesantezza, un invito quasi ossessivo alla leggerezza! Chi ha la fede avrà sperimentato quanto sia più difficile aderire alle cose apparentemente semplici piuttosto che risolvere complicati enigmi. Se riuscissimo a vivere perennemente con la consapevolezza che trasmettono queste parole saremmo contenti persino di fronte alle peggiori sventure, prenderemmo coscienza che Dio non risiede nei cieli, ma nei nostri cuori e lo percepiremmo talmente immanente da avvertire il suo tocco sopra il suolo che calpestiamo, il suo soffio nell'aria che respiriamo, il suo amore che ci invita ad amare tutto ciò che guardiamo. Saremmo talmente beati che se anche ci sforzassimo per diventare tristi non ci sarebbe concesso. E invece neppure cinque minuti al giorno riusciamo ad avere fede in quelle parole, siamo sazi e temiamo la fame, sani ed abbiamo paura di ammalarci, senza problemi e tormentati dall'inquietudine, professori nell'insegnare ma alunni incapaci di imparare ogni cosa elementare. Forse è proprio questa melodia interiore che dovrebbe effondersi da tutti i pori a definire l'autentico cristiano, questo inno alla gioia che trabocca dagli sguardi, esonda dalle parole, sfugge dai gesti...e non la marcia funebre deputata a denunciare che nella fede non possiamo che migliorare.

747
In questi giorni sta facendo scalpore la serie televisiva Narcos nella quale si narrano le vicende di Pablo Escobar, il trafficante di droga più potente del mondo che con la ferocia di una belva sanguinaria ha messo in ginocchio la Colombia uccidendo chiunque si mettesse sulla sua strada. In Italia per quanto solo pochi ne avvertano la sciagura sta succedendo la stessa cosa, quello che Escobar ha fatto attraverso una dittatura bruta, i nostri politici lo stanno facendo con il sostegno di una democrazia manipolata. Non ammazzano fisicamente come faceva Escobar, ma fanno di peggio...saccheggiando chirurgicamente il nostro presente uccidono capillarmente il nostro futuro. La morte che dava Escobar liberava dal dolore mentre la morte che dà la nostra politica è molto simile all'inferno...una tortura senza fine! Per combatterla non servono burocrati armati di fioretto, ma gente capace di sprigionare una volontà di cambiamento da sparare col cannone dentro il seggio!

748
Il nostro pianeta è un enorme crogiolo in cui fermenta la vita, è la maggiore industria per la produzione dell'ansia...pare che il pil stia crescendo in maniera talmente vertiginosa da rendersi impossibile persino misurarlo. Come se non bastassero le ottime ragioni per essere ansiosi che si ereditano venendo al mondo, in questi ultimi anni a causa dei mutamenti negli stili di vita e del crollo della moralità, le fibrillazioni si sono moltiplicate fino al punto che i telegiornali con i loro continui aggiornamenti ci scaricano dentro notizie nefaste senza darci neppure il tempo di digerirle. Persino le previsioni meteorologiche che un tempo erano innocue oggi possono risultare letali ed un'anonima perturbazione, a causa dell'allarmismo generale, essere percepita come un uragano dei tropici. L'ansia è un tormento insopportabile e non si può fare a meno d'improvvisare facili soluzioni per liberarsene. Di fronte a questa necessità si possono dare due risposte diametralmente opposte: scaricare l'ansia nel cercare, oppure nel consumare! Scaricarla nel cercare la verità, oppure nel consumare le banalità che ci vengono offerte proprio perché non ci accorgiamo che una verità esiste ed opera per la nostra liberazione!

749
In questi giorni ho molto riflettuto sull'ancoraggio delle estreme destre con il passato, su quanto sia penalizzante e deleterio trascinarsi dietro quel fardello soprattutto in termini di riscontro elettorale. Poi stamattina ho intuito che se nell'estrema destra si sono conservati intatti gli attributi maschili è proprio grazie a quel passato che ora si chiede di mutilare. Detta in parole brutali...se non ci fosse stata la memoria di Mussolini a difesa dei certi ideali oggi tutti i giovani italiani sarebbero moralmente asessuati. Perciò si smetta di rivangare un terreno in cui si è conservato un seme virile e si esiga una bonifica che estirpi in tutti le radici della superbia affinché possa crollare il muro della diffidenza.

750
"Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)
Oggi il professor david pierini, docente di Spiritualità Cristiana alla Facoltà teologica dell'Italia peninsulare, terrà una lezione sul tema: "L'esercizio della libertà in tempo di elezioni". Partiamo dalla sentenza del Magnifico Rettore Gesù Cristo che ci indica la via da seguire per ottenere la libertà...essere fedeli alla sua parola per conoscere la verità che rende liberi. Si devono dunque adempiere due condizioni perché un uomo sia libero: svincolarsi da tutti i legami per ottenere la capacità di muoversi a proprio piacimento ed una volta deposte le catene sapere dove andare per evitare di prendere direzioni sbagliate. Pensiamo all'Italia come una grande casa ed agli italiani come la grande famiglia che la abita e ne è proprietaria...dove tutti sono chiamati a lavorare alla sua manutenzione. Se c'è un terremoto dobbiamo fare i muratori per riparare le lesioni, se viene un'alluvione rinforzare gli argini dei fiumi, se un vento fortissimo riparare le tegole del tetto, fare gli imbianchini quando sono da verniciare gli intonaci, gli idraulici quando vanno in tilt le tubature, in tempi di vacche grasse gli architetti per migliorare l'arredamento, quindi secondo le più immediate esigenze tutti gli italiani dovrebbero sentirsi chiamati a fare la stessa cosa...quella più urgente! Questo significa che se si rende necessario cavalcare una crociata promossa dai comunisti dobbiamo avere la capacità di liberarci da ogni schiavitù ideologica, affettiva e di convenienza per votare tutti per i comunisti, se una promossa dai fascisti votare tutti per i fascisti, se una promossa dai centristi votare tutti per i centristi. Invece siamo sottomessi da atroci pregiudizi che hanno creato fratture e generato mille fazioni rendendo scoordinata all'ennesima potenza la quotidiana opera di manutenzione...fino a paralizzarla. Chi vota sempre lo stesso partito è come se cent'anni fa gli fosse stato dato in mano un martello ed ordinato di conficcare un chiodo nella parete per appendere un quadro. Dopo cent'anni non c'è verso di fargli capire che a furia di picchiare ha polverizzato quel muro e sta maciullando il suo dito. Se si comprendesse che la giustizia è l'unico padrone che paga puntualmente tutti i mesi ed a tutti lo stipendio, che impedisce agli uni di sconfinare nella depravazione e agli altri di sprofondare nella disperazione...ad ogni elezione ci sarebbero spostamenti di massa di voti in base alle priorità da perseguire evitando che i politici si incollino eternamente alle poltrone. Oggi c'è da difendere la nostra casa dall'invasione più catastrofica della storia e non intendo quella degli immigrati, ma quella dei poteri occulti che attraverso i politici corrotti ci hanno privato della sovranità nazionale. In questo panorama, amministrativamente parlando da chiamata alle armi, i partiti sono impegnati a curare il proprio orticello e predicare il giardinaggio.

751
Ricordo che molti anni fa lessi il romanzo più pazzo del mondo..."Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez, lessi tutto d'un fiato perché era talmente trascinante da rendere impensabile l'uso dei freni. Un meraviglioso carnevale dalla prima all'ultima pagina grazie all'effervescenza dello stile letterario, al festival d'immagini che si avvicendano magistralmente, alle assurde tipologie caratteriali dei personaggi. Pochi mesi dopo mi tuffai con grande entusiasmo nel suo libro successivo..."L'autunno del patriarca" certo di essere riproiettato il quel mondo in cui avrei voluto abitare in eterno, ma dopo pochi capitoli mi resi conto che eravamo finiti ai suoi antipodi. Un libro di una tristezza infinita dove si racconta la parabola discendente di un dittatore abbandonato da tutti e costretto a vivere da solo dentro un castello in compagnia degli animali e del loro sterco. Quello che più deprime tuttavia non è il vicolo sempre più cieco in cui sprofonda il microcosmo di quell'avanzo d'umanità, ma lo stile narrativo decadente privo di punteggiatura volutamente usato dall'autore per dare il colpo di grazia alla speranza del lettore di arrivare alla fine. Ricordo che provai lo stesso doloroso sgomento di quando si viene invitati a guardare le stelle e mentre si gode lo spettacolo del firmamento in fiamme si riceve una zampata proprio in mezzo alle gambe. Ho fatto questo preambolo perché se ci guardiamo intorno scopriamo che ci sono molti dittatori che hanno lo stesso profilo e fanno l'identico percorso...dittatori negli uffici, nelle fabbriche, negli ospedali, nelle scuole, nei partiti, nei team sportivi. Dittatori che ricevono valanghe di maledizioni, guardati in cagnesco, insultati a mezza voce, dittatori che non si aspetta altro che l'annuncio della morte per esplodere in canti di gioia. Io che mi sforzo sempre di andare oltre per cercare di capire gli scompensi emotivi che possono aver partorito certi comportamenti posso al massimo ipotizzare quanta violenza devono aver subito nell'infanzia per dare da adulti una risposta tanto spietata. Questi despoti che suscitano i sentimenti più riprovevoli a me fanno una gran pena perché avverto tutti i loro fallimenti a cominciare dalla sfera familiare, percepisco il loro dramma e so che nessuna sofferenza merita disprezzo.

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“Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 18,14)
Più passa il tempo più si va materializzando allo sguardo del mio cuore l'incubo di ogni artista che non essendo riuscito a sfondare in questa vita sogna che gli venga riconosciuta una folgorante quanto meritata visibilità non appena approda nell'altra. Così farnetica pensando che il giorno della sua morte come per incanto i suoi capolavori saranno posti sotto i riflettori della competenza affinché tutte le platee del mondo in un tripudio di applausi gli rendano il giusto riconoscimento. Passando al sottoscritto qualcosa mi pare d'aver prodotto, posso vantare nel mio curriculum oltre 300 poesie, oltre 2000 riflessioni, oltre 3000 aforismi...spaziando in lungo e in largo nei tre campi del vivere: esistenziale, amoroso e spirituale. Dovrei dunque dormire sonni tranquilli che mi pare d'aver ipotecato un futuro di gloria più che assicurato. Eppure ultimamente a causa di certi miei comportamenti un po' bizzarri vivo nel terrore di venir ricordato dai miei concittadini, non come sublime poeta, acutissimo aforista o terribile profeta...ma come quello scimunito che d'inverno camminava per le strade a petto nudo!

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Ieri mi sono servito del titolo di professore per tenere una lezione, titolo non usurpato perché feci delle supplenze in un'altra vita e quindi mi sono avvalso del diritto di risuscitarlo. Oggi invece voglio fregiarmi di un titolo ecclesiale perché teologicamente non mi sento da meno rispetto a tanti plurititolati in Vaticano. Che io scriva cose veritiere lo testimoniano i pochissimi like che vado raccogliendo e che mi rendono fratello dello stesso andazzo che seguiva il mio Maestro. Fra le molte libertà di cui godo, qualcuno si sarà accorto che possiedo anche la suprema facoltà di prendermi amabilmente in giro e dunque oggi monsignor david pierini, Mega Presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'estrema evangelizzazione, terrà una lezione sul tema: "I benèfici effetti dell'idea di Dio in un mondo senza Dio". Oggi in Dio non ci crede più nessuno...parlo di quello che tutti i giorni scrive la storia di ogni essere umano. Gli atei perché non credono che esista, i pagani perché credono ne esistano migliori, i cristiani perché fingono di credere ad uno fatto a misura delle loro necessità, i satanisti perché credono d'essere riusciti ad annientarlo. Quel Dio che incarnandosi ha fatto miracoli sotto i nostri occhi, che ha continuato a farli attraverso i suoi discepoli, che aveva fatto nei tempi antichi per mano dei profeti, sembra sia stato espropriato del potere di fare il bene. Eppure io credo che il miracolo più grande che Dio abbia mai fatto...sia stato fatto addirittura a sua insaputa. In un mondo che all'unanimità lo ha sempre espulso ha continuato e continua a beneficiare il genere umano attraverso la presenza che di Lui aleggia nell'immaginario collettivo. Se l'idea di Dio non si insinuasse in ogni nostra cattiva intenzione ed in ogni nostro pensiero in viaggio verso la disperazione, se fossimo convinti che tutto finisce con la morte, che abbiamo solo questa vita per sparare tutte le cartucce...io temo si scatenerebbe una conflittualità talmente esponenziale da gettare tutti sull'orlo di una crisi di nervi. La belva che c'è in ognuno di noi e che con tanta fatica riusciamo a tenere a bada verrebbe catapultata a vagare per le strade giorno e notte in cerca di chi divorare. Io credo che l'idea di Dio funga, oltre che da valvola di scarico quando l'alta tensione tocca picchi vertiginosi rischiando d'innescare la corrida, anche quale ultima carta da giocarci in vista della resa dei conti. Quando si avvicina lo spettro della morte anche il più acerrimo negazionista può aggrapparsi a quell'idea ed avvalersi della facoltà di cadere nella tentazione di gettare la spugna. Dunque io credo che dobbiamo ringraziare Dio anche se non esiste, sia per il miracolo di renderci la cruda esistenza più vivibile, che per la grazia di darci l'opportunità di morire insieme alla speranza della vita eterna.

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Tutto in questo mondo si sta lentamente inflazionando, monete, buon gusto, competenza nell'arte e ultimamente anche il concetto della parola "patrimonio"...parola che ingloba e difende la preziosità di un bene da salvaguardare. Sulla base di questo principio nacque l'idea di segnalare nel mondo quei siti di altissimo profilo culturale e naturale che potevano essere eletti a patrimonio dell'umanità. Si era partiti ottimamente con le sette meraviglie del mondo antico che vado ad elencare: i Giardini Pensili di Babilonia, la Statua di Zeus ad Olimpia, il Tempio di Artemide ad Efeso, il Colosso di Rodi, il Mausoleo di Alicarnasso, la Grande Piramide di Cheope, il Faro di Alessandria d'Egitto...che roba! Poi si è restati su livelli notevoli additando opere quali il Colosseo, la Basilica di san Francesco, le Dolomiti, la Statua della libertà, il Parco nazionale del Gran Canyon e tanti altri gioielli davanti ai quali si resta senza fiato. Ma da qualche tempo si è precipitati nella gastronomia e sono saliti alla ribalta patrimoni da gustare, non cogli occhi ma con la bocca, che inevitabilmente finiscono nel cesso: la cucina messicana, la dieta mediterranea, la birra belga, il keskek turco, il kimchi della Corea del sud, il washoku giapponese, ultimamente anche la pizza e proprio ieri la baquette...un tipo di pane francese. Prossimamente non ci si dovrà stupire se anche la mortadella, il ciauscolo e la salsiccia entreranno nella hit parade mondiale. Così a patrimonio sarà innalzato l'animale immondo per eccellenza...quel maiale che la nostra umanità meglio di tutti rappresenta.

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La morale cristiana ha collezionato una serie di sentenze atte a sostenere i fedeli nei momenti di difficoltà e fare in modo che i carichi di paura, rabbia o scoramento a secondo dei casi...defluiscano armoniosamente dai loro cuori. Sono da recitare come giaculatorie, a denti stretti e a bassa voce. Così se siamo tentati di preoccuparci per il domani..."ad ogni giorno basta il suo affanno" quando siamo vittime di qualche grave malattia..."il Signore sostiene nell'ora della prova" quando arriva la cartella delle tasse..."tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena m'è diletto" quando ci sentiamo soli e smarriti..."il Signore è il mio pastore" quando stiamo per sbroccare..."la pazienza ottiene tutto" quando siamo tentati di farci giustizia da soli o vendicarci..."a Me la giustizia a Me la vendetta" quando finiamo sul lastrico..."se Dio vuole che moriamo di fame a noi che ce ne importa"...e potrei continuare. Siamo talmente ricchi di questi tesori da poterne disporre per tutto il ventaglio di situazioni che si possono presentare. Solo per quando si litiga con la moglie non è stata contemplata alcuna sentenza e temo che Dio non si sia voluto immischiare per timore che le mogli gli si mettessero contro e nel giro di qualche settimana mandassero il cristianesimo a carte quarantotto.

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"Un Dio geloso e vendicatore è il Signore, vendicatore è il Signore, pieno di sdegno. Il Signore si vendica degli avversari e serba rancore verso i nemici" (Na 1,2)
Oggi voglio sfatare un luogo comune...che Dio sia buono! Voglio farlo sulla base di una statistica perché il responso non sia un'opinione ma matematica ed anche mettendo in evidenza l'eccellente qualità della divina cattiveria. Per avere dei riferimenti concreti guardiamo agli eccidi compiuti dai più crudeli carnefici del passato: Erode, Diocleziano, Hitler, Stalin, Pol Pot, Escobar. Vi assicuro che queste persone al cospetto del lato oscuro di Dio sono da considerarsi in odore di santità. La fede ha il potere di spalancare la finestra su una realtà che si vede solo se la si crede e lo spettacolo che materializza davanti agli occhi dei pochi arditi è a dir poco allucinante. E poi c'è quello che si sente col cuore, che si percepisce con l'intelletto, che filtra dalla memoria, che si elabora nella mente...agghiacciante! Per quanto un uomo possa essere cattivo gli viene concesso solo un breve tempo per esercitare la sua professione ed anche le sue vittime trovano in breve tempo salvezza e riposo nella morte. Dio è molto peggio, oserei dire infinitamente più crudele! Per punire coloro che lo odiano ha creato un luogo dove si sconta l'ergastolo a vita eterna e pare lo abbia fornito delle più sofisticate torture sia fisiche che psicologiche. Si calcola che da quando Adamo ha messo piede sulla terra abbiano vissuto sul pianeta 57 miliardi di esseri umani, tenendo conto che i viventi sono circa sette miliardi...cinquanta sono morti. Alla luce delle parole di Gesù che afferma che pochi saranno gli eletti possiamo stimare che oggi mentre molti fanno shopping non meno di quaranta miliardi di persone vengono torturate fra le più atroci sofferenze...e lo saranno per sempre!

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Sono parecchi giorni che siamo entrati nel vivo della campagna elettorale, le fanfare dei politici squillano tutto il giorno annunciando sgravi, promozioni, opportunità mai promesse prima, prezzi stracciati. Ne cito solo qualcuna curiosando nel programmi dei partiti: riapertura delle case chiuse, giù la flat tax, via le tasse all'università, tasse al 20 x 100, pensioni minime a 1000 euro, reddito di dignità, reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, reddito per l'infanzia, espulsione dei clandestini, chiusura Equitalia, abrogazione delle leggi abortiste, ripristino del concordato stato-chiesa, abolizione del bollo, via tassa sulla prima casa sulle donazioni e sulle successioni, taglio delle pensioni d'oro, riforma Fornero, agevolazioni per chi prende in casa animali domestici, ripristino dei controlli lungo i confini, pensioni a quota 41, stop immigrazione, legge sulla legittima difesa, blocco navale, sovranità monetaria, congelamento del debito pubblico, nazionalizzazione della Banca d'Italia, uscita dall'Europa, taglio dei parlamentari e dei loro stipendi...mi fermo qui per non nauseare! Da quando è cominciato il lancio delle promesse ne abbiamo viste svolazzare di tutti i colori e mai una volta mi è capitato di sentire, neppure da un semplice cittadino, quella che io considero la priorità assoluta: il ripotenziamento della sanità dopo che è stata sventrata dalla stessa gente che ora sbandiera allettanti proposte! Basta andare in un pronto soccorso per rendersi conto che ci sono tempi d'attesa superiori alle dodici ore, in condizioni da quarto mondo e non parlo di una visita specialistica, ma di pronto soccorso...di malati stipati nei corridoi! L'Italia è in arresto cardiaco illustrissimi professori e la sola terapia che può salvarle la vita...è che spirino gli elettori.

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"Il Signore è il mio pastore" (Sal 23)
Questa definizione rivela l'atteggiamento da tenere nel cammino della fede: più che fare, lasciar fare! Ci basti sapere questo...che il Signore dal momento in cui abbiamo affidato a Lui la nostra vita si assume tutta la responsabilità di condurci alla meta. Questo significa diventare ottimisti, allontanare le paure, esorcizzare gli attacchi di panico, avere coscienza d'essere in cammino col suo gregge, sapere di non essere soli e seppure le nostre pecore sorelle siano fisicamente lontane...avvertirle al nostro fianco spiritualmente. Dovremmo dunque camminare sempre sorridenti ed avvolti in un alone di beatitudine sapendo che il nostro piede non potrà inciampare, nessun malvagio ci potrà toccare, tutte le strade sono maestre per arrivare all'incontro con la morte.

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Vorrei invitare chiunque vinca le elezioni a non esultare e non gioire! Primo per una sorta di pudore verso molta gente che vive nell'affanno, poi perché quando esplode la soddisfazione o si ride sotto i baffi si capisce benissimo che le elezioni sono considerate una ghiotta occasione di cui approfittare piuttosto che una pesante responsabilità a cui fare fronte. Quindi per salvare almeno le apparenze suggerisco...volti impenetrabili. Io che guardo le cose cogli occhi dello fede aggiungo che per alcuni la vera vittoria potrebbe essere una disfatta...quindi nel caso accadesse non perdersi d'animo ma uscire dalla palude e cercare le cose che contano. Per altri invece la vittoria, come lo è stata per tutti i politici italiani, sarà l'inizio della rovina...e questa credo sia un'ottima ragione per tenere basso il profilo.

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"amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" (Mt 22,37)
Questo è il primo e più importante dei comandamenti e la capacità di adempierlo certifica l'autenticità della nostra vocazione. La stragrande maggioranza dei cristiani oggi non ha coscienza di quanto sia imprescindibile aderire fedelmente alle sue istanze affinché l'ambiguità non metta le radici nei cuori e si finisca per servire due padroni. Chi si relaziona con il mondo non fa alcun male, non commette peccato, ma riceve il danno di perdere a poco a poco la tensione dello slancio verso il cielo. Così il desiderio di solitudine e silenzio, elementi essenziali per stare alla presenza di Dio, vengono meno...e non ci si accorge di essere stati paralizzati interiormente dagli effetti di un incolore, insapore ed inodore veleno.

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"Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? Gesù gli disse: perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo" (Mc 10,17)
Questo scambio di battute ci rivela l'estrema onestà di Gesù che sapendo di essere Dio ed allo stesso tempo anche uomo ci tiene a rimarcarlo, ci tiene a far notare che essendo in lui tutta l'umanità ha anche la possibilità di esercitare la cattiveria. Sappiamo che aveva dentro le potenze dei cieli per fare miracoli e ritengo plausibile che avesse facoltà di usarla anche per compiere gesti distruttivi. I vangeli rivelano un solo episodio in cui sembra essergli sfuggito un ruggito di cattiveria, ma ha avuto l'accortezza di destinarlo ad un fico sterile. Considerato che nessuno più di lui avesse coscienza del marcio che ribolliva nei cuori degli uomini, che nessuno più di lui sentiva fremere la brama di giustizia, c'è da ritenere che forse il miracolo più grande che abbia compiuto in questa terra sia stato quello di non cedere alla tentazione di scaricare il lato peggiore della sua umanità.

762
"Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" (Lc 2,49)
Gesù rivolse queste parole a Giuseppe e Maria che da due giorni lo cercavano, la carovana era ripartita per tornare a casa ma lui era rimasto nel tempio di Gerusalemme a discutere con i dottori della legge che stupivano per la sua sapienza. Aveva solo dodici anni e già rivendicava tempo e spazio per dedicarsi alla sola cosa che conta, aveva piena coscienza di chi fosse e forse intuiva già la natura della sua missione. A dodici anni aveva raggiunto una maturità interiore che noi non ci sogniamo d'immaginare neppure in punto di morte, eppure anche noi siamo chiamati ad occuparci delle cose del Padre nostro...e non a tempo perso. Questa istanza non dovremmo mai pronunciarla con la bocca per non peccare di superbia, ma rivelarla con l'atteggiamento che traspare da ogni passo, da ogni sguardo, da ogni gesto.

763
"chi non è con me è contro di me" (Mt 12,30)
Questa sentenza di Gesù spacca in due l'universo, dà un calcio alle filosofie che perseguono armonia, una zampata alle politiche centriste conclamando che nel creato operano due potenze opposte! Il centro non esiste se non come travestimento ed è proprio in questa direzione che l'impostura va plasmando il mondo, abbattendo muri e costruendo ponti affinché in nome del bene comune diventiamo tutti fratelli. Lo smantellamento delle sovranità nazionali, l'abolizione dei confini, il superamento delle razze, la liquefazione dei generi sessuali, la scrematura del sovrannaturale dalle religioni, la decapitazione del cristianesimo...tutte diaboliche operazioni per ottenere un uomo piatto. Incapace di guardarsi dentro e di salire in alto.

764
"Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Mt 11,30)
A fronte di tante dichiarazioni di Gesù per nulla allettanti che scoraggiano l'adesione al cristianesimo questa suona un po' stonata e viene quasi il sospetto che ci possa essere sotto qualcosa. Prima ci chiede di tagliare i ponti con tutti, la sua voce rimbomba nelle viscere delle nostre coscienze con l'autorità d'un generale...poi di lasciarci condurre dove lui vuole e la sua voce si addolcisce prendendo i toni di una mamma che accarezza. Nel cammino della fede per arrivare in vetta occorre gettarsi in due precipizi! Il primo è quello di amarlo sopra ogni cosa rivoluzionando in tal modo quella gerarchia affettiva che tiene prigioniera la nostra libertà...quando questo avviene il suo giogo diventa dolce perché molliamo il carico della paura di soffrire. Il secondo è affidare a lui il nostro destino smettendo di preoccuparci per la fine che faremo...quando questo accade il suo giogo diventa leggero perché molliamo il carico della paura di morire.

765
"ravvedetevi perché il regno di Dio è vicino" (Mt 3,2)
Del film capolavoro di Pasolini..."Il vangelo secondo Matteo" mi ha molto impressionato una scena nella quale cinque contadini che stavano tornando stremati dai campi dopo il lavoro, incrociando Gesù si sentono redarguire con la frase sopra citata. A quel tempo si lavorava dodici ore al giorno sabato compreso, si arrivava a sera stanchi morti, si aveva appena il tempo per mangiare, dormire e poi ancora a lavorare. Dunque di che cosa dovevano ravvedersi quei poveri cristi, cosa avevano fatto di male? Nulla, non li aveva rimproverati per il male fatto, ma per quello che noi tutti non abbiamo coscienza d'essere...seme del male! Quel seme che oggi con tutta la sua violenza è sbocciato e dà frutti copiosi sotto gli occhi di tutti. Se oggi Gesù c'incrociasse temo dovrebbe fare uno sforzo sovrumano per vincere la tentazione di dirci..."fottetevi perché il regno di Dio è lontano".

766
Ritengo sia una cosa più unica che rara quella di cui è stato capace Pasolini, un omosessuale che ha fatto il miglior film sulla vita di Gesù...il Figlio di quel Dio che terrorizza da secoli la sua categoria. Quello che stupisce è come mai di fronte alla sua maestà non sia arretrato, ma al contrario lo abbia pudicamente rispettato e sia rimasto talmente affascinato da volerne sondare l'intimità attraverso quel film capolavoro. E' una reazione anomala che lo pone sul palcoscenico dell'eccezionalità e ci induce a cercare di comprendere. Io credo che Pasolini fosse dotato d'una sensibilità felina ed abbia percepito ben oltre quello che tutti percepiamo...fino ad arrivare a toccargli il cuore. Con grande coraggio ha cercato l'Uomo, ascoltato il Maestro, riconosciuto il Fratello, affiancato il Perseguitato, affrontato il Giudice, abbracciato il Condannato, incarnato il Crocifisso...per scoprire il Dio che tutto perdona a chi lo teme sopra ogni cosa.

767
"Ave Maria"
La storia è sempre stata in continuo mutamento, a volte sono stati eventi improvvisi a modificarne le connotazioni come guerre e rivoluzioni, altre processi lenti ed inesorabili. Nella trasformazione dell'interiorità dell'uomo e nella degenerazione della realtà in cui viviamo io credo che una preghiera, una manciata di parole, abbia avuto una potenza talmente dissacrante da sradicare l'ordine costituito nell'atto della creazione. Non la psicologia, la filosofia, la matematica, la fisica, la chimica, la poesia, che lo hanno a malapena plasmato superficialmente e neppure la religione, ma l'Ave Maria...ha prosciugato l'anelito divino. La falsa preghiera ha cambiato il mondo e lo ha fatto democraticamente attraverso un passaggio di poteri voluto dalla maggioranza dei fedeli. Da quando nel sedicesimo secolo si è cominciata a recitarla, il diavolo che si nasconde nelle vesti della madonna, si è preso la libertà di concedere piccole e grandi grazie al fine d'invertire la rotta. Attraverso le apparizioni mariane degli ultimi due secoli che hanno moltiplicato la recita del rosario nei cuori dei credenti si è abbattuto uno tsunami di terrene aspirazioni che hanno fatto in modo che le cose per andassero per ognuno, non secondo la volontà di Dio...ma a misura d'uomo.

768
A volte mi chiedo cosa muova gli ebrei a cercare di dominare il mondo, alla massoneria ad ostinarsi nell'impresa di ipotecare il futuro quando abbiamo solo una vita da consumare, a George Soros alle soglie dei novant'anni a lavorare alacremente per un paradiso che ha i minuti contati? Mi pare sia un'idea puerile destinata a fallire dopo il primo slancio di entusiasmo, una bolla di sapone che si squaglia non appena si lancia verso il sole. Allora occorre cercare di capire da dove proviene la spinta sovrumana che da duemila anni sorregge questa colossale anomalia e fa in modo che avanzi a testa bassa contro le armate della ragione. Io credo che tutto nasca dalla crocifissione di Gesù, dal giorno in cui il Figlio di Dio è stato rifiutato. Dall'esigenza scavata nel cuore di ogni ebreo dalla colpa di dimostrare che non era il Messia! Dalla necessità di sapere che non si erano sbagliati! Dalla buona novella di questa sospirata attesa che partorirà la loro redenzione! E allora aspettano il Messia che verrà nelle vesti dell'anticristo a confermare che avevano ragione, che hanno fatto bene ad ammazzare quel pazzo, che il suo Regno era di questo mondo e non dell'altro...e loro sono stati fedeli a conservargli il trono sgombro.

769
La vita di tutti gli uomini viene scandita da due eventi pilastro...la nascita e la morte. Sembra facile identificarli ma i cristiani fanno eccezione perché seppure nascano come tutti il giorno in cui vengono alla luce, la data della loro morte va valutata secondo altri parametri. Un discepolo muore il giorno in cui incontra il Maestro e decide di mettersi alla sua sequela, quel giorno muore l'uomo vecchio e nasce quello nuovo. E' una morte indolore perché istantaneamente seguita dalla sua risurrezione e dal suo ingresso nella vita eterna. Io sono morto nel marzo del 94 senza che nessuno se ne sia accorto...il mio spirito è volato in cielo lasciando sulla terra il corpo. E vivrei pure contento se in questa torrida estate della consapevolezza non fossi costretto a confinare la mia anima dentro un cappotto felpato tremendamente stretto.

770
"nessuno può venire a me se il Padre mio non lo attira" (Gv 6,44)
Questa sentenza di Gesù sembra consegnarci un Dio padrone di tutto che si arroga persino il diritto di manipolare le nostre volontà chiamando chi gli pare e piace...per quanto noi possiamo predicare bene non abbiamo il potere di avvicinare nessuno alla fede senza il suo benestare. Però possediamo un'arma che ci permette di metterlo alle nostre dipendenze e farlo lavorare 24 ore al giorno domenica compresa, la preghiera...con la quale costringerlo ad attirare a Sé chi ci pare e piace. La sola motivazione di pregare da parte del cristiano dovrebbe essere proprio questa, pregare affinché Dio attiri chiunque così di poter smettere di pregare per tappare i buchi di quanti vivono lontani da Lui...per la salute di Tizio, per un lavoro per Caio, per una moglie per Sempronio. Chi incontra Dio diventa autosufficiente ed a parte pane, acqua e speranza non ha bisogno di niente.

771
"Io sono la via la verità e la vita" (Gv 14,6)
Questa affermazione di Gesù si pone quale muro invalicabile nella coscienza di ogni essere umano che rivendica il sacrosanto diritto all'autodeterminazione, che non s'accontenta di essere una pecora ma ambisce a diventare un leone. E' una dichiarazione che castra le sue legittime aspirazioni togliendogli il gusto del vivere, il brivido dell'avventura, il piacere della scoperta...la vita offre mille strade che conducono ad altrettanti paradisi e gli si chiede di rinnegarne 999 che promettono fuochi e fiamme. Questa sentenza produce un irrigidimento nei confronti di chi l'ha pronunciata che si consolida nel tempo e fa guardare Dio sempre più di traverso. Se questo è vero, è anche vero il suo rovescio...l'opportunità offerta ai poveri di talenti di percorrere un cammino al riparo di ogni rischio.

772
Ogni cittadino esemplare dovrebbe auto nominarsi..."consulente del Comune che eroga servizi gratuitamente" e mettere sotto l'occhio del suo spirito critico ogni anomalia che rileva. Se tutti ci assumessimo questa responsabilità e cominciassimo a segnalare, non per denigrare chi governa ma per migliorarne le prestazioni, i municipi non avrebbero il tempo di incancrenire. Oggi da consulente del Comune di Porto Recanati vorrei denunciare la madre di tutte le anomalie, la prospettiva con la quale il potere guarda la città: una vetrina da abbellire al fine di attirare i turisti per fare lauti guadagni. Invece è un'officina dove lavorano i proprietari dell'impresa, proprietari che se non rientrano nelle grazie di chi comanda, vengono osteggiati nello svolgimento delle loro mansioni. Il che significa che una Giunta non si giudica dagli addobbi di Natale o dai fuochi artificiali che servono solo a gettare fumo negli occhi...ma dalla capacità di non generare figli e figliastri!

773
"Ecco verranno giorni, dice il Signore Dio, in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane né sete di acqua ma d'ascoltare la parola del Signore. Allora andranno errando da un mare all'altro e vagheranno da settentrione a oriente per cercare la parola del Signore ma non la troveranno" (Am 8,11-12)
Questa profezia riguarda il nostro tempo nel quale le dinamiche di accostamento alla fede sono state stravolte. Oggi per trovare la fede sembra sia diventato indispensabile andare in qualche santuario dove appare la madonna, od opera qualche santo...ed allora vediamo processioni di fedeli recarsi a Medjugorie, Fatima, Lourdes, san Giovanni Rotondo e mille altri angoli del mondo. Sembra indispensabile andare a toccare con mano il prodigio per riuscire a credere che sia tutto vero. Invece il profeta Amos sconfessa questa pratica, dice che in quei luoghi non si trova la Parola del Signore, ma la sua contraffazione che conduce a rendere il culto agli idoli. Entrando nello specifico significa che pur essendovi proclamata la verità nella sua versione integrale, attraverso sottilissime manipolazioni operate dai nuovi contributi delle singole manifestazioni soprannaturali...viene orientata verso l'inganno. La Parola del Signore si trova dove è sempre stata...nella Bibbia, da consultare nell'intimità della propria casa, nel santuario del proprio cuore, alla luce di quello Spirito Santo che per chi giudica con rettitudine non è mai spenta.

774
"E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore"
Se Salvatore Quasimodo vedesse con quanta leggerezza sono stati ignorati i suoi versi si rivolterebbe nella tomba, mai la nostra patria era stata calpestata in maniera tanto brutale dagli stranieri, quanto viene fatto oggi dall'inconsistenza degli italiani! Il piede straniero sopra il cuore allora non faceva così male come ora, quando sentiamo il quotidiano resoconto di cronaca nera. Omicidi, stupri, rapine contro persone inermi compiuti con una ferocia ingiustificabile da stranieri che dovrebbero stare in altri continenti. Ma quello che è peggio...omicidi, stupri, rapine contro italiani inermi permessi da chi ha tradito il mandato di difenderli.

775
"Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli" (Mt 27,25)
Non sono un esperto di antisemitismo tuttavia vorrei far notare che la sua genesi potrebbe essere biblica in quanto legata alla maledizione che il popolo ebreo si è tirato addosso il giorno che ha condannato a morte Gesù Cristo. Se così fosse seppure facessimo ogni minuto memoria dell'Olocausto per cercare d'innescare un'inversione di tendenza sarebbe quanto mai vano e temo non si potrà uscire dallo stallo fino a quando non lo riconosceranno come Messia. Se lo avessero accolto avrebbero imparato quella legge dell'amore che ci rende tutti uguali di fronte al dolore, permettendo agli Olocausti degli altri popoli di avere la stessa visibilità del loro...senza pretendere il monopolio sulla disperazione. Nel frattempo sarebbe onesto che nella giornata della memoria ciascuno fosse lasciato libero di fermare il proprio sgomento sulla tragedia che il suo cuore soffre...riesumando in tal modo un rispetto capace di concedere la facoltà di piangere chi si vuole, quando si vuole, nell'intimità della propria realtà.

776
Servirebbe uno storico della sfera affettiva per sapere se c'è qualche parentela fra i sentimenti che circolavano in Germania contro gli ebrei prima della guerra e quelli che circolano oggi in Italia contro i nostri politici prima delle elezioni. Per scoprire se l'odio degli italiani, qualora si verificassero le circostanze favorevoli, sarebbe capace d'innescare un olocausto squisitamente nazionale? Fra ebrei e politici in fondo non ci sono grandi differenze...entrambi adorano il Dio denaro, entrambi usano la forza dell'inganno, entrambi succhiano sangue al prossimo.

777
Qualche mese fa avevo segnalato l'attenzione che il nostro sindaco aveva concesso ad un'anziana vedova che chiedeva fosse apportata una variazione ai parcheggi della sua via. Avevo rilevato con stupore che quell'appello non era caduto nel vuoto ed il sindaco aveva mandato dei tecnici a valutare la fattibilità della richiesta. Ora posso testimoniare con grande piacere che quanto chiesto da quella vedova è stato realizzato e fare un grande elogio a Roberto Mozzicafreddo che in questa occasione, non solo è andato controcorrente...ma ha scritto una pagina di Vangelo.

778
Per liberarsi dei politici incollati da decenni alle poltrone dei nostri municipi mi è venuta un'idea in controtendenza che potrà sembrare assurda, ma di sicura efficacia. Un'idea che si adatta alla perfezione per certi elementi che sono diventati talmente ingombranti da risultare impossibile smaltirli secondo i consueti canoni. Invece di osteggiarli facendo campagne elettorali denigratorie che si rivelano controproducenti e li incoronano sempre vincitori, incoraggiarli a candidarsi alle politiche inducendoli a credere che per un piccolo paese i loro talenti sono sprecati...e votarli in massa! Una volta approdati a Roma per timore che possano tornare indietro solleticare l'ambizione d'arrivare in cima alla torre di Babele...e con un plebiscito di consensi eleggerli all'Europarlamento. Una volta a Bruxelles tirare un sospiro di sollievo, da lì a quel Paese il passo è breve!

779
"Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto" (Lc 12,2)
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un blog "ricordare.wordpress"...che afferma cose inimmaginabili, l'effetto è stato talmente traumatico da farmi prendere questa rivelazione come anticipo concesso di quello che verrà svelato il giorno del giudizio. E' una revisione storica di avvenimenti epocali che tutti abbiamo impressi nell'immaginario collettivo secondo consolidate traiettorie, ebbene queste traiettorie vengono dissolte da inequivocabili testimonianze...lasciandoci ammutoliti! Al cospetto delle macroscopiche menzogne e sottilissime manipolazione perpetrate dal potere l'immagine dell'uomo ne esce sfigurata ed il corso della storia brutalmente deviato. Non aggiungo altro per lasciare a chiunque ha sete di verità l'orrore di scoprire cosa si nasconde sotto il tappeto dell'apparenza. Per i non credenti è un'ottima occasione per ricevere lo slancio verso la conquista della fede, per i credenti l'ennesima prova per convincersi che è troppo tardi per salvare il mondo e quindi sperare nel ritorno del Signore.

780
Negli ultimi decenni il disagio giovanile è cresciuto di pari passo alla dissoluzione delle famiglie nelle quali il ruolo del padre è stato decapitato dalle aspirazioni femministe che hanno minato gli equilibri delle dinamiche affettive lasciando che questi "piccoli regni" fossero governati da gerarchie completamente stravolte. Ci sono stati veri e propri colpi di stato che hanno scalzato il re dal trono per mandare al potere uno spirito solidale con le più immediate esigenze d'un egoismo teso a raccattare il peggio del modernismo al fine di alimentare il culto dell'immagine. Lo stupro che hanno subito i figli nel percepire il tradimento della morale è stato tale da generare un disprezzo incontenibile nei riguardi dei propri genitori ritenuti incapaci di far rispettare il loro ruolo e contro loro stessi per non reputarsi audaci fino al punto di strapparsi via di dosso quel cancro di sudditanza. L'esasperata conflittualità che tormenta ogni reduce da queste esperienze necessita di trovare una valvola di sfogo e da qui nasce l'esigenza di cavalcare tutte le crociate in cui ci sia qualcuno da salvare illudendosi di poter ancora salvare sé stessi...e perseguitare tutto ciò che concorre a ristabilire nella società quell'ordine che in famiglia è stato profanato. Per ripristinare l'armonia con il caos che si ha dentro.

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Ogni volta che si scava la propria debolezza per scoprire la propria miseria e poi ci si lascia scavare fino a che viene alla luce la nostra cattiveria...mi chiedo se Dio di fronte a quell'abominio resti profondamente deluso per quello che siamo, oppure immensamente ammirato per il coraggio che abbiamo avuto nel voler denunciare l'angolo più oscuro del nostro cuore.

782
Uno dei sintomi principali del tracollo morale del nostro tempo è la perdita di forza che ha subito l'atto della denuncia. Quando si svelano gli atteggiamenti criminosi che cercano di frenare il cammino della verità l'effetto indignazione che si sperava di ottenere risulta pressoché nullo ed il banco degli imputati resta vuoto. Se ad un primo esame potrebbe sembrare che la causa sia da addebitarsi all'enorme mole di sentenze che la nostra coscienza è chiamata ad emettere vivendo in un contesto ad alta conflittualità e dunque portata a giudicare con minor rigore...si deve tuttavia convenire che è stato il peso specifico del dolo a subire una drastica riduzione a causa del moltiplicarsi dei figli delle tenebre e del sentimento di solidarietà che suscita la più infausta delle fratellanze.

783
"La poesia è una truffa e il poeta uno sciacallo quando s'avventa sulle rovine d'una tragedia e per la sua gloria ne trafuga il pianto"
La canzone vincitrice del festival di Sanremo..."Non mi avete fatto niente" era stata accusata di plagio e giustamente scagionata per non aver commesso il fatto, ma a mio avviso è stato operato un plagio ben più grave dal punto di vista morale, un plagio non rilevato da anima viva: il plagio del dolore. Cavalcando lo sfogo dell'uomo che ha perduto la moglie negli attentati di Parigi i cantanti hanno profanato la sacralità d'una tragedia la cui evoluzione nel tempo può essere a stento percepita da noi spettatori. Non avevano il diritto di estrapolare un frammento di quella lettera per partecipare ad un concorso, non avevano il diritto di sfigurare lo spirito di un sentimento in veemente fibrillazione e non avevano il diritto di festeggiare sulla pelle di chi indossa il lutto.

784
Nel campo della musica essere dotati dell'orecchio assoluto significa avere la capacità di identificare perfettamente una nota senza nessun riferimento sonoro, un talento riservato a pochissimi e con cui credo si nasca. Questo orecchio assoluto si può esercitare anche nel campo della moralità acquisendo la capacità di percepire le note stonate che rivelano comportamenti ingannatori. Per mostrare quanto la maggioranza degli italiani ne siano sprovvisti basti pensare che quando parlano certi politici che ne hanno combinate di tutti i colori riescano ad essere ancora convincenti. Ma in questo caso non è tanto una questione di mancanza di orecchi assoluti, quanto di presenza di cervelli intronati.

785
In questi ultimi tempi si va sempre più concretizzando da parte di alcune forze politiche di primo piano il progetto di erogare ai cittadini un reddito di cittadinanza. Nulla di più condivisibile ed in apparenza evangelico, ma se guardiamo il problema dall'ottica spirituale ne leggiamo l'insidia che va a minare i fondamenti del cristianesimo. Attraverso questa operazione la vita viene sgravata del suo contenuto più produttivo, quella fatica che è sempre stata il sale della ricerca interiore. L'uomo viene saziato nelle sue necessità materiali, gli viene alleggerita la croce e concesso gratuitamente uno spicchio di paradiso in questa terra che ne mutila l'esigenza dello slancio verso il cielo.

786
La pace non può essere posta quale valore assoluto da perseguire, ma come conseguenza della conquista di un valore superiore...l'ordine. Questo per evitare di farne quel bene supremo, il cui status per avere ragione d'essere, esigerebbe di stendere un tappeto di omertà sopra tutto l'irrisolto del vivere. Il nemico della pace non è la guerra come si potrebbe pensare, la guerra ne è l'opposto che ci permette di sentirne violentemente l'esigenza. Il vero nemico della pace è quel clone creato a sua immagine e somiglianza, ma al tatto di tutt'altra sostanza...il pacifismo!

787
Il pastore evangelico Geremia Steepek evidentemente ama il teatro ed in particolare il ruolo di protagonista tanto da aver inscenato una commedia di pessimo gusto. Fingendosi mendicante si è messo ad elemosinare all'ingresso di una chiesa ed alla fine del culto si è presentato sull'altare svelando la sua vera identità. Fra lo stupore generale ha puntato il dito contro i fedeli condannandoli all'inferno con le parole che Gesù userà il giorno del giudizio contro coloro che hanno ignorato i poveri. Mi chiedo come mai siano stati tutti piuttosto gelidi nell'accoglienza di quel disgraziato, in fondo per mettersi la coscienza a posto sarebbe bastato dirgli buongiorno e dargli una monetina...invece quasi nessuno l'ha fatto! Forse hanno percepito che era un povero sopra le righe, hanno sentito puzza di bruciato, troppo eccessiva la sua trasandatezza per essere vera, troppo violentemente sbattuta in faccia quella povertà che assomigliava ad una diavoleria. Una povertà priva di dignità ed al limite della provocazione, una povertà figlia di quella dell'uomo buttato fuori dalla sala del banchetto, una povertà che ha assunto le vesti della miseria interiore più nera per non aver avuto coscienza d'essersi messa al posto di Dio.

788
"Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto" (1Cor 15,8)
Credo di poter fare mia questa affermazione di san Paolo, non tanto per aver avuto il privilegio di vedere Gesù in visione, quanto per l'aborto. L'apostolo si considerava tale per aver perseguitato i cristiani, io invece familiari, parenti ed amici...per non essere pervenuto in molte circostanze nelle quali avrei dovuto essere presente. Purtroppo forze oscure più forti di me mi hanno portato a rinunciare ad abbondanti porzioni di vita e defraudare persone che avevano il diritto di usufruirne. A volte mi capita di incontrarle e non solo mi stupisco che ancora mi salutino, ma che lo facciano con calore come se fossero state da me beneficiate.

789
Qualche anno fa mi è capitato di accompagnare una ragazza che stava attraversando un momento molto difficile. Cercai di farla accostare alla fede, cominciò a pregare ed a poco a poco con grandissima fatica riuscì ad uscire dal tunnel. Ricordo che per sviluppare la sua sensibilità spirituale gli diedi da leggere..."Le confessioni" di sant'Agostino. Ogni tanto le chiedevo se avesse cominciato a leggerlo, ma ogni volta sconsolata scuoteva la testa così dopo un anno visto che non si decideva...me lo feci restituire. La fiamma della fede che in quei giorni di estrema necessità si era accesa, non appena cominciata a stare meglio aveva lasciato che si spegnesse ed era tornata alle vecchie amicizie, alle vecchie abitudini. Nella mancanza di volontà di leggere quel libro ci ho letto il rifiuto di Dio, amava troppo la vecchia vita e per paura di essere conquistata dalla nuova non aveva osato neppure aprirlo. Se questa ragazza finirà all'inferno dovremo forse pensare che Dio l'ha respinta? Come vediamo è l'esatto contrario.

790
Stamattina una signora mi ha giustamente accusato di predicare bene e razzolare male ed allora ho cercato di capire le dinamiche spirituali che si vengono a creare affinché sia possibile superare questa apparente contraddizione. La risposta mi gironzolava da tempo per la testa e questa occasione ha fatto in modo che venisse pienamente alla luce. Io credo che la risposta ci venga dal diverso atteggiamento con cui si pone il diavolo nei confronti di chi deve catturare e di chi ha già catturato. I primi li assedia di tentazioni per farli cadere nel peccato affinché si ritengano indegni e rinuncino alla sequela di Gesù, i secondi invece non li tenta che debolmente così da farli credere virtuosi e destinati all'elezione. Il diavolo usa due pesi e due misure per cercare di raggiungere i suoi scopi ed è proprio sulla base di questa verità che si impone l'imperativo di non giudicare. Ma giunti a questo punto occorre andare oltre e fare un distinguo capitale: ai suoi discepoli è permesso giudicare perché lo fanno sulla base dell'esperienza della propria debolezza e non si azzardano a condannare, agli altri invece è proibito perché lo farebbero dal pulpito della loro cecità spirituale.

791
"se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 18,3)
Tempi durissimi per i discepoli di Gesù, l'aria di questo mondo è diventata talmente irrespirabile e gli agguati alla nostra sensibilità talmente brutali da farmi balenare una possibile soluzione prendendo alla lettera il passo sopra citato del vangelo. Una soluzione che mette in fuorigioco anche l'estrema soluzione del suicidio...un piccolo paradiso nel quale rifugiarsi. Così stamattina sono andato a riesumare i pupazzetti di quando i miei figli erano bambini, li ho messi sopra il tavolo e mi sono rituffato in quel mondo incantato che ricordo molto bene per averlo vissuto con grande piacere. Mi sono imposto di avere sette anni e per essere più convincente ho cominciato a parlare in falsetto con la voce da bambino. Poi siccome sono uno che fa le cose per bene ho anche riorganizzato la gerarchia affettiva...mia madre è diventata mia nonna, mia moglie mia mamma, il mio figlio maggiore il mio babbo e quello minore mio zio. Immergersi in questa fiaba anche solo un'ora al giorno rigenera profondamente lo spirito e dona nuovo slancio. Per ultimo, avendo sette anni, mi è parso giusto farmi chiamare, non più david...ma davidino. Se qualcuno volesse regredire e venire a giocare con me, dopo le cinque non appena finiti i compiti, è il benvenuto. Quando poi torniamo alla realtà, per l'amor di Dio, ricordiamoci di disinnescare il falsetto per evitare che si creino imbarazzanti equivoci.

792
"e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo" (2Ts 1,7-8)
Questo brano chiarisce in maniera inequivocabile il fine di ogni cammino di fede: conoscere Dio ed obbedire al vangelo. Oggi invece molti si considerano cristiani pur non conoscendolo affatto, né tantomeno cosa voglia da noi...si stilano un decalogo secondo le coordinate che suggerisce il più bieco moralismo del momento e si mettono la coscienza a posto. Con quattromila anni di pedagogia divina da studiare la nostra cristianità riesce a sfornare laureati in Teologia senza aver letto un rigo. Gente che va a messa, recita le preghiere, lo ringrazia per quanto di buono e di bello ha donato loro...ma si guarda bene dall'approfondire la conoscenza della sua volontà per timore di perdere la libertà di obbedire all'immagine che si è fatta di lui. Per conoscere Dio è indispensabile leggere la Bibbia, innamorarsi delle vite dei santi, fraternizzare con quei pochissimi che hanno intimità con lui perché una fede all'acqua di rose consegna il diavolo per Padre.

793
"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!" (Lc 12,49)
C'è un enorme travaglio nel cuore di ogni cristiano, un tragico conflitto che non avrebbe ragione d'essere se avessimo coscienza di come stanno le cose. Dio attraverso il peccato e la manifestazione della nostra miseria fa di tutto per spogliarci dell'illusione di poter essere diversi da quelli che siamo, fa di tutto per mostrarci di quale pasta siamo fatti. Al contrario noi facciamo di tutto per non credere a quello che è, facciamo di tutto per coprire le nostre vergogne fino ad ingannarci ed ingannarlo quando ci presentiamo davanti a lui con la migliore immagine di noi. Per porre fine a questa lotta assurda dove un contendente combatte perché sia palese la verità e l'altro perché prevalga la menzogna, a questo braccio di ferro che a noi toglie le forze e a Dio la pazienza...dobbiamo arrenderci e confessare di non avere più consistenza della cenere. Solo allora cominceremo ad ardere.

794
I giorni che precedono le elezioni sono costellati di momenti di gloria per un certo tipo di persone tutte d'un pezzo, quelle che si vantano d'aver sempre votato per lo stesso partito...destra, sinistra, o centro, che siano. Sbandierano il loro vessillo ai quattro venti come se fosse riconducibile alla fedeltà nella fede, oppure nel matrimonio...e ad ogni tornata elettorale si appuntano una medaglia d'oro sul petto. Quando provi a farle ragionare dicendo che i principi di quel partito sono evaporati, che i tempi sono cambiati, che i leader di oggi non sono che mostruose copie di quelli di ieri...ti accorgi dell'impotenza delle solide ragioni di fronte all'egemonia dei lati e delle direzioni.

795
Mi piacerebbe sapere a quali coscienze si devono addebitare le decine di migliaia di morti causati dai tentativi andati a male di traversare il Mediterraneo...forse al fato? Mi è venuto questo pensiero non appena ho sentito una signora in televisione vantarsi per aver noi italiani salvato tante vite andando a prenderli in alto mare e addirittura davanti alle coste libiche. Ma a nessuno viene il sospetto che un atteggiamento di legittima chiusura ed immediato rimpatrio ai non autorizzati ad immigrare fin dal primo barcone avrebbe fatto desistere dal provarci ancora...ed oggi quei disgraziati sarebbero ancora in vita! Punto l'indice contro tutti i politici italiani dell'arco costituzionale, contro Papa Francesco e l'aberrante strumentalizzazione del vangelo che ha fatto la chiesa per alimentare la mercificazione degli esseri umani. Vermi del terzo millennio non appena chiusi gli occhi dovrete rispondere del sangue di quegli innocenti, parassiti della fine del mondo invece di pensare ai salvati, vi consiglio di cominciare a contare quanti ne avete ammazzati!

796
Ha fatto non poco scalpore l'iniziativa di Casapound di voler presentare una denuncia alla Procura di Roma per chiedere, in ottemperanza della legge Scelba, lo scioglimento del Partito Democratico e delle altre forze politiche che invocano la dissoluzione della Repubblica italiana nei cosiddetti Stati Uniti d’Europa...denuncia contro tutti coloro che stanno lavorando alla cessione di sovranità dell’Italia, ponendosi così contro la Costituzione. Cedere la sovranità monetaria è stato il colpo mortale che ha cominciato a far sanguinare la nostra identità nazionale. Paradossalmente l'arma brandita per decenni contro i fascisti si rivolta contro tutti i partiti dell'area costituzionale e credo generi non poco imbarazzo, ma siccome la democrazia permette di tradire con la sola buona ragione della maggioranza...così sia! Mi sembra che ci siano più che fondati motivi per cavalcare questa crociata ed invito chi non sopporta la schiavitù ad approfondire l'argomento perché potrebbe essere la chiave giusta per uscire finalmente dalla prigione di un oscurantismo della ragione. Ma io volevo mettere in evidenza l'effetto domino delle cessioni di sovranità che ogni singola coscienza per giungere a questo ha dovuto concedere...fino ad arrivare a non gestire più sé stesso e perfino a non esserlo. Per essere arrivato a cedere la sovranità nazionale ha dovuto cedere la sovranità monetaria dall'Italia all'Europa, la sovranità spirituale da Dio al demonio, la sovranità familiare dall'uomo alla donna, la sovranità individuale dall'io al nulla.

797
"Signore, salvami!" (Mt 14,30)
Questa io credo sia la preghiera più breve che sia mai stata concepita, quella innalzata da Pietro mentre stava affondando nel tentativo di andare incontro a Gesù sulle acque. Solo due parole eppure di immediata ed immensa efficacia. Una preghiera uscita dal profondo del cuore in un momento di grande pericolo, non studiata a tavolino ed abbellita da virtuosismi letterari come molte...una preghiera ardente ed essenziale proprio come il Padre nostro. Una preghiera che ci svela la condizione imprescindibile per essere salvati: sentirsi perduti!

798
"va e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,11)
L'atteggiamento che Gesù tiene nei confronti della peccatrice colta in flagrante adulterio si scontra con il pensiero dominante del nostro tempo che tende a criminalizzare chi macchia la propria anima. Troppo spesso capita d'imbattersi in moralisti che puntano il dito e raramente in gente di buon senso che invita a non scoraggiarsi ed avere fede che tutti i peccati saranno perdonati come sta scritto. La trappola che il demonio usa è sempre la stessa...indurre chi ha la trave nell'occhio a condannare chi ha la pagliuzza. Gesù non fa la ramanzina alla donna, non minaccia l'inferno per indurla a cambiare condotta perché conosce l'umana debolezza e sa che non è facile liberarsi dalle proprie inclinazioni. Con quelle parole le ridisegna il confine fra il bene ed il male perché sia chiaro che ha sbagliato, le ribadisce che se ne ha coscienza Dio non la condanna e a nessun uomo è lecito giudicarla.

799
Ci sono segni estremamente indicativi che denunciano il degrado morale nel quale siamo precipitati, uno di questi è la tolleranza con la quale si giudicano certi episodi di assoluta gravità. Mi riferisco a quelle persone che truffano lo Stato, derubano gli italiani e sbeffeggiano i disoccupati...i furbetti del cartellino. Aver scelto questa parola per definirli significa non aver compreso che non ci troviamo di fronte ad un semplice reato e neppure ad un peccato, ma peggio...ad uno scandalo! Il carabiniere che ha ucciso le sue figlie sarà giudicato con minore severità perché macerato da scompensi affettivi e straziato da tormenti passionali, al contrario dei furbetti...figli della più gratuita e corrotta delle depravazioni. Questi signori sono il male assoluto nella sua confezione più pura. Ma c'è uno scandalo peggiore, uno scandalo di cui si macchiano la maggioranza degli italiani che testimonia la deriva in cui è finita la spiritualità cristiana: non odiare a morte questi infami!

800
"Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua" (Ap 7,9)
In seguito all'omicidio di un cittadino del Senegal a Firenze da parte di uno squilibrato italiano la comunità senegalese ha reagito in maniera violenta per le vie del centro storico distruggendo tutto quello che trovava sul suo cammino. Tanto di cappello a questa gente che non ha rinnegato la propria identità, che ci ha dato una sonora lezione di nazionalismo esaltando l'orgogliosa appartenenza alla propria razza e la capacità di indignarsi fino alla ribellione. Costoro sono degni di rappresentare la moltitudine immensa di cui parla l'Apocalisse per non essersi dissolti nell'oceano del mondialismo. Quando un italiano viene ucciso da qualche straniero neppure ci sogniamo di andare per le strade a protestare, da bravi cittadini di un mondo in cui è stato abolito il peccato e sdoganato il reato, percepiamo l'assassino più fraternamente dell'assassinato.

801
Sempre più spesso capita che chi si vuole suicidare prima pensi bene di ammazzare qualche estraneo in maniera da non uscire in punta di piedi da questo mondo. Per restare al passo con i tempi anche di fronte alla morte si sente la necessità di dare spettacolo...e che sia più pirotecnico possibile! Quando sono i neri ad essere presi come bersagli io temo che a naufragare sia la percezione che gli assassini hanno di questa martoriata etnia. Non pensano che dietro a quelle persone ci siano madri e padri, mogli e figli, sentimenti, problemi più grandi dei nostri. Io sono convinto che le loro coscienze per acconsentire a tali spietate esecuzioni debbano essere degenerate fino a percepire le vittime, non come minacce da eliminare...ma sagome da colpire.

802
Ci sono due episodi nella vita di re Davide attraverso i quali si può comprendere l'abissale distanza nel vedere le cose fra noi e Dio. Prendiamo in esame due sue celebri cadute: l'omicidio di Uria ed il censimento di Israele e Giuda. All'apparenza il primo sembra essere infinitamente più grave del secondo che invece più che un peccato sembra un innocuo capriccio...ma basta guardare le conseguenze che hanno generato per scoprire che Dio usa altri parametri per giudicare. L'omicidio pretese la morte del figlio che aveva avuto con Betsabea, il censimento invece esigette la morte di settantamila persone trucidate dal flagello della peste. L'omicidio fu valutato come un peccato contro l'uomo, il censimento un peccato contro Dio! L'omicidio fu una debolezza della carne, il censimento un atto d'arroganza del suo spirito. Davide compiacendosi del potere raggiunto si era insuperbito fino al punto di considerarsi Dio del suo regno, del suo tempo e di sé stesso.

803
"la tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre" (Sam 2,24-17)
Dio per mostrare a Davide quanto fosse miserabile, dopo la caduta del censimento fece scegliere fra tre flagelli quale preferisse come punizione..."tre anni di carestia, tre mesi di fuga davanti al nemico, oppure tre giorni di peste". Il re che nell'occasione dimostrò grande affinità con noi italiani, naturalmente scelse quello che in maniera minore lo toccava e che nel più breve tempo possibile si fosse consumato...fino a quando non prese coscienza che era stato lui la causa di quel castigo e mosso a compassione per la morte di tanti innocenti rientrò in sé stesso e chiese di pagare di persona. Ecco che ancora una volta l'iter del peccato aveva compiuto il suo percorso e dopo che le conseguenze erano ricadute su chi non aveva fatto niente aveva condotto alla piena consapevolezza della propria responsabilità. Come spesso avviene la pedagogia divina per insegnare necessita di far sperimentare.

804
"Ora tutti dovranno venire a parlare con noi"
Ogni volta che ci si ritrova davanti agli esiti elettorali si deve prendere coscienza di quanto venga smascherata la cattiva fede dei politici. Si nota dall'esultanza con cui si abbracciano e dalle parole che sfuggono. In una coscienza onesta e volta al bene dovrebbe emergere il timore di non riuscire a fare quanto gli elettori si aspettano, la responsabilità di cui si viene investiti dovrebbe quanto meno far corrugare le fronti. Invece festeggiano la conquista delle poltrone e la ghiotta opportunità di approfittare...pensando di non essere scoperti da chi ha la vista spirituale. Io credo che sia il caso di cantare vittoria, non quando si viene eletti, ma alla fine del mandato quando si tirano le somme ed è palese il risultato. E' come se una squadra di calcio festeggiasse prima del fischio d'inizio convinta d'aver già vinto la partita. Quest'anno ha vinto il Movimento 5 Stelle, una forza giovane da cui non mi sarei mai aspettato che trapelassero ruggiti di superbia, certamente meno volgari ed appariscenti di quelli a cui ci ha abituato il governatore della Campania De Luca...ma sicuramente dell'identica matrice a testimonianza che i politici sono tutti della stessa pasta.

805
Ieri sera ho avuto la fortuna di vedere un film bellissimo..."American sniper" nel quale si celebravano le gesta di un soldato nella guerra in Iraq. Il protagonista era un cecchino che pare abbia ucciso circa 250 persone grazie alla sua mira infallibile e chissà quante ne avrà salvate! Lo chiamavano "Leggenda" ed era considerato un Dio sulla terra. Il destino ha voluto un epilogo che più crudele e beffardo non si potesse immaginare...rientrato a casa e superate le difficoltà di reinserimento nella vita civile fu ucciso da un suo compagno d'armi con cui era andato ad esercitarsi a sparare. Il finale lascia sbigottiti e mentre sfilavano le immagini originali del suo funerale fra due ali di folla confuse e prostrate in un'atmosfera surreale ho pensato che Dio abbia voluto impartirci una lezione da non dimenticare. E' abominio fare di chi uccide un mito!

806
Durante la campagna elettorale il complottismo ha defraudato gli italiani della consultazione di un testo che oserei definire sacro per il nostro tempo..."La verità sul piano Kalergi" di Matteo Simonetti, un testo che avrebbe smascherato le oscure trame del potere e dato alle elezioni una violenta sterzata. Uscito da poco tempo e finito nelle mani di parecchi politici è stato tuttavia ignorato, non solo da chi aveva tutti gli interessi per farlo, ma inspiegabilmente anche da chi ne avrebbe largamente giovato. Questo testo reca in sé la potenza distruttrice necessaria per dare inizio ad una rivoluzione democratica epocale, nonché il vigore per destare le singole coscienze dal sonno di una morte irreversibile. Fino ad oggi pensavo potesse beneficiarne soltanto il vecchio continente, invece abbiamo l'imperativo morale di rivelarlo soprattutto alle persone che vengono usate per forgiare con le loro lacrime ed il loro sangue il nuovo mondo...è giusto che anche loro sappiamo verso quale baratro li spinge il vento. Quindi auspico che venga diffuso non solo in tutta Europa, ma in special modo nei paesi a forte vocazione migratoria.

807
Come san Francesco predicava agli uccelli e sant'Antonio ai pesci, a me qualche mese fa, pur non essendo ancora santo...è toccato profetare a un topo. Mentre camminavo in campagna stavano facendo dei lavori nel campo a ridosso della strada e una macchina infernale faceva un rumore talmente assordante da sembrare una scossa di terremoto fortissima e ininterrotta. All'improvviso è uscito da un buco nel fosso che costeggia la strada un piccolo topo cogli occhi spiritati gridando con lo sguardo...ma che cazzo è la fine del mondo? Io nella mia veste di profeta con un laconico cenno della testa non ho potuto che confermare la prossima fine della festa.

808
Con l'avvento dell'individualismo si è arrivati a focalizzare ogni singola particella dell'universo e deputare un giorno dell'anno alla loro esaltazione. Così scorrendo il calendario ci si accorge che i giorni in cui si festeggia qualcuno o qualcosa con il passare del tempo sono diventati molto più numerosi dei giorni anonimi...che ormai si contano sul palmo di una mano. Per difenderci dalla sindrome da stress ante e post celebratica propongo che sia istituita e difesa ad oltranza un'ora di un giorno feriale dell'anno deputato a festeggiare il sacrosanto diritto di non festeggiare un cazzo.

809
Durante il cammino della nostra fede ogni tanto si cade nella tentazione di voltarsi indietro per valutare se si possa essere finiti fuori strada a causa di qualche inganno o qualche errore. Così si fa l'inventario dei segni che ci hanno spinto verso certe direzioni, delle letture che ci hanno guidato, delle persone che ci hanno influenzato, delle ispirazioni che abbiamo seguito. Rimbalzati dapprima fra il bene ed il male si finisce per prendere in esame anche il nulla ed il caso, nell'impresa di far combaciare il mosaico...ma non ci riusciamo. I sogni che abbiamo fatto erano da Dio o dal demonio oppure autoindotti, così pure le visioni per quanto sembri impossibile mettere in atto eventi soprannaturali con il solo ausilio delle nostre potenze umane, le locuzioni interiori che ci hanno parlato nel cuore, le rivelazioni intellettive che hanno gettato luce sui misteri. Stavolta sono voluto andare fino in fondo per fugare il dubbio che tutto sia illusione ed ho trovato l'inattaccabile responso. L'interiore conflitto che lacera le mie giornate non mi dà la prova che Dio esiste insieme a tutto il resto...ma mi comunica la certezza che qualcuno mi vuole morto!

810
Durante la mia vita sono stato assediato da tutti i generi di tentazioni, ma quella che mi ha colto in questi giorni è davvero singolare. Mi si è insinuata a poco a poco dopo aver ascoltato le omelie di molti funerali nei quali i celebranti si pongono sulle stesso piano dei fedeli...e chiedono a Dio quelle risposte che sarebbero tenuti a dare. Sempre più spesso vescovi e sacerdoti palesano un tale smarrimento di fronte alle tematiche spirituali da far pensare che sia questo il segno più clamoroso dell'imminenza della fine del mondo. Invece di consolare porgendo il cuore del vangelo fingono di piangere insieme a chi non ha più lacrime. Pur non essendo un teologo a furia di camminare ho conquistato vette da cui si riesce a scorgere qualche risposta elementare ed il demonio sapendo quanto mi piace sbalordire mi sussurra all'orecchio...fatti prete!

811
A volte con certe persone capita di avere approcci colmi di entusiasmo in virtù di una sintonia che s'insinua fino alle più intime fibre, è come se si scoprisse un nuovo continente che promette meraviglie e si ardesse dal desiderio di esplorarlo. Poi quasi sempre nel contatto successivo ci si riscopre estranei come se nulla fosse stato, rintanati nei propri gusci, impacciati nello strecciare le parole, irrequieti nella danza degli sguardi. E non si comprende se a congelare l'euforia di quell'idillio sia stato il terrore di venire rapiti brutalmente, o il timore d'essere respinti dolcemente.

812
Don Curzio Nitoglia nel suo libro..."Per padre il diavolo" fa una disamina tanto lucida quanto spietata della perversione ebraica, mettendone in luce gli aspetti più macabri al fine di giustificare la tremenda sentenza di Gesù che ne fa da titolo. Ma don Curzio, devotissimo alla madonna, al pari degli ebrei che hanno per padre il diavolo non ha coscienza di avere satana per madre? Ed al pari degli ebrei non ci crede quando qualcuno glielo fa notare.

813
Non c'è mistero più irrisolvibile per la logica umana di quello della predestinazione, mistero nel quale sembra completamente annientata la libertà dell'uomo. Eppure se caliamo questo concetto con equilibrio nel punto esatto del dettato l'orizzonte si rischiara. Gesù attraverso la parabola del grano e della zizzania ci fa capire che si nasce predestinati: figli di Dio, oppure del diavolo. Il grano e la zizzania vengono seminati separatamente, il grano dal Figlio dell'uomo di giorno e la zizzania dal diavolo di notte. Partendo da questo presupposto è lecito parlare di predestinazione nel senso che si nasce con una identità ben definita...ma poi la vita non toglie a nessuno l'opportunità di capovolgere la situazione. Chi nasce zizzania ha la possibilità di diventare grano e chi nasce grano finire in zizzania. La Bibbia ci offre due esempi del miracolo della trasformazione del bene in male e del male in bene. Il primo è la sorte toccata agli invitati al banchetto di nozze, questi amici dello sposo predestinati alla vita eterna perdono la loro elezione a causa del loro amore per le cose di questo mondo. Il secondo è la storia di Giuda che seppure posseduto dal diavolo, dopo aver tradito e consegnato Gesù ai suoi crocifissori...si pente fino al punto di arrivare a togliersi la vita. Che i predestinati al banchetto di nozze siano all'inferno ce lo certifica Gesù..."nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena". Che Giuda possa essere in paradiso per adesso...lo pensa solo il sottoscritto!

814
Oggi voglio puntare il cannone contro chi punta l'indice! C'è un peccato contro lo Spirito Santo di cui si macchiano molti sacerdoti e pastori, un peccato imperdonabile, un peccato che conduce le anime alla disperazione per la salvezza. Chi predica la bugiarda novella della necessità di dover vincere il peccato a tutti i costi per essere graditi a Dio...altro non fa che scoraggiare e far ritenere indegni coloro che non riescono a dominarlo. Gesù non è venuto per i sani, ma per i malati ed io credo che ci liberi dalla tensione a peccare solo un istante prima della morte. Chi non pecca è perché satana non lo tenta per averlo già incatenato all'inferno con il peccato di presunzione di essere un santo. Smettete di lanciare ultimatum contro chi geme sotto l'umiliazione del peccato e se avete un briciolo di sapienza cominciate a preoccuparvi per la vostra salvezza.

815
Dopo tanta strada mi pare d'aver compreso che la salvezza sia una questione che riguarda solo ed esclusivamente la dimensione della fede. Il peccato, la carità, il perdono...altro non sono che mezzi atti a farci frenare, o accelerare il cammino. Dal momento in cui ci convertiamo siamo chiamati a credere che Dio si metta al volante delle nostre vite e meglio sarebbe per noi chiudere gli occhi ed attendere l'annuncio dell'arrivo...piuttosto che guardare fuori e temere il peggio di fronte ad ogni pericolo che ci si para davanti fino al punto di perdere la speranza d'arrivare a destinazione.

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"La migrazione interna dei giovani. grave problema! Pregate la Madonna perché i giovani trovino lavoro qui e non siano costretti ad andarsene"
L'antichissimo proverbio..."il diavolo fa le pentole ma non i coperchi" temo si possa applicare, un giorno si e un giorno no, a Papa Francesco che ieri in visita a Pietrelcina è caduto nell'ennesima clamorosa contraddizione confermando ancora una volta di essere acerrimo nemico della logica. Il Papa ha condannato la migrazione interna sud-nord pur beatificando tutti i giorni quella Terzo mondo-Europa...tanto cara alla massoneria. Io credo che nell'uomo di strada, nel cattolico fervente, nell'intellettuale intento a decifrare residui di coerenza nel suo pensiero, sia ormai maturata l'esclamazione liberatrice: Francè, ma vaffan...a te e chi ti sta a sentire!

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Quando giudichiamo...per avere la certezza di farlo in maniera equilibrata ed imparziale dobbiamo scoprire con quali occhi guardiamo e da quale postazione lo facciamo. Per questo occorre ripercorrere la genealogia della nostra formazione interiore verificando se lo stato sociale dal quale proveniamo sia per noi motivo di disagio fino al punto di esigere il riscatto ad ogni costo, se le mete verso cui tendiamo per raggiungere il successo possono spingerci a prendere posizioni preconcette, se il credo che professiamo ci ha rapiti con la forza della seduzione eludendo il consenso della ragione. Tutto questo per strappare alla radice l'eventualità d'aver fatto di noi stessi uno strumento di discernimento calibrato a misura delle nostre necessità.

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"E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16,18)
"La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Risurrezione" (CCC 677)
Mi inchino davanti all'onestà della Chiesa Cattolica quando riconosce d'essere destinata a morire e mette candidamente davanti agli occhi degli irriducibili la vanità di difendere la propria immortalità, se non fosse che genera una contraddizione non semplice da superare. Se per Chiesa intendiamo una specifico organismo temporale allora la sua morte altro non può essere che il tradimento dei principi che professa, se invece la consideriamo comunione dei cristiani di ogni confessione rimasti fedeli alla Parola...allora è un'altra cosa. Sappiamo che la Chiesa deve seguire il suo Signore, non solo nella sua morte, ma anche nella sua risurrezione...e questo spalanca uno scenario surreale. Si tratta di capire in quale realtà possa configurarsi questa risurrezione generata nelle coscienze dal prendere atto del compiersi delle ultime profezie. Io credo sia possibile rendere plausibile l'incompatibilità considerando che quando la Chiesa muore come istituzione, le vergini savie chiamate ad uscirne spiritualmente per andare incontro allo Sposo siano la sua risurrezione. Al pari di Gesù che dopo la risurrezione rimase per quaranta giorni sulla terra prima di salire al cielo, le vergini savie contro le quali le porte degli inferi non prevarranno, incarneranno la chiesa risorta e saranno il faro che illumina la fine del mondo.

819
A volte prima di addormentarmi cerco di mantenere più possibile la coscienza vigile per cercare di cogliere l'attimo in cui precipitiamo nell'oblio, per decifrare i volti dei momenti che scandiscono il trapasso dalla veglia al sonno...al fine di scoprire se siano benevoli oppure minacciosi. Questo per esorcizzare la paura di quando passeremo dalla vita al sonno della morte e convincermi che Dio abbia disposto che il più temuto dei mutamenti altro non sia che un addormentarsi altrettanto indolore ed incosciente.

820
"sono stato uno stagno di buio"
Questo verso folgorante di Ungaretti fotografa in maniera esemplare la condizione dell'uomo del nostro secolo. Quanti di noi ci crediamo oceani di talento, mari di sapienza, fiumi d'intelligenza, laghi di bellezza...ed invece siamo acque morte in cui fermenta marciume, specchi sporchi che non lasciano penetrare la luce, paludi incapaci di riflettere il cielo.

821
"Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita" (Ap 2,10)
Noi non siamo infedeli quando pecchiamo, non lo siamo neppure quando amiamo il peccato. Non siamo infedeli quando smettiamo di combatterlo e non lo siamo neppure quando ci abbandoniamo al degrado. Non è l'atteggiamento nei confronti del peccato a decretare la nostra condanna, ma la scelta di rinunciare all'opportunità della salvezza. L'amore può tirarci fuori persino dalla fogna più nauseabonda dell'infermo se solo per un attimo alziamo gli occhi al cielo. Diventiamo infedeli quando dimentichiamo Dio, quando ignoriamo la fatica dello Spirito Santo, quando rendiamo vano il sacrificio di Gesù Cristo.

822
"il Signore è la mia forza e il mio scudo" (Sal 28)
In questo versetto ci leggo lo spiegamento dell'apparato militare di cui usufruisce ogni figlio di Dio. Poche parole che mettono in luce i due atteggiamenti da adottare in caso di conflitti. Per..."mia forza" si intende la capacità di offendere, per..."mio scudo" quella di difendersi. Noi discepoli di Gesù non dobbiamo fare nulla...se c'è da attaccare ci pensa la forza del Signore, se c'è da proteggerci ci pensa il suo scudo. I nostri nemici sono avvisati!

823
"Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare" (Mc 5,43)
Ci sono alcune affermazioni e comportamenti di Gesù davvero difficili da interpretare, uno di questi è l'ordine intimato a Giairo e sua moglie di dare da mangiare alla loro figlia non appena risuscitata. Ho letto dei commenti nei quali per giustificare tale richiesta si ipotizza che fosse morta per anoressia, oppure che a causa del disinteresse di suo padre potesse essere caduta in depressione e dunque quel..."darle da mangiare" potesse essere inteso come sostentamento affettivo. Invece io mi rifarei ai miracoli in cui Gesù chiede la collaborazione del soggetto da guarire, chiede di aiutarlo avendo fede in lui. Può sembrare paradossale ma anche in questo caso Gesù potrebbe aver avuto bisogno di chiedere la collaborazione della dodicenne morta avvalendosi del contributo della sua energia ancora vitale. Forse è questa la risposta...il Signore per riportarla in vita sa di aver avuto la necessità di prosciugarla delle residue forze che restavano alla sua carne ed al suo sangue. E proprio per questo ordina di rifocillarla.

824
"O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: Perché mi hai fatto così? Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?" (Rom 9, 20-21)
Non condivido affatto queste parole di Paolo, le trovo indegne di prendere posto nella sacra scrittura. Non le ritengo parola di Dio, ma il ruggito di un profeta che un giorno in cui gli giravano le scatole si è fatto sedurre dalla propria onnipotenza. Chi ha creato la vita ha voluto anche incarnare la quintessenza dell'amore e non può non scandalizzarsi di fronte all'osceno paragone di mettere i vasi sullo stesso piano delle persone. I vasi, al contrario delle persone, quando s'incrinano non soffrono e quando si rompono non muoiono! Nessuno di noi ha chiesto di venire al mondo e quindi credo che abbiamo tutto il diritto di disputare con Dio e ricevere ampie spiegazioni. Paolo dovrà rendere conto di aver sfigurato il volto di quel Padre che Gesù con tanta fatica aveva scolpito nei nostri cuori...per concepire un orco fatto ad immagine e somiglianza di quel minuto di totale accecamento.

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"Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine" (Rom 13,1-2)
Queste parole di Paolo ci riconciliano con la politica, ci dicono che qualunque potere ci governa è voluto da Dio e quindi ci donano la santa rassegnazione per sopportarne gli abusi. Noi crediamo di incidere nel nostro destino attraverso le nostre scelte elettorali, invece è in base al nostro indirizzo etico che Dio pilota a monte il corso della nostra storia. Così se viviamo in maniera evangelica opera affinché siamo governati da un potere giusto, se viviamo da depravati come oggi lascia che finiamo in mano ai predoni.

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Mi pare di aver capito che nel libro di padre Enzo Fortunato "Francesco il ribelle" si parli di ribellione, ribellione del santo di Assisi nei confronti della corruzione del suo tempo, sia nella società che nella chiesa. Mi chiedo quale valenza possa avere la testimonianza di un religioso che vive beatamente sprofondato nel tempio della più sfrenata corruzione interiore, quale sensibilità morale possa avere questa persona che non registra il tanfo di carogna che emana dalle anime consacrate, quale spirito purificatore possa aver fecondato la sua mancanza di repulsione verso l'abominio che lo circonda? Se ne avesse percepita anche solo l'uno per mille sarebbe maturato nel suo cuore il furore di un novello Lutero. L'inganno di quest'opera sta nel far pensare che se Francesco fosse vissuto al giorno d'oggi sarebbe stato ribelle si...ma restando sottomesso al Papa ed alla chiesa. Io invece sono convinto che, preso atto delle ultime novità, si sarebbe spogliato del saio per imbracciare il mitra!

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"Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio" (Gv 7:24)
Quando ci si avventura a valutare, soppesare ed infine emettere sentenze spesso capita di venir redarguiti con parole di condanna rei d'aver giudicato. Quel..."non giudicare" che si brandisce come arma letale contro coloro che si azzardano a prendere posizione trancia di netto la possibilità di gettare un fondamento sul quale edificare un accenno di morale. Gesù, dopo aver anche lui esortato a non giudicare, viene in soccorso al nostro smarrimento e dirime ogni dubbio sdoganando la possibilità di farlo...se con retto giudizio. Questo significa...dopo aver percorso un cammino, non solo di conoscenza della parola di Dio, ma anche una ripida arrampicata d'esperienza di vita che ci consenta di percepire le istanze del prossimo come le nostre.

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Pochi giorni fa mi è capitato di parlare di politica con un signore che mi ha svelato uno dei canali attraverso cui i nostri amministratori possono fare razzia di denaro pubblico. Non riusciva a spiegarsi come mai un comune che aveva preso dei locali in affitto devastandoli nella sua gestione, alla sacrosanta richiesta di risarcimento del proprietario invece di pagare senza battere ciglio, scusarsi e sperare che non si sappia in giro...sceglie di andare in causa e naturalmente la perde. Perché invece di pagare la somma di trentamila euro affronta un processo e alla fine il comune oltre a quei trentamila deve sborsarne altri per l'avvocato della parte avversa oltre a quelli per il proprio e altri ancora per le spese processuali? Perché avventurarsi a combattere una battaglia già persa in partenza? Sembra una condotta suicida mentre invece è una condotta pluriomicida nella quale vengono uccise la dignità della politica, la buona fede degli elettori e lo spirito di sacrificio dei contribuenti. Una condotta che mette in atto vere e proprie truffe con la complicità degli avvocati con cui dividono gli introiti delle salatissime parcelle.

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Come accade a molti ho un'intensa attività onirica, soprattutto incubi che poco dopo il risveglio svaniscono, ma ci sono dei sogni che rimangono impressi anche a distanza di molto tempo seppure non si riesca a decifrarne il significato. Questo lo feci circa un anno fa e siccome mi ha molto impressionato lo metto per iscritto per vedere se in futuro possa trovare qualche riscontro. Premetto che in questa materia occorre procedere con grande cautela perché il diavolo può suscitare sogni in maniera si pensi che vengano da Dio...al fine di indurci a confidare esclusivamente nei loro responsi per spingerci verso l'inganno. Sognai che un'enorme nave da crociera veniva verso la nostra casa, abitavamo davanti al mare. Procedeva in rotta di collisione al massimo della velocità e ricordo d'aver pensato che ormai tutto era perduto. Giunta a pochi metri dall'impatto si impennò con la sua maestosa prua con l'intento di abbattersi con tutta la sua mole sopra la casa...ma all'improvviso si capovolse, ricadde su se stessa ed i passeggeri morirono tutti, tranne una ragazza di mia conoscenza. Subito dopo vidi la scampata dal naufragio tornata bambina sul seggiolone che mi sorrideva. Questo potrebbe essere il significato: la nave simboleggia il potere e che fosse da crociera forse vuole alludere al fatto che chi comanda viene considerato da chi lavora sempre in vacanza. Voleva distruggere la nostra casa per ricavarne un consistente profitto, ma grazie all'intervento risolutore della mia amica, rinata per questo a nuova vita...il suo intento era stato scongiurato.

830
"io sono la verità" (Gv 14,6) Chi possiede un minimo di cultura cristiana sa che Gesù si è identificato con la verità e di conseguenza chi lo avversa finisce per affratellarsi alla menzogna. La coscienza di questo binomio viene però confinata esclusivamente in ambito religioso e nessuno ha mai pensato di calarla nella sede dove le due antagoniste vengono quotidianamente in conflitto...le aule dei tribunali. Tale carenza ha fatto in modo che il nostro sistema giudiziario risulti viziato da un'enorme malformazione che a mio avviso ne mina l'integrità alla radice. Si lascia che il rispetto per la verità, pilastro portante di ogni istituzione, venga disatteso impunemente...le figure preposte a tali compiti sono ormai talmente assuefatte alle manipolazioni da non percepire più il peccato di "vilipendio alla suprema autorità". Così a chi commette reato viene candidamente riconosciuta la facoltà di mentire per cercare di farla franca e qualora alla fine risultasse colpevole, non addebitato il crimine di "tentato omicidio della verità". Se l'imputato invece sapesse che qualora opta per l'inganno, nel caso risultasse condannato, alla pena comminata andrebbero aggiunti altri dieci anni...credo che molti impostori di fronte a tale eventualità rinuncerebbero a priori.

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Ho saputo di una famiglia che con tanta gioia si era accostata alla fede attraverso il canale oggi più battuto...Medjugorie. Avevano cominciato a dire rosari e miracolosamente la loro figlia era uscita da una brutta storia, si era fidanzata con un bravo ragazzo, aveva aperto un'attività e tutto procedeva a gonfie vele. Dopo un po' il vento è cambiato e tutto ciò che avevano guadagnato si è perduto ed una sera si sono ritrovati a guardarsi negli occhi con il rosario in mano pensando...ma che preghiamo a fare! Ho voluto segnalare questa storia perché se da una parte rappresenta l'emblema di un giusto approccio alla fede, Dio vuole che ci rivolgiamo a lui per le necessità materiali, dall'altra si rende poi necessario un cammino di maturazione per comprenderne i risvolti spirituali. Se invece di sprecare tempo prezioso nel recitare tutti i giorni quella cantilena avessero letto la Bibbia, si sarebbero accorti d'essere finiti agli antipodi di una sana condotta devozionale dove i valori della fede vengono svuotati della loro essenza a beneficio della causa del nemico.

832
"chi non è con me è contro di me" (Mt 12,30)
Questa frase di Gesù che richiama al più fanatico dei manicheismi fa pensare che non esiste differenza fra chi è senza Dio e chi è contro Dio, tutti e due vengono posti sullo stesso piano...nemici! Dunque nel più candido ateismo non viene contemplata l'opzione buona fede, secondo colui che si è identificato con la verità, a monte di ogni anelito votato ad ignorarlo è attecchita la radice del male.

833
"Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio...mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello" (Lc 6,39-42)
Torno sul "non giudicare" portando il contributo di uno dei passi più traditi del vangelo. Quando si va a commentare il brano di Luca ci si sofferma sulla premessa per esaltare il precetto di non giudicare e non ci si accorge che il fine è esattamente l'opposto...creare le condizioni affinché si possa diventare idonei a farlo. Chi, dopo essersi tolto la trave dall'occhio acquisisce la vista spirituale, con la capacità di togliere la pagliuzza eredita l'incombenza di doverla esercitare. Serve coraggio per farlo e proprio per questo Gesù lo innalza ad atto di carità nei confronti del fratello.

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In merito all'episodio nel quale un professore è stato barbaramente umiliato da alcuni suoi alunni mi è venuta in mente un'affermazione di sant'Ignazio di Loyola che getta un fascio di luce sull'episodio...per spiegare come mai certi ragazzi all'apparenza tranquilli arrivano ad assumere atteggiamenti spiccatamente delinquenziali. Il fondatore dei gesuiti nei suoi celeberrimi esercizi spirituali afferma che il diavolo si comporta come la donna che se si trova davanti ad una persona forte si fa debole, mentre di fronte ad una debole diventa forte e cattiva. Ecco io credo che in quei momenti il demonio avendo visto un professore mite e di scarsa personalità sia entrato nelle anime degli studenti e li abbia istigati a fare cose impensabili. Sono sicuro che se un giorno si rivedranno in quel video prenderanno le distanze e seppure di fronte alla più mera delle evidenze ognuno di loro giurerà..."non ero io" dicendo la verità!

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"molti saranno i chiamati ma pochi gli eletti" (Mt 22,14)
Da queste parole di Gesù si può pensare che coloro che vengono chiamati si apprestino poi ad intraprendere un cammino di maturazione spirituale che li conduca ad acquisire le capacità per superare la prova rientrando nel novero degli eletti. Invece io sono convinto che la maggioranza dei chiamati proprio non risponda, faccia finta di non sentire, non appena ode pronunciare il suo nome neanche si volti per timore di dover incrociare lo sguardo di Colui che mette a nudo ogni malvagia intenzione. Accelera il passo e s'affretta a scomparire in tutt'altra direzione.

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"va al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento" (Mt 17,27)
C'è un episodio piuttosto curioso nel vangelo, un brano a cui è difficile accostarsi per fare l'esegesi...parlo della maniera bizzarra con cui Gesù ordinò a Pietro di procurarsi la moneta per pagare la tassa al Tempio. Non si capisce perché abbia ordinato al suo discepolo di andare a pescare ed al primo pesce che avrebbe abboccato di aprirgli la bocca e prendere la moneta. Si può pensare che abbia colto l'occasione per manifestare la sua potenza contro l'antagonista per eccellenza, il dio denaro...come a sottolineare il suo totale dominio fino a ridicolizzarlo. Si può pensare che abbia voluto dare alla buona novella una pennellata fantasy affinché le generazioni future che tanto avrebbero amato questo genere letterario potessero avere un minimo di connessione con il mito del suo personaggio. Oppure si può pensare che quel giorno gli girassero particolarmente le scatole ed allora abbia voluto fare una cosa talmente incomprensibile al fine d'essere dispensato, al contrario di tante altre occasioni, dal dare spiegazioni.

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Gesù si pone quale mirabile esempio da seguire per l'immensa statura morale, la regalità, la magnanimità, la capacità di non insidiare la nostra libertà. Tradito da Giuda, rinnegato da Pietro, abbandonato da apostoli e discepoli...quando appare dopo la risurrezione lo fa come se nulla fosse accaduto, senza uno sguardo severo, una parola di rimprovero, un alito di risentimento. Fra lo stupore generale non si fa alcun processo, cadono tutti i capi d'accusa, non ci sono indagati, non ci saranno colpevoli e nonostante le mani stigmatizzate ed il costato trafitto nei quali Tommaso viene invitato a mettere il dito...sembra non esserci stata neppure una parte lesa!

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"Potete bere il calice che io sto per bere? Gli dicono: lo possiamo" (Mt 20,22)
C'è un episodio molto suggestivo nel vangelo nel quale Giovanni e Giacomo con il supporto della loro madre Salomè, chiedono a Gesù il privilegio di poter sedere, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra, nel regno dei cieli. Il Signore li ammonisce perché ritiene non abbiano coscienza della sofferenza a cui dovrebbero andare incontro, ma sorprendentemente i due non arretrano di un millimetro...anzi rilanciano senza un attimo di esitazione. All'apparenza siamo portati a pensare che una tale ambizione sia mossa da una sfrenata brama di gloria, che il suo germe sia di natura maligna visto che i primi posti saranno destinati agli ultimi....e dunque sembra proprio la maniera opposta di procedere fino al punto di rischiare di vedersi opporre un drastico rifiuto. Gesù invece acconsente...la richiesta perviene dal discepolo che più ama, non è il miraggio della gloria ad averli abbagliati, ma piuttosto la potenza del suo Spirito a volerli trascinare verso il supremo connubio del martirio.

839
Pochi giorni fa una ragazza mi ha aperto il cuore in un momento di grande disperazione. Con alle spalle due amori finiti malamente si era imbattuta in un tipo brillante che approfittando della sua ingenuità l'aveva prima illusa e poi scaricata. Caduta in uno stato di profonda frustrazione ho dovuto faticare le proverbiali sette camicie per cercare di farle vedere uno spiraglio di luce. Le ho detto che i due grandi amori a cui era sopravvissuta, per il suo cuore erano stati come la prima e la seconda guerra mondiale e che non esisteva che potesse ucciderla un battibecco fra comari...perché più di questo non era stata la sventura con quel tipo. Se l'amore è una cosa seria, il dolore è una cosa sacra ed è un peccato sciuparlo per persone indegne.

840
Spesso mi chiedo...ma a Dio chi gliel'ha fatto fare di creare l'universo e soprattutto l'uomo? E' stata una sua libera scelta oppure si è visto costretto da qualche necessità? Io credo che Dio pur essendo il tutto e dunque non bisognoso di nulla, abbia percepito nella pienezza della sua perfezione il principio di una malformazione per la mancanza di un antagonista. Così ha pensato di creare l'universo che però gli obbediva per filo e per segno aumentando di fatto la sua frustrazione...ed allora si è deciso a generare una creatura con cui potersi confrontare. Temendo d'esserne insidiato per tenerla a debita distanza l'ha creata prudentemente solo a sua immagine e somiglianza, guardandosi bene dal forgiarla della sua stessa sostanza. Da quel momento ogni suo pensiero, ogni sua parola, ogni suo gesto è caduto in potere dell'esigenza di arginarne le conseguenze disastrose il cui vertice supremo è stato l'incarnazione.

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Quante volte di questi tempi vediamo giovani finire schiavi dell'alcol, della droga, della prostituzione o di situazioni assurde...e ci chiediamo come mai i loro genitori non abbiano vigilato e preso provvedimenti finché erano ancora in tempo? All'apparenza può sembrare che questi genitori amino molto i loro figli, spesso ci troviamo a parlare di rapporti conditi con grande profusione di gesti affettuosi e parole dolci...e dunque siamo portati a pensare che solo per eccesso d'amore o debolezza non siano intervenuti o lo abbiano fatto solo blandamente. Invece io temo sia molto più perversa la ragione! A causa di qualche dissidio non risolto, di qualche torto non perdonato, io credo che molte coppie arrivino ad odiarsi fino al punto di vendicarsi reciprocamente sulla pelle dei propri figli. Quanto più è cieco il rancore che li divora, tanto più inconscia la pulsione che origina questi comportamenti lassisti che mai potranno essere confessati a sé stessi.

842
"Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene" (2Ts 2,7)
Questo oscuro passo di san Paolo reca in sé una grande e quasi inavvertibile contraddizione! Parlando della manifestazione suprema del male per indicare la forza deputata ad impedirne l'esondazione usa il termine..."tolto di mezzo" rivestendolo in tal modo di una connotazione prettamente negativa. In ambito cattolico fondamentalista si ha la convinzione che questa forza che trattiene il male sia..."Gesù eucaristia" e si suppone che quando la dottrina protestante verrà accolta il sacramento perderà la sua efficacia ed a quel punto nulla più potrà impedire l'avvento dell'Anticristo. Io nutro seri dubbi su questa congettura perché non penso che l'apostolo possa essersi permesso di alludere al corpo di Cristo con quel termine tanto dispregiativo...tolto di mezzo. La forza che trattiene il male deve necessariamente essere apparentemente buona, ma intrinsecamente cattiva...ed io non posso che non pensare alla chiesa cattolica che svolge magnificamente questa funzione nel nostro tempo o qualcuno che in seguito saprà incarnare altrettanto bene la sua occulta perversione.

843
"L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive" (Mt 12,35)
Quando ho sentito della bravata che la signora Stefania Monteverde, vice sindaco di Macerata politicamente schierata a sinistra, ha architettato per infervorare la crociata antifascista mi è venuta in mente questa frase di Gesù tratta dal vangelo apocrifo di Tommaso. In pratica vuole dire che chi è cattivo rimugina giorno e notte nel suo cuore cose cattive ed ha una tale connessione con la malvagità da riuscire a partorire idee ai limiti dell'incredibile. Come tutti sappiamo ha fatto appendere in piazza un manichino di Mussolini a testa in giù ed invitato i bambini a dare colpi di mazza sulla sua testa affinché cadessero le caramelle. Non intendo commentare l'episodio perché ci troviamo di fronte ad uno di quei rari casi in cui le parole, per quanto durissime, andrebbero a stemperare l'aria furibonda che tira nei cuori di chi ha colto la gravità dell'episodio...sia dal punto di vista morale che pedagogico. Voglio solo ricordare che la sinistra è la parte nella quale Gesù porrà coloro che sono destinati all'inferno e non è la prima volta che faccio notare quanta affinità ci sia fra quella italiana e la demonologia.

844
"Il Signore guarisce tutte le tue malattie" (Sal 103)
Quando parlo con qualcuno se potesse leggermi nel pensiero ci rimarrebbe male perché a tutti vorrei dire...fatevi curare! Ma non dallo psichiatra come si potrebbe pensare, da Dio. La meravigliosa canzone..."sono il Signore che ti guarisce" ci indica anche il farmaco che opera il miracolo: la Sua Parola. In teoria tutto chiaro, ma quando si passa alla pratica si va incontro al naufragio perché non si comprende con quali modalità il suddetto farmaco vada assunto. Molti si buttano a capofitto nella preghiera, altri fanno indigestioni di ostie consacrate, altri penitenze fino allo sfinimento, altri pellegrinaggi su pellegrinaggi pensando che Dio li esaudisca per ripagarli dei loro sforzi...ma passa il tempo ed i risultati rimangono miraggi. Dio pretende molto meno, anzi quasi nulla, o meglio ci paga profumatamente se gli permettiamo di occuparsi della nostra salute. Ecco allora la posologia: se ci viene detto che a guarirci è la Sua Parola significa che bisogna assumerla rigorosamente attraverso l'ascolto o la lettura...lettura della Bibbia e testi che aiutano a comprenderla. Perseverando nella meditazione si acquisisce il potere di farla penetrare nel cuore e una volta raggiunta la parte più intima comincia a piovere grazia sull'anima.

845
"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco il tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco la tua madre! E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa" (Gv 19,25-27)
La Chiesa Cattolica si serve di questo brano per giustificare l'elezione di Maria a madre della Chiesa e dunque di tutto il popolo cristiano. Su tale pilastro si fonda anche la Mariologia, quella branca della Teologia che ha permesso d'innalzare un essere umano al rango di divinità. Ma se andiamo ad analizzare il testo ci accorgiamo che l'interpretazione è stata a dir poco approssimativa, se non addirittura grossolana. Dal momento che sotto la croce non c'erano solo Giovanni e la madre di Gesù, ma anche Maria di Clèofa e Maria di Magdala...è lecito supporre che se voleva affidarle i cristiani avrebbe dovuto includere anche le altre tre donne oltre a Giovanni e non dire..."donna ecco il tuo figlio" ma "donna ecco i tuoi figli". Al pari se voleva dare ai cristiani filiazione mariana, non rivolgersi al solo Giovanni dicendo "ecco tua madre" ma a tutti proclamando "ecco vostra madre". Invece Gesù sulla croce ha voluto partorire un figlio carnale per sua madre che la aiutasse a superare il dolore della sua perdita e colmare il vuoto delle sue giornate. Che il discepolo la prese poi nella sua casa credo fughi ogni dubbio e tagli definitivamente la testa al toro sull'effettiva identità del suo ruolo.

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Pochi giorni fa mi è capitato di imbattermi nel profilo fb di una signora molto bella che riportava..."Università degli studi di Macerata". Siccome la conosco e so che non è laureata ho pensato che volesse tentare una delle imprese quasi impossibili di questi tempi...essere belli ed allo stesso tempo apparire intelligenti. Credo non sia un caso isolato e tuttavia la ritengo una debolezza che si può comprendere e benevolmente perdonare. Basti pensare alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli che si spacciava per laureata e non era neppure diplomata! Ministra che nello svolgimento delle sue mansioni ha palesato ampi margini di miglioramento nel campo dell'onestà, dell'intelligenza e perché no...anche in quello della bella presenza. Ma che un avvocato in procinto di diventare Presidente del Consiglio, intellettualmente superdotato, abbia gonfiato il suo curriculum attestando di aver frequentato corsi che non ha frequentato, qualora fosse vero è un pluridepravato.

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"Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?" (Lc 17,7-8)
Non credo di fare un'operazione fraudolenta invitando i pensionati benestanti a meditare questo brano del vangelo perché ne colgano l'essenza. Finita la giornata di lavoro al servo non è lecito dedicarsi a sé stesso, è chiamato ad occuparsi delle necessità del suo padrone e solo dopo gli sarà consentito dedicarsi al proprio ristoro. Dopo una vita di lavoro oggi molti approdano alla pensione come se dovessero tuffarsi nell'Eden e ritengono più che mai legittima l'aspirazione a scorrazzare da un piacere all'altro. Purtroppo Gesù ci dice che non siamo autorizzati a sciogliere le vele e prendere il largo, ma a servirlo fino al giorno della morte. E servirlo significa incarnare quello spirito di maturità interiore che nella maggior parte degli anziani ha già ricevuto l'estrema unzione.

848
Temo non sia un caso che in Italia la democrazia sia stata messa in condizione di non nuocere durante il regno degli ultimi due presidenti della repubblica: Napolitano e Mattarella. Temo non sia un caso che provengano dalle regioni più corrotte d'Italia: la Campania per via della camorra e la Sicilia per via della mafia. Temo non sia per meriti personali che abbiano fatto carriera fino ad arrivare al vertice della piramide e temo che per raggiungere quel traguardo abbiano dovuto vendere l'anima a quel diavolo che prima innalza i suoi adepti e poi li getta nel fango.

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Quando si muore tutti hanno il diritto di esprimere un desiderio ed io vorrei farlo anzitempo perché sono uno a cui piace levarsi i pensieri prima possibile per tenere la mente sgombra. Il mio sarebbe quello di vedermi intitolata la via che percorro a piedi da decenni e credo sia diventata più familiare a me che a quei pochi che ci sono nati o ci abitano. Mentre procedo immagino già il cartello con la scritta..."via David Pierini spirito in cammino". Ora si chiama "via Santa Maria in Potenza" è lunga circa un chilometro e ci sono solo tre case abitate. Le famiglie che vi dimorano hanno subito il trauma irreparabile di vedersi costruire nel giro di pochi anni e nel raggio di qualche centinaio di metri dopo secoli di paradiso terrestre: il mostruoso Hotel House, la rumorosa A 14, il laconico depuratore, la maleodorante isola ecologica ed infine come se quel lembo di terra non fosse già stato abbastanza martoriato...il nuovo campo sportivo con annesso anti stadio a cui è annesso un campetto di allenamento. Quando passo credo d'essere di consolazione a quei poveri cristi che sicuramente penseranno...c'è chi sta peggio di noi! Lancio dunque un appello agli enti preposti a tale compito affinché prendano in esame la mia proposta e nel caso la ritenessero meritoria provvedano quanto prima ad esaudirla...per una volta senza aspettare il trapasso. Per ringraziarli, e qui sono sicuro di incontrare il giubilo dell'amministrazione comunale, prometto di autorizzare il giorno stesso della mia assunzione al Cielo l'inizio dei lavori per la costruzione di un David Pierini Center...dove si acquisti gratuitamente la sapienza, di una David Pierini Tower...da dove si scorga il picco più alto della verità e di un "David Pierini Museum"...dove si colga il frutto della salvezza.

850
"cercate e troverete" (Mt 7,7)
Queste parole rivelano la disponibilità di Dio nel farsi trovare, saperle uscite dalle labbra di Gesù le rendono talmente invitanti che si è portati a pensare che non appena si prende la decisione di cominciare a cercare immediatamente ci si trovi nella condizione di trovare. Ed allora come si spiega che tanta gente cerca tutta la vita e non riesce a trovare? Io credo che innanzi tutto dipenda dalla retta intenzione. Molti a mio avviso nel cercare, in verità cercano accuratamente di evitare di trovare, perché non sopportano ingerenze alla propria sovranità e per questo si servono di un'arma infallibile per dribblare la verità: l'intelligenza! Sant'Agostino è stato il generale di questo esercito di eruditi che combattono per confondersi e confondere. Per anni si è ingannato girando e rigirando intorno a vacue disquisizioni e solo quando ha preso seriamente di petto il problema è caduto il velo e gli è apparso tutto chiaro. E' molto probabile che molti di costoro siano figli delle tenebre, siano zizzania seminata dal diavolo nel campo di grano per depistare i figli della luce...ma io sono convinto che se Giuda ha tradito Gesù quanto più si avrà facoltà di tradire il diavolo per passare all'altra sponda. Dio perdona chiunque lo tradisce ed esulta ogni volta che un'anima arriva a capire che il segreto per trovarlo è tradire la propria natura malvagia.

851
"Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua" (Mt 19,33-34)
Questo passo del vangelo sorprende fino al punto di indurre a fare delle considerazioni certosine con accenti pseudo maniacali per cercare di sviscerarlo! E' un mistero come sia potuto accadere che il sangue e l'acqua siano defluiti dal costato di Gesù separati, anche perché il sangue è composto per il 90x100 da acqua...e se così non fosse avvenuto non sarebbe stato sicuramente rilevato. Il colpo di lancia del soldato presumibilmente aprì un solo squarcio nella carne dal quale i due elementi non fuoriuscirono fusi in un unico umore come sarebbe stato lecito attendersi...ma in due fiotti sgorgati con considerevole potenza ed inconfondibile nettezza per essere stati capaci di catturare l'attenzione. Io credo vi siano elementi sufficienti per azzardare l'ipotesi di un evento prodigioso, il primo miracolo compiuto da Gesù post mortem, con il quale ha voluto sentenziare che la natura umana e quella divina dopo 37 anni di connubio tornavano a separarsi.

852
"Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli" (Es 14,14)
Con queste parole Mosè si rivolse agli israeliti mentre si trovavano davanti al mar Rosso con l'esercito del Faraone in procinto di sterminarli. Quando il divario delle forze in campo è sproporzionato, quando il nemico è una corazzata e noi moscerini...Dio chiede un supremo atto di fede che ci impedisca di soccombere alla disperazione. Il Signore combatte per noi e noi possiamo collaborare soltanto evitando di reagire perché altrimenti diventeremmo un sasso nell'ingranaggio che ha disposto per stritolare il nostro persecutore.

853
Qualche anno mi capitò di ascoltare un sacerdote fare una bellissima riflessione che ritengo importante diffondere perché capace di illuminare e consolare. Diceva che la vita di ogni uomo è come una melodia e se capita la sventura di suonare una nota stonata Dio non ferma l'esecuzione per rimediare, ma da quella nota stonata dà inizio ad una nuova melodia. Di note stonate ne suoniamo tutti molte, ma ce ne sono alcune particolarmente strazianti e per le quali sembra impossibile ricevere il perdono necessario per essere riammessi nell'orchestra. Chi ha questi macigni sulla coscienza e vive nel terrore che un giorno dovrà comparire davanti all'Altissimo per risponderne...sappia che Dio prova un grandissimo piacere nel perdonare ed un acutissimo dolore nel condannare. Se gli abbiamo già dato una coltellata con qualche nostro peccato evitiamo di dargli il colpo di grazia con la nostra impenitenza!

854
Per salvare la vita alla democrazia non è più il caso di ostinarsi nel cercare di cambiare le regole, dobbiamo battere altre strade e quella maestra a mio avviso è di operare un drastico salasso degli elettori. Questa scelta si impone al fine di innalzarne lo spessore morale e far maturare nelle coscienze il senso di responsabilità che comporta l'atto di votare...oggi ai minimi storici. Toglierei il diritto di voto con l'aggiunta del divieto di conoscere i risultati delle elezioni a chi non riesce a staccare gli occhi dallo schermo dopo non più di tre fotogrammi del Grande Fratello, a chi abita entro un raggio di cinque chilometri dalla casa di un furbetto del cartellino e non cede alla tentazione di prenderlo a calci ogni volta che se lo trova davanti, a chi ha superato i quarant'anni e imperterrito continua a festeggiare i compleanni, all'esercito d'intellettuali che fanno uso di anticoncezionali per non partorire pensieri lineari, a chi vota a sinistra da quando andava all'asilo, a chi vota a destra ed ha la sventura di essere mancino, alle donne che fumano per darsi un contegno, agli uomini che scodinzolano senza ritegno. E da ultimo a Maurizio Sarri per permettergli di non distrarsi.

855
Cristianesimo e fascismo da chi possiede una visione approssimativa vengono considerati incompatibili forse perché in questi ultimi anni è maturata l'idea di un cristiano lontanissimo da Cristo. Confrontando il modo di essere e di fare degli ultimi vicari con quello di Gesù, saltano agli occhi distonie talmente ingiustificabili da farci pensare che sia Mussolini ad avere maggiore affinità con il Messia piuttosto che Papa Francesco. La chiesa dopo il Vaticano secondo ha smarrito la bussola andando alla deriva e proprio in quest'ultimo pontificato è naufragata sugli scogli di un cattolicesimo che rivendica il diritto di conservare un'ampia porzione di coscienza nella penombra...per lasciare alle tenebre la libertà di agire. Per ottenere tale obiettivo ha dovuto sacrificare la radicalità dei suoi principi, non più..."si, si; no, no"...ma un ventaglio di concilianti possibilità da gettare sul tavolo delle trattative. Di conseguenza le connotazioni dei concetti hanno assunto contorni sempre più vaghi e la consistenza degli spiriti è diventata più arrendevole che mai.

856
"Tu sei quell'uomo!" (2Sam 12,7)
Pochi giorni fa mentre camminavo mi si è avvicinato un mio conoscente e mi ha detto di punto in bianco..."deciditi, o sei fascista o sei cristiano"...poi mi ha accusato di essere per la pulizia etnica. Sono rimasto allibito riuscendo solo a balbettare che non ero fascista e che comunque cristianesimo e fascismo non mi sembravano inconciliabili...poi si è allontanato. Siccome è stata una di quelle esperienze che capitano una volta nella vita ho pensato che il Signore volesse correggermi attraverso le sue parole. Evidentemente aveva letto i miei post pre elettorali, post che mi sono andato a rileggere per capire da dove avesse tratto la conclusione che io avessi qualcosa a che fare con l'eliminazione violenta delle minoranze. Naturalmente non ho trovato nulla ed allora ho dedotto che conoscendo il mio pensiero sull'immigrazione avesse fatto il passo ben più lungo della gamba arrivando a conclusioni deliranti...in pratica a darmi del nazista! Per alcuni giorni ho rimuginato non sapendo cosa pensare, cosa dire o cosa fare, poi all'improvviso l'illuminazione! Mi sono ricordato che sua figlia qualche anno prima aveva abortito un bambino di colore ed allora mi è stato tutto chiaro. Al pari del profeta Natan che era stato inviato a re Davide per metterlo di fronte alle proprie responsabilità, il Signore incaricava me di puntare il dito contro quell'uomo colpevole d'aver spinto la figlia verso l'aborto compiendo di fatto il crimine più orrendo...pulizia etnica dentro un grembo!

857
"quando c'è un conflitto tra conscio ed inconscio si entra nel concetto di nevrosi"
Questa definizione tanto semplice quanto efficace della nevrosi coniata dal celebre psicologo belga Pierre Daco, in questo tempo ad alta fibrillazione politica mi sembra possa venir buona per spiegare certe sintomatologie radicate nei comportamenti di alcuni elettori di sinistra. Studiando alcuni soggetti ho notato un'esagerata propensione per l'ordine e la pulizia...che mi pare di poter ricondurre quale risposta al caos interiore che genera il pensiero di sinistra. Il conflitto che causa l'insorgenza della patologia avviene perché queste persone, nonostante anni di militanza, sono riuscite a conservare un minimo di connessione con la propria anima che risulta forgiata nei valori della destra...pur vedendosi costrette dalla cultura dominante nel proprio humus familiare e dall'incapacità di tradire i valori dei propri cari a vivere con questa profonda lacerazione. Siccome credo d'essere stato il primo ad aver avuto questa felice intuizione ritengo doveroso dare a questo disturbo della personalità il mio nome. Dunque, che possa piacere o meno, da oggi l'incapacità di svoltare politicamente da sinistra verso destra..."Sindrome di David" la chiameremo!

858
In questi giorni di grande fibrillazione umanitaria si può cadere nella tentazione di vedere nel ministro dell'Interno Salvini il male assoluto e negli immigrati respinti il bene perseguitato. In verità per inquadrare dall'ottica giusta la situazione occorre aver maturato un'adeguata conoscenza del pensiero di Dio che si perfeziona dopo anni di meditazione della sua Parola e consegna una risposta scevra dai ricatti del sentimentalismo.

859
Io credo che in questi ultimi tempi gli stati d'animo dei cristiani siano andati in totale confusione. Ogni giorno cede un pilastro della morale e come fa notare mio figlio...sta franando tutto! Fra gli ultimi, clamoroso quello dell'introduzione dell'aborto nella cattolicissima Irlanda, quello della Spagna nella quale per la prima volta il governo per giurare ha rinunciato alla Bibbia e ancora in Irlanda l'abolizione del divieto di blasfemia...tanto per citarne alcuni. Di fronte a questi collassi della morale molti cristiani esplodono d'indignazione minacciando di affilare le armi per cercare di arginare...la più imponente esondazione del male da quando è stato creato il mondo. E invece se siamo sulla rotta giusta, dopo l'indignazione dovremmo cadere in quella rassegnazione che precede l'alba della beata speranza. Questa è l'ora di satana e per accelerare il ritorno del Signore conviene lasciar fare.

860
Tutti i profeti a cominciare dal primo, Enoc, sono stati suscitati da Dio per demolire ciò che di malvagio era stato costruito ed estirpare ciò che di velenoso era stato piantato al fine di poter riedificare e riseminare in nuova terra vergine. Ma l'ultimo dei profeti è venuto soltanto per distruggere, bruciare e falcidiare nei cuori tutte le effimere speranze affinché sia visibile l'ultimo orizzonte.



IL DIAVOLO A MEDJUGORJE

I
"Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre" (Gv 8,12)
Queste parole di Gesù basterebbero da sole per archiviare ogni discorso in merito alle apparizioni mariane. Lui è la luce del mondo diffusa durante il suo pellegrinaggio terreno, la sua testimonianza è stata esaustiva ed al nucleo della sua essenza nulla c'è da aggiungere, né da togliere. Le coordinate entro le quali siamo chiamati a spaziare sono state tracciate, ogni evenienza è stata prevista, da ogni astuzia del demonio siamo stati messi in guardia. Chi si acceca per andare dietro ad altre luci che rivendicano il diritto di additare la meta indicando un'altra strada...si pone contro la sua parola.

II
"Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?" (Lc 12, 56-57)
Gesù ci da un insegnamento decisivo e inequivocabile per discernere i segni dei tempi...ci dice che dobbiamo giudicare da noi stessi senza farceli dire da altri. Abbiamo una testa per pensare e dobbiamo usarla, secondo Gesù l'autorità del nostro giudizio è sovrana quindi non dobbiamo delegare nessuno per adempiere a questo sacrosanto dovere. Invece noi ci lasciamo guidare dai falsi profeti della nostra chiesa che seguono i falsi cristi delle apparizioni e delle locuzioni interiori ignorando le sue raccomandazioni e cadiamo nell'inganno.

III
Per vedere bene una città bisogna salire su un monte e dall’alto se ne ha una visione completa. Se uno entra dentro la città ne avrà solo una visione parziale e potrà venire sedotto dai suoi colori, rapito dai suoi profumi, incantato dalle sue musiche. Nella spiritualità per discernere il vero dal falso occorre un sano distacco, per questo sconsiglio vivamente di andare a Medjugorje ed ascoltare testimonianze di persone che ci vanno. Questa gente è da considerarsi appestata per come si pone agli antipodi della sana devozione ed altamente contagiosa per la profusione di sentimentalismo teso ad incantare...e dunque da temere come l'inferno!

IV
Alcune di queste apparizioni come la madonna di Anguera in Brasile danno un'impronta marcatamente apocalittica preannunciando guerre, terremoti, olocausti nucleari e ogni sorta di calamità. Seminano il terrore perché si rivolga verso di loro il cuore per trovare la speranza e la via della salvezza. In verità l'Apocalisse non è così platealmente catastrofica come vogliono farci credere, è una serie di sciagure soprattutto spirituali che si vanno lentamente consumando sotto i nostri occhi senza che ce ne accorgiamo. Al diavolo in questo tempo è stato dato il potere di sedurre il popolo di Dio, di trarre in inganno quei cristiani che di cristiano amano conservare solo l'apparenza e non si accorgono che il castigo più tremendo dell'Apocalisse è non riconoscere il suo tempo.

V
La consacrazione al cuore immacolato di Maria o semplicemente alla Madonna è un vero e proprio patto col diavolo, una trappola attraverso cui il nemico incatena le anime per trascinarle al supplizio eterno. Il rosario è il veleno con cui le paralizza togliendo loro la vista spirituale, il lume della ragione e soprattutto la facoltà di dubitare. Ogni volta che ho tentato di far penetrare dentro quelle coscienze un raggio di luce ho trovato un muro invalicabile tanto da farmi pensare che per costoro ormai non ci sia più niente da fare.

VI
"Se qualcuno vi dirà: ecco, il Cristo è qui, o: è là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli così da indurre in errore anche gli eletti. Se dunque vi diranno: è nel deserto, non ci andate: è in casa, non ci credete" (Mt 24, 23-26)
Per "Cristo" si intende guida spirituale quindi questo brano chiama in causa la madonna di Medjugorje come altre apparizioni che si pongono come guide spirituali e pretendono di indicarci la via da seguire in questo tempo di grandi incertezze. In particolare credo che Gesù con il termine..."nel deserto" voglia riferirsi alle apparizioni e con il termine..."nella casa" alle locuzioni interiori. Per quanto eclatanti possano risultare queste manifestazioni soprannaturali, per quanto possano essere accompagnate da miracoli, segni e prodigi...abbiamo l'ordine di non andare a Medjugorje, Fatima, Lourdes, come da nessun'altra parte e di non credere a quello che dicono questi falsi cristi.

VII
Anni fa ero in una crisi profonda con un'oppressione fortissima al petto allora cominciai a recitare l'Ave Maria, una dietro l'altra senza fermarmi...l'oppressione diminuiva parecchio fino a farmi sentire sollevato. Questa grazia mi portò a diventare devoto alla madonna di Medjugorje. Dopo sette anni di fedele sequela alla regina della pace scoprii l'inganno e compresi che quel sollievo nella preghiera è l'esca che usa il diavolo per attirarci nella sua trappola.

VIII
"Badate che nessuno vi seduca" (Lc 21,8)
Il diavolo è l'incarnazione della seduzione per questo a Medjugorie appare nelle vesti di una bellissima giovane donna...i suoi messaggi sono dolcissimi e pieni di tenerezza. Se fosse stata l'umile Maria non si sarebbe servita del suo fascino per comunicare l'essenzialità del suo messaggio, si sarebbe mostrata nelle vesti di una donna matura al fine di incarnare, non la bellezza...ma la sapienza.

IX
”e quando si dirà pace e sicurezza allora d'improvviso li colpirà la rovina" (1Ts 5,3)
Fra tutte le apparizioni mariane quella che ritenevo inattaccabile e al di sopra di ogni sospetto era Lourdes, fino a quando ho scoperto che Bernadette negli ultimi anni della sua vita aveva avuto ulteriori apparizioni nelle quali la madonna le annunciava anche lei un’era di pace all’inizio del terzo millennio. Le parole di san Paolo mi misero la pulce nell'orecchio e mi fecero pensare che questa pace non fosse niente di buono. Fu allora che cominciai ad intravedere dietro alle apparizioni mariane un disegno ingannevole spaventoso.

X
Maria è una donna semplice ed essenziale, perché a Medjugorje avrebbe architettato questa serie complicata di messaggi e situazioni. Ad alcuni tutti i giorni, ad altri il giorno del compleanno, o ad altri ancora il venticinque del mese...alcuni per la parrocchia, altri personali o da dare a terzi. Poi i dieci segreti, alcuni svelati, altri da svelare a determinate condizioni…e potrei continuare. No, questa non è la Maria del vangelo, la madre di Gesù! Temo che questa regina dell'inganno voglia tenerci lo sguardo fisso in questo labirinto perché non ci accorgiamo che l'Apocalisse sta precipitando.

XI
Io credo che l’inganno principale di Medjugorje sia quello di far sentire cristiani i cattolici di oggi che invece non lo sono. Per definirsi cristiani non basta andare a messa, dire preghiere, fare la carità...occorre nascere a  nuova vita e questa seconda nascita avviene solo quando un’anima si stacca dagli affetti terreni e dagli averi mondani fino a giungere ad amare Dio sopra ogni cosa. Nell’istante in cui una persona riesce a staccarsi da tutto e da tutti avviene l’incontro col Signore, incontro che cambia profondamente l’interiorità e si sente la necessità di abbracciare una vita scarna ed essenziale.

XII
La madonna di Medjugorje ci invita a fare atti di penitenza non a vivere da penitenti…così amiamo le stesse cose che amano i pagani e facciamo le stesse cose che fanno i pagani. I digiuni ingrassano pericolosamente il nostro io perché ci fanno sentire capaci e meritevoli dei primi posti, mentre dovremmo sentirci incapaci ed indegni persino degli ultimi. E siccome questa apparizione è figlia della potenza d’inganno annunciata da san Paolo per i giorni della fine...fa in modo di renderci piena di gusto la preghiera e tutte le altre attività spirituali.

XIII
"Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole" (Mt 6,7)
A Medjugorje la preghiera viene sfigurata...non più intimità con Dio ma una maratona di rosari da percorrere con affanno nel caos delle nostre giornate. Non si bada più alla qualità ma solo alla quantità ignorando le raccomandazioni di Gesù che ci ha detto di pregare limitandoci ad esporre l'essenziale. Il rosario è un'infinita moltiplicazione di parole, uno spreco di tempo, uno sperpero di fiato...perché si resti sulla superficie della spiritualità, non ci si accorga dell'inganno e di come il Vangelo venga beffato.

XIV
"Guardatevi dai falsi profeti" (Mt 7,15)
Chi ha lanciato in orbita nel cielo del terzo millennio la madonna è stato senza dubbio padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria che alla fine degli anni '90 ha sterzato decisamente verso Medjugorje. Ora è il maggiore dei falsi profeti ed usa la madonna come fosse peperoncino per condire e adulterare la parola di Dio. Il suo modo di agire segue sempre lo stesso diabolico schema! Nelle sue catechesi dapprima espone le cose correttamente poi alla fine di ogni discorso nell'atto di calarlo nella realtà dei nostri giorni consuma il tradimento. Aggiunge sempre..."poi come ha detto la madonna a Medjugorje, o a Fatima, o a La Salette"...e impasta il granello di sale tratto dalla Bibbia con una goccia di miele estrapolata dai messaggi delle varie madonne, lo circonda col fumo della sua arte oratoria e ci serve su un piatto d'argento quel sottile inganno che crocifigge la verità.

XV
Non dobbiamo giudicare le apparizioni dalla rettitudine dei veggenti o dal fatto che ci siano conversioni o miracoli, non è questo il metro per discernere spiritualmente certi fenomeni...tutte queste cose sono il paravento con cui il diavolo maschera le sue reali intenzioni. Nel caso di Medjugorje io credo voglia distoglierci dal vedere i segni della fine del mondo per farci credere che verrà un'era di pace, in questa maniera tiene le vergini addormentate ed impedisce al "GRIDO" annunciato da Gesù in Matteo 25,6...di produrre i suoi effetti.

XVI
Spesso sono i bambini ad essere scelti per comunicare le istanze del cielo...Fatima, Medjugorje, La Salette e tantissime altre apparizioni hanno per protagonisti i bambini ed io mi sono chiesto come può il Signore permettere che vengano ingannati degli innocenti. Finché ho compreso che non sono i bambini ad essere ingannati, ma coloro che sono deputati a discernere questi fenomeni...i sacerdoti. Siccome per entrare nel regno dei cieli occorre tornare bambini, ricorro alla favola di Cappuccetto rosso per indicare il criterio atto a discernere il bene dal male. Come in quella favola nelle vesti della nonna si celava il lupo cattivo, così nelle apparizioni mariane nelle vesti della mamma celeste si cela il diavolo.

XVII

Ci fu un periodo in cui in cui ero appassionatamente devoto alla madonna di Medjugorje e la pregavo molto la per risolvere situazioni dolorose, recitavo il rosario inginocchiato per terra e ricordo che nel giro di pochi giorni riuscii ad ottenere alcune grazie. Il ritrovamento di una bambina scomparsa, la riunione di due coniugi separati da molti anni ed altre ancora. Ciò mi sembrò strano perché non è che conducessi proprio una vita da santo ed allora sospettai che fosse il demonio ad esaudire le mie preghiere. Questo perché voleva tenermi impegnato in quella mansione che sazia il cuore di gioia affinché non seguissi la mia vocazione profetica e puntassi il dito contro di lui.

XVIII
"A San Filippo Neri un giorno apparve la Madonna. Non appena la vide le sputò in faccia e la Madonna si trasformò nel Maligno che a quel punto chiese: Come mi hai riconosciuto? E San Filippo Neri rispose: Tu pensi che la Madonna possa apparire a un peccatore come me?"
Quanta sapienza in questo episodio, quanto oggi non se ne tiene conto! Se i nostri veggenti si sentissero un po’ peccatori come si sentiva san Filippo Neri che era un santo, quante false madonne e falsi cristi andrebbero in pensione lasciando una vampata di zolfo. Sputiamo in faccia alla madonna di Medjugorje, al Gesù di suor Faustina, a tutti i falsi cristi delle apparizioni e delle locuzioni interiori per liberarci da queste illusioni e smettere di tradire il Signore con delle pessime imitazioni.

XIX
Il capitolo 44 del profeta Geremia è un pozzo di sapienza da cui possiamo attingere tutte le considerazioni per valutare le apparizioni, basterebbe solo quello per capire chi è Dio, quale sia il suo pensiero e come voglia che noi ci comportiamo. Leggiamolo e meditiamolo a lungo perché rivela tutto. Ci viene detto che il popolo di Israele in quel tempo adorava la regina del cielo...per lei bruciavano incenso e offrivano libagioni. Mentre Dio mandava dei castighi ai figli per punire le colpe dei padri, la regina del cielo provvedeva a revocarli. Così inviava abbondanza dove Dio aveva mandato carestia, salute dove Dio aveva mandato malattia, pace dove Dio aveva mandato guerra. Oggi la storia si ripete con la regina della pace e tutte le altre madonne che elargiscono grazie.

XX
Il dogma dell'immacolata concezione è un inganno perché contrario all'umiltà. Se Dio aveva deciso di calarsi nella condizione umana perché avrebbe dovuto servirsi di un'anima concepita senza peccato...perché usare questa via privilegiata se era venuto per sporcarsi le mani, per condividere la sorte dei più disgraziati? Tutta la vita di Gesù è stata una grande tribolazione a cominciare dalla fuga in Egitto in tenerissima età...mai Dio ha spianato la strada al suo figlio prediletto. A Lourdes non fu la madonna a dire..."io sono l'immacolata concezione" perché la madre di Gesù altro non sa dire che..."io sono la serva del Signore". Fu il diavolo che iniziava la sua opera di seduzione spirituale con molti prodigi...opera che sta ultimando a Medjugorje.

XXI
L'impostura religiosa dei giorni della fine è cominciata nel 1830 a Parigi con l'apparizione della madonna a suor Caterina Laburé a cui disse di far coniare una medaglia con la scritta..."O Maria, concepita senza peccato, pregate  per noi che ricorriamo a voi". Lei stessa definendosi..."concepita senza peccato" ha dato l'imbeccata alla chiesa per avviare il processo per la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, poi avvenuto nel 1854 per opera di Pio IX . Dopo quattro anni a Lourdes, nel 1858, la madonna si presenta a Bernadette come l'Immacolata Concezione confermando di fatto quanto la chiesa aveva stabilito e chiudendo il cerchio dell'inganno.

XXII
Questa concomitanza di eventi così plateale in cui il cielo propone, la terra risponde e il cielo di nuovo conferma, mi è sembrata molto sospetta ed io temo che quella che fu una tentazione...dalla chiesa sia stata presa per un'ispirazione. Da allora le apparizioni si sono moltiplicate a dismisura al pari della devozione, negli ultimi anni la presunta madonna ha cominciato a porsi come guida spirituale nel discernere i segni dei tempi e si è attribuita vari titoli dandosi una gloria infinita. A Fatima ha avuto l'ardire di profetizzare..."alla fine il mio cuore immacolato trionferà" dimenticando che se qualcuno deve trionfare è Gesù. Fino a giungere alle apparizioni di Amsterdam nelle quali si è definita..."Signora di tutti i popoli" e dove ha superato ogni limite mettendosi davanti alla croce in un'immagine raccapricciante rivendicando il titolo di Corredentrice..

XXIII
"Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra" (Es 20,4)
Qualora fosse veramente la madonna la protagonista di questi fenomeni inviata da Dio per la nostra salvezza, è a dir poco sconvolgente che nell'apparizione di Parigi abbia profanato in maniera così plateale un comandamento ed in seguito in tutte le altre sue manifestazioni non si sia mai opposta, ma anzi abbia caldeggiato il fatto che si costruissero statue e che queste statue fossero poste sopra gli altari dentro le chiese per rubare gloria a Dio.

XXIV
"l'iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri" (2Ts 2,9-10)
Se dietro a tutte le apparizioni della madonna c'è il diavolo come io temo, allora tutti i santuari mariani dedicati alle madonne delle apparizioni sono santuari in cui si venera il diavolo. Lourdes, Fatima, Medjugorje...come pure quelli dedicati ai falsi cristi ed ai santi. La fine del mondo verrà sull'onda di un'impostura religiosa, non ci stupiamo se in quei santuari avvengono tanti miracoli perché san Paolo ci ha avvertiti.

XXV
San Luigi Maria Grignon de Monfort vissuto in Francia a cavallo fra la fine del milleseicento e l'inizio del millesettecento è l'alfiere che ha fondato l'esercito di Maria, è colui che con uno spirito battagliero ed una dialettica cavalleresca ha infuocato gli animi d'amore per la madonna. Al suo celebre libro..."Trattato della vera devozione alla Santa Vergine" si sono abbeverate generazioni di cattolici me compreso. Il suo nettare è talmente inebriante che se ne esce, non solo persuasi delle sue tesi, ma addirittura esaltati e pronti a morire per la causa. Lo spirito di questo libro ha fatto fiorire decine di ordini e comunità che hanno rievangelizzato l'Europa mettendo Maria al centro della devozione ed ha messo le fondamenta a quell'impostura religiosa che a Medjugorje ha ultimato il tetto.

XXVI
"quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo" (Mt 24,15)
L'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenborn, permettendo che il veggente Ivan avesse un'apparizione della madonna di Medjugorje dentro la cattedrale della città ha calpestato le direttive della chiesa che impongono di non pronunciarsi sulle apparizioni fino a quando queste non siano terminate ed ha permesso ancora una volta che si adempiessero le parole di Gesù.

XXVII
"Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto" (Mt 4,10)
Attraverso i quattro dogmi mariani si sono messe le fondamenta per innalzare un essere umano al rango di divinità, attraverso questa lunga operazione maturata nei secoli all'interno della chiesa, il diavolo è riuscito a rendere una creatura degna di essere venerata e pregata come un Dio. Nel suo nome ha fatto innalzare cattedrali per renderle il culto perché si profanasse la parola di Dio ed il popolo cristiano fosse avviato al peccato dei peccati...l'idolatria!

XXVIII
Il "Marianesimo"...il culto mariano del nostro tempo è l'anima dell'impostura religiosa dei giorni della fine, è l'abominio della desolazione posto nel luogo santo, è l'eresia più devastante della storia tanto che la statua della madonna è divenuta l'idolo che viene adorato al posto di Dio. Il marianesimo si oppone al cristianesimo...ne corrode i principi, ne scolora la vivacità, ne svilisce il messaggio fino a renderlo innocuo. Negli ultimi anni grazie alle numerose apparizioni si è diffuso in maniera dilagante e strisciando è entrato nel cuore della chiesa.

XXIX
Il cristiano è sempre stato di fronte alla scelta fra il bene e il male...fra Dio e il mondo. Questa contrapposizione mai è stata tanto subdola come ora perché il mondo si presenta sotto le vesti di una religione...una religione a misura d'uomo. Chi ama Dio vede il degrado dei nostri giorni così come è predetto dalla scrittura e di fronte alla più nera delle evidenze non può fare altro che alzare gli occhi al cielo e attendere la liberazione con il ritorno di Gesù nella gloria. Chi ama il mondo invece accoglie il messaggio della regina della pace che annuncia un millennio di prosperità. Siamo di fronte ad un bivio che rivela la natura di ogni cuore, da una parte prevale la radice dell'egoismo, dall'altra il fiore della rinuncia in nome del supremo bene. A destra le pecore vanno verso Dio e il suo paradiso, a sinistra i capri verso le menzognere promesse di un mondo rinnovato.

XXX
"Tutto è grazia"
Indubbiamente dobbiamo riconoscere a Medjugorje il merito di aver avvicinato alla fede una moltitudine di increduli, dubbiosi, tiepidi...gente che mai si sarebbe sognata di mettere piede dentro una chiesa. Dopo averli presi al laccio, il diavolo grazie alla loro ignoranza in materia spirituale ha avuto gioco facile nell'immobilizzarli e renderli schiavi di pratiche devozionali in abominio a Dio. Ma se costoro comprendessero il senso più profondo delle parole che Georges Bernanos mette in bocca ad un sacerdote nel suo celebre romanzo..."Diario di un curato di campagna" si accorgerebbero che occorre andare oltre e non fermarsi dopo il primo passo. Se solo concedessero un credito di buona fede a chi cerca di metterli in guardia disinnescherebbero la trappola diabolica e l'inganno Medjugorje...diventerebbe grazia!



SEGNI PERSONALI

PREMESSA
Mi sono avvicinato alla fede dopo anni di ateismo nel 1991 grazie a mia madre che era entrata a far parte di una comunità della nostra parrocchia, tuttavia non si può parlare di vera e propria conversione fino al marzo del 1994 quando entrai nella chiesa cattolica. Per sette anni ho vissuto nell'anticamera del paradiso andando a messa quasi tutti i giorni e scoprendo le meraviglie di un universo insospettabile. Nel 2001 ho cominciato a nutrire i primi dubbi su vari aspetti della dottrina fino a quando, appurata la superficialità con la quale venivano giudicati certi fenomeni, sono stato costretto a rimettere in gioco tutto ciò che avevo candidamente preso per buono. Ho indagato per altri sette anni con un piede dentro e l'altro fuori dalla chiesa fino a quando nel 2008 il Signore mi ha spinto con forza ad uscire per mostrami i segni dei tempi. Allora ho cominciato a dare l'allarme sull'imminente fine del mondo, sul ritorno di Gesù per il giudizio universale e la necessità di lasciare tutto per andargli incontro.

IL SOGNO DELLE DUE OSTIE
Dio si servì di un sogno per darmi la certezza che mi chiamava e solo dopo quel sogno riuscii ad abbandonarmi senza riserve alla fede. Nel marzo del 94 ero molto agitato poiché c'era la possibilità che mia moglie fosse rimasta incinta del secondo figlio, a quasi dieci anni di distanza dal primo mi sembrava un'enorme responsabilità. La notte precedente il giorno in cui avremmo avuto la risposta in merito alla gravidanza sognai di trovarmi in un convento con mia moglie davanti ad uno specchio, venne un frate e le consegnò due ostie. Quando mi diede la prima ostia vidi nello specchio il mio volto deformarsi come se un'oscura presenza fosse sul punto di essere espulsa da dentro di me, ma non si riusciva nonostante gli sforzi. Allora mi diede la seconda ostia che ho ritenuto fosse il secondo figlio appena concepito per completare l'opera. A quel punto compresi e mi rasserenai abbandonandomi ciecamente alla volontà di Dio.

IL SOLLECITO
I primi mesi dopo la mia conversione per ringraziare Dio del dono della fede avevo fatto una promessa che tuttavia continuavo a rimandare. Una sera mi colse un dolore fortissimo all'altezza del rene sinistro accompagnato da vomito e capogiri...non avevo idea di cosa si trattasse perché era la prima volta, ma subito pensai che quel malessere mi fosse stato mandato a causa della mia inadempienza. Corsi a prendere la scatola dei medicinali non sapendo neppure cosa mi servisse quando mi capitarono sotto gli occhi delle compresse che ormai giunto allo stremo decisi di prendere dopo una rapida occhiata alle indicazioni. Non appena ingoiai la compressa, prima ancora che scendesse nello stomaco il dolore miracolosamente scomparve. Allora compresi che avevo interpretato bene l'origine di quel male, che Dio mi aveva mandato un sollecito affinché tenessi fede alla promessa fatta.

L'ANTICAMERA DELL'INFERNO
Fra i segni di cui sono stato beneficiato questo è stato senza dubbio il più sconvolgente, una visione avuta cogli occhi dello spirito nella quale mi sono trovato nell'anticamera dell'inferno. Da poco convertito ero ancora all'oscuro di certe manifestazioni soprannaturali e non mi sono reso conto della portata dell'avvenimento. La cosa che maggiormente mi sembrò incomprensibile allora quanto lo rimane ora, è che io fossi nello stesso tempo in ambedue le realtà: tranquillo in fila per l'eucaristia e parimenti dentro la visione in preda al terrore. Come sia stato possibile che mentre tremavo per lo spavento fossi riuscito a prendere l'ostia come nulla fosse, tornare al mio banco e alla fine della messa andare tranquillamente a casa...resta un mistero.
"Era il giugno del 95, mi trovavo in chiesa in fila di fronte all'altare in attesa di ricevere la comunione quando restai impietrito davanti a uno scenario allucinante. Dopo essermi riavuto ed aver compreso appieno il significato della visione aprii gli occhi e vidi la realtà trasfigurata dalla luce dello spirito. Io vidi Gesù sopra una grande barca di notte con il mare in tempesta. Intorno alla barca in balia delle onde un'infinità di anime, io fra queste, che il Salvatore con tutte le sue forze cercava di strappare alla furia omicida del mare. D'improvviso la sua mano mi afferrò e mi trovai dentro la barca ad assistere terrorizzato alla consumazione di quel dramma. Mentre ormai al sicuro meditavo di potermi allontanare da quell'avida voragine infernale, intuendo che volevo fuggire, il Signore si voltò verso di me fissandomi con uno sguardo rovente di tensione. Quello sguardo crocifisse il mio cuore e mi chiamò a seguirlo nella sua missione".

IL RISCHIO INGANNI
Ci sono un paio di episodi accaduti i primi tempi della mia conversione che ritengo doveroso segnalare per mettere in guardia dai falsi segni. Una notte mentre recitavo il rosario, per tutto il tempo della preghiera ebbi la fortissima convinzione che fossi uno dei due testimoni dell'Apocalisse, sensazione che mi portai dietro per anni. Fu una cosa strana anche perché allora non ero ancora spiritualmente proiettato nella visione escatologica, ero un tranquillo fedele cattolico felicissimo di esserlo. In un'altra occasione ero disteso sul letto e mentre fissavo un quadro appeso alla parete, all'improvviso con mio grande stupore sopra il mazzo di fiori che raffigurava...si è materializzato il volto di Gesù. Per un po' fui tentato di credere ad entrambi, ma poi pensai che potesse essere opera del diavolo per farmi inorgoglire...e me ne distaccai.

IL VESCOVO
Un giorno Don Mario Veneri, sacerdote salesiano che ricordo con grande affetto e gratitudine, oltre che per avermi insegnato molto con le sue omelie anche per aver corretto la mia rotta richiamandomi all'ortodossia evangelica in un momento in cui mi stavo rammollendo...volle che dessi i miei scritti all'allora vescovo di Macerata monsignor Luigi Conti. Dopo aver sfogliato i libretti che avevo assemblato alla buona il vescovo mi disse..."hai fatto un buon lavoro" riferendosi al lato estetico. Don Mario aggiunse..."il contenuto è tutt'altro che artigianale". Nei momenti di sconforto le sue parole hanno ancora il potere di infondermi coraggio e farmi tornare a credere nella crociata del vangelo.

L'INVESTITURA
Il sette febbraio del 1998 mentre ero a messa sentii rivolte a me in maniera impressionante le tre letture che riguardavano Isaia, Paolo e Pietro. Cosa c'entrassi io con loro lo scoprii solo anni dopo.
La prima lettura era la chiamata del profeta Isaia:
"Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro: Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria. Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti. Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato. Poi io udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò e chi andrà per noi? E io risposi: Eccomi, manda me!" (Is 6,1-8)
La seconda lettura l'apparizione di Gesù a Paolo:
"Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano! Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto" (1Cor 15,1-11)
La terza lettura l'episodio della pesca miracolosa:
"Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: Prendi il largo e calate le reti per la pesca. Simone rispose: Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti. E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, allontanati da me che sono un peccatore. Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono" (Lc 5,1-11)

IL FRUTTO AVVELENATO
Un giorno don Roberto Zorzolo mi chiese se me la sentivo di assumere il ruolo di guida di un gruppo religioso nella sua parrocchia, un gruppo che aveva cessato l'attività molti anni prima ed era intenzionato a rilanciare. Ero propenso ad accettare l'offerta stanco di camminare solo, quando il Signore intervenne e me lo impedì! Alle prime luci dell'alba del giorno in cui avevo deciso di dare la mia adesione, attraverso un'omelia di don Primo Mazzolari trasmessa da radio Maria mi giunse l'avvertimento. Quando nella chiesa c'è una vocazione autentica il diavolo dapprima fa di tutto per soffocarne lo slancio, se non gli riesce cerca di deviarne la traiettoria attribuendogli mansioni che comportino una certa responsabilità affinché si conformi supinamente al modus operandi ecclesiale e venga meno ogni capacità di dissentire. Mi fece comprendere che dovevo declinare l'invito ed uscire dalla chiesa per impedire che uccidessero il profeta che il Signore stava plasmando in me.

L'EFFUSIONE DI SANGUE
Un giorno mi recai da un sacerdote della mia parrocchia, don Agostino Pieretti, per consegnargli alcuni miei scritti e chiedere un suo parere quando avvenne un fatto inquietante. D'improvviso cominciò a colarmi copiosamente sangue dal naso mettendomi in grande imbarazzo, cosa che mai mi era accaduta in precedenza e lui mi diede il suo fazzoletto per tamponare l'emorragia. Al momento non diedi peso all'episodio ma col tempo capii che Dio voleva dirmi che avrei dovuto soffrire per la causa del vangelo e forse anche lui, dopo aver letto i miei scritti, avrebbe dovuto recepirlo.

LA CARNE E' DEBOLE
Un giorno ero molto scoraggiato a causa della mia fragilità ed avevo deciso di abbandonare il mio cammino, mentre stavo riponendo i miei libri spirituali in un baule ne aprii a caso uno di Carlo Carretto e mi trovai davanti agli occhi quanto mai avrei potuto immaginare. Narrava di quando Francesco d'Assisi entrava nei paesi e la gente gli correva incontro gridando: santo, santo! E lui rispondeva: ma quale santo che se Cristo non mi sostenesse farei figli con le prostitute. Allora compresi che la nostra fragilità e i nostri peccati non devono mai essere d'impedimento nel cammino verso la conoscenza della verità, perché anche santi del calibro di Francesco ne andavano soggetti.

LA VANA PENITENZA
Un giorno nei primi tempi della mia conversione mi venne il desiderio di imitare i grandi santi del passato e decisi di mettermi a fare penitenza. Così portai un letto in soffitta e ci misi sopra una tavola su cui avevo progettato di dormire alcune notti. Non appena mi stesi sentii sopra la mia testa battere sul tetto dei colpi fortissimi in maniera forsennata. Mi alzai sconvolto e misi la testa fuori dal lucernario per vedere chi stesse alimentando quel martellante scempio...non c'era nessuno! Allora compresi che era un'astuzia del diavolo che voleva indurmi a pensare che temesse la mia penitenza ed in tal modo farmi inorgoglire, farmi sentire un santo capace di far tremare l'inferno. Riportai il letto con la tavola nello scantinato e mi persuasi che nell'attuare certe performance c'era più da perdere che da guadagnare, che ben altra è la penitenza che siamo chiamati a praticare e di tutt'altro stampo lo spirito deputato ad animarla.

LA POTENZA DEI CIELI
Un giorno mi trovavo in campagna per recitare la preghiera di Gesù che consiste nel dire continuamente al ritmo del proprio respiro e con la mente fissa sul cuore..."Signore Gesù Cristo Figlio di Dio abbi pietà di me peccatore". Camminavo per ore cogli occhi piantati per terra, la croce nel pugno e le mani sul petto ripetendo questa formula e gustando il benefico calore che liberava nel mio cuore. All'improvviso sentii un abbaiare forsennato che mi si avvicinava, io continuai come se nulla fosse incurante di quella minaccia che si faceva sempre più incombente e pensavo: se ho fede in Colui che sto pregando questi cani non mi toccheranno. Infatti così avvenne...si avvicinarono ringhiando fino a sfiorarmi poi di colpo tacquero e non sentii più nulla. Dopo qualche istante mi voltai per vedere dove fossero e quanti fossero...erano due grossi cani lupi neri che si allontanavano nei campi. Allora capii che erano due demoni mandati per saggiare la mia fede e per la prima volta feci l'esperienza di sentire dentro di me una potenza.

IL SIGNORE E' CON TE
Un giorno mentre recitavo l'Ave Maria sentii una voce nel mio cuore sovrapporsi alla mia e dire insieme a me..."il Signore è con te". Rimasi molto turbato non sapendo come interpretare l'accaduto, se fosse una cosa buona oppure un inganno. Con il passare del tempo mi persuasi che fosse la voce di un angelo inviato a sostenermi e confermare quanto in merito al mio compito si andava lentamente configurando.

L'ACCORATA CONFESSIONE
Un giorno incontrai per strada don Agostino Pieretti, un sacerdote della mia parrocchia a cui un anno prima avevo consegnato i miei scritti per avere un suo parere...che non mi aveva ancora dato. Era il marzo del 2003 e pensavo si fosse dimenticato di me e dei miei scritti, quando senza che io gli chiedessi nulla cominciò ad aprirmi il cuore. Fu un vulcano in piena che eruttò tutta la sua rabbia contro la gerarchia ecclesiastica...mi disse almeno dieci volte che ero grande nella mia veste profetica e che avevo ragione su tutto il marcio che denunciavo nella chiesa. Io restai allibito, non mi sarei mai aspettato una confessione tanto accorata e non fui capace di replicare. Presi quello sfogo come un segno di Dio per incoraggiarmi a continuare la mia missione ed ancor oggi le sue parole mi sono di sostegno.

LA PAGINA IMPAZZITA
Un giorno nella pagina facebook di Benedetto XVI postai una riflessione, la numero 34, che metteva in luce il suo tradimento ed il patto che aveva stretto con il diavolo per ottenere l'elezione a Papa. In quella pagina non si avevano più di una decina di post al giorno. Non appena pubblicato il mio cominciarono a piovere post in maniera impressionante, uno dietro l'altro senza un attimo di tregua, in lingue che non conoscevo. Allora compresi che ciò che avevo pubblicato era ritenuto pericoloso dal diavolo ed aveva seppellito immediatamente attraverso quella grandinata di post...la verità.

LA CROCE NEL CIELO
Il 13-06-2011 verso le dieci di mattina appena uscito dal lavoro vidi una grande croce nel cielo. Lunga quanto mezzo cielo nasceva dal sole e si orientava verso sud...era bianca, nitida, perfetta e per tutto il tempo è restata immobile senza spostarsi di un millimetro, né mutare aspetto. E' restata lì per una ventina di minuti poi senza che me ne accorgessi è scomparsa. Allora ho pensato alle parole di Gesù..."Allora comparirà nel cielo il segno del figlio dell’uomo e si batteranno il petto tutte le tribù della terra, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte".

IL FOGLIETTO DELLA MESSA
Un giorno mentre camminavo in una strada di campagna pensando che fosse giunta l'ora di smettere di pensare a Dio e abbandonare la sua crociata dopo vent'anni di intensa testimonianza...tanto ormai quello che dovevo dire l'avevo detto e non c'era motivo che mi ripetessi all'infinito. Mentre rimuginavo questi pensieri e facevo programmi per il futuro, ecco che sul ciglio della strada vidi un foglietto impolverato di quelli che si trovano sui banchi delle chiese e contengono le letture della messa. Lo raccolsi e andai a leggere la prima frase che mi capitò sotto gli occhi...un brano del profeta Isaia. "Per amore di Sion non tacerò, e per amore di Gerusalemme non mi darò riposo finché la sua giustizia non spunti come l'aurora e la sua salvezza come una fiaccola ardente". Allora compresi che la mia missione non sarebbe finita prima del mio ultimo respiro.


MEDITAZIONI 

SOLLEVIAMO LO SGUARDO

Non mi sono mai addentrato nei discorsi della politica perché ho sempre pensato che oggi in Italia a causa del collasso della moralità sia stata avvilita più che mai ad "arte di gestire il denaro" mentre credo dovrebbe essere qualcosa di più nobile e gratificante, così sento il dovere di proporre qualche riflessione in un panorama che vedo sempre più caotico e smarrito. Leggo lunghi articoli sui giornali, ascolto interminabili dibattiti in televisione, dove gli addetti ai lavori fanno analisi minuziose nelle quali propongono opinioni sempre più complesse che portano l'uomo lontanissimo dal cuore del problema. Se invece provassimo a guardare le cose da un'ottica diversa, da dove da secoli non si guarda, da dove sembra assurdo ed oggi perfino ridicolo guardare, non da destra né da sinistra ma dall'alto...vedremmo uno scenario completamente diverso. Una frase del Magnificat fotografa perfettamente la situazione odierna del confronto politico..."ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore" poiché i potenti di questo mondo girano e rigirano intorno a mille ragionamenti senza mai trovare il bandolo della matassa e superbi perché pensano di poter fare qualcosa di buono confidando unicamente nelle proprie forze. Mi commuove l'entusiasmo di tanti giovani che si avventurano in imprese pionieristiche pur di fondare il proprio impegno di vita in qualcosa di credibile e concreto, ma purtroppo la nostra generazione ha distrutto ogni patrimonio di sani valori ed i loro slanci rapidamente si esauriscono non essendo fondati sulla roccia della verità. Giovani che al di là delle rovinose apparenze conservano il candore originale, giovani che seppur soffocati dal materialismo sognano puri ideali, giovani che si sentono traditi da una politica sposata con gli idoli del denaro, del successo e del potere. A chi approfitta della gestione del potere favorendo familiari ed amici, a chi calpesta il diritto e la giustizia...ricordo che con la sovrabbondanza economica in questa breve vita avrà in eredità il pesante fardello di aver spinto i propri cari..."sulla via spaziosa che conduce alla rovina". La salvaguardia dell'ambiente dalla devastazione selvaggia è diventata una priorità assoluta, se pensiamo che il fumo di una sigaretta e l'uso indiscriminato dell'auto sono inqualificabili atti di barbarie contro la purezza del creato...immaginiamo cosa possa essere agli occhi di Dio il carico inquinante che incessantemente sale verso il cielo per soddisfare le illegittime esigenze di un popolo sprofondato nel benessere. Se in noi ci fosse ancora un briciolo di divinità dovremmo avere rispetto, non solo degli alberi ma anche dei fili d'erba, se in noi ci fosse ancora un pizzico di umanità che ci permettesse di amare i nostri figli...non permetteremmo agli artifici del cemento di costruire un mondo spoglio dell'autentica bellezza. Ma tutto questo è nulla in confronto allo stato di degrado in cui versa la coscienza politica italiana, cloaca nella quale fermenta l'inganno ormai incapace di desiderare il bene. Siccome sono convinto che per fare questo mestiere occorra una vera e propria vocazione, che per gestire il patrimonio del genere umano non serva studiare economia, che la storia degli uomini che hanno tenuto gli occhi fissi sulla terra è costellata di soprusi e considerato che il tempo inghiotte tutto...invito i protagonisti della scena politica del nostro amatissimo paese a sollevare lo sguardo.



VINO NUOVO

Mai stata attuale come ai giorni nostri questa profezia di Gesù..."dovunque sarà il cadavere si raduneranno gli avvoltoi" laddove per cadavere si intendono le ricchezze e per avvoltoi coloro che si avventano senza ritegno su di esse. Proprio in questi giorni sentiamo notizie raccapriccianti sul fronte della corruzione politica...intere giunte hanno fatto man bassa di denaro pubblico e quando li vediamo in manette dai loro volti non traspare un minimo di vergogna. Sembrano volerci dire..."non potevamo non approfittare, troppo ghiotta l'occasione, l'avreste fatto anche voi" e forse hanno ragione. Governare un paese è sempre stato un compito ingrato, tanto più se questo paese ha grandi ricchezze da amministrare e tanti avvoltoi da cui doversi guardare. Se pensiamo ad una piccola comunità come la famiglia, quanto costi in fatica e dolore gestire poche persone care, quanto sacrificio occorra per andare avanti tanto che se si potesse molti abbandonerebbero l'impresa...quanto più immane e carico di responsabilità sarà il compito di governare una famiglia immensa come la nostra Italia, se fatto con coscienza. Eppure questo non spaventa, una moltitudine di candidati sgomitano per cercare con ogni mezzo di far fronte a questo gravoso impegno...governare. Io credo che tanto zelo nel voler servire la causa non sia per nulla motivato da nobili intenzioni, ma da un sentimento torbido figlio della carne che nasce nelle tenebre, si nutre di lotte intestine delle innumerevoli fazioni e sfocia in un'irresistibile sete di potere...che rende ciechi, vuoti, ottusi e scaltri. Nulla di più appagante per coloro che salgono sul trono ed impugnano lo scettro del comando convinti di aver vinto un giro di giostra nel paese della cuccagna, nulla di più tremendo dico io perché se costoro sapessero a cosa vanno incontro avrebbero orrore di quanto vanno saccheggiando. Ormai non basta più rifarsi il trucco per ricomparire credibili sulla scena, serve il bisturi che affondi in profondità ed estirpi quel cancro che divora a poco a poco l'onestà di chi gestisce il bene pubblico. Così invito i politici di buona volontà a rientrare in sé stessi, a fare silenzio nel proprio cuore affinché sentano rianimarsi la voce della coscienza, a stendere un velo pietoso sul loro passato, a perdonarsi tutto il marcio che hanno seminato...per riprendere possesso di quella dignità che hanno svenduto ad un prezzo irrisorio. Tutto questo per il loro bene perché possano evitare l'irreparabile dal momento che nella nostra epoca..."l'inferno ha spalancato la sua bocca oltremisura" parola di profeta! Entrando poi nel merito alle destre dico "fermatevi" perché avete impresso al tempo un'accelerazione vertiginosa costruendo e demolendo negli ultimi dieci anni quanto non era lecito fare neppure in un secolo. Alle sinistre dico "muovetevi" perché per voi il tempo da troppo tempo si è fermato. Nella sua breve vita terrena il Signore ci ha dato poche regole ma buone per ogni circostanza e per ogni stagione, una di queste dice..."non si mette vino nuovo in botti vecchie". Calata nella nostra realtà significa che quella di mettere nuovi candidati in vecchi partiti è una battaglia persa in partenza poiché respirando l'aria malsana le nuove leve si guastano. Poi sempre il Signore usava aggiungere..."chi ha orecchi per intendere, intenda".



LA STRADA MAESTRA

Bastano poche semplici parole al Signore per indicarci la strada da seguire, le ricette deducibili dai comandamenti sono elementari. Parole che valgono per ogni settore del nostro vivere, per l'edificazione della propria interiorità, per la messa in opera di una famiglia, per gettare le fondamenta su cui deve poggiare una nazione ed anche per governare un piccolo centro come il nostro. Nei miei due precedenti interventi ho cercato di fare una diagnosi della coscienza politica italiana vista dall'ottica spirituale puntando l'indice contro le carenze più evidenti. Ora in questa mia terza ed ultima irruzione vorrei provare a dare delle indicazioni concrete che facciano da fondamento per la ricostruzione di un settore dalla moralità rasa al suolo. Sia ben chiaro a tutti, destre e sinistre, che tutto ciò che noi amiamo, tutto ciò per cui noi lavoriamo, tutto ciò per cui ci affanniamo, tutto ciò per cui deturpiamo la cristallina limpidezza del nostro cuore..."Il Dio denaro" Lutero, che era un'anima eletta lo chiamava sterco del demonio. Questo perché si abbia un'idea precisa di quanti anni luce siamo oggi lontani dalla verità e dalla decenza. Delle sinistre non si è più neppure capaci di parlare e lo dico da ex con la morte nel cuore, ogni giorno vengono alla luce nuove spaventose voragini che gettano nello scoramento più cupo. Per quanto sia notevole la capacità dei leader di fare i saltimbanchi e degli elettori di credere alle favole, attendiamo di ora in ora che si decidano a proclamare il liberatorio annuncio..."la nostra credibilità è spirata". Delle destre si può ancora discutere poiché sembrano forze vitali piene di energie positive, ma ricordiamoci che viviamo nell'era dell'immagine e mai come di questi tempi l'immagine è un inganno. In effetti hanno dato prova di maggiore efficienza, ma non si possono non vedere i paradossi della loro filosofia e soprattutto dove essa conduca. Io credo che in questo momento siano la forza più adatta per una terapia di rianimazione al capezzale della nostra Italia, ma non appena usciti dal coma è bene lasciare il timone a chi ha la capacità di guardare oltre i confini dei propri interessi ed oltre gli orizzonti dell'immanente. Se non fosse che chi ci ha mal governato è stato un aborto fatto a nostra immagine e somiglianza con il supporto della nostra viva collaborazione potremo prendercela con loro, ma ahimè la colpa è solo nostra che abbiamo permesso al mostro che abbiamo creato, legislatura dopo legislatura, di crescere e sbranarci. Calandoci nella realtà locale per quanto debba riconoscere l'ottimo lavoro fatto in molti settori dall'amministrazione sarei per congedarli con un...."grazie, avete costruito abbastanza". Né destre, né sinistre, ma una nuova lista che abbia almeno una lontana parentela col Vangelo, una lista di Riconciliazione...con Dio, con la natura, con il buon senso, con la logica e soprattutto con i portorecanatesi che permetta al paese di decongestionarsi e tornare a misura d'uomo. Una lista in cui convergano tutti gli uomini di buona volontà da destra e da sinistra che abbiano rinnegato il proprio passato, animati da uno spirito nuovo. Per i prossimi decenni l'amministrazione non dovrà fare altro che un lavoro di manutenzione ordinaria...troppo è stato fatto, troppo è stato speso, troppo è stato corso, troppo a perdifiato. Crescere ancora significherebbe soffocare! La parola d'ordine d'ora in avanti dovrà essere...camminare.



UN SEME BUONO

Si stanno avvicinando le elezioni e dai pulpiti dei partiti comincia a risuonare il tam tam delle grancasse per chiamare a raccolta gli elettori facendoci credere chissà quale importanza e quale potere possiamo oggi esercitare attraverso il voto. Fino a qualche anno fa c'era una sostanziale differenza fra le parti, votare significava scegliere e dare un'impronta decisiva, i leaders dei partiti erano chiari, netti...c'era un programma ben definito da proporre e rispettare. Oggi venute meno le ragioni salienti di contrapposizione si pongono tutti più o meno sullo stesso livello con argomentazioni sempre più vaghe che rimandano a miraggi sempre più lontani. Il grande pensatore francese Pascal diceva..."Incapaci di rendere forte ciò che è giusto hanno reso giusto ciò che è forte" testimoniando così l'ormai avvenuto rifiuto di Dio da parte dell'uomo al fine d'imporre la propria legge, poche parole ricche di sapienza che gettano un fascio di luce macabra sulla realtà del nostro tempo. Si crede che la democrazia sia la più giusta espressione della libertà umana, si crede che i paesi democratici abbiano maturato una profonda coscienza civile, si crede che l'uomo e l'elettore possano incidere in maniera determinante nel proprio destino...nulla di più ingannevole e menzognero! Le democrazie con il tempo sono state abilmente manomesse dal di dentro, sposandosi con il potere economico hanno esteso il loro dominio al mondo delle comunicazioni...le quali giorno dopo giorno hanno offuscato lo spirito critico del cittadino e messo il bavaglio ad ogni serio tentativo di dissenso. Ed oggi dietro tante democrazie dalle facciate sorridenti e benevole come la nostra si nascondono le più brutali dittature. Dando il nostro voto ad una qualunque delle fazioni contribuiamo ad alimentare lo sfascio morale divenendo complici dei crimini di cui si macchia il mondo politico...ladro che ruba con mani di velluto, assassino che uccide con il silenziatore. Le nostre coscienze sono ormai assuefatte allo sdegno, alla vergogna ed all'indignazione, quello che oggi ci sembra una prassi normale come la gestione pilotata degli appalti, la distribuzione oculata dei posti di lavoro, sfornare leggi a seconda delle proprie esigenze, soprusi che ormai subiamo passivamente...agli occhi di Dio sono orrori che gridano vendetta! Appropriarsi del denaro pubblico in maniera lecita come si fa oggi con tanta disinvoltura attraverso mille espedienti è un peccato gravissimo! E' come rubare caramelle ad un bambino...un peccato ignobile, vigliacco, troppo facile da perpetrare con l'aggravante che chi lo compie non versa affatto in stato d'indigenza. Un po' di sano islamismo che faccia penzolare lo spettro del cappio al collo per chi si macchia di queste infamie sarebbe quanto mai salutare...sarebbe una benedizione! Anche nelle prossime elezioni comunali come in quelle passate e trapassate le varie fazioni propongono nuovi nomi inneggiando al cambiamento e promettendo che questa volta sarà la volta buona. In un mio precedente intervento avevo auspicato per il nostro paese la nascita di una lista con gente nuova o pentita ipotizzando una sorta di rifondazione morale, ma ahimé pretendevo il paradiso sulla terra...pretendevo un campo di grano bello, maturo e pronto da mietere. Invece il Signore che vuole che ci guadagniamo il pane con il sudore della fronte non ha esaudito le mie attese a modo mio, ma a modo suo e ci ha donato un seme buono da cui far maturare una generazione onesta che almeno al livello locale abbia ancora il potere di cambiare qualcosa. Questo seme buono io credo sia Lorenzo Riccetti...un giovane di cui mi hanno parlato molto bene e da cui sono rimasto impressionato dopo aver visto il video di presentazione della sua campagna elettorale, un giovane dagli occhi limpidi e dal volto pulito che parla in maniera franca facendosi capire anche dai sordi. Egli ci chiede con disarmante semplicità di avere fiducia in lui, ce lo chiede come ce lo chiederebbe un fratello od un amico, ce lo chiede con la giusta carica di entusiasmo e la piena convinzione nei propri mezzi. Certo nel suo cammino di rivoluzione dell'amministrazione pubblica troverà molti nemici, credo ne sorgeranno anche fra i propri compagni di coalizione ed in chi cercherà di moderare il suo slancio purificatore. Sosteniamolo con vigore, facciamo in modo che dalle urne ne esca con una vittoria schiacciante capace di liberare il campo da ogni tentativo di sbarrargli la strada. Anche se non mi entusiasma pensare che il mio voto andrà ad ingrassare quella delusione infinita che è la sinistra italiana voterò questo giovane ponendo nella sua buona volontà tutta la mia fiducia e sperando avvenga il miracolo. Siccome in politica spesso si nasce onesti, ma raramente ci si muore, voglio mettere in guardia Lorenzo dalle seduzioni del tentatore che quando si spegneranno le luci della ribalta gli si avvicinerà strisciando e dopo un avvolgente lavoro ai fianchi gli sussurrerà all'orecchio..."ti darò ciò che desideri se ti prostri e mi adori". Parole che nel segreto delle nostre coscienze sussurra ad ognuno di noi perché il suo mestiere è saziare i nostri cuori di beni terreni, parole che ai giorni nostri producono frutti copiosi avviando molte anime verso l'inferno. Mi auguro che saprà opporsi e rispondere dal profondo del suo cuore spoglio..."vattene satana".



SANTO SUBITO

Prendo in prestito questo slogan coniato per Giovanni Paolo II nei giorni della sua agonia per additare alla cittadinanza la figura di un uomo che nella nostra realtà locale avrebbe meritato a mio modo di vedere l'elevazione agli altari...parlo del dottor Filippo Accardo. Ho avuto la fortuna come molti del resto di essere stato per vari anni un suo assistito ed aver toccato con mano di quale pasta fosse fatto il nostro austero siciliano nativo di Castelvetrano in provincia di Trapani. Alla base del sua etica professionale c'era un profondo rispetto per il malato e per l'uomo tuttavia non amava intrattenersi con i suoi pazienti, la media di ogni sua visita credo non superasse i due o tre minuti. Dotato di un intuito fuori dal comune badava nel suo operato a cogliere l'essenzialità del problema da risolvere mostrando così anche un'estrema sensibilità verso coloro che nel frattempo consumavano l'attesa. Al tempo stesso usava una speciale carità quando avvertiva nel paziente l'esigenza di una parola di sostegno...ricordo che una volta mi trattenne nel suo studio per più di mezz'ora, un tempo impensabile per lui, tanto che quando uscii sentii decine di sguardi scivolarmi addosso. Ciò che poteva risolvere nel suo ambulatorio lo risolveva, le sue responsabilità non le scaricava altrove. La sua dedizione in ogni ora del giorno e della notte, il suo totale sacrificio alla causa, le sue indiscutibili capacità professionali, il suo distacco dalle lusinghe del denaro, quel denaro che mai come ai giorni nostri va falcidiando l'onorabilità della categoria, restano lampade ardenti nella memoria di tanti portorecanatesi che gli rendono ampia testimonianza e gli tributano un'infinita gratitudine. Quanto valga l'onestà di un medico e quanto poco ci si curi oggi di difenderla lo vediamo quando siamo costretti ad andare in ospedale, lo vediamo nella disparità di trattamento a cui tanti medici ci hanno abituato. Se andiamo per prestazioni private veniamo trattati con i guanti bianchi mentre se andiamo per via assistenziale siamo un peso da mal sopportare. Guai a voi medici che guadagnate tanto da potervi permettere un tenore di vita ben al di sopra della decenza e tuttavia trovate il tempo ed il modo di ammassare altre ricchezze ignobili approfittando di chi vive nel dolore. Il giorno del giudizio voglio essere in prima fila per sputare in faccia a questi signori tutto il disprezzo di Dio. Dopo la morte del dottor Accardo non è stato facile abituarsi al modo di fare dei medici del nuovo corso che dopo qualche mese di sana spinta vocazionale ridimensionano la loro missione ad un mero ruolo impiegatizio, non è stato facile sovrapporre altri volti al suo volto grave e severo. Il nostro paese gli ha dedicato una piccola via ed una bella tomba che non vede mai nessuno onorandolo in maniera non conforme alla sua statura di medico e di uomo, invece io credo debba restare una stella fissa nel cielo di Porto Recanati ben visibile alle prossime generazioni. Al pari di san Giuseppe Moscati medico animato da quello slancio d'amore generoso che lo spingeva a prodigarsi senza sosta per chi soffre, a non attendere che i malati andassero da lui ma a cercarli nei quartieri più poveri della città, a curarli gratuitamente e soccorrerli con i propri guadagni. Al pari di san Riccardo Pampuri medico e meravigliosa incarnazione dello spirito evangelico che visitava gli infermi senza mai risparmiarsi in qualunque parte fosse chiamato ad andare portando loro medicine, denaro, alimenti, vestiti e coperte. Al pari di questi due giganti dell'amore che come il nostro dottore non si sono curati di arricchire spendendo la vita al servizio del prossimo...io pongo il dottor Filippo Accardo quale fulgido esempio da imitare!



C'ERA UNA VOLTA

Sappiamo tutti benissimo che il paese che c'era una volta non c'è più, il nostro tempo con un'ondata furibonda di demente modernismo si è portato via tutto...uomini, cose e persino il ricordo di esse. Tuttavia un frammento del passato è scampato alla distruzione rimanendo intatto come all'alba della creazione, un reperto prezioso che il nostro sguardo abituato al clamore non sa più cogliere. Passeggiando d'estate per il lungomare di Porto Recanati...procedendo verso sud, poco dopo il vicolo dei salesiani c'è un tratto di strada da dove si riesce addirittura a vedere il mare. In questo tratto, come d'incanto, scompare quella muraglia impenetrabile di strutture allestite per fornire ai turisti nei pochi metri a disposizione di tutto e di più: bar, ristoranti, pizzerie, sale giochi, campi di pallavolo, campi di calcetto...tutto scompare e miracolosamente appare il mare. In questo lido benedetto troverete solo il necessario per la spiaggia...ombrelloni, lettini e cabine, null'altro, proprio come Dio comanda. Quest'oasi nel deserto è il "balneare Annito" da sempre in orgogliosa controtendenza, da sempre un paradiso nel panorama caotico del litorale, da sempre una perla di cui ci si può vantare. Annito negli anni non si è lasciato sedurre dalle sirene dell'espansionismo, della competizione, del profitto, è rimasto fedele al suo umile progetto mentre tutto intorno sorgevano baracche di ogni genere senza alcun criterio tanto da far assomigliare il nostro lungomare ad un appassito carnevale nelle favelas brasiliane. Sui politici grava la responsabilità dello scempio ambientale figlio di quello scempio morale di cui noi italiani siamo gli eterni campioni del mondo, scempio che hanno voluto in nome del loro Dio...il denaro. Oggi si cerca di difendere con le unghie e con i denti quei pochi angoli sfuggiti alla mano devastatrice dell'uomo, li chiamano..."patrimoni dell'umanità". Ecco, io nel nostro piccolo propongo all'amministrazione comunale di etichettare il balneare Annito come "patrimonio dell'umanità portorecanatese" e come tale difenderlo, esaltarlo ed indurre gli altri stabilimenti balneari ad imitarlo.



AL SINDACO

La ringrazio per le scuse ma non servivano, io non mi offendo mai e mai offendo, insieme ad ogni parola distruttrice porgo sempre una parola rivelatrice per ricostruire. Quando guardo il mondo non lo guardo con gli occhi di un uomo ma con lo sguardo del profeta e le posso assicurare che il panorama è più che mai apocalittico. Questo sguardo mi è venuto da tanti anni di cammino spirituale, sguardo che ognuno può acquisire se prende la parola di Dio sul serio, allora è naturale che i toni siano forti dal momento che lo sdegno del cielo è immenso. Proprio per questo ho riesumato il secondo comandamento, per il bene suo e di coloro che non sanno queste cose e credono che sul letto di morte basti una benedizione per salvare capra e cavoli. Io a sparare a zero non ci guadagno nulla, anzi spesso ci rimetto, se fossi stato zitto saremmo potuti diventare buoni amici ma di gente che la innalza, la adula e la ama per il proprio tornaconto ne avrà già abbastanza. Io invece non voglio usarla ma essere usato da lei! Questo per farle capire cosa sia la buona fede ed ottenere un credito di fiducia che le faccia approfondire questi argomenti, argomenti che nel cuore di un sindaco non possono non essere confinati che nell'estrema periferia. Io per un giorno glieli ho riportati al centro.



LA POLITICA

Nessuno meglio di Trilussa nella poesia..."la politica" fotografa la situazione attuale della politica italiana: destre, sinistre, neo coalizioni non ben definibili e dunque impossibili da collocare, sedute alla stessa mensa pienamente d'accordo sul programma. D'ora in avanti non occorre più specificare il soggetto politico, sappiamo che i politici italiani sono tutti uguali e che la politica è diventata una prostituta capace di vendersi al peggior nemico pur di moltiplicare i suoi introiti. Non esistono isole felici come non esistono politici onesti e se qualcuno ci si reputa è perché da buon politico oltre alla capacità d'ingannare ha maturato pure quella d'ingannarsi. Lo scettro del comando passa di mano in mano ma il risultato è sempre lo stesso...invece che ad un collegio di saggi, come qualcuno ha proposto, dovremmo consegnarlo ad un pazzo perché lo usi come randello ed operi contro i nostri interessi pur di restituirci la dignità perduta. Se ne viene un profitto tutto è lecito! Nessun luogo è stato tanto martoriato quanto la madre terra dall'edilizia, un'edilizia in gran parte superflua che ha sventrato colline per creare quartieri fantasma...non c'è logica che tenga per giustificarla. Fino alla fine del mondo non si potrà fare altro che ristrutturare, in pochi anni è stato divorato l'avvenire. I politici non hanno avuto scrupoli e neppure il pudore di riconoscere che hanno esagerato, siamo all'impenitenza finale, l'empio rinnega il suo macroscopico peccato! Si potrebbe obiettare che hanno creato eccellenze che tutti ci invidiano, ma c'è bellezza e bellezza come ci sono occhi diversi per guardarle. Le meraviglie urbane sono belle come dive vestite con abiti eleganti, cosparse di profumi, adorne di gioielli...ma mai lo saranno quanto una vergine con la veste bianca, che non costa nulla, poco per mantenerla ed è infinitamente più bella. Due reati si configurano agli occhi di Dio per la politica nostrana, quel Dio che scruta i cuori e ne mette a nudo le intenzioni..."VIOLENZA SESSUALE CONTINUATA SU MINORI e STRAGE".

VIOLENZA...perché ogni cosa fatta contro il bene comune è violenza!
SESSUALE...perché ogni ingiustizia colpisce l'intimità del cittadino!
CONTINUATA...perché è diventato il modus operandi della politica!
SU MINORI...perché la gente è ingenua e viene raggirata come fosse minorenne!
STRAGE...perché i politici stanno riempiendo l'inferno con le loro anime!



UN GESTO EROICO

In questo periodo di crisi profonda il mio pensiero va a coloro che sono costretti a pagare l'affitto dei locali nei quali gestiscono la propria attività. Nel nostro paese le cifre sono esorbitanti e non so come facciano ad andare avanti considerato che devono fronteggiare la concorrenza dei numerosi centri commerciali sorti nella zona e dei negozi online. Invoco un'opera di moralizzazione che abbia compassione delle vittime e ancor più dei carnefici! Il fatto che i prezzi di mercato siano quelli che sono è un alibi che può accampare solo chi ragiona da usuraio e visto che i proprietari degli immobili sono quasi sempre benestanti non credo usciranno dissanguati dal piccolo ritocco mensile. Così invito questi signori ad andare incontro a chi arranca ed abbassare l'affitto almeno del venti per cento...di loro iniziativa frutto di uno slancio di squisita delicatezza e carità cristiana. Con i tempi che corrono sarebbe un gesto eroico che Dio non mancherebbe di ricompensare in luce per vedere la via della salvezza...e garantisco che si sentirebbero meravigliosamente meglio. Sollecito il sindaco a sposare questa causa e farsene portavoce attraverso tutti i canali possibili, che sia un imponente squillo di tromba per le coscienze sprofondate nel torpore della morte. Lot per salvare Sodoma e Gomorra riuscì a strappare a Dio la promessa che se fossero stati trovati dieci giusti nelle due città non le avrebbe distrutte. Io ne conosco uno...vediamo se altri nove alzano la mano.



LA SACRALITA' DEL DENARO

Alcuni giorni fa guardando in televisione un episodio della serie CSI restai colpito dalla durezza con cui un poliziotto della scientifica redarguì un suo collega reo di aver sbagliato un esame ed aver sperperato i soldi dei contribuenti. Certe cose altrove succedono davvero, c'è ancora gente che si indigna di fronte agli sprechi mentre noi siamo solo patetici italiani, quelli hanno una coscienza civile, noi no! Mi chiedo se qualche politico si senta in colpa per la nefasta gestione del denaro pubblico durante questa crisi che ha innescato la serie di suicidi...perché credo che neanche li sfiori l'idea che ne siano coinvolti. Se qualcuno in Italia sbaglia e va in fumo patrimonio pubblico...che importa tanto sono soldi di nessuno che crescono nei campi. I soldi dei contribuenti invece sono sacri come è sacra la Bibbia e quello che c'è scritto...e fra le altre cose sta scritto che defraudare il povero è colpa così enorme da gridare vendetta al cospetto di Dio. I soldi dei contribuenti non sono di metallo, né di carta...ma di tempo, di fatica, di sudore, di umiliazioni, di soprusi, di rabbia, di sacrifici, di nostalgie, di privazioni, di lontananze, di lacrime, di disperazione. I soldi dei contribuenti non sono di metallo, né di carta...sono fatti di sentimenti, vengono forgiati nei cuori stremati e se sono usati male cominciano a sanguinare. Ai politici basta alzare l'accise sulla benzina per incrementare i loro privilegi, scremare i nostri risparmi per dare un roseo avvenire ai loro cari,  far lanciare un grido d'allarme da Bruxelles per inventarsi una finanziaria e stanziare in qualche conto estero un sostanzioso gruzzolo. Con quanta superficialità e premeditazione viene sottratto denaro pesante alle famiglie che pagano l'affitto o il mutuo, ai pensionati che non arrivano a fine mese, ai malati che non possono curarsi. Per non parlare dei ritmi insostenibili che impongono ai lavoratori a causa delle richieste sempre più massicce di denaro da estorcere a furia di imposte. Se io fossi un politico terrei lo sguardo sempre ben piantato a terra, eviterei gli specchi, mi farei recapitare a casa lo stipendio per la vergogna di incassare davanti a tutti cento volte quello che merito e non dormirei la notte per il terrore di dover comparire di fronte all'Onnipotente. Io so che nei vostri conti in banca è finito un centesimo di ogni persona che a causa vostra si è tolta la vita, un centesimo che sanguina e infesta il vostro patrimonio, un centesimo che marchia eternamente l'anima di ogni politico italiano. Abbiamo solo rubato, direte voi, ma io vi dico...andrete in giudizio per aver ucciso.



FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Alle 5 di mattina del 24 giugno tutti gli anni al mio paese viene umiliato Giovanni Battista...il più grande fra i nati di donna, la voce che grida nel deserto, il precursore del Messia. Si celebra in riva al mare la pittoresca Messa per festeggiarne la ricorrenza, un'ora ulteriore di martirio per "il penitente per eccellenza" costretto per un'ora nel tempio del benessere in compagnia di alieni. C'è il vescovo, il sindaco, altre autorità e tanta gente che più della spiritualità ama il folklore. Arrivano mossi dalla più viva curiosità e se ne vanno sulle ali della beatitudine come se avessero assistito alla prima in paradiso. Per l'occasione vengono avviati sulla via della rovina dodici innocenti a cui viene impartito il battesimo. Giunti all'eucaristia come nel perfetto copione di un film horror, il sacerdote rivela la propria identità. Con tutto il marcio che ha nel cuore per il peccato di sfigurare la parola di Dio per il tornaconto della chiesa, ha la spudoratezza di decretare..."chi non è a posto con la coscienza non può ricevere Gesù nell'ostia" deliberando con tali parole la propria condanna. Il Battista annunciò la venuta del Messia in questo mondo per redimerlo, io annuncio il suo ritorno per il giudizio universale. Uscite dalle rovine di questa chiesa, venite a lavare le vostre vesti alla fonte di una nuda testimonianza per evitare il marchio della bestia ed essere degni di andargli incontro.



L'AMMUTINAMENTO

In questi ultimi tempi la politica ha brutalmente abbattuto le coordinate etiche entro le quali era tenuta ad agire finendo in un vicolo cieco. Pensa farneticando che basti trovare la ricetta vincente per risolvere i problemi del paese, ma mettiamoci il cuore in pace le cose continueranno a peggiorare fino a quando non si comprenderà che non è una questione di strategie, ci troviamo di fronte ad un collasso della moralità. Abbiamo visto che i nostri politici in questi anni di grave crisi non sono mai stati capaci di un gesto concreto per far sentire agli italiani la loro solidarietà. Non sono riusciti ad abbassarsi lo stipendio, non sono riusciti a ridurre il numero dei parlamentari, non sono riusciti a rinunciare ai vergognosi privilegi, non sono riusciti a tagliare le pensioni d'oro...e neppure a non sorridere mentre l'economia collassava. Chissà se gli elettori si sentiranno traditi, chissà se i dirigenti locali dei partiti avranno preso coscienza dopo la serie infinita di episodi infamanti consegnateci dalla cronaca nazionale...se continueranno a sedere alla stessa mensa, a mangiare lo stesso cibo e parlare la stessa lingua...erediteranno la stessa testa, lo stesso cuore e la stessa sorte dei faraoni della corruzione. In particolare gli elettori di sinistra che vanta nel suo dna una poderosa fascia proletaria si saranno accorti che i loro beniamini sono diventati sempre più ricchi e loro sempre più poveri, si saranno accorti che i vampiri non possono fare gli interessi dei dissanguati? E' tempo di voltare pagina ed io sono convinto che la rivolta debba cominciare dalle sedi dell'ex partito comunista. E' lì dentro che il compagno è diventato quel politicante che un tempo detestava, è lì dentro che è stato sepolto il ricordo delle sane rivendicazioni, è lì dentro che il benessere è stato innalzato ad idolo supremo, è lì dentro che miracolosamente si è conservato un seme buono, è lì dentro che deve cominciare l'ammutinamento contro l'inganno, è lì dentro che deve divampare il sacrosanto furore.



LA SCOMUNICA

La democrazia è bacata alla sua radice perché per ogni voto dato con cognizione di causa ce ne sono altri dieci venduti per interessi personali, regalati a parenti o amici, sciupati per l'avvenenza di qualche candidata,, estorti dagli inganni delle campagne elettorali. Trovo scandaloso che una marea di voti siano concessi attraverso tali criteri incidendo in maniera determinante sull'esito delle consultazioni e rendendole moralmente inaccettabili.
E' sancito dalla costituzione che gli uomini sono liberi di scegliere il proprio destino, ma è anche vero che si suppone abbiano compiuto un adeguato percorso di maturazione divenendo capaci di intendere e di votare con retta intenzione. Visti i tempi che corrono è altrettanto evidente che gli impreparati sono la maggioranza, dunque se abbiamo cattivi governanti è perché siamo cattivi elettori che partoriscono giunte e governi figli della nostra insufficienza. La nostra democrazia è finita in mani irresponsabili che l'hanno sfigurata fino al punto di farla diventare una somma di spietate dittature. La dittatura dell'egoismo, della stupidità, dell'intrallazzo, della superficialità, del nepotismo, della corruzione, della più sfrontata depravazione...fuse una nell'altra in un fraterno abbraccio. La nostra democrazia è diventata lo specchio di un'abbagliante bugia e la volontà di un popolo immerso nelle tenebre non merita alcun rispetto.



L'IMBOSCATA

E' opinione diffusa che chi raggiunge posizioni di rilievo nella società contemporanea meriti tutto ciò che si guadagna e sia autorizzato a condurre una vita da nababbo con tanto di coscienza tranquilla. Invece san Paolo ha un'affermazione che mina alle fondamenta questa convinzione, egli dice..."cosa hai tu che non abbia ricevuto?" Dunque anche le nostre doti sono un dono...intelligenza, forza, bellezza, le doti che ci permettono di raggiungere il successo fanno parte del bagaglio di talenti di cui Dio ci beneficia da gestire alla luce..."dell'ama il prossimo tuo come te stesso"
Sulla base di queste parole si potrebbe dunque pensare che il regno dei Dio debba realizzarsi sulla terra attraverso una pioggia di donazioni, ma non è così...a salvaguardia della dignità delle persone che non devono essere costrette ad elemosinare, il Vangelo ci indica un'altra via: la giustizia sociale. Tutti coloro che affollano le chiese e fanno laute offerte, senza però muovere un dito per sovvertire lo stato d'ingiustizia nel quale siamo sprofondati per timore di perdere i propri privilegi...in verità disprezzano la volontà di Dio, con le loro opere buone danno gloria solo a sé stessi e la loro scelta politica va ad opprimere una moltitudine d'indigenti. Ed è lì dentro che avviene l'imboscata che smaschera le loro coscienze, non dentro le chiese dove sotto gli occhi di tutti  recitiamo la parte dei buoni...ma nel segreto del seggio dove solo Dio ci vede! Ogni volta che ci sono le elezioni abbiamo l'opportunità di gettare un raggio di luce su questa contraddizione, di scoprire chi realmente siamo, quale padrone serviamo e verso quale destino eterno camminiamo.



ALLE ARMI

Chissà se qualcuno si sarà accorto, fra un pavoneggiamento in facebook e le avvincenti avventure del Grande Fratello, che siamo entrati in guerra! Che il nostro paese è stato occupato e il popolo italiano messo in catene! Ci ha invaso un esercito in cerca di fortuna e una legione di ricchi sfondati usando le armi della commiserazione e del contante. Hanno occupato le nostre strade, le nostre piazze...hanno comprato le nostre aziende, le nostre terre. Grazie alla nostra chiesa che propone un Vangelo che conduce a Babilonia, alla sinistra italiana col suo minestrone di principi buoni per tutte le occasioni, alla destra che osteggia gli sbarchi ma caldeggia l'approdo dei nababbi e ai cinquestelle che in un collasso di demagogia hanno abolito il reato di clandestinità. E' tempo di imbracciare il mitra e cominciare a sparare all'impazzata! Non agli immigrati pakistani, senegalesi, latinoamericani; non ai facoltosi imprenditori russi, arabi, indonesiani; ma ai nostri più acerrimi nemici...agli italiani!



IO HO UN SOGNO

I have a dream...vagheggiava Martin Luther King nel pieno della lotta per i diritti civili in America, il suo era un sogno inarrivabile per nobiltà e bellezza. Il mio è senza dubbio meno nobile, diciamo pure terra terra, ma forse è più agognato del suo: riuscire dormire la notte. Il mio sogno è anche il sogno di chi abita sul lungomare e zone limitrofe dove d'estate si affollano giovani di tutto il circondario e dopo mezzanotte quando la lucidità comincia a latitare se ne vedono e se ne sentono di cotte e di crude. Io ho sognato, ad occhi aperti naturalmente perché qui non si dorme, che verso l'una di notte nel cielo di Porto Recanati mentre l'euforia comincia a partorire visioni paradisiache e sta per scatenarsi la bagarre...che apparisse una stella cometa proprio come a Nazaret, ammaliasse i giovani e dietro la promessa di condurli nel paese delle grozzoviglie li persuadesse a seguirla. Li guidasse in aperta campagna...diciamo verso la zona di santa Maria in Potenza e lì facesse trovare loro poche cose essenziali per la sopravvivenza: un campetto, un pallone, una pompetta di quelle che ci sono nelle piazze che versi birra in abbondanza, un pagliaio enorme di tabacco e un grammofono che faccia abbastanza rumore per coprire il loro vuoto esistenziale. Dall'una alle cinque avanti tutta...che si divertissero, giocassero, bevessero, fumassero e cantassero a squarciagola. Poi verso le sei la stella cometa li chiamasse di nuovo a raccolta e stanchi ma felici li riconducesse in centro per andare a letto. Questo sogno lo faccio col sorriso sulle labbra e neppure un fremito di rabbia, lo faccio con tutta la benevolenza che nutro per i giovani che sento profondamente figli e figli del disagio di vivere in questo tempo maledetto di cui non sono responsabili.



CINQUESTELLE

Nonostante la ventata di candore portata dal movimento cinque stelle che ha smascherato quell'associazione a delinquere che è la politica italiana, nonostante abbiano dato testimonianza di luminosissima onestà rinunciando a tanti soldi leciti...i sondaggi li danno solo al venticinque per cento. Tanta fatica e tanta vocazione al bene avrebbero meritato a mio parere almeno il cento per cento. Questo ci fa capire che in Italia non sono solo i politici ad essere marci ma anche la maggioranza degli italiani. Questo significa che tre italiani su quattro sono come i politici, tre italiani su quattro sono mafiosi, tre italiani su quattro fanno esclusivamente i propri interessi fregandosene di tutti gli altri, tre italiani su quattro sono membra di Satana che hanno fatto della nostra terra il loro paradiso...e un italiano su quattro è costretto a vivere in questo inferno. Condivido parte dello scetticismo che gravita intorno ai cinquestelle...certi accenti sopra le righe, la chiusura totale ad ogni forma di dialogo e la maleducazione del leader...però sono l'unica forza che sembra avere il potere di sradicare quel cancro all'ultimo stadio che è la politica italiana. Ma c'è anche uno scetticismo in malafede che tenta di avvelenare ogni opera buona del movimento, lo stesso scetticismo che nutrivano i farisei nei confronti di Gesù. Come Gesù anche i grillini per farsi credere qualche miracolo lo hanno fatto ma temo non sia stato sufficiente per questa generazione ostile alla verità e alla giustizia. Il nostro occhio malato è portato a vedere le sue ombre ma ci sono anche bagliori di luce che con un po' di ottimismo si possono alimentare. Il movimento è come un bambino che fa molte cose buone e alcune cattive, da grande potrebbe diventare un'ottima persona come potrebbe degenerare e diventare un mostro...ma io credo che come ad ogni bambino debba essere data la possibilità di crescere e impedirglielo sia un peccato imperdonabile.



BEPPE GRILLO

Beppe Grillo è talmente diverso da tutti gli altri leader politici da sembrare venuto da un'altra galassia! Sembra combattere per la giustizia senza secondi fini, un puro di cuore che commuove per la passione con cui difende la causa degli oppressi. Non si può non rimanere incantati davanti alle sue parole, non si possono non riconoscere le sue limpide intenzioni...a meno di non essere in malafede. Chi vive una vita spirituale sa che alla fine del mondo deve manifestarsi l'incarnazione suprema del male...l'anticristo. Grillo ne ha tutte le caratteristiche, non è tanto un politico quanto un messia che al contrario di Gesù sogna e propone un paradiso terreno. La forza del suo movimento...così sana, buona e a misura d'uomo potrebbe in breve tempo infiammare l'Europa. Gli italiani stanchi di confidare nei soliti noti e lungi dall'invocare Dio potrebbero vedere in lui l'angelo liberatore ed acclamarlo a furor di popolo. Comunque sia e chiunque egli sia questa è la sua ora! Se è un uomo di buona volontà diamogli il nostro voto perché è uno di quegli uomini che nascono una volta a secolo, se è l'anticristo a maggior ragione votiamolo perché si compiano le scritture, accada quel che deve accadere e passi più in fretta possibile la scena di questo mondo orrendo.



BENITO MUSSOLINI

Lo spirito di verità impone a noi cristiani di dare a Cesare quel che è di Cesare ma vedo che spesso a certi personaggi maledetti della storia questo diritto viene negato. Quando si condanna Benito Mussolini per la catastrofe che ha provocato non si dovrebbe dimenticare quanto di buono ha fatto e ricordare la purezza dell'ideale che in principio lo aveva animato. Voglio dare una semplice lettura delle sue intenzioni e non andare oltre, fare processi o impantanarmi in discussioni sterili. Io credo che il Duce abbia in qualche modo ed in qualche tratto applicato il Vangelo. Dapprima creando una forte identità nazionale al fine di ridonare all'Italia la dignità perduta, poi istituendo dei principi morali e facendo in modo che fossero rispettati, infine compiendo opere di giustizia nella maniera più semplice ed efficace. Questo temo che al diavolo non sia piaciuto ed il fatto che lui possa avergli prestato il fianco lasciando che la sua sete di giustizia sconfinasse in mania di grandezza fino al punto di portarlo a compiere atti criminali per conseguire i suoi scopi...potrebbe avergli spalancato la via della rovina. Oggi in un contesto politico in cui si bada solo e spudoratamente ai propri interessi, in cui un tanfo di fogna insopportabile percorre i palazzi del potere...la purezza dell'ideale che ha animato Mussolini all'inizio della sua avventura è diventata per molti una chimera da rimpiangere.



GESU' ALLE URNE

Conosco Gesù da tanti anni per aver frequentato assiduamente il Vangelo e mi sono fatto un'idea abbastanza precisa da quale parte oggi si schiererebbe se fosse chiamato alle urne. Certamente non sarebbe di sinistra per aver la sinistra minato le fondamenta su cui poggia la moralità. Dapprima hanno ridimensionato le legge di Dio declassando i comandamenti a principi ed una volta depotenziati, attraverso una scellerata condotta...li hanno aboliti. Poi perché contrario all'aborto, all'eutanasia, all'uso di droghe, all'emancipazione della donna e a quell'immigrazione fomentata per sfigurare l'identità cristiana. Dunque Gesù uomo di destra, di quella che ha per emblema...Dio, patria e famiglia! Non di Forza Italia che è una destra sbracata, non della Lega Nord che è una destra ottusa, non di Fratelli d'Italia che è una destra surrogata...ma di un partito di destra dal rigore talmente estremo da riuscire a riaprire alla politica la via del cielo. Vediamo ora gli ultimi tre vicari di Cristo che in teoria dovrebbero avere il suo stesso orientamento politico quanto gli sono stati fedeli. Giovanni Paolo II senza dubbio nel Partito Democratico, un partito nel quale riescono a convivere miracolosamente mille anime...allo stesso modo lui ha lasciato che nella chiesa convivessero mille demoni. Benedetto XVI invece essendo piuttosto ortodosso, nel Sudtiroler Volkspartei prima e nel Partito dei Pensionati dopo le sue dimissioni...per non aver avuto il coraggio di rischiare l'osso del collo. E Papa Francesco che in questi tre anni di pontificato ce ne ha fatte vedere di tutti i colori, sono sicuro che si sentirebbe un Pascià...nel SEL di Nichi Vendola.



ORRORE

Se io fossi di sinistra comincerei seriamente a preoccuparmi per la mia sorte eterna! Con il marcio che è venuto fuori dallo scandalo di mafia capitale si è scoperto che questa fazione ha favorito l'immigrazione facendo invadere l'Europa, non per motivi umanitari come volevano farci credere, ma per lurido guadagno. Chi è di sinistra si ritrova ad essere associato a gente alleata con quei scafisti responsabili di migliaia di morti fra cui bambini e donne incinta. Questi signori con tali macigni sulla coscienza riescono a dormire, a guardare in faccia moglie e figli, a condurre una vita serena e andare pure in vacanza. Quando il telegiornale ha dato la notizia ho avuto le vertigini, la sensazione che picco più alto dell'infamia non si potesse toccare ed ho barcollato. Da qualche giorno guardo con altri occhi le persone di sinistra, comincio a vedere dietro i loro volti le maschere mostruose delle loro anime. Mostruose perché di fronte a questo scandalo non si può non indignarsi, non si può non prendere le distanze, non si può non strappare le tessere, non si può non sputare in faccia al primo onorevole che incontri, non si può non desiderare di bruciare le sedi dei partiti. Gesù il giorno del giudizio metterà alla sua destra i salvati ed alla sua sinistra coloro che andranno al supplizio eterno, comincio a pensare che la corrispondenza con quel lato...non sia per niente un caso!



IL PIANO KALERGI

Ho appena finito di leggere "La verità sul piano Kalergi" di Matteo Simonetti, un libro che getta un fascio di luce folgorante sull'immigrazione selvaggia che l'Europa sta patendo da alcuni decenni e l'aberrante congiura politica che la sostiene. Un'opera certosina di ricerca che credo abbia richiesto un talento ai limiti del paranormale per annodare i numerosi fili penzolanti, comprenderne le ragioni e svelarne le intenzioni nei minimi dettagli...nonché un'impegno immane. Non essendo un addetto ai lavori ho fatto non poca fatica a camminare per quella strada, a definire e decifrare attraverso quel linguaggio i contorni di uno scenario che alla fine si è rivelato apocalittico e dentro il quale, una volta entrato, mi sono trovato a casa avendo familiarità con le tematiche religiose. Possiamo dire che siamo arrivati alle medesime verità, l'autore arrampicandosi sulle impervie pareti dell'oscuro agire degli uomini, io seguendo le indicazioni della parola di Dio. Gli scopi principali di questo piano Kalergi sembrano essere due: il mescolamento delle razze al fine di creare un'identità opaca facilmente governabile dal potere e l'annientamento del cristianesimo. Sorvolo sul primo punto perché credo sia lampante e non occorra aggiungere altro...per mettere a fuoco il secondo, quello che può sembrare l'attacco più devastante della storia alla nostra religione. Su questo punto mi sento in dovere di capovolgere l'ottica dalla quale guardare l'ora che stiamo vivendo. L'orda musulmana in assetto di guerra che a noi sembra sul punto di passare a fil di spada l'esercito dei santi...io temo invece sia lo stormo di avvoltoi incaricato di ripulire la terra dai cadaveri in putrefazione dei cristiani spiritualmente morti. Fin da quando sono cominciati gli sbarchi mi è parsa un'immigrazione anomala per la stragrande maggioranza generata, non tanto dalla necessità di sopravvivenza, quanto dal miraggio per nulla evangelico di poter ambire ad un futuro roseo. "Dovunque sarà il cadavere si raduneranno gli avvoltoi"... furono queste le parole di Gesù che accesero il lume del mio intelletto, laddove per cadavere va intesa la civiltà dei sazi. Dunque l'attuale immigrazione da inquadrare, non più come una minaccia alla nostra fede, ma quale castigo di Dio per aver tradito lo spirito del Vangelo. Solo se riusciremo ad inoltrarci in quest'epoca con grande apprensione, con l'orecchio teso a percepire lo scricchiolio che andrà ad innescare la catastrofe definitiva...solo allora avremo il privilegio di dimorare nella luce.



LA PENA CAPITALE

Oggi quando si parla di pena di morte si leva un coro unanime di indignazione, destra e sinistra, atei e credenti...tutti concordi che sia un'atrocità. Se guardiamo alla sacra scrittura ci accorgiamo che Dio e uomini di Dio hanno fatto una carneficina dal primo all'ultimo capitolo, quindi trovo del tutto fuori luogo scandalizzarsi e ritenere la morte il peggiore dei mali. Anzi io penso che la pena di morte sia un discorso proponibile proprio sulla base dell'insegnamento della Bibbia. Dio dopo aver enunciato i comandamenti fra i quali quel "non uccidere" che in verità dovrebbe suonare tradotto "non assassinare"...espressione che certifica il divieto solo in riferimento a contesti delittuosi, si trovò a ripensarci per fronteggiare il malcostume dilagante e parlò a Mosè..."quando si troverà un uomo a giacere con una donna maritata, ambedue moriranno: l'uomo che ha giaciuto con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo ad Israele". Dio afferma che la pena di morte è un mezzo per togliere il male dal mondo. Io credo che Gesù con le parole..."date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio" abbia in qualche modo tracciato uno spartiacque fra lo Stato e la Chiesa, una sorta di certificato di non ingerenza fra le rispettive competenze. Lo Stato si preoccupi di salvaguardare l'incolumità fisica dei cittadini, la Chiesa badi alla salvezza delle anime. Partendo da questo presupposto e considerando che i comandamenti sono al singolare, quindi rivolti alle singole coscienze e non alle comunità...si può ipotizzare che ciò che è vietato alla singola persona non è escluso possa essere lecito alla comunità. Ed allora si potrebbe supporre che per uno Stato possa essere lecito ricorrere in situazioni di forte emergenza sociale alla pena di morte. Anche san Paolo sembra avvalorare questa posizione quando afferma..."ciascuno stia sottomesso all'autorità costituita poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio". Sulle stesse frequenze si era espresso Gesù poco prima della sua condanna a morte quando disse a Pilato..."tu non avresti alcun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto". Quindi qualora uno Stato decidesse di applicare la pena di morte, si sappia che è volontà di Dio! Se poi si considera che lo spettro della pena capitale non solo agirebbe da forte deterrente salvando molte vite a fronte di qualche esecuzione, ma costituirebbe un principio secondo il quale quello che sembra un omicidio di Stato diventi in realtà il suicidio del condannato...dal momento che commettendo quel crimine sapeva a cosa sarebbe andato incontro. Come ultimo contributo mi avvalgo della posizione del vangelo in merito agli scandali, posizione che taglia la testa al toro sgombrando il campo da ogni equivoco. Parole che sconvolgono dal momento che il Signore sdogana la pena capitale, non per crimini estremi contro la persona, ma all'apparenza per molto meno...far perdere la fede ai suoi discepoli. Oggi i malviventi, protetti da uno status giuridico garantista all'ennesima potenza non hanno più paura di nulla, se in Italia vogliamo tornare a vedere la luce del sole dobbiamo cominciare a legiferare il terrore!



LA RISURREZIONE DEI GIOVANI

Siddartha, giovane protagonista di un noto racconto di Hermann Hesse come molti giovani del suo tempo aveva imparato a fare bene tre cose: aspettare, digiunare e pensare. Oggi se guardiamo alle nuove generazioni ci rendiamo conto di quanta acqua sia passata sotto i ponti e di quanto ci siamo allontanati dal fermento spirituale che animava la cultura di quel tempo. I nostri giovani non sanno più aspettare perché vogliono tutto e subito, non sanno più digiunare perché non sanno rinunciare a nulla ed aihmé...non sanno neanche più pensare. D’altra parte altre tre cose hanno imparato a fare meravigliosamente: bere, fumare e chiacchierare. Quando li vedo bearsi in quei templi dello squallore che sono i bar, i pub, le discoteche, il mio cuore si spezza in due: una parte piange lacrime di sangue nel vederli ridotti in quello stato dal nemico del genere umano che con le catene di quei vizi li tiene sotto il suo calcagno, l'altra si riempie di furore contro i colpevoli di questi infanticidi...i loro genitori. La situazione è precipitata da quando la donna ha alzato la testa cominciando a pretendere, da quando l'uomo ha ceduto lo scettro del comando, da quando le mani forti del padre hanno mollato le briglie lasciando che i propri figli nella loro esuberanza andassero a cozzare contro ogni ostacolo massacrandosi. La situazione è precipitata da quando il benessere ha invaso le nostre vite sovvertendo l'ordine dei valori, in ultima fila onestà, rettitudine, serietà, impegno, sacrificio...sul palcoscenico del mondo vanità, divertimento, desiderio di ricchezze. Nella sua biografia santa Teresa di Lisieux narra che il padre una volta redarguì aspramente sua zia per averle fatto un innocente complimento, non voleva che nel cuore della bambina s'insinuasse il demone della vanità che ingrassa e insuperbisce pericolosamente il nostro ego. Quanto gigante è invece l'ego dei nostri giovani, quanto lo abbiamo nutrito con la spazzatura di questo secolo facendoli crescere nell'agio, liberando loro il cammino da ogni difficoltà, elogiandoli ogni volta che si piegavano alla nostra volontà dandoci soddisfazione. Ed ora credono di sapere tutto ma non sanno ciò che conta, credono di valere chissà quanto ma sono monete fuori corso, si credono il cuore pulsante della vita ed invece sono lo specchio della morte. Alle mamme che vanno tanto fiere dei propri figli preoccupandosi che vadano ben vestiti per far bella figura, che prendano bei voti a scuola per potersene vantare, che si facciano una buona posizione sociale per essere invidiate...alle mamme che sono convinte di aver messo al mondo modelli di bellezza e di virtù ricordo che bellezza e virtù hanno tutt'altra residenza e non c'è traccia nei pupazzi che hanno plasmato con tanta abnegazione. I padri del deserto sull'argomento erano chiari..."se darete ai porci e ai figli tutto quello che chiedono avrete buoni porci e cattivi figli". Giorno dopo giorno hanno trasformato nelle loro anime la luce in tenebre, hanno mutato la verità in menzogna ed oggi ritroviamo i nostri giovani ad affollare quella categoria che nella sacra scrittura viene considerata la più infima. Non gli empi che sono pessimi e ostinati, non i peccatori che sono miserabili e depravati, ma gli stolti che sono l'incarnazione del nulla e per i quali non è stato concepito neppure un aggettivo. Quanto vorrei che il Signore mi concedesse un quarto d'ora in una stanza sigillata con questi genitori per dirgliene quattro e dargliene di santa ragione fino a sbollire tutta la rabbia del cielo, questi bruti privi di ogni sensibilità che hanno stuprato l'ordine morale delle loro creature. Gente irresponsabile che ha chiamato alla vita anime innocenti per scaraventarle in questo immondezzaio senza curarsi neppure di trovare per loro la sola via d'uscita possibile...quella offerta dalla fede. Ma Dio non li ha abbandonati, anche per questa generazione sventurata ha lasciato trapelare nella notte oscura del nostro tempo un raggio di luce che li guidi sulla via della salvezza. Dice Gesù..."se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo". Ecco ora io vi porgo il bandolo dell'intricata matassa del nostro vivere che vi permetterà di riprendere il filo del discorso con la verità, vi mostro il primo scalino per risalire dall'inferno e tornare a vedere il sole: odiare i vostri padri e le vostre madri. Odiarli con la consapevolezza che ogni parola distruttiva che esce dalla bocca del Signore non può non avere una risonanza creativa! E all'apparenza cosa c'è di più distruttivo dell'odio da provare nei confronti dei propri genitori? Eppure anche in questa circostanza Gesù stupisce perché odiare coloro che si amano è la maniera più efficace per scuoterli dal torpore e farli tornare sulla retta via. Quindi chi è incapace di odiare evangelicamente i propri cari sappia che si rifiuta di gettare nei loro cuori il seme dell'amore salvifico. Cominciate da qui...sono loro i vostri peggiori nemici, sono loro che vi hanno spinto verso il precipizio, sono loro che hanno messo in mano il coltello al boia.



LA VOCE DEI PROFETI

Prendo atto che il mio precedente intervento ha suscitato una certa indignazione, da una parte ne sono contento perché significa che seppur in maniera brutale sono riuscito a scuotere qualche coscienza, a mettere il dito nella piaga e fare in modo che si levasse una reazione. Dall'altra me ne dispiace perché non è mia intenzione scandalizzare, solo che quando si trattano argomenti di capitale importanza ho imparato che non serve tanto usare il fioretto, quanto è necessario mettere in campo l'artiglieria pesante. Così ho cannoneggiato con le parole più dure che ho trovato genitori e figli perché si destino dal torpore di una vita "tutto miele e niente sale" e volgano lo sguardo verso l'alto, da dove ci viene la salvezza. Mi è stato rimproverato un atteggiamento maschilista nei confronti della donna che rinnego decisamente poiché sono convinto che sia l'uomo che la donna abbiano ognuno un loro preciso ruolo da interpretare, l'uno complementare all'altro. Un ruolo che ha stabilito Dio, o se vogliamo la natura, oppure il buon senso, comunque da qualunque parte lo si giudichi il risultato è sempre lo stesso: l'uomo è tenuto a fare l'uomo, la donna a fare la donna. Sono stato invece giustamente accusato di avercela con l'umanità, è vero...io ce l'ho a morte con te uomo che sei stato creato con una dignità di poco inferiore agli angeli e ti sei ridotto a vivere come una bestia preoccupandoti di soddisfare esclusivamente i tuoi bisogni primari. Ce l'ho a morte con te donna che hai relegato in un angolo la tua vocazione di moglie e madre privando la tua famiglia del pane buono della tua più genuina identità, per trasformarti in un cioccolatino e finire in pasto ai cani. Il profeta Isaia punta l'indice contro le donne di tutti i tempi accusandole di aver..."alzato la testa" lasciando in tal modo che il diavolo nei loro cuori insinuasse la superbia. Se fossimo più sobri leggendo la Bibbia ci accorgeremmo che sarebbe più salutare per le nostre anime condurre una vita grama, sofferta, improntata allo stretto necessario affinché possa valere per noi il giorno del giudizio come varrà certamente per tutti coloro che si sono sottomessi alla verità la sentenza del Signore..."beati coloro che soffrono perché saranno consolati". Il più grande fra tutti gli uomini è stato il profeta Giovanni Battista...non uno dei tanti apostoli dell'amore che hanno speso la vita al servizio del prossimo. Non uno di questi meravigliosi santi ma un selvaggio che ha vissuto nel deserto minacciando a destra e a manca...questi stando a Gesù è stato il più grande. Sappiamo che nessuno è grande se non lo è nell'amore, allora forse Giovanni ha avuto un suo modo d'amare che a noi sfugge abituati a pensare che amare significhi sempre e solo dare, dare e dare. Amare forse è anche negare, minacciare, punire, cose ormai fuori moda andate perdute per i nostri figli...e ne vediamo i frutti. Dice Gesù nell'Apocalisse..."quelli che amo io li riprendo e li castigo" queste parole ci mostrano l'intima connessione fra amore e punizione, ci mostrano che bisogna cominciare ad amare i nostri cari non appena il male bussa alla loro porta e non si sia poi costretti come avviene oggi a preparare la medicina quando è troppo tardi. Da ciò se ne deduce che il più alto atto d'amore, la più grande carità è dire la verità, come faceva Giovanni Battista, come faccio io. Non mi curo di ottenere consensi, mi preoccupo soltanto di riesumare la verità e fare in modo che torni a brillare per coloro che vogliono tornare sulla via della salvezza. Gesù non è venuto a portare la pace sulla terra, ma la spada per separare il bene dal male, è venuto a dividere chi è con lui da chi è contro di lui. E non vuole che gli uomini vivano in pace, a meno che non sia la sua pace, che non è quella che offre il mondo o il messaggio cristiano del nostro secolo.




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